A19: il viadotto più scandaloso d’Italia. L’ANAS che fa?

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E’ difficile oggi definire autostrada la A 19 Palermo Catania , in quanto somiglia più ad una strada a scorrimento veloce, dove è totalmente assente da anni la manutenzione ordinaria e straordinaria da parte di ANAS.

Essa si presenta con innumerevoli tratti di pavimentazione deteriorata, pertanto non conforme alle norme minime di sicurezza stradale ed al nuovo Codice della Strada, soprattutto nei viadotti e nelle gallerie, queste ultime in gran parte non illuminate.

La non programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria ultradecennale da parte dell’ANAS , oltre che l’adeguamento della segnaletica e la realizzazione di nuovi guard-rails, sta determinando un graduale e inesorabile deterioramento della staticità delle strutture in cemento armato e dei giunti di dilatazione dei viadotti.

Inoltre la pavimentazione stradale è in grandi e lunghi tratti vetusta, usurata , scivolosa e sconnessa con continui cambi di carreggiata, vari restringimenti e gallerie non illuminate, ciò è causa ben tristemente nota di numerosi sinistri anche mortali.

L’emblema più vergognoso di questa autostrada è senza dubbio il restringimento al transito veicolare limitandolo alla sola corsia centrale del Viadotto Cannatello da più di quindici anni per circa cinque KM in direzione Catania con inizio poco dopo lo svincolo di Resuttano. Centinaia di new jersey posizionati lateralmente ambo limitano da quindici anni il transito del Viadotto Cannatello alla sola corsia centrale, evitando così di caricare le spalle di sostegno della struttura ormai troppo ammalorate.

Tanti automobilisti che come il sottoscritto la percorrono spesso hanno già manifestato il loro disappunto per questa incredibile e vergognosa situazione che si protrae da più di quindici anni, inviando foto e segnalazioni mirate al mensile “Quattroruote”. Proprio in Luglio tale mensile ha pubblicato un circostanziato reportage con tanto di foto inserendo al I° posto di questa catastrofica classifica, su base italiana, proprio il viadotto di Resuttano denominato “Cannatello”.

Mi preme sottolineare che anche il quotidiano “La Repubblica” con un dettagliato articolo pubblicato sulla Cronaca di Palermo del 25 Luglio 2012 ha evidenziato l’immobilismo dell’ANAS e la perdita di fondi strutturali già stanziati e pertanto rendendo evidente l’inefficienza dell’ANAS.

Ho motivo di ritenere che in assenza di programmazione, che solo a seguito di questi reportage sono iniziati i lavori di messa in sicurezza da qualche giorno, ma è giusto chiedersi che programmazione tecnica, quali bandi progettuali per realizzare i lavori abbia adottato in tutti questi anni l’ANAS e se il Provveditorato Opere Pubbliche di Palermo abbia adottato tutte le misure ed ispezioni necessarie.

Inoltre il limite di velocità è di 80 KM/H e lateralmente ambo i lati oltre i New Jersey è pieno di detriti e nessun operatore ANAS si è mai sognato di pulire rendendo insicura la guida e facile la perdita di controllo del veicolo in caso di frenata.

Chiedo pertanto una urgente ispezione c/o le sedi siciliane competenti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico-Infrastrutture-Trasporti avvalorate dai fatti sopra menzionati e dagli innumerevoli gravi sinistri.

F.to Gerardo Rossano

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9 Thoughts to “A19: il viadotto più scandaloso d’Italia. L’ANAS che fa?”

  1. cirasadesigner

    Leggere certe notizie fa davvero cadere la braccia, anche io, mi sono sempre chiesto come mai questo famoso viadotto fosse sempre in quello stato e l’unica risposta sensata che mi sono dato e che forse volevano donare un po’ di colore “all’agro siciliano” e allora si sono inventati i dissuasori rossi e bianchi con qualche punta di giallo…
    E’ davvero incredibile come si possano perdere tanti finanziamenti e considerando che sono passati 15 anni, si parla di parecchi miliardi di euro che la Commissione ci darebbe se fossimo capaci di spenderli.
    Ma la cosa che davvero sembra incredibile, è l’assenza di controlli da parte di chi dovrebbe controllare l’operato di Anas… Ci deve scappare per forza il morto, per ricordarsi dello scandalo? A questo punto, bisogna cercare un volontario che si vuole immolare per la causa… Ovviamente scherzo, ma rido per non piangere…

  2. AngeloCh

    Ma siete sicuri che sono 15 anni? Ne ho quasi 40 e da bambino la facevo molto spesso e non mi ricordo mai quel viadotto in buone condizioni. Magari non è sempre stato così mal ridotto.. ma sono certo che sono più di 15 anni che è messo male.

  3. gkm

    Da quando ho memoria (ma ho solo 29 anni) quel ponte è in quello stato. Fortunatamente solo di tanto in tanto devo prendere la A19.

