Cosa sappiamo sul traffico? Cosa proponi per una mobilità più sostenibile?

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Non è una provocazione, bensì una richiesta.

Vogliamo reperire insieme a voi quanti più dati scientifici possibili sui flussi veicolari da/per la città, sul pendolarismo, sul trasporto delle merci, su tutte quelle situazioni che inficiano sul traffico.

Sappiamo che tra i lettori di questo sito ci sono ingegneri dei trasporti, funzionari comunali, ricercatori, appassionati che potrebbero aiutarci in questa ricerca. Ma il vostro aiuto non finisce qui: tantissimi di voi spesso ci segnalano esperienze provenienti da altre città circa nuove  idee per una mobilità sostenibile.

Raccogliamo anche queste: linkateci ed esponeteci tutto quello che ritenete interessante per migliorare la mobilità in un’area metropolitana come quella di Palermo, abbattere i consumi, agevolare la viabilità e incrementare la salubrità dell’area. O semplicemente scriveteci una vostra idea!

Utilizzate l’email [email protected] oppure i commenti di questo articolo.

Il nostro obiettivo?

Produrre un modello di “nuova ” mobilità a Palermo!

Contiamo su di voi!

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30 Thoughts to “Cosa sappiamo sul traffico? Cosa proponi per una mobilità più sostenibile?”

  1. CinoMedium

    Ciao, sicuramente bisogna richiudere l’intersezione che permette che dalla via Uditore si ci puo immettere nella corsia centrale del viale Regione Siciliana

  2. loggico

    progetto che mai si realizzera ma che sarebbe di grande utilita.. corsia ciclabile al centro di viale regione per tutto l’asse cittadino.. con ascensori collegati ai sovrapassi.. lo so e’ faraonico ma ..lo spaio c’è.. si potrebbe pure fare in legno..

  3. cirasadesigner

    Salve ragazzi, da poco mi sono trasferito a Bruxelles, anche qui ci sono problemi di mobilità, ma legati a flussi veicolari davvero imponenti, Bruxelles infatti riceve quotidianamente circa 800000 persone che lavorano in città e vivono nell’arco di 50km dalla capitale. Qui innanzitutto fanno i modo che la gente venga con i mezzi pubblici, attraverso una rete ferroviaria eccellente, la RER come a Parigi, oltre a linee normali porta circa la meta di quel numero, anche perché qui, a differenza che in Italia il Moving people manager, è una figura reale delle grandi aziende, che riesce a pianificare i movimenti dei dipendenti. In Belgio ad esempio, le aziende per cui lavori, ti pagano l’abbonamento del treno se decidi di lasciare l’auto a casa, altrimenti sei libero di venire in auto, ma dovendo sopportare costi non indifferenti. Appena arrivi in città, il comune ti da la possibilità di prendere l’abbonamento annuale alle linee di metro, tram e bus, per soli 200 euro all’anno, e se fai l’abbonamento, ti regalano la tessera per le biciclette, che sono dislocate in ogni dove in città. In soli 5 anni, hanno creato qualcosa come 350km di piste ciclabili e adesso puntano ad incrementare il servizio mettendo in servizio le bici a pedalata assistita, che si ricaricano nei loro appositi stalli… con pensiline fotovoltaiche di ricarica. Fate un po voi le somme Buona fortuna Palermo, malgrado tutto penso che sia solo una questione di volontà, se solo si volesse si potrebbe fare lo stesso anche da noi

  4. cirasadesigner

    @logico… prova a pensare solamente lo schifo che i ciclisti respirerebbero se si facesse una pista ciclabile al centro di Viale regione siciliana, il progetto a livello di sanità non avrebbe mai il permesso

  5. Metropolitano

    Io proporrei di estendere le piste ciclabili sugli assi Viale Michelangelo/Lazio, Viale Leonardo Da Vinci, Via Basile, ricollegandosi con quelle esistenti.
    Sul Viale Regione Siciliana, forse sulla destra delle carreggiate laterali, ma ovviamente non sulla tangenziale perchè lì bici non ce ne vanno si sà.
    Proporrei di chiudere qualche varco sul Viale Regione tra le carreggiate laterali e centrali in modo da renderla più scorrevole e meno pericolosa.
    Inoltre avrei anche la proposta di fare dei sovrappassi pedonali anche sulle arterie cittadine e non soltanto in Viale Regione, ma quì mi sembra che chiedo troppo perchè la mole di veicoli non li rende necessari, ma sarebbero comunque utili per la sicurezza dei pedoni

    @loggico, la tua logica non fa un grinza, il genio civile boccerebbe subito la tua proposta. Allora per lo stesso motivo perchè sulla A19 e sulla A29 non pensano mai di fare una pista ciclabile al posto dello spartitraffico ?

