Zamil: lo sceicco ad alta digeribilità

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Palermo va pazza per lo sceicco. Con queste poche parole si può riassumere quanto riportato dalle principali testate locali in questi giorni. A far battere il cuore dei nostri concittadini è questa volta lo sceicco del Bahrain Zamil Al Zamil, che si dice pronto a investire nientepopodimeno che una cifra da capogiro attorno ai 2 miliardi di euro. Per i giornali locali è già cosa fatta! Siamo salvi! Sembra infatti che l’unica richiesta sia quella di costruire una moschea per far pregare i tanti musulmani presenti a Palermo. Eh si, lo sceicco per una moschea a Palermo sarebbe disposto a tutto, persino a buttare 2 miliardi di euro! La cosa finisce lì: tra foto di strette di mano e la sensazione di aver già in tasca infrastrutture, restauri, spazi a misura d’uomo e tanti, tanti soldini per risolvere magari qualche problemuccio di casa nostra.

Porca miseria, non riesco a stare fermo per l’eccitazione! Saltello felice davanti al monitor…poi mi fermo un attimo. Ops, qualcosa non torna. Ops, ma questa scena non l’ho già vista? Ooooops! Ma qualche anno fa non si parlava di una certa società, la Limitless di Dubai -si, proprio quella delle Palme!- disposta a investire un patrimonio sul centro storico di Palermo? Ma…ma…com’è finita? E lo sceicco di Zamparini? Com’è finita con lo sceicco di Zamparini? Non era quello che doveva spendere e spandere milioni nel Palermo Calcio? Accidenti, mi sentivo già in Champions League! Il giorno dopo i miei amici già ci scherzavano su: “era un lavavetri con una pezzuola in testa ingaggiato dal friulano!”.

Come dimentichiamo in fretta. Ma quanto siamo creduloni? Lo sceicco è il deus ex machina del nuovo millennio: la panacea di tutti i mali. Un giornalista si alza la mattina e decide di fare lo scoop: mette su una bella favola che racconta di uno sceicco venuto dal lontano Bahrain, che magari è qui per affari, incontra il nostro sindaco e dice lui di voler mettere 2 miliardi di euro per riqualificare la nostra città. La storia finisce lì: nessuna spiegazione, nessun chiarimento, approfondimento, nessuna intervista al sindaco o all’assessore di competenza…solo una stretta di mano e la richiesta di poter costruire una moschea. Il resto del lavoro lo fa l’immaginazione dei palermitani, sognatori per eccellenza. Il palermitano gestisce la propria esistenza di cittadino allo stesso modo con il quale gestisce la sua passione per la squadra del cuore: delega. Delega le proprie emozioni, delega il proprio pensiero, delega le proprie decisioni a personaggi, o meglio santoni, che gli regalano sogni. Il palermitano non gioca, ma ama guardare quelli che giocano. Non importa se il sogno è assurdo o meno, se non ha alcun fondamento, se rimane vago e offuscato…l’importante è che sia abbastanza grande da farlo estraniare dal contesto in cui vive.

Gli articoli usciti in questi giorni non dicono NULLA. Non mi si viene a spiegare QUALI investimenti avrebbe intenzione di fare lo sceicco, QUANDO avrebbe intenzione di farli o COME. Non mi si viene a spiegare in che modo il sindaco avrebbe intenzione di superare enormi ostacoli quali la burocrazia infinita, il rischio concreto di infiltrazioni mafiose o l’incompetenza e la superficialità della politica locale: roba che farebbe ammosciare persino Rupert Murdoch in persona.

Non capisco tra l’altro questa esultanza. Sperare in uno sceicco calato dal cielo che venga a investire i suoi soldi è l’ennesima triste ufficializzazione del fallimento totale della politica. Se non abbiamo i soldi manco per mandare avanti un carretto, è grazie al fatto che la politica ha fallito…che i nostri soldi, quelli delle nostre tasse, anziché essere spesi per servizi che ci spetterebbero di diritto, servono a tappare buchi di stipendifici come la Gesip- società della quale non si fa altro che parlare da quando è stata eletta la nuova amministrazione e della quale siamo ormai ostaggio da mesi- come se non ci fossero problemi ben più gravi da risolvere.

Non ci crede più nessuno, per questo si tirano fuori sceicchi dal cilindro così da tenere alte le speranze laddove speranze non ci sono più. “La speranza è una brutta cosa” – diceva il buon Monicelli – “la speranza è una trappola inventata dai padroni per tenere buone le masse”. Come nell’antica Roma c’erano panem et circenses, oggi abbiamo palloni, pallonari, sceicchi, squadre di calcio e un bagaglio di sogni senza alcun valore, almeno per noi cittadini… ma che hanno un valore altissimo per chi ormai è totalmente carente di idee, slogan e ha bisogno di tenere alte le aspettative per recuperare un minimo di credibilità; che si tratti di calcio o di politica la differenza è veramente poca. E’ ovvio che se mai uno sceicco venisse a investire qui dovrebbe fare del profitto consistente: nessuno regala niente, altro che moschea e tanti baci. Gli stessi giornali che oggi sbraitano, sono gli stessi che qualche anno fa davano per cosa fatta gli investimenti della Limitless, che se mai fosse stata realmente interessata a Palermo, oggi sarà scappata chissà dove. E’ questa assenza di pudore nell’informazione locale, questo calare sempre la testa senza alzare mai un dito per fare una domanda seria, unita all’estrema ingenuità e superficialità del palermitano medio, che generano un circolo vizioso fondato sull’attribuire consistenza al nulla.

