Un polo congressuale alla Fiera del Mediterraneo

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Come preannunciato durante l’intervista doppia a Mobilita Palermo per la rubrica “Cento Secondi”, Leoluca Orlando conferma la volontà espressa in campagna elettorale di trasformare l’area della Fiera del Mediterraneo in un polo congressuale. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia infatti:

Il Comune di Palermo ha acquisito  di nuovo la Fiera del Mediterraneo e la utilizzerà come polo  per il turismo congressuale. L’annuncio è arrivato durante la  conferenza stampa convocata a Villa Niscemi, al termine della  riunione di giunta.      «Abbiamo deliberato la riacquisizione della Fiera del  Mediterraneo. È un fatto storico – ha detto l’assessore  comunale alle Attività produttive Marco Di Marco – Utilizzeremo  i padiglioni 20 e 21 che hanno una ricettività di circa 10 mila  e 4 mila posti, per trasformarli in  polo congressuale».  L’assessore ha aggiunto che «la delibera revoca la proroga  della concessione dello spazio all’Ente fiera».     «Veicoleremo 5 milioni di euro di fondi comunitari per lo  sviluppo urbano (Visu) – ha sottolineato Di Marco – per  interventi nei padiglioni».     Il Comune – ha aggiunto il sindaco Leoluca Orlando –  utilizzerà le somme per metterle a bando, faremo un piano d’uso  e poi affideremo a finanza di progetto le attività da svolgere  in quell’area

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22 Thoughts to “Un polo congressuale alla Fiera del Mediterraneo”

  1. Luca S.

    Io personalmente creerei un mega parco in quella zona, utilizzando quei padiglioni per creare all’interno campi da basket, da calcio, palestre e quanto serve per educare i giovani!

    I centri congressi generalmente non sorgono all’interno della citta’. Si prendano il San Diego convention center, o il Moscone Center di San Francisco, come riferimento.
    Vedrei piu’ un centro congressuale lungo la costa, magari all’interno della ex chimica arenella, rilanciando la zona.

    Tuttavia e’ quello che auspico per Palermo, un turismo congressuale, che attrarrebbe cervelli e anche molto turismo, visto che moltissimi partecipanti si portano spesso la famiglia al seguito.
    Bisognerebbe pensare a sinergie con l’universita’, con quelle facolta’ che riescono ad avere un respiro internazionale, e organizzare attraverso loro qualche grande evento.

  2. salvuccio

    Un bella notizia,credo che per il clima,la cuncina,il mare,l’arte Palermo potrebbe sicuramente puntare sul TURISMO CONGRESSUALE,di mattina a Congresso nella Fiera,la sera a cena a Mondello o nel centro storico,e dopo visitare mostre o andare a tetro,per chi verrebbe a Palermo.
    Gia’ lo stanno facendo con la Mostra d’Oltremare a Napoli,perche’non farlo a Palermo

  3. salvuccio

    Palermo l’Ente Autonomo Fiera del Mediterraneo, fondato nel 1946, è il piu’ importante Ente espositivo della Sicilia.
    Si sviluppa su una superficie di 83.000 metri quadrati
    Napoli la Mostra d’Oltremare è un immenso Quartiere Fieristico
    9 padiglioni per un totale di 50.000 mq tra spazi all’aperto (30.000 mq) e ambienti coperti (20.000 mq), per rispondere a tutte le esigenze di un settore variegato come quello fieristico

    Quella di Palermo 83.000 e’ quasi il doppio di quella di Napoli 50.000 mq AVREBBE molte piu’pontezialita’.

  4. massimo-lg

    un polo congressuale.
    Va bene, ma da quale analisi di mercato internazionale o sondaggio di settore viene fuori questa proposta?
    Se un attento studio condotto a livello internazionale produce dati oggettivi e riscontrabili che conducono alla conclusione che c’è per l’area di Palermo una domanda di un polo congressuale allora va benissimo questa destinazione dell’ex area fiera.
    Ma se la proposta è solo “pensata” senza che ci sia un riscontro confermato da analisi di mercato, si rischia di vanificare una potenziale alternativa efficace di destinazione pubblica per quell’area, che può essere un polo scientifico e tecnologico perchè in questo momento storico innovazione tecnologica unita a ricerca a livello internazionale è uno dei settori che sta trainando una economia di rinascita a livello mondiale (vedi le start up digitali finanziate dai privati delle Venture Capital nei diversi continenti).

