Bellolampo che brucia e i palermitani avvelenati nel silenzio

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Torno ieri da un bellissimo week end alla Scala dei Turchi, quand’ecco che neanche il tempo di scendere dalla macchina che passo dall’odore di salsedine a quello di plastica bruciata. Tra me e me penso “sarà il solito idiota che ha deciso di dare fuoco ai cassonetti”, sino a quando su facebook non leggo lo stato di un mio contatto che scherzando scrive “vuoi vedere che hanno dato fuoco a Bellolampo?”. Ovviamente sorrido, non è certo possibile una cosa del genere…e non è possibile neanche per il mio contatto che ci scherza su. Certo, mi lascia pensare il fatto che questo odore lo senta pure lui all’altro capo della città. Mi dimentico di tutto sino a quando stamattina apro le finestre e continuo a sentire lo stesso odore nauseante. Allora mi tuffo sul web e confermo la macabra scoperta: i quotidiani online sostengono che effettivamente Bellolampo stia bruciando. Resto bloccato per qualche secondo davanti lo schermo e l’unica cosa che penso è “si salvi chi può…”.

Se io che abito a due passi dalla Stazione Centrale avverto questo puzzo di marcio, immaginiamo chi abita a Uditore, Borgonuovo e Passo di Rigano. I presupposti per il disastro ambientale ci sono tutti, ma non riesco sinceramente a spiegarmi questo silenzio da parte dei media, dato che non mi sembra certo una notizietta da confine locale. La palese rivelazione che salterebbe subito anche all’occhio di un bambino, è che questa nube tossica che ha avvolto la città sia un vero e proprio pericolo per la salute dei cittadini di Palermo. Leggo anche che il sindaco Orlando ha consultato il nucleo specializzato dei vigili del fuoco per sapere se si stia sprigionando diossina…con le sincere rassicurazioni del caso: “non è stata sprigionata diossina”. Signori state tranquilli! L’odore che avvertite è solo un aroma di mirtillo dovuto all’evaporazione delle bacche di bosco che sprigionano la propria fragranza a contatto col calore. Ora, con tutto il rispetto, ma non credo che una valutazione del genere possa essere di certo fatta dal nucleo dei vigili del fuoco. Così come mi pare fantozziano voler far credere ai cittadini che non c’è motivo di temere, e che quello che stanno respirando sino a questo momento sia aria fresca. Naturalmente le testate locali hanno calato la testa senza neanche sollevare il benché minimo dubbio. Gli annunci mediatici mi sembrano un sedativo arrangiato per cercare di evitare il panico totale. Quello che in questo momento dovrebbe fare il Comune di Palermo sarebbe distribuire immediatamente a tutti i cittadini mascherine filtranti per cercare di contenere i danni tuttalpiù! Mi chiedo come cazzo sia possibile che il territorio attorno a Palermo bruci da settimane senza che nessuno sia in grado di fare nulla! Mi chiedo come possano passare inosservate le dichiarazioni pesantissime da parte dell’Assessore Regionale Andrea Vecchio circa un coinvolgimento dei forestali in queste vicende, col sospetto che il numero di roghi sia direttamente proporzionale al numero di assunti da queste vergognose politiche clientelari dell’amministrazione regionale (volutamente minuscolo).

Il presidente del consiglio e la politica nazionale scoprono solo adesso gli sprechi della regione sicilia (volutamente minuscolo nuovamente), dopo aver sempre taciuto dinnanzi alle scelte deliranti di una classe dirigente volta esclusivamente a tutelare gli interessi di casta, la stessa casta che sino ad oggi all’ARS ha stracciato dalla spending review i provvedimenti sui tagli al personale. E mentre nel delirante circo mediatico si continua a mettere al centro del dibattito l’ennesimo clownesco gioco di poltrone e interessi feudali dell’italietta de noantri – come se il problema fossero le dimissioni di Raffaele Lombardo e non il fatto che questa regione vada dritta dritta verso l’orlo del precipizio – i palermitani vedono calare la scure sulle proprie teste, una scure che cade prima sui portafogli e poi direttamente sulla salute fisica dei cittadini. No signor sindaco, non ci interessano i sedativi, qui sarebbe più opportuno prendere le torce e i forconi, perché la pazienza di questa città si è già esaurita da tempo, e temo che purtroppo non passerà molto prima che il disagio sociale si trasformi in rivolta sociale se la politica non sarà in grado di fare un passo indietro e dare risposte concrete. E’ ora che i responsabili di questo scempio vengano messi in croce politicamente e poi possibilmente anche giuridicamente – ma questa è più un’utopia mi sa.