“La metropolitana non è più un sogno” recitavano i manifesti fatti affiggere da Cammarata qualche anno fa (a nostre spese), “Il Palermo di quest’anno sarà il più forte di sempre, vi porto lo sceicco…e pure lo stadio!” recita ogni anno Zamparini a seguito del costante smantellamento di una squadra di calcio probabilmente destinata alla serie B, “Dubai vuole colonizzare Palermo” recitavano allora i giornali… e i palermitani come pecore a calare la testa e seguire la massa senza neanche porre domande. La storia si ripete, la mentalità non cambia mai invece. Anziché restare coi piedi per terra per cercare di costruire un futuro su delle basi solide e reali, si preferisce sognare. Sognare non costa nulla, ma non porta nulla. Sognare è poco impegnativo, e dopotutto al palermitano “ci siddìa”. Riciclo una frase tratta da un mio articolo precedente, ma che in questo caso torna utile: “vi rendete conto di quanto questa città campi di chiacchiere, demagogia e retorica inutile? La retorica ai palermitani piace tanto, perché dà la sensazione di fare qualcosa e far parte di qualcosa anche se in realtà se ne stanno poi tutto il giorno a grattarsi mentre la nave affonda. La retorica è bella, ti fa sentire importante senza fare un cazzo”.

Quando finiremo di delegare e cominceremo a capire che una città civile si costruisce attraverso l’impegno reale dei suoi cittadini, forse sarà la volta buona che smetteremo di aspettare santoni calati dal cielo da questo triste circo di politicanti, palloni e “pallonari” e ci impegneremo in prima persona per ripulire questa città da tutto ciò che di storto c’è.

Prima di allora, continuate a chiamarmi Tommaso.

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12 Thoughts to “Zamil: lo sceicco ad alta digeribilità”

  1. Avete fatto bene…mi spiacerebbe solo se salvuccio non avesse letto 😉

  2. emanuele262

    Peccato che Palermo è uno splendore proprio grazie agli arabi…e lei è un ignorante

  3. gkm

    “Editoriale” molto bello. Complimenti @blackmorpheus

  4. rujari81

    Dando per assodato che nessuno qui crede ciecamente alla possibilità di questo ingente investimento,anzi probabilmente è solo un altra esasperazione giornalistica,niente vieta però,nel caso un giorno avverrà,di esserne contenti!
    E’ ovvio che il signor Zamil non si limiterebbe solo alla costruzione della moschea,ma bensì alla gestione delle infrastrutture e dei servizi realizzati con i suoi soldi:che ben venga!
    Nei vari articoli si parlava di progetti infrastrutturali da far visionare al pool di Architetti arabi,non di stipendi per la Gesip.
    Ed essendo soldi privati,dovrebbero incappare meno nelle beghe burocratiche.
    In ogni caso penso che tutti al momento stiano prendendo tale argomento solo come un gioco,tutto quà.
    Non c’è bisogno di farne un dramma.

  5. Templare

    Assolutamente d’accordo dalla prima all’ultima parola con Blackmorpheus, stavolta. Vorrei sottolineare due altri aspetti:

    1) mi auguro che sia una palla e basta, perché sarebbe tristissimo vedere un privato sostituirsi al pubblico quando lo stesso pubblico è il responsabile primo dello sfacelo palermitano e siciliano, per mezzo dei tanti organi istituzionali ed enti che, tramite l’esecizio della tangente o della ruberia, ci hanno ridotto allo stato attuale. Al punto da dovere sperare nell’elemosina altrui.

    2) colui che il sindaco lo sa fare, che ci ha riempito per anni la testa di belle parole, che ha fatto seppellire un condannato a morte americano a Sant’Orsola in nome di non si è capito cosa, lo sa quanto è democratico e rispettoso dei diritti umani il regime attualmente in carica in Bahrein e rappresentato dallo sceicco in questione? Le legge le notizie sulla repressione in atto prima di scegliersi gli ospiti a pranzo?

    Se, come mi auguro, è una colossale palla, il nostro sindaco avrebbe perso una decina di giorni per smentire tutto e dissociarsi totalmente da persone e fatti.

    Ma poi leggere sui vari forum e blog la gente con la sua personale lista della spesa per una Palermo migliore grazie ai fantomatici petrodollari, fa veramente tristezza. Scusate la franchezza, ma la penso così.