    Ogni scelta di destinazione che verrà fatta per l’ex area fieristica di Palermo dovrebbe essere supportata da analisi di mercato e sondaggi di settore se si vogliono fare scelte vincenti e che pongano Palermo positivamente al centro dell’attenzione internazionale.

  5. Kowalski

    Sono d’accordissimo con Luca S., è uno spreco di spazi dalle innumerevoli possibilità, per farne un polo congressuale ed utilizzare solo due padiglioni. Da quando ha chiuso definitivamente, ogni volta che ci passo davanti, mi immagino qualcosa che si avvicina ad una specie di cittadella per i giovani. Quando c’era la Fiera del Mediterraneo, l’intera area veniva impegnata per 2 settimane, se non ricordo male, e per il resto dell’anno si svolgevano i soliti expo che comunque occupavano un minima parte o, mi ricordo ai tempi del liceo, si faceva il cosiddetto “orientamento universitario”. Il potenziale c’è senza dubbio, ma all’atto pratico…

  6. Kowalski

    E aggiungerei che praticamente per 60 anni la Fiera del Mediterraneo è stata più o meno sempre uguale, da quello che mi è stato raccontato e che ho visto. Forse rispecchiava il provincialismo di questo “paesone”?

  7. Pietro Bolenares

    Personalmente preferirei che l’ex area fieristica venisse riqualificata (ora – escluso qualche padiglione dignitoso – è un’accozzaglia delle più disparate costruzioni) e restituita alla pubblica fruizione, ad esempio come area verde attrezzata e parzialemente (assai parzialmente!) a parcheggio. Ciò non sarebbe in antitesi, a mio avviso, con l’uso dell’area in questione anche come polo congressuale. Peraltro, esso, in prospettiva, sarebbe servito anche dalla “metropolitana” (fermata del – futuribile? – anello ferroviario).

    Da escludere/sventare è, in ogni caso, la sua conversione ad area edificabile ad uso e consumo di “palazzinari” ed affini che vi edifichebbero immonde, altissime “torri”, consimili – o, magari, anche più alte – a quelle che già “ornano” via Autonomia Siciliana e via Ammiraglio Rizzo (con l’aggravante, però, che dietro di esse scomparirebbe totalmente la residua vista di Monte Pellegrino).

  8. MX

    Le indagini di mercato su un così detto “palazzo dei congressi” (allora si chiamava così) sono state fatte da almeno 20 anni. Allora anch’io partecipai con una relazione di settore (il turismo) inviata ad uno studio tecnico che addirittura ricercava quale fosse l’area più adatta per realizzare questo progetto.
    Dal mio modesto punto di vista non posso che confermare che in un progetto più ampio di rilancio di Palermo come città d’arte e capitale del Mediterraneo, il settore congressi ed eventi in genere (non abbiniamo adesso questo sostantivo alla facile battuta eventi=corruzione) è una delle attività di completamento per aumentare i flussi di turisti e visitatori. Tra l’altro, considerando il clima invernale mite di Palermo, sarebbe un soluzione importante durante la così detta bassa stagione che andrebbe incentivata con ulteriori manifestazioni di vario livello (culturale, musicale, sportivo etc etc.). un ventaglio di iniziative più ampio che andrebbe ad alimentare quella pianta spontanea che è oggi il turismo a Palermo ed in Sicilia in genere.
    In definitiva non si fanno congressi solo con un centro congressi, non si fa rappresentazione teatrale di livello internazionale con un bel teatro ma senza un sistema organizzativo e ricettivo all’altezza.
    Il compendio di tutto, compreso una città più accogliente (inteso come organizzazione, trasporti, pulizia, ampie zone pedonali nei siti specifici) renderebbe la città più frequentata dai visitatori e quindi più attiva economicamente.
    Per chiudere in tema col discorso fiera, non credo che quella possa essere ritenuta un’area strategicamente adatta.

    Un caro saluto
    Massimo

  9. sebastièn

    Io ci farei un centro direzionale con grattacieli tipo Manhattan e tante fontane con le papere e i cani che se le mangiano.

  10. stracchiolo

    Si potrebbe utilizzare come insediamento per la Scienza e la ricerca, CNR etc etc (che mi pare siano in affitto a Palermo), con museo della Scienza e ci metterei pure il polo congressuale ma eviterei l’edificazione con milioni di metricubi di calcestruzzo.

