I “patruni ra strata”

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Volevo meglio far conoscere alla gente, quello che accade quotidianamente in via Dante all’altezza di piazza Virgilio, dove risiedo.
Avete presente l’espressione palermitana “patruni ra strata”? Ecco, i proprietari del supermercato che si trova lì evidentemente si sentono tali. Perchè? Credo che una foto sia più eloquente di mille parole



Partiamo dall’alto: Scooter e moto di dipendenti e proprietari sul marciapiede sotto gli alberi e zona gialla di carico e scarico che, essendo perennemente occupata dalle auto dei proprietari, obbliga i fornitori che arrivano la mattina a stare in seconda fila, impegnata successivamente dalle auto dei clienti (novità degli ultimi anni, prima occupavano il triangolo della piazza), presenti anche sulle strisce pedonali e spesso anche in curva.

Ovviamente chi parcheggia regolarmente dopo la zona gialla e prima della fermata del bus, spesso deve aspettare che l’auto in seconda fila venga rimossa.

Immaginate negli orari di punta che traffico si crea a causa di quest’imbuto con conseguente inquinamento acustico (il clacson è il miglior amico dei palermitani) e ambientale.

In basso da sinistra:

1 – Scooter parcheggiati sul marciapiede e sulla corsia dell’autobus.

2 – Il passo carrabile autorizzato (ma inutile perchè c’è l’ingresso) del supermercato usato come parcheggio per i 5 scooter del domicilio e quando capita da scooter dei clienti e occupato perennemente da una cesta dove vengono messi gli imballi da buttare a fine giornata, utile anche per evitare che qualche auto possa occupare il loro passo, non sia mai!

3 – Il passo carrabile autorizzato del palazzo nel quale abito, utilizzato in continuo perché c’è il parcheggio interno, che viene COSTANTEMENTE occupato da auto o moto (una volta ne ho contate tre) dei clienti o furgoni dei fornitori. Nel momento della foto c’è il carretto dell’extracomunitario che aspetta che il “suo” posto venga liberato dal camioncino.

4 – Marciapiede antistante le strisce occupato da camioncino che carica le cassette di legno occupando la corsia dell’autobus, il passo carrabile del palazzo ed il passo carrabile successivo che è un magazzino del supermercato. Alternativamente si può trovare l’Ape di quello che raccoglie gli imballi di cartone. Oppure il carretto dell’extracomunitario. Oppure qualche furgone. Oppure qualche auto dei clienti.

Chiaramente entrare e uscire da casa con l’auto è un costante disagio con attese spesso lunghe. Il problema è soprattutto per entrare perché non posso stare in mezzo alla strada in attesa (e neanche accostato perché c’è la corsia dell’autobus), con il risultato che se non è libero il passo carrabile del magazzino devo rifare il giro dell’isolato.

Inoltre credo che ognuno abbia i clienti che si merita perché spesso è gente arrogante e sempre maleducata (altrimenti non lascerebbero l’auto lì) che nemmeno si scusa o pretende addirittura di caricarsi la spesa in macchina prima di rimuoverla. Capita anche il “non ho sentito che mi chiamavano”, scusa palese per finirsi la spesa in pace, come il “pensavo fosse del supermercato” poiché il portone è metallico, peccato che c’è tanto di citofono e buche delle lettere.

Il ridicolo si sfiora quando nel passo si ferma un fornitore o quelli di cartone o cassette che dicono “ma nuatri stamu travagghiannu!” e magari il passo dell’ingresso del supermercato è vuoto con la sola cesta “segnaposto”. Tra i frequentatori del passo e delle strisce ci sono anche auto blu che portano le mogli di questi uomini importanti a far la spesa. Bell’esempio.

