Non c’è il bagno? La faccio a mare!

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Quanto accadutomi stamattina nella spiaggia di Pozzillo (Marina di Cinisi) è talmente vergognoso, volgare e di tale bassezza che provo non poco imbarazzo anche solo a parlarne.

Frequento questa caletta da quando sono piccolo. Non è mai stata il massimo in quanto a pulizia, soprattutto nel periodo estivo, essendo piccola e inevitabilmente affollata. Tuttavia, non mi è mai capitato di assistere a episodi così miseri, sintomo di una mentalità aberrante che purtroppo dilaga tra le molte bestie che abitano questa povera terra.

Ebbene stamattina facendo il bagno apprezzavo per una volta tanto la pulizia dell’acqua, finalmente priva di alghe, e la temperatura ottimale; quand’ecco che improvvisamente vedo la gente che accorre fuori dall’acqua disgustata. Inizialmente non capisco, penso che possa trattarsi di una medusa e mi avvio anche io verso il bagnasciuga. Nel mio percorso incontro delle “cose” galleggianti che evito accuratamente, non capendo di cosa si trattasse. Chiedo informazioni a un bagnante che si stava lamentando non poco, e mi risponde che qualche animale, evidentemente colto da malore, ha deciso di espletare i propri bisogni fisiologici in acqua…indicandomi il “corpo del reato” poco più in là da dove ero appena passato. Neanche nei peggiori film di Alvaro Vitali…

La cosa mi ha provocato talmente tanto disgusto che sono dovuto andar via per evitare di vomitare sul posto. Non c’è più nulla da aggiungere: quando si arriva a questi livelli, l’unica cosa da fare è prendere atto di quanto miseri e meschini possano essere certi animali siculi – perché di questo si tratta, senza offesa per le bestie. Questo gesto indicibile, denota una tale mancanza di dignità e di rispetto verso il prossimo, che improvvisamente puoi spiegarti benissimo perché ci siamo lentamente abituati ad abitare persino le fogne. Di fronte a cose del genere puoi solo ammettere che la Sicilia è senza alcuna speranza: non ha senso discutere, non ha senso struggersi, perché la situazione è semplicemente irrecuperabile.

Provo vergogna, e spero solo che non ci sia stato qualche turista in spiaggia. Riflettendoci, come possiamo non comprendere il giudizio estremamente negativo che si fanno di noi al di fuori dell’isola. Purtroppo episodi di questa gravità restano, e chissà quanti ne capitano ogni giorno. Rassegnamoci, non c’è nulla da fare.

Unica nota “positiva”, paradossalmente, è la presenza di un gruppetto di abusivi – tra cui un parcheggiatore e tre venditori ambulanti – che chiedono un’offerta per tenere pulita la spiaggia. Gli unici che sono accorsi per rimediare al danno, e che alla fine hanno dato un contributo positivo per permettere ai bagnanti di poter continuare a fare il bagno. L’arte dell’arrangiarsi fa da padrone in un posto abbandonato da tutto e tutti; e mi tocca purtroppo ammettere che senza quegli abusivi nessuno si sarebbe occupato della pulizia della spiaggia, men che tutti il Comune di Cinisi.

Ultima constatazione: tra i bagnanti molti indignati, ma anche tanti imbecilli sgnignazzanti che senza neanche rendersi conto della gravità dell’episodio, ci ridevano su come se fosse quasi una cosa divertente. Welcome to Sicily

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8 Thoughts to “Non c’è il bagno? La faccio a mare!”

  1. salvorom

    Ne sei così certo che quei bisogni non li abbiano espletati proprio quegli “abusivi”? Potrebbe anche essere un modo per far valere ciò che fanno ed il motivo per cui chiedono i soldi

  2. SOD

    E’ la stessa IDENTICA cosa che ho pensato dando un’occhiata alle molteplici montagne di immondizia che si sono recentemente accumulate per le strade a causa del problema di Bellolampo. Palermitani D.O.C. ne approfittano per scaricare DI TUTTO su quei cumuli, pensando evidentemente che chiusa una discarica se ne fanno tante altre sui cigli delle strade: infissi corredati di vetri, frigoriferi, scaldabagni, involucri voluminosi di televisori (si vede che è l’era del digitale terrestre dando solo uno sguardo ai contenitori), passeggini…DI TUTTO.

    E’ inutile, non c’è speranza.

  3. no, non credo siano stati gli abusivi. Anche perché quelli stanno sopra, non in spiaggia. Per arrivare in spiaggia bisogna scendere il costone roccioso

  4. Una volta, nei pressi di una di queste calette, vidi una scena alquanto disgustosa. Non disgustosa come quella, ma quasi.
    Una famiglia, nonni, cugini e zii al seguito, con tanto di tendone, tavolone, thermos, teglie varie, seggiolini e piatti di plastica, mangiava all’ombra di un costone roccioso tra sacchettelli di immondizia, ruote, e quanto altro la mente marcia dei Palermitani possa generare…
    Ho visto una di queste persone allontanarsi e inserirsi in una cavita’ molto stretta. Dopo qualche minuto per curiosita’ sono andato a guardare, e ho visto un gruppetto di mosche ronzare attorno a una montagnetta coperta di sabbia.
    La cavetta non e’ accessibile a chi cammina sulla spiaggia, tuttavia il disgusto che ho provato per quella vista mi ha di fatto convinto a non frequentare mai piu’ le spiagge libere attorno Palermo.

  5. Garrone71

    Ho provato a ruotare l’immagine e ho scoperto un cartello, facendo lo zoom trovi scritto “DIVIETO DI BALNEAZIONE”.

  6. caudino

    Questo è uno dei tanti motivi x cui non frequento le spiagge libere!..

  7. robott

    Ma facevate il bagno dove c’è il divieto di balneazione?

  8. @robott

    in realtà quel cartello a me non risulta…forse lo mettono in inverno

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