  11. Fabio G.

    Scrivo da profano ignorante, ma un centro congressi ben fatto penso attirerebbe un gran numero di presenze e di alto livello, mentre reputo inopportuno creare un parco, visto la vicinanza della Favorita.
    Ulteriormente, visto che dite che lo spazio è esagerato, perchè non fare qui anche la famosa sede della Regione, invece che al Luparello?

  12. salvuccio

    X Kowalski
    Palermo paesone ? ma sei normale ? Palermo e’ 5 ° citta d’Italia per abitanti,e tra le piu’importanti d’ITALIA,basti pensare che fa’ parte delle 5 citta’assieme a Roma,Napoli,Firenze,Venezia,Milano,citta’d’arte.
    Io perfino negli USA gli americani mi chiedevono di dove fossi ,io rispondevo I ‘m from Sicily , eh loro : Sicily Ok !! Palermo ? ed io; i’m palermitan !!!! che Palermo nel bene e nel male anche purtroppo per il male e’conosciuta in tutto il mondo,vai negli USA se vuoi ti faccio vedere i link,fanno le t-shirt di Palermo dei suoi monumenti di Santa Rosalia,eh sono gli americani che li producono.
    Un Centro Direzionale,dalle zone di Viale dell’Olimpo ce’tanto spazio per farlo

  13. salvuccio

    Alla Biennale di Shanghai che Sicilia ci sarà
    “Alla prossima Biennale di Shanghai, che inaugurerà la sua nona edizione il 1 Ottobre 2012, Palermo sarà l’unica città a rappresentare l’Italia. ‘Palermo Felicissima’

  14. salvuccio

    RAGAZZI GUARDATE QUESTO VIDEO PER FAVORE

    http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50249683
    CGHE NE PENSATE

  15. Kowalski

    @Salvuccio, non hai colto il senso del mio commento, tant’è che paesone l’ho scritto tra virgolette. E ti posso assicurare che sono una persona abbastanza normale. Una città, a mio avviso, non è fatta solo di monumenti e opere d’arte, ma anche di cittadini che la vivono, la curano e la proiettano nel futuro. Se per 60 anni la Fiera del Mediterraneo è sempre stata più o meno la stessa, da ciò non posso che dedurre che rispecchiava l’interesse di buona parte della cittadinanza, anche perchè comunque la gente ci andava. Che Palermo sia la quinta città d’Italia per numero di abitanti, lo sappiamo, eppure non mi sembra essere una “Grande Città” in senso qualitativo, purtroppo. Ad ogni modo, credo che se siamo tutti qua a commentare e leggere, è proprio perchè ci interessiamo, e vorremmo fare di Palermo un posto migliore.
    Cordiali saluti.

  16. sebastièn

    Uno dei grattacieli che immagino nell’ex fiera, potrebbe essere alto quasi quanto castello Utveggio e dalla piattaforma panoramica in cima potrebbe partire una teleferica con fermate Utveggio e Grotta Santa Rosalia e magari continuare sino a Mondello, così uno prende l’anello ferroviario, da sottoterra si eleva sul grattacielo, e continua con la teleferica. Che immaginazione…

  17. Donato Didonna

    A settembre aprirà a Bari, presso l’ingresso monumentale della Fiera del Levante, Eataly il salone del cibo di qualità e altro dell’imprenditore Oscar Farinetti: perchè non offrirgli uno spazio anche qui da noi? L’attività sarebbe perfettamente sinergica con il centro congressi e di aiuto all’agricoltura di qualità km 0 perchè almeno il 60% dei fornitori dei vari Eataly sono del territorio di appartenenza.
    http://www.eataly.it/

  18. camillo

    Adiacente all’area della fiera del mediterraneo c’è l’ex caserma Cascino, che credo sia stata abbandonata dall’esercito, mi piacerebbe conoscere la destinazione futura di questo immenso patrimonio, provate ad immaginare cosa si potrebbe realizzare anche in quest’area.

  19. Shpalmen

    mi spiace doverti contraddire ma la caserma Gen. A. Cascino è ancora operativa.

    cordiali saluti

  20. Panormos

    Per me, la si potrebbe riutilizzare per creare il Museo Regionale delle Ferrovie Siciliane: raccontare quasi 150 anni di binari siculi, in particolare quei più di 800km di linee a scartamento ridotto non più esistenti, nella maniera più bella del mondo. Poter provare com’era prendere una RALn60, vedere com’era la Stazione Lolli o quella di Sant’Erasmo, sentire di nuovo quello scatto metallico delle cremagliere Strub, rivivere i passaggi dalle stazioni di Selinunte o di Corleone,…

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