Proviamo a pensare di essere turisti in giro per Palermo!

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Scopro l’acqua calda: il metodo più efficace di aumentare la ricchezza della regione e di creare posti di lavoro in una terra senza industrie è il TURISMO!

Considerando questo l’altro giorno ho provato a fare il ‘turista’ in città: risultato? Ricordate quella pubblicità: No viaggio organizzato? ahi ahi ahi ahii!

Il turista a Palermo deve essere una specie di Indiana Jones pronto a qualsiasi evenienza oppure… torna a casa sconsigliando di venire a visitare la città.

Immaginate quanti soldi abbiamo perso in questi anni…

Allora facciamo insieme i “turisti”, vediamo tutti gli eventuali “intoppi” e proviamo a capire come risolverli.

Arrivare a Palermo. Gli aeroporti (Palermo e Trapani) sono serviti male dai mezzi pubblici: per Palermo la metropolitana un giorno funzionerà normalmente e non ci vorrà un’ora per arrivare al Falcone e Borsellino, per Trapani i servizi navetta sono troppo poco frequenti! Non si può liberalizzare la tratta e mettere un po’ di sana concorrenza?

Muoversi in città. In poche parole: argh! Ma lasciamo stare caos e rumore (è davvero impressionante) delle auto private. Provate ad andare a una biglietteria AMAT a chiedere una mappa degli autobus: ieri mi hanno risposto che non ne vedono da tre anni!

Ho trovato una mappa delle percorrenze degli autobus on line, ma è assurdo che un turista debba cercarsi la mappa online! Non c’è un’associazione che riunisce gli albergatori? E se questi si facessero carico di una mappa del centro città dedicata ai turisti?
NB: provate a immaginare di visitare Palermo con un figlio in passeggino o su una sedia a rotelle…

Informazioni. Ok, ad alcuni il nostro ‘Tenchiù!’ e ‘Uot?’ sembrano caratteristici, e ci sta se fermi qualcuno in mezzo alla strada. Ma perché abbiamo mille corsi europei su parrucchieri ed estetisti e non corsi di lingua seri (tenuti da madrelingua)? Perché visto che sfruttiamo buona parte dei fondi europei per fare ‘corsi professionalizzanti’ (grrrr) non si organizzano corsi di lingua per ristoratori, camerieri, albergatori, operatori turistici e guide?

Esiste un sito almeno in inglese che descriva tutto quello che si può vedere e fare? Percorsi, gite fuori porta e informazioni su autobus e altro… (se qualcuno è interessato a organizzare qualcosa del genere mi contatti!)

Pulizia della città: non parliamo delle periferie, ma piazza indipendenza è uno schifo! Per tutti gli impiegati che ha il Comune dovrebbe essere possibile fare picnic in mezzo alla strada!

Perdonatemi, ho lasciato Palermo per lavoro e tornando qua mi viene il virticchio di fare funzionare meglio le cose… mi passerà, vi passerà… oppure no.

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7 Thoughts to “Proviamo a pensare di essere turisti in giro per Palermo!”

  1. thesearcher

    guarda, io vado e vengo e il confronto anche con il centro Italia è pietoso.
    Se fosse amministrata come Perugia, Palermo sarebbe un paradiso e non mi sorprenderei se i turisti una volta venuti a visitare non facessero un pensierino ad acquistare casa a Palermo per venire a svernare il più possibile…non è una cosa impossibile, ma questa città è abitata e amministrata da capre.

    Basti guardare Piazza Verdi, di fronte il teatro Massimo, che la sera diventa una maratona tra bancarelle di chincaglieria e quando mi capita di passarci mi sembra di stare in un paesotto dell’entroterra siciliana, non in una capitale del Mediterraneo.
    Sì, perchè questa città si meriterebbe di essere una capitale e un punto di riferimento culturale, artistico, turistico e monumentale per tutta Europa e i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, e invece è una latrina a cielo aperto…

    Il fatto che il Turismo dovrebbe essere ripensato dalle fondamenta è chiaro a tutti e hai ragione dicendo che i corsi di lingua dovrebbero essere a tutti coloro che operano nel settore, Io parlo due lingue straniere e ne sto imparando una terza e quando sento la gente tentare di comunicare con i turisti in un inglese maccheronico mi cadono le braccia. In tutta Europa dove c’è turismo la gente parla almeno l’inglese. Qua non sanno cosa sia.
    Non che non accada anche altrove, ma mi chiedo come fa un operatore del settore a pensare di proporre il proprio servizio/prodotto in modo professionale a un turista che potenzialmente gli potrebbe fare una spesa di 500 Euro??
    In questa disorganizzazione generale e anche del singolo, la spesa media scende drasticamente proprio perchè non sai parlare almeno una lingua straniera. Punto.

    Questo è anche un esempio di quanto la gente e l’imprenditoria commerciale qui sia completamente bloccata agli anni ’50. Non sanno cosa significhi fare imprenditoria seria e soprattutto sistema. Giustamente tu citi gli albergatori della città. Ma non ci pensano? Non vedono le lacune e poi si lamentano.

    Prima dell’estate ricordo di avere letto che a Malta ci sono 37000 pernottamenti per Km2 invece in Sicilia solo 550. Questo è quanto dire.