E’ utopia chiedere l’intervento dei vigili perché l’unica cosa che fanno RARAMENTE consiste in un paio di multe alle sette di sera quando smontano dal centro, per il resto della giornata passano senza far nulla. Anzi una volta sono stato cazziato da un vigile perché aspettavo in mezzo alla strada (ero appena arrivato) e poi se n’è andato (perché non fermarsi più avanti e fare venti multe?).

E’ capitato anche di chiamare il carro attrezzi date le attese assurde ma tranne un paio di volte il trasgressore se n’è andato prima dell’arrivo del carro.

In ultimo, come ciliegina sulla torta, vi sono due belle telecamere ad infrarossi che sono orientate in modo da riprendere tutta la strada anziché solo l’ingresso, come dovrebbe essere, alla faccia della privacy.

Altra cosa: altrove ( http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/2012/13-agosto-2012/rifiuti-ancora-emergenza-cittastrade-invase-spazzatura-2111437337157.shtml ) leggevo che i residenti di via Piazzi e via Segesta si ritrovano i cassonetti stracolmi perché molti che dovrebbero fare la differenziata nella zona retrostante, la eludono buttando tutto lì. Non so quanto sia vero ma so che ogni sera due-tre addetti del supermercato caricano di rifiuti il carrello elevatore del pallet e vanno a buttare tutto proprio lì contribuendo non poco a saturare i cassonetti.

Insomma chi passa di lì è ospite loro…

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19 Thoughts to “I “patruni ra strata””

  1. Gnokkolino

    Io sono sempre dell’ idea che la colpa non è tanto di chi fa le cose, ma di chi le permette. Mi riferisco alla nostra MEDIOCRE e VIGLIACCA POLIZIA MUNICIPALE.
    Questi ultimi sono bravi ad accerchiare in 5 un extracomunitario e poi a farsela sotto con il prepotente di quartiere.
    Sinceramente, ma li avete visti mai dei vigili urbani così ridicoli come quelli che ci sono a palermo?
    Vai nei paesi stranieri e vedi dei tutori dell’ ordine che incutono timore solo per la stazza fisica. I nostri in confronto sembrano dei puffi.

  2. Perchè usi la parola “extracomunitario” al posto di “venditore ambulante”?
    Il dato da sottolineare è quello che fa, non se venga dalla CEE (da cui viene il termine extracomunitario) o da paesi extraCEE. La CEE come saprai è stata abolita formalmente durante il Trattato di Lisbona! Io vedo un venditore ambulante, non un extracomunitario. Smettiamola di usare questo termine.

    Detto questo…la situazione è indecente, ma è identica a quella di ogni supermercato indipendente palermitano. Fanno eccezione le catene di supermercati, dove il direttore risponde personalmente di eventuali sanzioni. Che ci vogliamo fare? Il palermitano è questo. Un essere indegno di vivere in Europa!!

  3. caudino

    Ci vorrebbero più ausiliari del traffico, belli grossi, e non puffi come giustamente li chiama @Gnokkolino. Trovarli è facile, basterebbe ricollocare la miriade di dipendenti pubblici che ha la regione.
    Poi servono più parcheggi, interrati, sopraelevati a giardinetti…come volete. Ma servono più parcheggi!
    E in ultimo e nn di importanza serve più educazione civica: questa città ne ha un bisogno viscerale!…. (ahimè)