La Sicilia non finirà come la Campania, regione dove l’eco-mafia ha condannato a morte migliaia di persone, regalando al territorio partenopeo il primato italiano per tasso di tumori e leucemie. I siciliani non pagheranno in termini di vite umane le scelte di una classe dirigente inadeguata, corrotta e incompetente. Quello che avverto però è sincero sconforto e timore per il nostro futuro. Vedere una discarica bruciare e leggere che il governo regionale avrebbe deciso di bruciare i rifiuti dei cementifici è motivo di enorme sconforto. Presi singolarmente siamo solo tanti Don Chisciotte contro i mulini a vento, ma se solo i siciliani smettessero una volta per tutte di vivere sotto questa coltre di indifferenza totale, sarebbe davvero così remota la possibilità di mandarli a casa? O dobbiamo dar loro la soddisfazione di tirare le cuoia? Io voglio sapere per quale motivo un (dis)onorevole siciliano debba intascarsi 17 mila euro al mese per rovinare con la malapolitica intere generazioni. Voglio sapere nomi e cognomi dei responsabili di provvedimenti vergognosi approvati dietro voto segreto, come avvenuto per il blocco dello sbarramento antimafia. E’ ora che ci si renda conto di che gente abbiamo messo a governare, perché questo genere di errori si paga caro, è tutto messo in conto. Non possiamo certo sperare di andare avanti additando la colpa a questo o quel politico, perché i primi complici siamo noi siciliani, da sempre indifferenti al bene comune e abituati a ragionare in ottica clientelare. Il primo nemico da combattere è questa sub-cultura responsabile della maggior parte dei mali di questa terra. Prima si avrà coscienza della pericolosità del proprio modo di pensare, maggiori saranno le possibilità di tornare indietro prima del definitivo punto di non ritorno. Persino la Roma di Nerone bruciava con più dignità…

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27 Thoughts to “Bellolampo che brucia e i palermitani avvelenati nel silenzio”

  1. snaporaz

    non credo che la diossina si riconosca dall’odore tipo sommelier. se ricordiamo seveso la diossina fu sprigionata da un impianto chimico che produceva diserbanti – odore sgradevole, certo, ma molto acre. sicuramente la nube di bellolampo è tossica, però stiamo attenti a fare i piccoli chimici! occorrono analisi serie.
    comunque grazie per informarci sul suo finesettimana.

  2. @snaporaz

    nessuno sostiene che la diossina si riconosca dall’odore, ma di certo se mi devono “rassicurare” vorrei capire i parametri secondo i quali possono con certezza affermare che quando una discarica va a fuoco non ci sia pericolo di rilascio diossine. In ogni caso poco importa, perché anche dando per buono quanto affermato dai vigili del fuoco, ci sono altri veleni rilasciati nell’aria ulteriormente nocivi per la salute. Quindi non capisco per quale motivo i palermitani dovrebbero stare tranquilli.

  3. snaporaz

    bisogna preoccuparsi con serietà, non ho detto che abbiano ragione gli altri. sindaco e vigili non mi sono sembrati seri da quel che ho potuto leggere, nella stessa misura in cui i suoi discorsi mi sembrano più a effetto che fondati su informazioni obiettive – come invece fa mobpa e per questo vi faccio i miei complimenti. saluti.