    È possibile inviare una diffida all’ANAS? (con ovvia indicazione che si provvederà a denunciare l’omessa manutenzione). Piuttosto che come singoli cittadini, si potrebbe chiedere ad una associazione di consumatori.

  4. Fulippo1

    L’ANAS probabilmente crede che le autostrade sono come i trilogy, per sempre…

    Non è previsto alcun operato di manutenzione dai più piccoli interventi a quelli piu strutturati e complessi per la sicurezza.

    L’autostrada A19 PA-CT è in uno stato indecente da anni, ma la A20 PA-ME di cui un tratto realizzato recentemente e per altro anche a pagamento, da nuova autostrada piano piano sta diventando ai livelli della A19, dagli avvallamenti assurdi e pericolosi all’asfalto continuamente rattoppato, gallerie al buio con infiltrazioni di acqua da per tutto, da poco tutte le colonnine SOS fuori uso, per non parlare poi delle aree di sosta. Insomma l’ANAS si sta parecchio impegnando per far raggiungere all’ A20 i livelli della A19 ed in tutto cio nessuno dice nulla e noi continuiamo a pagare…

  5. huge

    L’ultimo post dimostra come parlare a vanvera sia un sport molto diffuso. E l’articolo non è da meno. Informarsi prima potrebbe nuocere gravemente alla salute.

    @fulippo1: forse ti sfugge che la A20 è gestita dal CAS, consorzio autostrade siciliane, e che quindi l’ANAS con la sua manutenzione non c’entra assolutamente nulla.

    @all’autore dell’articolo. Vero che la manutenzione della A19 è scarsa e che le condizioni dell’autostrada in molti tratti, soprattutto quelli centrali, sono pessime.
    Si vuole però fare passare l’idea che l’ANAS si disinteressi dell’infrastruttura e non si preoccupi della sua manutenzione.
    Se non ci sono i fondi, è piuttosto difficile intervenire.
    Chiedete a Roma. Forse l’anno prossimo saranno un po’ più generosi e aumenteranno i fondi destinati alla Sicilia.

    I fondi europei non c’entrano nulla con la manutenzione ordinaria di un’autostrada. Per cui non tiriamo fuori ridicole storie su un eventuale loro non impiego.
    Forse si dimentica che l’ANAS amministra con un budget estremamente limitato (per quello che sarebbe necessario) non solo la A19 e la A29, ma anche migliaia di km di strade statali, tutte con necessità d’essere quotidianamente manutenute. Il che significa che i fondi vanno suddivisi e spesi sull’intera rete isolana e non solo su qualche centinaio di km di autostrada.

    Ultima nota, riguardo il viadotto cui si fa riferimento.
    Dopo anni s’è finalmente riusciti ad appaltare i lavori di riqualificazione delle strutture ammalorate e di ripristino della sede stradale.
    Al momento si sta lavorando al di sotto degli impalcati, per cui i lavori non sono visibili.

  6. huge

    Ulteriore nota.
    Come si fa a pensare che dei lavori complessi come quelli di ristrutturazione di un viadotto lungo qualche km possano iniziare perché Quattroruote o la Repubblica pubblicano un articolo, per di più di appena un mese fa? Ridicolo.

    Ci rendiamo conto di quanto tempo occorra per studiare gli interventi da fare, preparare la perizia d’appalto, svolgere la gara e infine affidare i lavori con la conseguente apertura dei cantieri?

  7. Fulippo1

    @huge tra poco secondo la tua opinione dovremmo inchinarci a ciò che l’anas fa per noi e le nostre strade…

    Per quel viadotto, sicuramente come dici tu è impensabile che tutto possa muoversi per un articolo, sicuramente ci vuole molto tempo per del lavori di questo calibro, ma è altrettanto impensabile, anzi molto di più, che il viadotto rimanga in quelle condizioni per 15/20 anni.

    Per quanto riguarda il Cas, è completamente controllata dalla Regione (credo che abbia una quota vicina al 100%) ed è comunque concessionaria dell’Anas.
    Quindi visti i risultati della gestione (scandalosa a mio parere), l’unica cosa da fare sarebbe togliere questa concessione, in un modo o nell’altro la responsabilità cade su tutti questi enti.

  8. huge

    @fulippo1. Assolutamento no. L’ANAS non ha fatto manutenzione. E questo è sotto gli occhi di tutti.
    Ma non significa che allora si possono fornire motivazioni false o parlare di situazioni non vere, come quella relativa alla A20, per cui l’ANAS non ha alcuna responsabilità.
    E se non sbaglio quel di cui parli tu era avvenuto, ossia la revoca della concessione per inadempienze. Il CAS fece ricorso e guarda caso lo vinse… vedi un po’ tu.

    Io contesto solo il fatto che si diano notizie false.
    Non nego le responsabilità di ANAS, che ci sono tutte.

  9. haldous

    ma i lavori sono effettivamente iniziati??

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