  4. antistaminico

    La situazione descritta per via Dante purtroppo è comune per tante altre strade di Palermo. Non c’è strada che non abbia “‘u so’ patruni”. La ricerca delle colpe è facile: noi palermitani siamo una massa di incivili doc. Non abbiamo il senso della cosa pubblica, né rispetto per il prossimo. Siamo dei perfetti egoisti e comodisti. Chi non ha mai visto auto parcheggiate in doppia fila davanti a dei negozi nonostante a 20 metri ci fosse il posto libero? Abbiamo bisogno necessariamente del vigile urbano che all’incrocio ci prende per mano dicendoci cosa fare per non metterci in mezzo all’incrocio, nonostante magari sia controllato dal semaforo. Il buon senso non ci appartiene! Vige, come sempre, la legge del più forte e del più coraggioso (mi riferisco sempre alla guida in auto). I segnali stradali sono solo arredo urbano. Se poi vogliamo parlare della pollizia municipale mi scappa da ridere. Gli agenti li trovi (tanto per fare un solo esempio) alla rotonda dell’ex motel Agip che guardano il caos chiacchierando. Magari si dicono pure: “hai visto che casino oggi?” Palermo è il far west. Abbiamo una viabilità che fa ridere. Spesso mi chiedo se certi sensi di marcia sono stati disposti per congestionare ancora di più alcune arterie. L’incompetenza regna sovrana. E’ leggittimo lamentarci ma facciamo mai qualcosa per evitare questo caos o dobbiamo sempre aspettare che qualcuno agisca per noi?

  5. lorenzo80

    Non sono d’accordo con l’aumento dei parcheggi. Aumentare i parcheggi significa incentivare ancora di più l’uso dell’automobile privata per gli spostamenti urbani che, invece, andrebbe disincentivato al massimo, cosa che non è riuscita a fare nemmeno la benzina a 2 euro al litro!

  6. MAQVEDA

    Non credo che la disincentivazione si ottenga non realizzando parcheggi. La disincentivazione avviene principalmente con l’offerta di alternative. In ogni caso il palermitano ha sempre dimostrato di fregarsene dell’assenza di parcheggi. Il non realizzarli significa solamente non porre mai fine a questo caos.

    La scena descritta nell’articolo è quasi identica nella strada dove vivo io. Ogni commerciante (siano del luogo o immigrati) si sentono da sempre i padroni della strada. Ognuno di loro si è accuratamente impadronito del tratto di marciapiede e del relativo parcheggio corrispondente. Si vede di tutto, vasi di piante, cartelli con i prezzi, carrelli da supermercato, persino cataste di scatoloni in attesa di essere gettati, tutto per mantenere libero a proprio uso il parcheggio davanti (non per parcheggiare le proprie auto, ma appunto per avere maggiore spazio). Inutile dirvi che se già era un dramma trovare parcheggio in zona, da qualche anno la situazione è sensibilmente peggiorata visto che ogni 10-15 metri c’è il “padrone” di turno. Anche qui c’è il parcheggio sotterraneo privato del mio condominio e spesso l’accesso è occupato dalle auto dei vari clienti. Vi lascio immaginare che succede quando qualcuno deve entrare-uscire dal parcheggio.

    Per anni di fronte casa mia c’è stato un piccolo negozio di alimentari gestito da un vecchio signore che da poco è andato in pensione. Non era cattivo, ma lui era il peggiore in assoluto, si sentiva davvero il padrone dell’area davanti il suo negozietto. Lo occupava di giorno ma anche di notte per evitare di trovarlo occupato il giorno dopo. Se malauguratamente qualcuno parcheggiava durante la notte, era capace (una vota lo fece pure con mio padre) di venire a suonare al citofono tutto incazzato poco dopo l’alba, chiedendo a malomodo di spostare l’auto, perchè lui “doveva lavorare”.

