“INSIDE PUNTA RAISI” – seconda puntata

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Vi proponiamo un nuovo reportage sull’aeroporto di Palermo-Punta Raisi. Abbiamo esaminato lo stato dei cantieri del piazzale aeromobili e nuova area arrivi, gettando anche uno sguardo alle relative problematiche riscontrate. La nuova palazzina uffici, sebbene sia stata terminata nella struttura, ha subito alcuni rallentamenti dovuti alla transizione dalla ditta che si era aggiudicata l’appalto ad un’altra che, si spera, garantirà la solidità finanziaria necessaria a portare a termine l’opera. A seguire, un’intervista approfondita al direttore generale di Gesap S.p.A. Carmelo Scelta, col quale abbiamo cercato di fare il punto sulla situazione societaria e capire quali prospettive ci siano per lo sviluppo infrastrutturale dell’aeroporto e del network disponibile. Per facilitarne la consultazione, abbiamo suddiviso il reportage in diversi capitoli, così che possiate selezionare l’argomento di vostro interesse con più facilità. Ricordiamo che il video è disponibile anche a risoluzione HD. Buona visione!


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8 Thoughts to ““INSIDE PUNTA RAISI” – seconda puntata”

  1. Mi sembra che abbia detto cose sensatissime. L’assenza delle istituzioni è lampante!!

  2. MX

    Complimenti per il servizio condotto con una competenza che grandi testate affrontano spesso con la solita impreparazione o col condizionamento spicciolo di denigrare le low costs, ree di togliere lavoro ad Alitalia …
    La parte finale dell’intervista mi ha interessato molto poiché mette un punto ad un argomento che merita approfondimento e dibattito competente e costruttivo perché no, da sollevare ai prossimi candidati alle importantissime elezioni regionali.
    Gli investimenti ed eventuali contribuzioni mirate nell’ottica di generare economia reale. Basta con questi finanziamenti fini a sé stessi. Ha detto benissimo Scelta nell’intervista con 5 milioni di euro dati dalla provincia di Trapani a Ryanair (ma può essere anche altra compagnia) si è generato un volano economico importantissimo per il territorio oltre a dare lavoro e sostenere autonomamente l’aeroporto di Birgi. Non dimentichiamo che fino a alcuni anni fa bisognava dare dei contributi alle compagnie per garantire uno due voli al giorno da Trapani per Roma per garantire la così detta “tratta sociale”. Non parliamo delle isole minori … per le quali la regione continua ad elargire contributi per garantire un collegamento sociale che invece con la mentalità Ryanair (chiamiamola così) genererebbe collegamenti con tantissime località europee che potrebbero scegliere Lampedusa (ad es.) insieme a Cipro, Mykonos etc etc.
    Altro aspetto importantissimo per Palermo che oggi, al di là della scelta delle destinazioni, punto cruciale è che la Sicilia attira flussi turistici per cui più aumenta il turismo ricettivo in entrata e più possibilità c’è per i Palermitani e siciliani in genere di avere un ventaglio di scelta più ampio. Questo è l’aspetto determinante che vorrei si valutasse con più attenzione. La nostra economia locale è povera e non può pretendere di rilanciarsi col consumo interno. Il turismo ed i flussi ricettivi in genere, generano economia. La salvaguardia dei monumenti (ne abbiamo trattato qualche giorno fa per la Zisa…) è essenziale in funzione di accogliere dignitosamente visitatori. Alla fine, un servizio generato per il visitatore si traduce in un miglior servizio per il cittadino. Se si organizza un festival musicale di richiamo internazionale allo scopo di creare flussi esterni che movimentano l’economia locale (alberghi, servizi etc), ne gode anche il cittadino che assisterà a quell’ evento che diversamente si sognerebbe di seguire con le risorse normali.
    L’assessorato al turismo (ecco perché ci vogliono assessori e dirigenti professionalmente all’altezza per ogni settore specifico) deve dedicare le giuste risorse economiche in maniera oculata e funzionale. E’ vero, in estate si spendono inutili soldi per le sagre che portano nulla dal punto di vista del ritorno economico…
    Non dimenticate che negli anni ’80 e ’90 i siciliani hanno avuto la possibilità di viaggiare in Europa (Londra, Parigi, Bruxelles, Monaco etc) grazie alle “empty legs” dei voli charters organizzati dalle compagnie aeree e tour operators stranieri per convogliare flussi turistici importanti. La regione, attraverso l’assessorato al turismo) erogava una quota ai T.O. stranieri in funzione di passeggeri trasportati (si verificavano i clienti col registro di P.S. degli alberghi..) e arrivavano a Palermo e Catania decine e decine di voli charters dalle principali capitali europee. Turismo quindi che genera economia e che consente ai siciliani di viaggiare a costi contenuti come avviene da Roma o Milano (e dintorni).
    Secondo me è un passaggio cruciale da valorizzare.

    Un caro saluto
    Massimo

  3. Ant

    Intanto complimenti e grazie a voi e al direttore Scelta per questa intervista.

    Penso che il direttore Scelta abbia detto delle cose sacrosante ma ovvie riguardo al turismo, ovvero che se ci fosse una vera sinergia tra pubblico (che pensa più al proprio tornaconto magari finanziando mille sagre nelle zone da cui provengono i voti) e privato l’economia di tutta la zona del palermitano ne gioverebbe; il fatto che i tour operator palermitani non abbiano questa voglia di scommettere sull’aeroporto di Punta Raisi accodandosi a tour operator catanesi è, per me, desolante.
    La Gesap (così come dice il nome) gestisce l’infrastruttura aeroportuale, i tour operator, gli assessorati al turismo devono occuparsi della promozione del territorio.