  4. @snaporaz

    nel mio piccolo penso di occuparmene con serietà, sollevando innanzitutto un problema di adeguatezza della classe dirigente, e della capacità del popolo siciliano di scegliere i propri rappresentanti. Il problema va affrontato a monte, esaminando cause e concause, non certo circoscrivendo il problema a un incendio a Bellolampo. Qui si tratta di rivedere tutte le politiche di assunzioni della Regione e le politiche ambientali, in particolar modo sul tema della gestione dei rifiuti. Questi non mi sembrano discorsi “a effetto” come sostieni tu, ma problematiche reali che vanno affrontate in modo approfondito.

    Giusto per chiarire, riporto quanto scritto da Repubblica Palermo:
    “E’ chiaro che in incendi come questi – ha spiegato il commissario straordinario dell’Arpa, Salvatore Cocina – si sprigiona diossina, il punto è stabilire se le quantità nell’aria sono pericolose. Ma questo si potrà sapere sono nei prossimi giorni.”

  5. xemet

    Da wikipedia, cui tutti possono accedere se hanno un minimo di curiosita’:

    “Per quanto riguarda i processi di combustione, possiamo ritrovarle (le diossine) in: industrie chimiche, siderurgiche, metallurgiche, industrie del vetro e della ceramica, nel fumo di sigaretta, nelle combustioni di legno e carbone (potature e barbecue, camini e stufe), nella combustione (accidentale o meno) di rifiuti solidi urbani avviati in discarica o domestici”

  6. snaporaz

    lo so che si sprigiona molto probabilmente diossina @xemet, non mi serve wikipedia, ho messo in discussione le modalità. di nuovo saluti.

  7. alessio183

    io abito in viale michelangelo e di brutto odore nessun cenno…fortunatamente la colonna di fumo è alta e spazzata dal vento verso zone ben più lontane dalla mia, bhe…almeno per una volta non respiro diossina in maniera diretta

  8. peppech

    Il fumo bianco che si vede dal tardo pomeriggio è vapore. La moonetza continuerà a bruciare per settimane…

  9. mastpalermo

    Zona Corso Calatafimi: si sta morendo dalla puzza, l’aria è inrespirabile, ci siamo dovuti barricare dentro casa.

  10. shapesband

    ci mancava solo questa, speriamo che ci sia vento nei prossimi giorni… che tristezza

  11. Kimba

    anch’io credo che queste rassicurazioni di “nessun rischio diossina” siano veramente superficiali e mirate a nascondere i veri rischi cui si incorre in tali casi. L’odore nauseabondo che si averte in gran parte della città non può certo tranquillizzarci come le parole del Sindaco. Non è suficiente il parere dei vigili, non sottovalutiamo il rischio diossina che in passato ha spinto lo Stato Italiano ad emanare una legge per la sicurezza impianti.

  12. ho aperto nuovamente le finestre poco fa…ancora forte odore di rifiuti bruciati. E siamo al terzo giorno…

  13. lorenzo80

    A Uditore ieri sera una puzza scioccante, la colonna di fumo ieri andava proprio in direzione città, passando sopra la zona Uditore, Michelangelo, Da Vinci. Mi sono sinceramente preoccupato per la mia salute e soprattutto per quella dei bambini che abitano nella mia zona, sicuramente molto più sensibili degli adulti, pensate per esempio ai soggetti asmatici cosa possono aver provato. Riguardo la diossina, io non sono un chimico, però ho forti dubbi che non ne sia stata rilasciata completamente, stiamo parlando di una vasca di rifiuti di ogni tipo, che riposa lì al sole da anni e che prende fuoco. E’ chiaro che le autorità vogliono evitare di seminare il panico, però mi chiedo se non ci sia qualcuno quì (magari qualche ricercatore all’università) dotato delle attrezzature giuste per fare un esame dell’aria autonomamente. Comunque, stamattina la nube non c’era più, anche se un po’ di lezzo è passato…

