Facciamoci un tuffo al….Castello della Zisa

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Salve,vi scrivo perchè sono molto arrabbiata contro i miei stessi concittadini che non hanno rispetto per la propria città,Palermo, nè per quei pochi spazi verdi che abbiamo.

Parlo della villa alla Zisa,che ha voluto far ristrutturare l’ex sindaco Cammarata ma che attualmente è un vero e proprio degrado ambientale. I cani sono lasciati liberi per tutta la villa anche se in giro ci sono bambini con le bici o la palla; quindi fanno anche i loro bisogni liberamente.

Si incontrano spesso persone coricate sul prato senza maglietta,che fanno pic-nic.In molti angoli si notano coppiette appartate, ma cosa ancora piu’ sconvolgente che non avrei mai pensato che potesse succedere è stato vedere una comitiva di ragazzini(dai 5 ai 15 anni circa)in costume lanciarsi per le scale e tuffarsi nelle vasche,ripetutamente…in quelle stesse vasche dove anni fa si notava lo zampillio delle fontanelle,adesso arriva solo un cattivo odore di stagno.

E in giro,nessuna sorveglianza..in una Palermo pieno di Lsu,pip e gesip,non c’è nemmeno un’ombra di sorveglianza in questa villa finita in pasto ad un gruppo di palermitani scalmanati. Scusate il mio sfogo ma questo è un momento in cui mi vergogno della mia Palermo soprattutto perchè il Comune non si prende cura delle bellezze che abbiamo. Spero di non rivedere mai piu’ queste tristi scene!Grazie!

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17 Thoughts to “Facciamoci un tuffo al….Castello della Zisa”

  1. xemet

    Scusa, ma i dipendneti della Gesip svolgono servizi ESSENZIALI per i cittadini, ti pare che si possono occupare di queste facezie?

  2. Freddie

    Ci ho perso le speranze…loro sono più di noi e si riproducono più velocemente, saremo sempre di più in minoranza.

  3. matteo O.

    scusate ma io ci sono stato circa un mese fa e non mi è sembrata così degradata, anzi….
    è vero c’erano ragazzi distesi sul prato (non ci vedo nulla di male), coppiette sotto gli alberi (non mi sembrava facessero chissà cosa) e ragazzini che si facevano il bagno nelle vasche (più che altro avevo paura che si prendessero qualche malattia con l’acqua non proprio pulita).
    Quindi onestamente non mi sembra tutto questo schifo. La propria città va a anche vissuta, e il bagno si fa ormai in tutte le fontane d’Italia quando fa caldo… non ci vedo nulla di male. Anzi a me faceva piacere che la gente vivesse quei monumenti in maniera così spontanea.
    L’unica cosa ovviamente è stare attenti che la gente non sporchi e le coppiette non “diano scandalo” la sera.
    PS: semmai la cosa grave è che dopo che paghi 6 euro di biglietto non trovi neanche una guida all’interno, ma solo 2 custodi per piano!

