La serietà del consorzio di aziende SIS

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Cari utenti oggi non sono quì a documentare un aggiornamento riguardo i lavori, ma sono quì a tessere le lodi per il consorzio di aziende SIS.
Vi chiederete il motivo e forse molti di voi disconoscono quante cose positive stanno facendo per la nostra città.
Sicuramente vedete i lavori in giro per Palermo e molti come me, che hanno i lavori sotto il palazzo da circa due anni, non vedono l’ora che questi lavori siano portati a compimento.
Ieri su tutti i maggiori giornali che si occupano di Palermo è stata data la notizia sullo sgombero di alcune palazzine che si trovano al di sopra dello scavo della nuova galleria del raddoppio del passante ferroviario.


Quello che molti articoli non hanno detto e che invece io vorrei farvi notare è che non solo la SIS nella figura dell’ingegnere D’ Aco (direttore tecnico dei lavori) ha sospeso i lavori dello scavo fino a quando queste palazzine non verranno messe in sicurezza, ma ha anche dato la propria disponibilità per fare alloggiare i 17 nuclei familiari residenti nelle palazzine in alberghi convenzionati e in moduli abitativi già presenti all’interno dei cantieri.
Tutto ciò dimostra una grande sensibilità ai problemi esterni allo scavo della galleria, in quanto la SIS si è volontariamente proposta per accogliere questi nuclei sgomberati e ospitarli nelle proprie sedi a proprie spese, per garantire non solo la sicurezza delle persone, ma anche per garantire eventuali aggravi alle situazioni già rischiose in cui versano i palazzi sgomberati.
Non mi rimane quindi di fare un grosso applauso alla serietà dimostrata in questa e in molte altre circostanze dal consorzio di aziende SIS che si sta occupando del raddoppio del passante ferroviario e della realizzazione delle tre linee del tram.

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6 Thoughts to “La serietà del consorzio di aziende SIS”

  1. salvorom

    Senza nulla togliere alla serietà del consorzio, ma mi sembra che sia il minimo per chi causa danni che mettono in serio pericolo la stabilità della tua casa. Senza considerare che queste famiglie preferirebbero alloggiare a casa loro invece che in un albergo.
    In un mondo normale non dovremmo applaudire ciò che è naturale…

  2. kersal

    @Salvorom:
    i danni causati dallo scavo non sono dovuti a errori o dolo, ma alle normali vibrazioni causate dalle lavorazioni. La SIS, come tutte le aziende che operano in questo settore, ha una assicurazione che copre questo genere di danni. La SIS non si è limitata a risarcire il danno (avrebbe pagato l’assicurazione) ma ha fatto di più.
    Voglio aggiungere, per anticipare qualche osservazione, che i danni che vengono causati alle strutture soprastanti non sono prevedibili in quanto le palazzine non sono progettate in maniera organica e che per molte di loro non esistono neppure i progetti depositati al genio civile (dai quali potere fare delle analisi preventive). E’ impossibile quindi stabilire a priori che tipo di effetto avranno le lavorazioni sottostanti. Prova ne è il fatto che solo queste due palazzine, a fronte di uno scavo di quasi 2 km, sono state così seriamente danneggiate.

  3. renard

    Ma la palazzina inagibile è in via Serpotta angolo vicolo Bernava? Ieri passandoci ho visto che hanno chiuso un tratto di via Serpotta e stavano lavorando alla palazzina.

  4. Fabion54

    @renard: Confermo che è quella dove hai visto i lavori.

  5. huge

    Qualcuno è in grado di spiegare che tipo di intervento stanno facendo per mettere in sicurezza l’edificio?

    Come si agisce in casi del genere?

    E che tempi si prospettano per terminare l’intervento?
    Immagino i VVFF dovranno effettuare un nuovo sopralluogo al termine dei lavori per rilasciare la nuova agibilità.

  6. enrico67

    vorrei seriamente dissentire dall’articolo di Fabion54.

    Sono un Avvocato ed assisto il condominio ed i condominio di un edificio gravemente danneggiato dalle opere di scavo del consorzio SIS.

    Nonostante i seri danni provocati alle strutture comuni ed ai singoli appartamenti, l’impresa esecutrice si è dichiaratamente disinteressata di intervenire, costringendoci prima a costose indagini tecniche e poi ad avviare azioni giudiziali per l’accertamento dell’accaduto.

    Ma vi è di più.

    Dopo un primo incontro nel quale sembrava che vi fosse la volontà di riparare i danni, tutti i vertici dell’azienda sono scomparsi, rifiutandosi di partecipare anche alle spese per le indagini tecniche imposte dai VV.FF. e dall’edilizia pericolante.
    Ho scritto ripetutamente e tentato personalmente di parlare con l’Ing. D’Aco telefonando alla loro sede di Palermo, senza esito.
    La loro stessa assicurazione nega di dovere risarcire i danni da loro causati, per assenza di copertura in relazione ad alcune tipologie di cause di danni, mentre il loro appaltante, R.F.I., afferma la loro esclusiva responsabilità e comunque ritiene spropositate le nostre rimostranze, vista l’assenza, a loro dire, di pericolo di crollo.

    I nostri tecnici sono di diverso avviso.

    Ma sappiamo che l’Italia è ila paese dei disastri annunziati e se non accade nulla di irreparabile nessuno si impegna per la soluzione di problemi conclamati.

    Lo stesso settore di protezione civile del Comune di Palermo aveva proposto la sospensione delle opere, senza esito alcuno.

    In conclusione: famiglie disagiate che temono di dovere allontanarsi dalla propria abitazione; danni ingenti che nessuno si impegna a riparare; pubblica amministrazione che si disinteressa del problema e che nemmeno conosce il progetto che si sta eseguendo e condomini che devono intanto anticipare ingenti spese per accertamenti di natura tecnica in assenza della disponibilità del danneggiante.

    Spero per Voi che la Vostra abitazione non si trovi sopra ovvero nella vicinanza degli scavi.
    Avv. Enrico Leo

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