  7. thesearcher

    @lorenzo80. Io non sono d’accordo su quanto dici sull’inutilità dell’aumento parcheggi.
    Vista in ottica di lungo termine, invece, aumentando i parcheggi con un numero di posti auto equivalenti a quelli eliminati con l’installazione di nuovi divieti di sosta sulle strade, piazze, ecc dunque indurre l’automobilista a portare l’auto nei parcheggi, previo serio controllo su chi parcheggia a testa sua e nelle aree dove è previsto il parchimetro, aumentando il costo della sosta di almeno il doppio e di nuovi divieti di sosta , si avrebbero i seguenti risultati:
    1) liberare le strade dalle auto e dunque anche da un punto di vista estetico non avere attorno questa foresta di metallo che ci circonda quando camminiamo per strada;
    2) poter programmare piste ciclabili e zone pedonali dato che sarebbe naturale, dopo un certo tempo, il vedersi quella zona pedonalizzata e/o utilizzata ad altri scopi di migliore mobilità, per esempio con un punto di bike sharing.
    3) un maggiore afflusso di gente nelle zone pedonali e dunque la possibilità di creare zone commerciali “naturali” (come qualcuno qui, mi sembra, le abbia chiamate), e quantomeno liberare pezzi di città dalle auto;
    4) una riduzione, anche se dovrebbe non solo essere questa la soluzione ma comunque graduale dei posteggiatori abusivi e similari;
    5) maggiori entrate per il Comune dal costo aumentato della sosta e dalle convenzioni con i parcheggi privati e conseguentemente un deterrente per chi voglia per forza spostarsi in auto per andare in quelle zone e se proprio lo deve fare, essere costretto ad andare nei parcheggi con il rischio che se non trova posto, appunto, o si accolla il costo del parchimetro o non prende l’auto; questo nella previsione di un sistema trasporti che dovrebbe migliorare con l’entrata in funzione della linea tram; Inoltre, è auspicabile che, con un piano di questo tipo e con l’attuazione del decreto che prevede la creazione delle smart cities e dell’apertura dei dati della PA, i cosiddetti Open Data, si vedano aziende innovative nel settore Web che permettano la prenotazione online del posto auto, e molte altre belle cose…
    6) una maggiore vivibilità della città, che non è da trascurare come vantaggio, e ovviamente una migliore fruibilità non solo del palermitano ma anche del turista.

    Insomma, di cose se ne possono fare ma siamo alla mercè di una classe politica inetta, incapace e che meriterebbe di essere bandita da qualsiasi carica pubblica a VITA!

  8. Pietro Bolenares

    @MAQUEDA

    Nel condividere quanto Tu hai scritto (che è, peraltro, il quotidiano “inferno” della striminzita minoranza dei palermitani civili), a me è venuto il tristissimo pensiero che l’Autore dell’articolo – facilmente individuabile visto quello che scrive/descrive – ora dovrà aspettarsi qualche “reazione” da ‘u patruni ra strata di quel tratto di Via Dante. E sarà solo, perché – com’è comune esperienza – i Cittadini onesti quasi mai hanno il dovuto, professionale ausilio delle cosiddette forze dell’ordine.

  9. grillo79

    non mi voglio addentrare nei vs legittimi e giustificati commenti, ma faccio presente che da quando abito in corso finocchiaro, gli unici due giorni in cui non c’erano centinaia se non migliaia di macchine in seconda fila o in divieto di sosta etc etc è stato quando ci fu il blocco della benzina…
    quasto per trarre la seguente conclusione – basata sulla legge di Murphy: se c’è una ed una sola possibilità, seppur minima, che il palermitano possa usare l’auto, la userà…
    quindi:
    se ci sono piu parcheggi ci saranno piu auto che circolano,
    quindi: piu inquinamento (acustico, atmosferico etc etc)
    quindi: più stress e meno vivibilità
    quindi: piu pericoli per pedoni e ciclisti (a prescindere dall’esistenza o meno di piste ciclabili e strisce pedonali)
    quindi: circolazione piu lenta e meno tempo da dedicare alla propria esistenza….
    detto ciò IO continuo ad usare la mia bella bicicletta facendo i miei 20km al giorno, TUTTI GLI ALTRI, fate un po come xxxxx vi pare…

  10. MAQVEDA

    Sempre ammesso che questo “patruni” legga MP 😉

    Quoto tutto quanto detto da @thesearcher.