  4. MX

    Purtroppo, continuo quasi isolatamente a ribadire che ovunque nel mondo (e quindi anche in questa realtà “speciale” in cui viviamo) esistono o esistevano manifestazioni spontanee o di atteggiamenti anarchici come questo. Pensate al Sud-Africa con alto potenziale delinquenziale e forti differenze tra ricchi e poveri, all’Argentina dove le differenze di classi sociali è evidente o nel Sud-Est asiatico, per non parlare di realtà più vicine del Nord-Africa dove vedrete sempre meno spesso espressioni etniche di questo tipo in un monumento o un parco pubblico destinato alla visita dei turisti. Si, dico solo turisti volutamente perché in questi luoghi sopra enunciati si ha un rispetto (controllato) incredibile per quei luoghi che producono economia che consentono, grazie alla loro valorizzazione, di “campare” a tanta gente e rappresentano la loro immagine nel mondo…
    E per far ciò, si utilizza qualunque mezzo atto a garantire questa volontà che ovviamente deve essere di tutti i cittadini (in linea di massima) ma che è sempre di competenza delle istituzioni. E’ inutile che ci giriamo intorno, ovunque nel mondo esistono vigili, polizia e quant’altro che lavorando sul campo, garantiscono le REGOLE proprio nel rispetto di coloro che le seguono e nell’ottica di garantire la fruibilità di quei monumenti (più o meno rappresentativi) che creano lavoro, lavoro e lavvorrrro, comunque lo pronunciate, da qualunque punto di vista sociale si reclami.
    Le responsabilità….. se, come fa MobPa, di questi problemi se ne discutesse ampiamente e col giusto risalto, daremo il rilievo adatto e conseguentemente magari un domani reclamare le dimissioni di qualcuno responsabile, a qualunque livello onde evitare di considerare, come purtroppo facciamo spesso tutti, questi problemi secondari o peggio insormontabili ed ovvi in considerazione di un degrado sociale irreparabile. Fin quando ce ne convinciamo passivamente, avremo sempre meno speranze di cambiare ma al di là delle depressioni derivanti da una rappresentanza politica (che scegliamo sempre noi..) scadente se solo riflettessimo che in Africa, in Sud-America .. etc etc …
    Un caro saluto
    Massimo

  5. MAQVEDA

    Quoto @matteo O.
    tra l’altro gli zampilli erano perfettamente funzionanti solo qualche settimana fa e non anni come indicato nell’articolo, drammatico senza un motivo.
    E tutte le immagini ai TG della gente che si butta nelle fontane nelle giornate di afa?
    L’unica cosa scandalosa sono i cani liberi che fanno i bisogni ovunque, poi, gente senza maglietta o coppiette appartate (fintanto che non succede chissàche) non mi sembra siano sintomo di degrado o anarchia. Questo genere di articoli purtroppo qui sono diventati la quotidianità.

  6. Io credo che in generale ci siano coloro che non ne possono più di tutto, e qualsiasi stortura, anche la minima, tendono involontariamente a ingigantirla. Altri che riescono a tollerare di più.

    Non mi sento di dare torto a nessuno, comprendo entrambe le posizioni. Ci sono quartieri dove ogni ora devi “ingoiare” il rumore per la strada, lo smog, l’inciviltà del tuo condomino, il pattume in mezzo alla strada e il posteggio che non c’è. Il venditore ambulante sulle strisce e il clacson perenne.

    Alla lunga credo si possa perdere veramente il peso delle cose, e qualsiasi cosa DA puntualmente tanto fastidio, come i ragazzini che si gettano nelle vasche del castello e i cani randagi per strada.

  7. MAQVEDA

    Discorso sempre relativo, io sto in una zona terribile, sporca, degradata, in preda all’anarchia, eppure nonostante questo riesco ancora a distinguere di cosa posso lamentarmi senza risultare ridicolo, e di cosa no.

  8. danyaj87

    Beh devo dire una cosa, ma se io mi sedessi sul prato e sotto un albero per leggere un libro, o prendersi un po’ di sole in tranquillità, sarebbe una cosa sbagliata?!
    Invece è normale giocare a pallone su un prato non adatto, che è già diventato terra battuta.
    Anche io sono stato sconcertato però nel vedere i ragazzini farsi un bagno nell’acqua, più che altro per le malattie che possono prendersi, anche perchè col caldo che abbiamo avuto mi ci sarei tuffato pure io.
    Gli zampilli d’acqua posso assicurare che funzionano alla grande, basta attivarli.
    Semmai perchè nessuno parla del fatto che il fondo in tufo è oramai distrutto? Questo potrebbe provocare dei traumi sia a chi va a correre li ogni tanto (sempre che sia permesso), sia a chi cammina normalmente.
    Invece nessuno si scandalizza a dire come mai manchi una fontana per dissetarsi, e bagni pubblici efficienti. Di coloro che si drogano nei pressi della scuola elementare, dello stigliolaro dietro l’arco della zisa.
    Io capisco gli sfoghi, ma qua si passa da un eccesso all’altro e non so quanto sia positiva la cosa.
    Cordialità

