A Palermo, ogni 1.000 abitanti ci sono…

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Dal report “L’Italia in cifre” che annualmente pubblica l’Istat, ho estratto questa tabella che mi sembra molto interessante per i dati che fornisce, soprattutto equiparati con le altre città.

Nella fattispecie si analizza il dato sul verde presente e sulle autovetture per 1.000 abitanti.

Intanto cade un mito per molti, ovvero che a Palermo ci sono più auto che abitanti. In secondo luogo va notato come, rispetto ad altre città di medesimo rango (abbiamo considerato le principali città metropolitane ad esclusione di Firenze), la media di auto ogni 1.000 abitanti non si discosta molto.

Ad esempio, raffrontiamo Milano e Palermo: nonostante la città lombarda disponga di servizi pubblici efficienti quali metro, tram e bus, lo scarto con Palermo è comunque minimo. Segno che il traffico a Palermo non è dettato dal NUMERO dei veicoli immatricolati ma delle infrastrutture e del numero di veicoli che vengono utilizzati per gli spostamenti.

Sarebbe interessante conoscere la percentuale di veicoli che vengono utilizzati negli spostamenti casa-lavoro e raffrontare nuovamente le due città, oltre a conoscere quanti km di strade pubbliche si attestano per ogni cittadino, in media.

Addirittura Roma supera tutti con 692,4 auto ogni 1.000 residenti.  Dunque, devono cambiare le abitudini, servono mezzi pubblici potenziati, car sharing e carpooling. Non servono MENO AUTO, ma UTILIZZARE MENO AUTO.

Poi date uno sguardo al dato sul verde: praticamente 1/3 del territorio comunale sarebbe ricoperto da piante, alberi. Chi vive Palermo sa che il dato comprende il Parco della Favorita e la Riserva Naturale Orientata Regionale “Monte Pellegrino”, che insieme occupano 1020 ettari, ovvero 10.200.000 metri quadrati.

A voi le considerazioni.

 

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7 Thoughts to “A Palermo, ogni 1.000 abitanti ci sono…”

  1. punteruolorosso

    il verde a palermo non mancherebbe. però a far media è appunto la favorita, pista per auto dirette a mondello, priva di percorsi ciclabili. andrebbe creato un parco in ogni quartiere, sull’esempio del parco uditore. non è importante tanto la superficie, quanto la fruibilità. per esempio, realizziamo allo zen il giardino della legalità. ad acqua dei corsari, il parco costiero. a romagnolo, sperone, idem. ma soprattutto non capisco perché, avendo a disposizione tutte quest montagne, non cominciamo a ripiantare i boschi e a creare sentieri da cui ammirare il panorama. in altre realtà, le montagne di palermo sarebbero valorizzate, anziché usate come discarica o incendiate

  2. MX

    Assolutamente d’accordo con @punteruolorosso, potenzialità enormi sedate o mal sfruttate che oltretutto potrebbero produrre economia in una terra arida di posti di lavoro (eh si, è un controsenso, uno dei tanti di questa città e di questa Sicilia). I dati confermano che Palermo è una città come le altre, nel bene e nel male e e come tale potrà “redimersi” applicando le regole. Non è facile determinare oggi (dopo anni di anarchia) una strategia d’azione o fissare delle priorità. Ognuno di noi vorrebbe magari quella che riguarda un problema che affrontiamo direttamente ogni giorno e di cui si parla ampiamente su MobPa ma non sarebbe male farne una priorità onde evitare di vanificare tante iniziative positive che dovrebbero indirizzarci verso quell’evoluzione sociale ed economica a cui aspiriamo tanto.
    Un caro saluto
    Massimo

  3. matteo O.

    Ma infatti ho sempre detto che a Palermo c’è molto verde…. è un falso mito che Palermo è solo cemento (è che al solito dobbiamo vedere solo il lato negativo della città).
    In ogni caso tutto questo indica che c’è un grande potenziale non sfruttato.
    Mi piace molto l’idea di Punteruolorosso circa i sentieri nelle montagne. Ne penso uno da trekking per risalire tutto il monte pellegrino. (ho portato degli amici milanesi quest’estate e volevano assolutamente salirci per vedere la città. Farlo a piedi sarebbe stato molto bello!)

  4. salv53

    Matteo, per salire a Monte Pellegrino a piedi esistono già diversi percorsi, anche molto belli, anche se purtroppo poco conosciuti e non segnalati. Si può salire dalla Valle del Porco, al di sopra delle scuderie reali (abbastanza faticoso), poi c’è una pista sul versante dell’Addaura (mi pare si chiami della Rufuliata) che mi dicono molto faticosa, ed un percorso che parte da poco sopra l’ingresso lato Mondello della Favorita, che ho fatto diverse volte e va bene anche per i bambini (ovviamente è molto lungo). Per informazioni puoi rivolgerti ai tanti gruppi di escursionismo, ad esempio alla associazione Artemisia (www.artemisianet.it).
    Ma sopratutto c’è un percorso bellissimo e che tutti ci invidiano: la Strada Vecchia, la classica “acchianata” al Santuario, mi sorprende non ti sia venuta in mente.

  5. matteo O.

    salv53, grazie delle preziose informazioni.
    Purtroppo non ne avevo mai sentito parlare, ne visto una qualche segnaletica che lo indicasse (andrebbe installata), probabilmente perchè ho vissuto solo 3 anni a Palermo per l’università….ma la prossima volta che verrò, farò un salto in questi sentieri!

  6. drigo

    Esattamente, il problema vero è che quel tanto verde che esiste in città è concentrato in poche aree di grande estensione, che spesso sono aree di verde “monumentale”, vedasi Piazza Marina, Villa Giulia, Giardino Inglese e via dicendo. A palermo manca il verde “localizzato”,e la sete dei Palermitani di spazi di questo tipo, ovvero di spazi verdi fruibili comodamente ( ovvero raggiungibili a piedi in ogni quartiere) e per i più svariati propositi è tangibile: due esempi su tutti sono Case Rocche e il nuovo parco di Via Basile che sono letteralmente presi d’assalto da chi corre, dai bambini che vogliono giocare all’aperto, dai ciclisti in allenamento. In sostanza, accanto alle ville storiche, andrebbe implementato un piano del tipo “un parco in ogni quartiere” (ad esclusione del centro storico dove, ovviamente, non c’è spazio materiale per realizzare un progetto di questo tipo con estensioni apprezzabili).

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