  11. Pietro Bolenares

    @thesearcher (punto 3 del suo intervento)

    Probabilmente il riferimento è ai Centri Commerciali Naturali, un’associazione, cioè, di esercizi piccoli/medi – non necessariamente dello stesso ambito merceologico, ma allocati, ad esempio, sulla medesima strada – che ha lo scopo di ottimizzare in comune le proposte commerciali, il rapporto con le Pubbliche Amministrazioni, il decoro urbano degli spazi antistanti agli esercizi commerciali ecc. ecc.

    A tal proposito, del materiale interessante è disponibile collegandosi alle seguenti pagine Web:
    o http://www.confesercentipalermo.it/it/comunicazione/iniziative.php?id=194;
    o http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AttivitaProduttive/PIR_DipAttivitaProduttive/PIR_POFESR20072013/PIR_Lineadintervento5133.

    Ovviamente la costituzione di un C.C.N. presuppone la rinuncia – da parte dei commercianti – di una visione grettamente individualistica con contorno di lamentazioni sulla “sleale concorrenza” degli ipercentri commerciali tipica da “patruni ra strata”.

  12. thesearcher

    @Pietro Bolenares

    Grazie, era quello che intendevo! Ottima iniziativa della Confesercenti.

    Spero che molti inviino l’adesione e proposte per quanto ovvia e logica soprattutto in un momento come questo.

    La mancanza di cooperazione, associazionismo da parte dei commercianti a Palermo è indice dell’aspetto alla bassa propensione all’innovazione culturale che è propria del Meridione e del palermitano in particolare…non si fa massa, sistema, si pensa al proprio orticello pensando che si possa fare i signori.
    Terra, terra, indicativo è anche osservare che il proprietario è sempre alla cassa e i dipendenti a lavorare (ovviamente ci sono le eccezioni che non saranno neanche poche ma il fenomeno è rilevante). Il proprietario, che si sente nell’accezione più denigrante del termine, padrone, pensa che quello sia il suo posto, a incassare e a comandare perchè non può fidarsi di nessuno, dunque in prospettiva, come fa a pensare di devolvere parte dell’area di sua competenza, quella commerciale e attinente alla posizione fisica del proprio esercizio, a un’entità astratta che si identifica nella condivisione che ha, come dici tu, lo “scopo di ottimizzare in comune le proposte commerciali, il rapporto con le Pubbliche Amministrazioni, il decoro urbano degli spazi antistanti agli esercizi commerciali ecc. ecc.”.
    Ma che ci vuole? Si vergognano? Ci vuole un’intelligenza particolare o una preparazione da MBA? Ma queste persone si informano su come si lavora in altre parti del Paese e all’estero? Che iniziative vengono intraprese in circostanze simili?
    Forse è perchè si contendono lo stesso posto auto all’angolo della strada quando arrivano la mattina per aprire il negozio, e dunque, non si parlano, oppure si appattano in due per danneggiare quello dall’altra parte della strada…ahaha, che miseria! Si perchè non penso che in molti casi non ci si discosti da queste miserie esistenziali.

    Come ho già detto in altro ambito, per me possono fallire tutti (quelli che rientrano nella mia descrizione), perchè alla fine sono palermitani pure loro e come palermitani medi sono gretti, di basso spessore culturale e professionale, e ho detto tutto…

  13. Cesc

    Ragazzi calmiamoci non possiamo criticare il lavoro ottimale della superfunzionale polizia municipale di Palermo, non vorrete mica ricevere risposta dal mitico paladino difensore della polizia municipale, il prode Bergamotto!
    A parte gli scherzi ormai vige l’anarchia più totale, tanto nessuno controlla e nessuno punisce in cambio di un sacchettino di spesa! Ahi ahi

  14. @Gnokkolino, ti inviterei a essere più rispettoso e a usare un linguaggio meno scurrile.