    Sono d’accordo sulla puntualizzazione che ha fatto riguardo i tempi di ammodernamento dell’aeroporto, se si chiudesse l’aeroporto questi lavori si potrebbero fare con circa 4,5 milioni di persone in meno tra i piedi e quindi più speditamente MA se si vuole mantenere operativo lo scalo e fare i lavori in sicurezza ovviamente i tempi si allungano.

    Sono di altro avviso invece sulla parte in cui parla della mafia e degli appalti nel resto d’Italia: gli arresti, le vicende giudiziarie degli ultimi anni fanno vedere un’attenzione verso il nord delle organizzazioni criminali che magari approfittano del fatto che lì si sottovaluta il problema che da noi è invece molto più vivo.

  4. Fabion54

    Un grandissimo plauso va a Andrea e Giulio che si sono occupati del servizio.
    Le domande sono state mirate, precise e anche il Dir. Scelta è stato esauriente ed esaustivo analizzando risposta per risposta facendo sia quadri generali sia entrando nello specifico.
    Naturalmente non posso che essere contento che un direttore del genere gestisca il nostro aeroporto e che ci siano ancora persone competenti e valide che purtroppo sono costretti a confrontarsi con una politica che pensa solo ai propri interessi e con una realtà che è molto dura.

  5. cirasadesigner

    Grazie per lo splendido reportage, davvero fatto bene e professionale, di quel tipo di informazione che ormai è difficile incontrare sui nostri mezzi di informazione, stlie Report.
    Grande professionalità dell’Ing. Scelta, che ringrazio per la cura e la dovizia di particolari, facendo capire con parole semplici, anche i tecnicismi che ci stanno dietro una complessa questione di gestione aeroportuale.
    Non mi resta che augurare buon lavoro a lui e la sua squadra, cosciente adesso delle difficoltà che incontra nella gestione quotidiana delle cose nella nostra bellissima ma disgraziata terra, mi riferisco a tutta la normativa che rende impossibile fare tutto, dilatando i tempi.
    Mi auguro che l’incontro con il Sindaco Orlando possa essere positivo, ma sicuro, al di la della formazione e dell’indirizzo politico, che siano entrambi persone che hanno a cuore l’interesse della città, che in qualche modo rappresentano entrambi. Spero di vedere presto un altro servizio come questo, un solo consiglio, ma che non vorrei fosse malinteso,, grazie comunque, ma per la parte parlata da parte della redazione, fate in modo che lo speaker sia più chiaro e meno accentato. Lo dico io, che parlo un siciliano accentato ,e voglio solo fare una critica costruttiva, non so se la voce sia di Andrea o di Giulio… Non me ne abbiate contro…
    Grazie

  6. Ragazzi come sempre grazie e complimenti! Ottima intervista e devo dire rispetto all’ultimo interlocutore (Inside Punta Raisi 1) anche la Gesap ha fatto un passo avanti notevole: non me ne voglia l’altro dirigente di cui non ricordo il nome, sicuramente persona competente e preparata, ma adesso ci ho capito molto ma molto di più e per quanto mi riguarda il ragionamento filava eccome. Io stesso avevo in precedenza evidenziato come al pubblico interessi maggiormente lo stato dei lavori dell’aerostazione e le dichiarazioni del dott. Scelta mi hanno almeno momentaneamente rassicurato, mi perdonerà se spero comunque di non attendere ere geologiche per vedere i lavori terminati, in più, ha anche risposto indirettamente ai miei dubbi sul prezzo dei voli in regime di monopolio (vedi Napoli e Torino) per altro confermandoli. Non sono molto d’accordo nel giudicare Torino uno scalo minore, ma evidentemente i numeri dicono questo. Comunque il discorso, più volte reiterato, sulla missione di incoming del gestore aeroportuale a mio avviso non fa una grinza.

  7. La Sicilia dovrebbe campare di agricoltura e turismo. Non ci servirebbe altro.
    Atterri a Palermo e trovi ville abusive che negano il mare, milioni di metri cubi di cemento al posto di terreni agricoli e tanta tanta ma tanta munnizza.

    Detto cio’, volo spesso dalla Germania (dove vivo). Siamo sempre e solo emigranti, pochi turisti che se ne vanno spesso delusi. I loro racconti sono lo specchio avvilente di una situazione opprimente causata da questa dannata e maledetta Regione Siciliana, una specie di istituzione messa li’ da Satana o qualche altro Demonio.
    Solo chi va presso villaggi o strutture ricettive organizzate torna felice. Ma a quel punto tanto vale vai in Maroccoo Turchia, dove costa poco o nulla.
    Chi vuole scoprire il territorio da se resta deluso.

    Il direttore ha ragione su tutto, e chi vive l’emigrazione come il sottoscritto puo’ solo confermare ogni singola virgola. Non c’e’ ragione di venire in Sicilia. Musei chiusi e male organizzati, circuiti culturali penosi e purtroppo fallimentari, mostre e spettacoli quasi assenti.

    I turisti che si vedono in citta’ sono quelli delle navi da crociera, che si fanno due passi in centro e vanno via molto spesso.

    Turismo, agricoltura sono il nostro PIL, non la Mafia.

  8. Argentina

    Grazie, servizio veramente pregevole! Ancora una volta un plauso al Direttore Carmelo Scelta, di cui ho già avuto modo d’apprezzarne le notevoli doti professionali. Un grazie di cuore anche alla Redazione.

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