  6. Cesc

    @emanuele262
    Mi sembra che qui l’ignorante sia lei, visto che non capisce che l’articolo è rivolto alla non-informazione data dai giornalisti e dai politici palermitani, così com’è successo con Zamparini sulla vicenda del famoso sceicco…Gli arabi ci hanno lasciato si tante belle cose, però potevano anche lasciarle un bel cervello in dotazione, peccato che ciò non sia accaduto! 🙁

  7. xemet

    Palermo è una città fondamentalmente abitata da una maggioranza di semi-analfabeti e anche un po’ stupidotti…dunque non mi sorprende che si abbia voglia di affidarsi ai soldi di uno sceicco per risolvere i problemi…è un po’ come quelli che sperano di vincere al super enalotto.

    Ma i soldi non comprano la civiltà di un popolo. Puoi costruire le opere più faraoniche e spettacolari, ma se le riempi e le circondi di maiali, sempre un letamaio sembreranno. Così è palermo, purtroppo…

  8. Incredibile

    leggendo l’ articolo e leggendo il vostro commento, non so il perche ma mi è venuto in mente alle vincite milionarie del superenalotto, alle ricevitorie che brindano con i propri clienti tutti speranzosi che ricevere un regalo. Diciamocelo chiaramente, chi ha tutti questi soldi, non va in giro a regarli di qua e di la. Il famoso sceicco che venne qualche annetto fa in Sicilia, e regalo orologi ai politici,
    sicuramente dpo tante ruffianete e leccate di cxxxo dei nostri politici, si è rotto le palle e nenache è sceso dalla sua bella imbarcazione

  9. L’autore del post ha colto un elemento di assoluta importanza nella politica odierna: la proclamazione di investimenti stranieri (che puntalmente non avvengono).

    E’ un modo come un altro per annunciare tanto, troppo, fare poco, nulla, e incolpare gli altri dell’insuccesso.
    Zamparini, lo Sceicco, i Cinesi con i loro hub aeroportuali, e via via discorrendo.
    Zamparini e’ la chiara dimostrazione del do-ut-des: vi porto in A, voglio in centro commerciale. Lo Sceicco, dal canto suo, vuole ergersi a eroe della comunita’ musulmana, e in cambio regala qualche costosissimo orologio e chissacche’ alle amministrazioni locali.

    Dice giustamente Blackmorpheus che le risorse vanno cercate dentro, in casa, non fuori. E’ un principio sacrosanto, che soprattutto la classe politica non riesce a far suo perche’ si nutre di assistenzialismo da decenni.

    Oggi piu’ che mai personaggi come lo Sceicco sono necessari, indispensabili. Una panacea, visto che non c’e’ piu’ mamma regione o lo Stato (a meno che non si tratti di campagna elettorale, allora arrivano soldi ancge da Roma – 80 milioni appena versati dalla Fornero per i precari, inclusa GESIP).

    Nel 2014 il patto di stabilita’ prevede trasferimenti per la Sicilia fino a 4 miliardi e mezzo. La Regione ha spese fisse (per stipendi, pensioni e rate di mutui) per due miliardi e 700 milioni. Resta 1 miliardo e ottocento milioni. L’articolo 119 della Costituzione impedisce l’indebitamento per finanziare gli investimenti: non si potranno nemmeno contrarre mutui per co-finanziare i bandi europei.

    E allora venite Sceicchi, venite Cinesi, perche’ qui la gente di produrre non ne vuole proprio sentire parlare!

  10. piero82

    Diciamo che mi ritengo parecchio confuso, se da una parte ritengo giusto lo “sfogo” di blackmorpheus (ne abbiamo viste tante di belle storielle che non erano altro che bufale), ritengo giusto fare anche alcune riflessioni.
    Sicuramente è triste dover sperare in un privato che venga a risolvere i problemi di una città come Palermo, ma non vedo alternative, in quanto ritengo che l’illusione che un privato possa sbarcare a Palermo sia la stessa che abbiamo sempre avuto nell’aspettare un’amministrazione seria che governi bene questa città, cosa che non è mai avvenuta!
    Io semmai (e quì non voglio fare politica) ho come l’impressione che questa nuova storia di arabi pronti ad investire a palermo sia soltanto una bella recita di Orlando per accalappiare voti in vista delle elezioni regionali..insomma un’pò come ha fatto cammarata parlando di limitless o gli sceicchi presentati da zamparini!

  11. augustedupin

    Ma quale sperare. Ieri sera, intorno a mezzanotte, via Roma trafficatissima, da una macchina davanti a me, lanciano una bottiglia vuota per centrare il cassonetto. Non lo centrano, ma per poco centravano un lavavetri. Finchè ci saranno simili bestie decerebrate in giro, non ci salva neanche il Padreterno, altro che Zamil.

  12. Metropolitano

    Tra un po verrà Barack Obama per dire in messaggio che a Palermo si può, e magari in cambio di 2 Miliardi di Dollari di dono, chiede un’ambasciata Americana da fondare al Centro Storico. E magari già con il suo semplice arrivo della sua prima visita per lanciare la sfida alle mafie, l’amministrazione comunale si prepara ad accoglierlo mettendo un sacco di vigili per strada a multare il primo che lampeggia con le quattro frecce per oltre un secondo. Ma solo per un giorno.

    Non male direi, dopottutto sognare non ha prezzo. Per tutto il resto c’è Zamil.

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