  14. MX

    carta + plastica bruciate insieme producono automaticamente diossina… quindi anche un cassonetto fumante nel bel mezzo della città non è certo entusiasmante.. Plaudo alla scelta di mettere il teschio in copertina, il senso deve essere questo. io continuo ad essere sconvolto per la reazione sempre composta dei siciliani per questo genere di cose mentre i forconi scorrazzano qua e là con determinazione per il lavvorro) o magari speranzosi che il vento cambi rotta.. come qualcuno ha scritto… infestando quelli della porta accanto (cioè i paesi vicini o altri quartieri..) ma senza mai riflettere perché nell’incompetenza generale, dobbiamo sempre fidarci delle “comparse” politiche che alla fine noi cittadini abbiamo scelto per farci rappresentare, per portare la nostra voce nelle istituzioni perché è lì che si decidono le cose, si acquista, si organizza la convivenza civile, si pianifica il futuro nostro, dei nostri figli e delle nuove generazioni. Il sistema democratico prevede proprio questo (ma va??) a noi la determinazione, la dignità, il buon senso ed un pizzico di competenza in più per affrontare con responsabilità i problemi e decidere il nostro destino.
    Comprendo che molti di voi che leggono Mob Pa hanno già fatto questa riflessione da tempo ma è importante ribadire un concetto basilare di fondo che oggi ci induce a rilevare che qualunque diritto costituzionale e recriminazione avanzata, vengono categoricamente offuscati da una classe politica locale inqualificabile…parlo in generale comunque sulla base dei risultati ottenuti da 60 anni a questa parte… sulla nuova giunta di Palermo.. attendiamo i primi effetti …
    Un caro saluto
    Massimo

  15. Giovanni

    io nel mio piccolo faccio quanto più possibile raccolta differenziata, e butto un sacchetto nel cassonetto ogni tre giorni(siamo in tre in famiglia)
    capisco che questo per molti palermitani significa un sacrificio o che i più volenterosi siano scoraggiati dalle campane svuotate ogni morte di papa ma questa è l’unica possibilità per sperare di chiudere o quantomeno ridimensionare la pericolosa attività della discarica…

  16. marcone83

    ieri sera anche a santa maria di gesù sono arrivati puzza e fumo! Una cosa insopportabile! Oggi invece si sta meglio, ei non più sento un canader che fa avanti e indietro dal mare, quindi hanno capito che devono spegnere sta munnizza!

  17. rogers

    Ragazzi ieri sera e per tutta la notte la zona ovest della città era immersa da una nube bianca. Io abito proprio sopra il C.C. La Torre e l’aria lì era completamente irrespirabile. Non riesco a capire come il Commissario Straordinario dell’Arpa possa far intendere che i gas sprigionati da una discarica possano non essere estremamente nocivi! Come può dire: “…. il punto è stabilire se le quantità di diossina nell’aria sono pericolose”? Il discorso è chiarissimo, secondo Wikipedia è dimostrato che i composti della famiglia delle diossine si formano durante la fase iniziale della combustione dei rifiuti, quando la combustione genera HCl gassoso, in presenza di catalizzatori, quali il rame e il ferro. Responsabile principale della formazione di composti appartenenti alla famiglia delle diossine è il cloro “organico”, cioè cloro legato a composti organici polimerici, ad esempio il PVC. La presenza di cloro e di metalli nel materiale di rifiuto pone le due principali condizioni per la formazione delle diossine. Il cloro, nella forma di acido cloridrico gassoso viene liberato durante la combustione del rifiuto dalla dereticolazione dei polimeri clorurati a circa 300 °C, quindi forma cloro gassoso se l’acido viene a reagire con l’ossido di un metallo di transizione in forma bivalente, quale ferro o meglio il rame, secondo la cosiddetta reazione di Deacon.

  18. rogers

    Il discorso è abbastanza chiaro… hanno voluto dare fuoco alla discarica perché era ormai piena! La domanda è “CHI?”
    La colpa è comunque di chi gestisce la discarica perché, codesti signori non hanno evitato che prendesse fuoco o ancora peggio hanno permesso che prendesse fuoco… non pensando neanche per un istante alla nostra salute, a quella loro e dei loro figli!!!
    Bruciare una discarica di quelle dimensioni porta dei danni inimmaginabili non soltanto all’aria che respiriamo, ma anche e soprattutto alle falde acquifere che passano proprio al di sotto della terza vasca (Canale Celona) e quindi al terreno circostante.