  9. mimusso

    A chi dice che il parco della Zisa non è messo così male, consiglio di farsi un viaggio (magari virtuale se economicamente non vi è possibile) in Spagna, dove i giardini (stile arabo-ispanico, simili alla Zisa) sono curati e trattati come si deve.
    Alhambra a Granada , Alcazar del Los Reyes Cristianos a Cordoba (visto personalmente), Giardini del Real Alcazar a Siviglia (visto personalmente)… poi mi saprete dire…

  10. matteo O.

    @mimusso
    cosa ha di messo male?
    se le fontane non spruzzano e l’acqua è sporca, sicuramente vanno aggiustate.
    il prato è ben curato, ma ovviamente gli alberi sono pochi e magri perchè credo piantati da poco. (Bisogna vedere se il progetto è stato rispettato o il giardino è spoglio perchè hanno voluto fregarsi i soldi.)
    Inoltre un mese fa quando ci sono andato non era per niente sporco.

    Poi se tu vuoi un giardino di un altro tipo devi prendertela con chi ha fatto ed approvato il progetto…perchè quello che c’è (almeno un mese fa) viene rispettato.
    Per me è molto più grave che entrando non ci sia una sola guida!

  11. danyaj87

    Ma il discorso errato sta a monte, è un giardino non un parco. Potrei capire le lamentele del cassarà che è ancora messo malissimo, ma quello della zisa è un giardino, poi posso dire che le fontane sono perfettamente funzionanti solo che gli spruzzi d’acqua sono spenti. L’acqua dal castello scorre, poi arrivati alla vasca grande si ferma. Penso che sia possibile attivarli, certo mettere del cloro nelle vasche sarebbe anche giusto. Più che altro lo dico io il problema è il tufo che oramai è distrutto dai motorini che entrano spesso. Per non parlare delle scritte sui muri. Io se li vedessi mi inc…..i di brutto con questi balordi.

  12. MX

    Avete ragione, siamo stati eccessivi, alla fine cosa c’è di male di un tuffo nella vasca di un monumento, lo fanno in tanti giornalmente a piazza Esedra a Roma o alla fontana di Trevi e le scritte sui muri? Ma si ragazzate e i motorini che circolano nel parco? Ma dai cosa vuoi che siano con il traffico a Palermo.. e i ragazzi che giocano a pallone?… ma dove dovrebbero giocare per strada? Ohibò mentre correvo nel parco (d’altra parte un parco monumentale serve proprio a questo..) ho notato … ma ragazzi ma vi rendete conto di cosa stiamo parlando???
    Mi pare di avere ampiamente sottolineato che un parco monumentale in molti paesi del mondo, viene valorizzato oltre le potenzialità collettive perché è una fonte di lavoro e produce economia e quindi deve essere salvaguardato in tutti i sensi con custodia, guide turistiche e manutenzione attiva. Le fontane devono funzionare, in caso contrario producono l’effetto inverso, degrado e nel degrado, sguazzano i nostri “picciutteddi” che morti dal caldo hanno anche il diritto di tuffarsi in una pozza d’acqua…. beh a me, spiace ribadirlo, tutto ciò, fa molta tristezza creando un’ “ambience” molto ..”favelas”.. A ciascuno il suo

    Un caro saluto
    Massimo

  13. matteo O.

    @MX
    l’articolo parla di ben altro. nessuno aveva parlato di motorini e scritte sui muri! questo è ovvio che va condannato!

    i problemi evidenziati dall’articolo sono i seguenti:
    – bambini in bici e col pallone (non capisco cosa possano rovinare o rompere, a meno che abbiano palloni in acciaio….sempre senza disturbare altra gente ovviamente)
    – gente distesa nel prato senza maglietta (lo si fa in tutti i parchi anche monumentali del mondo… Pisa ad esempio? Parigi, Londra etc..)
    – coppiette appartate (a meno che diano scandalo non ci vedo nulla di male)
    – cani liberi…e su questo hai pienamente ragione. non è una cosa accettabile!