  2. Yroku

    Comunque non è necessario essere madrelingua per spiegare bene l’inglese, pronuncia compresa. Basta la proficiency 🙂
    ps. quoto tutto quanto 🙂

  3. Tutti i miei amici stranieri venuti in visita a Palermo mi hanno chiesto itinerari su google maps.
    Non esiste di fatto un percorso turistico se sei fai da te!
    Evviva!

  4. Roberto1

    Tutto vero, ma secondo me il decoro e le aree pedonalizzate devono avere la priorità su tutto. Racconto una mia esperienza. Sono atterrato a Siviglia con volo Ryanair. Per arrivare all’aeroporto ho dovuto fare una lunga processione a piedi e sotto la pioggia. Per andare in città l’unico mezzo era un bus che ho dovuto attendere per circa un’ora. L’unico mezzo comodo per muoversi in città era il taxi (tra l’altro molto economico). Ma la città era tenuta benissimo (non in modo maniacale, ma comunque pulita e sistemata) e c’erano una miriade di spazi pedonali pieni di gente, negozi, locali e tesori d’arte meravigliosi. Ebbene, io a Siviglia ci tornerei altre 10 volte e consiglierei a chiunque di andarci, malgrado qualche difficoltà logistica. Questo per dire che la grascia, il disordine, la mancanza di regole e l’impossibilità di godersi le enormi bellezze della nostra città senza dover fare lo slalom tra auto e motorini allontanano i turisti dalla nostra città più di qualsiasi altra cosa.

  5. Metropolitano

    La 5° città dì’Italia è ormai alla deriva, già geograficamente defilata dal resto del paese da sempre. I turisti vanno a visitare altre città, specialmente se conoscono la realtà in cui versa la città in chiave di servizi, benessere. Per le industrie poi non ne parliamo più, che siamo proprio terra terra. Palermo è ormai fritta e rifritta: sarà per questo che ai suoi cittadini può piacere il cibo di strada che è in sostanza frittura e rifrittura alle friggitorie sparse qua e la. Sappiamo quanto fanno male alimenti simili. Scusate la gag.

  6. camurria

    Mi sono sempre chiesta come fosse Palermo agli occhi degli altri e quest’estate ho avuto il piacere di scoprirlo (anche se non del tutto) girando come turista con degli amici venuti da Napoli. Abbiamo girato con la macchina, e ciò che li ha lasciati sgomenti è la guida dei palermitani (e ripeto, loro sono di Napoli!)
    Uno spiacevole inconveniente è accaduto alla Zisa: l’ingresso al castello è difficilmente raggiungibile, non ci sono nè cartelli nè indicazioni, per non parlare delle guide all’interno, scortesi (sarà che era quasi ora di pranzo?) e che non davano informazioni, insomma più guardiani che guide. Per non parlare dell’orribile accozzaglia di palazzi, palazzine e munnizza che si vede dal piano più alto del castello: e pensare al meraviglioso panorama che doveva esserci secoli fa! Per non parlare dello stato in cui versa la zona della Magione, con tanto di cartello che ricorda che “qui è nato Paolo Borsellino”, ma c’era munnizza in ogni dove, e centri per i turisti? Anche a Strasburgo, cuore dell’Europa unita dove ci sono la metà della metà delle cose da vedere a Palermo, c’è un centro informazioni per i turisti. Perchè non crearne diversi nei punti strategici del turismo panormita (penso al porto e corso Vittorio Emanuele), assumere personale poliglotta, rivendere merchandising? Perchè a Palermo no?
    Inoltre, nessuno parla inglese: io e il mio ragazzo ci siamo ritrovati a fare da interpreti a dei turisti tedeschi alla rinomata focacceria del centro, che ignari si chiedevano cosa ci fosse nella pasta con le sarde. Assurdo che i soldi vengano spesi nei modi più insensati e nessuno sia in grado realmente di comunicare con i turisti.
    Per quanto riguarda la mappa degli autobus c’è un modo semplicissimo per farla a costo zero, anzi guadagnando qualcosa: affidarsi alla sponsorizzazione, che sia di un pubblico o di vari privati, o semplicemente vendendo spazi pubblicitari.
    Sulla pulizia… no comment.

    Ps: Francesco, sono interessata alla tua idea del sito in inglese. Spiegami meglio!

  7. Fra_bru

    Beh, l’ipotesi di rendere la Sicilia un posto tanto bello da invitare gli stranieri a comprare casa e ‘svernare’ sarebbe fantastica… purtroppo siamo ben lontani.
    La situazione munnizza è raccapricciante. Passando da piazza indipendenza ho visto i soliti vecchietti giocare a briscola in mezzo a cumuli di spazzatura. Sarebbe bello immaginare là tavoli e panche, magari scacchiere… Ho anche pensato: ‘piglio una scopa, pulisco e gli faccio vedere che la differenza’ però non l’ho fatto. Forse è anche questo che manca a tutti noi… tempo fa ho visto delle ragazze britanniche ripulire degli scogli da bottiglie e munnizza… in maniera indipendente, senza lamentarsi dello schifo ma contribuendo ad eliminarlo.
    Sarà che sento lamentele sterili su Palermo ogni giorno (e molte sono mie) ma vorrei provare a migliorare qualcosa, ‘fare la mia parte’. Ci sono diversi siti per il turismo palermitano, vorrei provare a preparare dei percorsi, un modo gratuito per promuovere le visite di posti non facilmente accessibili se non si conoscono. Camurria (!!!) e chiunque è interessato: scrivetemi via email!

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