  19. peppech

    A Bellolampo oggi non c’è stato alcun lancio dei Canadair, né degli elicotteri. L’immondizia verrà lasciata bruciare per settimane, lo ripeto, è un buon modo per liberare la nuova vasca5 già al collasso 😉 Tutt’ora si leva del fumo grigio (non bianco, quello sarebbe vapore), dunqe i rifiuti bruciano beati in profondità. Esperti dell’Arpa riferiscono che tale nube sia composta prevalentemente da Ossigeno e Protossito d’Azoto, per cui la popolazione è meglio che si faccia una grassa risata e vada a fare shopping tranquilla.

  20. rasputin

    @ peppech:
    scusami ma perchè dai queste notizie che non sono vere? dalle nove di stamattina un canadair mi è passato sopra la testa almeno una trentina di volte dirigendosi a Bellolampo, da casa mia si vede benissimo. Forse si faceva il bagno a mare?

  21. omega

    @ peppech
    ah ah ah da quando una combustione GENERA ossigeno?
    e protossiDo d’azoto, cioè il gas esilarante?
    ah ah ah ah (qui è proprio il caso di scriverlo!)

  22. peppech

    @Rasputin Sto sotto Bellolampo, anche io ho sentito rumore di canadair stamattina ma non ho visto nessun lancio a Bellolampo. Ovviamente se qualcuno ha VISTO lanci a Bellolampo è pregato di correggermi.

    @Omega sono ovviamente sarcastico, mi fanno ridere le notizie che danno ai telegiornali.

    Poco fa, ore 14.20 UN canadair ha fatto due lanci a Bellolampo

  23. peppech

    Situazione a Bellolampo ore 14.40 http://youtu.be/7lJWoUaXL0M

    Per fortuna qualcuno pensa che quel fumo non sia soltanto acqua di colonia http://www.geapress.org/ambiente/incendio-bellolampo-lon-le-pino-apprendi-in-atto-una-situazione-gravissima/30654

  24. peppech

    Situazione ore 07.00, dopo 3 giorni di rogo: la totale assenza di vento fa ristagnare il fumo su Palermo. Sempre nessun rischio, per gli esperti. Che probabilmente però adesso sentiranno la puzza pure nelle loro case.
    https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/314470_4360738617946_725000253_n.jpg

    https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc6/268774_4360761658522_1682536376_n.jpg

  25. @peppech

    un patetico tentativo di placare gli animi di fronte a questo scempio. Nessun rischio secondo loro? E perché non spiegano pure i motivi? Sono dichiarazioni altamente irresponsabili, dette solo per cercare di nascondere l’inadeguatezza nell’ affrontare una situazione di questa portata. Vergogna. Continuano ad arrivarmi notizie da zone dove l’aria è veramente irrespirabile, come nei pressi di viale Lazio. Penso che mi trasferirò fuori città per qualche giorno, finché le acque non si saranno calmate, non ci tengo a espormi ulteriormente a questa nube tossica.

  26. peppech

    Ore 8.10: Canadair nuovamente in azione

  27. franz

    Quello che non si dice è come mai hanno lasciato una polveriera incustodita in balia dei terroristi? Non esiste una video sorveglianza? Non ci sono addetti al controllo dell’area? Purtroppo in questo paese le responsabilità ricadono sempre sui cittadini e mai su quei dirigenti che intascano fior di quattrini per svolgere un lavoro che non sanno fare. Se le responsabilità, penali e pecunarie, cadessero sui veri responsabili forse oggi l’Italia non sarebbe in queste condizioni; il problema è che le leggi le fanno gli stessi individui che poi troviamo a fare i dirigenti strapagati e mai condannati. Le caste sono caste e non si toccano.

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