  15. drigo

    Io rimango della mia opinione : al mondo gli stronzi e gli arroganti hanno la meglio perchè gli onesti e i pacati non hanno voglia di impettarcisi. Indi… conclusione facile. Sotto casa mia, caso strano, i posteggiatori non mi rompono più l’anima da quando, abbassandomi al loro livello, gli ho fatto capire che chiedermi soldi era strada che non sbucava.
    Per quanto riguarda il marasma di auto che si viene a creare di fronte agli “alimentari”, la soluzione non è più posteggi, bensì imporre ai punti vendita di dotarsi di un proprio parcheggio, in funzione della cubatura destinata ad uso commerciale. Irrealizzabile? Forse. L’alternativa? Piazzare un vigile urbano fisso di fronte ad ogni negozio: questa è realizzabile? Non credo.

  16. @ antony977
    Gnokkolino però, al di là del linguaggio ha perfettamente ragione. Se il malcapitato è un immigrato, o magari un omosessuale (ricordiamoci l’arroganza e l’atteggiamento minaccioso ed intimidatorio contro la libreria “Altroquando”), allora la polizia municipale sembra uscita da un paese come la colombia; cattiva, pericolosa e minacciosa!
    Se invece si tratta di un negoziante INTISO, tipo certi macellai…allora passano dritto, occhi bassi senza vedere nulla. Ho assistito personalemente ad una scena in cui in negoziante INTISU, apostrofava con ironia e disprezzo uno di questi poliziotti. Lo prendeve in giro pesantemente, minacciandolo velatamente..una scena davvero pietosa. Questi personaggi farebbero pure pena se poi non sfogassero la loro frustrazione sui più deboli. Una volta sapere cosa mi ha detto uno di loro? Che tutti loro hanno una famiglia da proteggere a Palermo….c’è bisogno di aggiungere altro? Sono INDIFENDIBILI!!!

    1. thesearcher

      @phrantsvosta

      quello che dici alla fine del tuo commento, mi fa pensare che o si prendono iniziative drastiche a livello nazionale e locale, o questa terra e questo Sud, franeranno sempre più nella barbarie.

      Invece di progredire andiamo indietro…saremo l’Albania d’Europa nell’arco di 20 anni.

      Devo ammettere mi hai fatto stare male intellettualmente e non solo tutta la sera a questa mattina…

  17. @thesearcher

    In ogni caso ha ragioen tu; per me possono fallire tutti. Facile prendersela con i centri commerciali; saranno tasci, e disumanizzanti, ma la dentro i lavoratori, anche se spremuti come limoni, hanno un vero lavoro e sono messi in regola. Invece nei supermercati locali, ma lo stesso vale per tutti i negozietti palermitani, sono nella stragande maggioranza dei casi, tutti in nero con stipendi che non sfigurerebbero in Burundi. So di persone che lavorano tutta la giornata (apertura e chiusura negozietto) sabato e festività inclusi, per 250 euro al mese. Per me questi negozi, arroganti, ladretti e furbetti (pensate quanto è difficile farsi cambiare una merce anche se difettosa), spesso fuorilegge, e sempre contrari e pedonalizzazioni ed innovazioni della viabilità (per chì ha la mia età…vi ricordate tutto lo scandalo montato dai negozianti di via principe di belmonte…spinnato in testa? O le manifestazioni dei negozianti contro la creazione di p.zza Alcide de Gasperi, compreso danneggiamenti e furti del materiale edile?), possono chiudere tutti uno dietro l’altro!! Ne faremo a meno…non ne sentiremo la mancanza. E’ inutile illudersi, non capiranno mai che l’unica strada è consorzi<arsi, specializzarsi in prodotti di nicchia e pedonalizzare…per capire tutto questo bisogna almeno sapere leggere e scrivere

