Domenica 3 Giugno “Salviamo il paesaggio” al Parco N. Cassarà

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Domenica 03 giugno 2012, ore 10,00/13,00
Parco Ninni Cassarà
Largo Claudio Traina, 1 ( corso Pisani) Palermo

23 ettari di parco a confine con la città universitaria, boschetti, prati e attrezzature sportive, percorsi pedonali e ciclabili, ponticelli in legno che si affacciano sulla Fossa della Garofala con le sue cave storiche e i percorsi archeologici.

Un roseto, un palmeto, una gebbia, magazzini rurali recuperati, l’antica ” Villa Forni” restaurata che ospita, fino al 30 giugno, un’ interessante mostra su ” Le arti del costruire”. Un occasione imperdibile per chi non l’ha ancora visitato. Partecipano: gli studenti del liceo Cannizzaro coordinati dalla Maria Teresa Calcara, il gruppo Capoeira Zumbì, Palermociclabile.

Intervengono: Giuseppe Barbera, Eliana Calandra, Francesco Teriaca, Rosanna Pirajno, Gianluigi Pirrera, Giovanni Lupo, Mario Scotto, Ernesta Morabito.

La città ha bisogno di spazi verdi e il Parco Cassarà dimostra che le aree “libere” non sono un vuoto da riempire con il cemento ma un’opportunità per vivere meglio!

In occasione della visita il Comitato Salviamo il paesaggio invita tutti i partecipanti a sottoscrivere la petizione sul “Censimento del Cemento”

 

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6 Thoughts to “Domenica 3 Giugno “Salviamo il paesaggio” al Parco N. Cassarà”

  1. punteruolorosso

    a che punto sono i lavori per i laghetti?
    c’erano delle infiltrazioni che impedivano alle vasche di riempirsi.
    chi ha fatto il progetto non ha tenuto conto che lì ci sono delle grotte.
    il ponticello sospeso su quella melma fa veramente schifo. si recuperi l’alveo piantandoci degli alberi, o si riempia d’acqua.

  2. se68

    …….”La città ha bisogno di spazi verdi e il Parco Cassarà dimostra che le aree “libere” non sono un vuoto da riempire con il cemento ma un’opportunità per vivere meglio!”…..
    Le aree libere non sono tutte uguali. Alcune, a mio avviso, hanno bisogno di essere “riempite” con volumi, altre di essere destinate a verde, altre di prevedere entrambe le cose. In ogni caso vanno progettate, da chi di competenza.Architetti e ingegneri ( possibilmente tramite concorsi di progettazione.

  3. se68

    ..esempio,
    Piazza Magione: non basta ricoprire con un prato il sedime di isolati rasi al suolo con le bombe del ’42..
    L’assenza di un progetto rende questo luogo poco definibile….
    Ma la voglia di verde (legittima) ha spinto ad intraprendere la via più semplice..(vedi anche Foro Italico).

  4. fabdel

    Ma la voglia di verde (legittima) ha spinto ad intraprendere la via più semplice..(vedi anche Foro Italico)_______fammi capire avresti voluto mettere i tuoi cari volumi anche al foro italico? siccome si vede troppo mare (dal foro italico fino a capo gallo GLI UNICI 2 SPAZI APERTI sono lo spazio sterrato davanti al roosvelt e la spiaggia di mondello!!! SCANDALOSO) effettivamente una bella colta di cemento anche al foro italico sarebbe stata perfetta. PALAZZINARI, IL VOSTRO TEMPO è FINITO. SIETE OVER!!

  5. se68

    fabdel,
    credo sia perfettamente inutile provare a spiegarti qual’è la differenza tra Architettura e speculazione edilizia…
    Soltanto, al prossimo viaggio che farai in una qualsiasi città europea evoluta, prova ad alzare il naso. Vedrai che in quelle realtà l’Architettura contemporanea viene utilizzata con coraggio, anche nei centri storici. Ritieni che anche lì siano “OVER”? bè, se loro sono Over, noi palermitani siamo DEATHS..

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