    Se ora tu aggiungi altri comportamenti è ovvio che questi vadano condannati.

    La mia idea in ogni caso è che una città per essere bella deve anche lasciarti vivere i suoi monumenti, ovviamente con civiltà e rispetto.(se posso andar a prendere il sole nel parco sotto casa ci terrò affinche venga tenuto pulito e in buone condizioni)
    E non dirmi che nel resto del mondo non si fa…. ho vissuto a Verona, Milano e Izmir (Turchia) e ho girato molte città e ti assicuro che lo fanno ovunque ma con rispetto ovviamente.

  14. MX

    @Matteo, non mi interessa avvalorare il mio pensiero ma credevo avessi colto la mia “provocazione costruttiva”. Ho evidenziato quello che i commenti hanno lasciato trapelare su cosa avviene in questo parco monumentale e magari in altri. Anch’io ho viaggiato tantissimo per lavoro e per 30 anni mi sono occupato di turismo ricettivo in Sicilia (quindi permettimi una dose di arroganza). Se da questi spunti non cogliamo l’occasione di reagire puntando a progetti che producano economia reale (lo ripete Monti ogni giorno) continueremo a esternare pareri soggettivi fini a sé stessi. Qui non è in discussione la libertà di coricarsi su un prato o stare a 40 gradi a petto nudo ma mi pare di avere evidenziato qualcos’altro, un compendio di cose la cui apparente manifestazione consuetudinaria di vita quotidiana, non fa altro che confermare la gravità di gestione dei beni che dovrebbero, ripeto, produrre economia, cultura ed essere quindi salvaguardati.
    Lasciare un luogo come quello della Zisa (al di là del progetto di recupero più o meno discutibile) all’estemporaneità gestionale ed alla visita pubblica non adeguatamente controllata e regolata, mi sembra non congrua con le realtà socio-economiche di questa città.
    Nulla contro bambini o studenti distesi sul prato ma perdiamo di vista la funzione culturale ed economica di un grande monumento e di spazi non sapientemente gestiti. La comparazione con Pisa non mi sembra opportuna ed anche lì in passato ci sono stati interventi per frenare un’occupazione eccessiva degli spazi. Dal prato dei miracoli inoltre godi di una vista sui monumenti e ne ammiri le bellezze, non credo che qui stiamo comparando analoghe contemplazioni…
    Spero di avere definitivamente chiarito
    Un caro saluto a tutti
    Massimo

  15. Otto Mohr

    A proposito di giardini della Zisa:

    Si comunica che nei giorni 7, 8 e 9 settembre prossimi resteranno chiusi al pubblico i giardini del Castello della Zisa, per procedere ad un intervento di pulizia e disinfestazione da parte degli operai del Co.I.Me.

    Il sito tornerà fruibile a partire dal 10 settembre.

    Agata Bazzi
    091.7401111 – 393.9629434

  16. punteruolorosso

    bisogna per esempio sostituire gli aranci amari, tutti striminziti.

    a me il progetto di questo giardino non è mai piaciuto. con ciò non vorrei dire che era meglio la discarica, ma quasi.

    il giardino è separato dal castello, sono due unità distinte.
    le fontane sono veramente brutte. spreco di materiale, parecchie sbavature. le fontane, come a ragione segnala l’utente, funzionano molto raramente. questestate erano piene di lippo e con le acque immobili.
    degli operai gesip mi hanno spiegato che il problema è che ci sono delle infiltrazioni d’acqua per cui non è possibile tenerle sempre in funzione, pena buttare tutta quell’acqua senza poterla riciclare. ecco perché le tengono spente-

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