  18. francescosigma

    Salve a tutti, in merito alla definizione di “patruni ra strata”, quello che vi scrivo adesso non vuole essere una giustificazione a quello che avviene quotidianamente davanti a gli occhi di tutti, ma volevo far conoscere a Claudio quello che avviene giornalmente escluso la domenica in via Dante n. 92, dove svolgo, con i miei fratelli, genitori, figlia e con oltre più di 20 dipendenti fra full e part-time, la mia attività di amministratore delegato e gestore del “SUPERMERCATO SIGMA” in questione.
    La ns. attività è presente in questo luogo da circa 45 anni, prima come torrefazione e bar,e negl’ultimi 25 anni come supermercato. Oggi siamo molto apprezzati da i ns. clienti per la qualità , il servizio e la correttezza che offriamo . Naturalmente come in tutti i luoghi della città dove esistino delle attività commerciali, il lavoro crea del caos al traffico e disturbi vari ai condomini vicini. Volevo dire a Claudio, che possediamo un garage privato in zona dove parcheggiamo le ns. automobili, ciclomotori e il furgone di proprietà, quindi non utilizziamo spazi pubblici per il parcheggio dei ns. mezzi. Quando sostiamo davanti la ns. attività lo facciamo solo per necessità e quasi sempre per breve tempo.Per i ciclomotori dei dipendenti, a volte è vero quello che dici, ma è tanta la paura dei furti che quindi cercano di metterli diciamo sott’occhio(anche questa non è una giustificazione, è una realtà)ma tante volte quando trovano spazio parcheggiano regolarmente nella strada, anche fra una auto e l’altra oppure nell’area di scarico quando non viene utilizzata dai mezzi appunto di scarico. In questa stessa area spesso la mattina presto troviamo automobili di condomini vicini(non abbiamo mai chiamoto vigili) o clienti ,sia nostri sia delle attività vicine che sostano momentaneamente , quindi i mezzi di consegna sono costretti a sostare in doppia fila per lo scarico. Ma come tanti notano cerchiamo di essere più veloci possibili, comunque non facciamo sostare nessuno nella corsia preferenziale . Volevo dire a Claudio, che svolgendo questa attività, la società paga regolarmente (lo possiamo dimostrare in qualsiasi momento) tasse e contributi “statali, regionali, provinciali,comunali, INPS INAL e di tutti i nomi che non riesco a ricordare in questo momento per cifre notevoli all’anno”. Siamo degli ottimi contribuenti e quindi paghiamo, credo, con abbondanza tutti gli oneri dovuti e i fastidi vari che possiamo arrecare a tutti. In merito alla spazzatura che noi regolarmente gettiamo nei contenitori, ti informo che seguiamo quanto ci è stato regolamentato dall’AMIA: la ns. zona non è ancora obbligata alla differenziata, tutti gli organici consentiti vengo gettati nei contenitori più vicini alla ns. attività, per i cartoni e le plastiche vengono regolarmente ritirati dalla “PALERMO RECUPERI” . Per quel che riguarda le ns. telecamere esterne, non hanno assolutamente intenzione di violare la privacy di qualcuno, ma solo al fine di sicurezza per la ns. attività e in protezione dei locali, antirapina, quindi di prevenzione per i clienti, dipendenti e passanti. Inoltre volevo rammentarti che i ns. numeri civici sono il n.92 /92a/ e n 84 /a e le ns. telecamere coprono quei numeri e gratuitamente anche il tuo ingresso, perchè sai benissimo in casi di eventi particolarti le forze dell’ordine chiedono anche hai negozianti la collaborazione visto la presenza autorizzata e dichiarata di telecamere. Comunque credo di essere stato abbastanza “lungo”, ma volevo solo dire che non ci sentiamo e non siamo i “PATRUNI RA STRATA”, ma solo tante persone che “LAVORANO” O “TRAVAGGHIANU”, questo per tanti può essere d’intralcio o disturbo perchè devono solo entrare un autovettura nel proprio condominio, per tantiSSIMI “LAVORARE” è necessario ed indispensabile. In questo particolare momento di crisi, dovremmo essere contenti che c’è ancora qualche attività in grado di far “CAMPARE” intere famiglie.

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