  6. moscerino

    cirasadesigner ha in parte centrato il problema senza averlo ben specificato per la nostra realtà, ovvero non vi è una pianificazione intercomunale, visto che buona parte dei lavoratori (tra i quali il sottoscritto), dei fruitori dei servizi intracittadini di Palermo, sono appartenenti alla sfera esterna alla stessa città.
    Creare una rete di mezzi pubblici (linee ferrate doppie) economici (biglietti meno costosi che tutti pagherebbero a fronte di multe salate), che dai decentramenti abitativi portano verso la città, è il primo passo (orari e dimensioni dei mezzi da concertare con il carico pendolare).
    Rete interna distribuita sui tre piani veicolari (sotterraneo, superficie e sospeso-rialzato).
    Tranne rare eccezioni diminuzione della carreggiata a uso privato a favore della pubblica, ciclistica e pedonale.
    Realizzazione di parcheggi custoditi sotterranei (specie nei punti di fermata delle vie di comunicazione pubblica sotteranea).
    Realizzazione di parcheggi custoditi all’interno di quei palazzi del centro storico non recuperabili come unità abitative.
    Pagamento del pedaggio all’interno del centro cittadino.
    Rimodulazione del transito fra Palermo racchiusa all’interno della circonvallazione e la restante parte del territorio (immediato e non).
    Una proposta apocalittica, ma solo per riderci un pò su, sarebbe non vendere più i carburanti. ciao e una buona e felice pasqua a tutti voi e ai vostri cari.

  7. Metropolitano

    hmmmm, basandomi sull’idea di moscerino: con il pedaggio sulla circonvallazione si potrebbero finalmente ritrovare i fondi per realizzare opere come il sottopasso Perpignano o completare il raddoppio del ponte Corleone e inoltre sistemarla un bel po per essere più sicura e scorrevole per tutti.
    Ma se non hanno istituito pedaggi sulle autostrade esterne, figuriamoci quì… del resto il palermitano medio si sà vuole servizi “aggratis”. Ma non io: come dicono a Zafferana Etnea e gli alri paesi intorno “i cosi bboni si paunu” !

    Per quanto riguarda la città, bisogna estendere la rete tranviaria linea 3 oltre ed al di sotto dell’asse Einstein-Calatafimi, cioè fino a Via Basile (direzione Brancaccio) e da Viale Michelangelo o da Piazza Einstein fino a Viale Campania (lì dovrebbe sorgere un nuovo deposito Tram dunque). Della metropolitana leggera non si a nulla ancora, ma con essa si potreebbe collegare la città a Mondello così non ci sono scuse per chiudere alle auto in certi giorni il parco della Favorita !

  8. emmegi

    Solo per una precisazione: quella manovra è vietata (v. foto). L’ immissione può avvenire solo provenendo da piazza Einstein e da via L. da Vinci. Ma so che in pratica ci sono moltissime infrazioni.

    http://img853.imageshack.us/img853/8762/picture019u.jpg

  9. riccardo23

    Bene, un punto fondamentale è ridurre le linee AMAT, che a parer mio creano intralcio al traffico…la dove non c’è la corsia apposita per il bus….un’altro passo è quello delle biciclette….anche se credo che l’aria che si respiri a palermo non lo permetta. Le linee tram credo che riusciranno a togliere un po di traffico nella zona uditore. E’ inutile che io dica che per questa città servono almeno 2 linee metropolitane, perchè sembra un’utopia pensare che venga realizzata una metro a Palermo, e se verrà realizzata sarò già nonno, ed ho solo 18 anni!
    Sto vivendo in olanda da 8 mesi….è un paese che ha una superficie quasi il doppio della sicilia…ma le distanze si accorciano con l’ottimo servizio ferroviario!
    Ed ogni volta che vado a Rotterdam sogno una Palermo come Rotterdam!!

    In questo video si vede la nuova costruzione che stanno facendo a Rotterdam…quando sono arrivato in olanda era praticamente nulla….oggi sono arrivato a più di 80 metri!!….Io sogno una Palermo così!

  10. emmegi

    La citazione era quella di CinoMedium sul primo post e non la mia

  11. Roberto79

    OGGETTO: VIA PITRE’ BASSA ALTEZZA BAR LA CUBANA. PROPOSTA: trasformare la via pitrè parte bassa precisamente quella che va’ dai cappuccini al semaforo del bar la cubana a senso unico. Abolizione della svolta a destra per le auto che provengono dal viale regione siciliana, con conseguente svolta di quest’ ultime per la bretella in corrispondenza del parcheggio di via nina siciliana. RISULTATO: DECONGESTIONAMENTO TOTALE DELLA VIA PITRE’. GRAZIE

  12. 19alessio79

    Sono dell’idea che per una città “maleducata” come Palermo, ci vorrebbe un regime “duro”. Quindi le mie idee, assolutamente non condivisibili, potranno anche sembrare assurde, ma visto che MP si distingue per la libertà di pensiero e espressione, non mi pongo problemi:
    Problema Viabilità cittadina: le strade sono piccole e spesso a doppio senso, e il più delle volte con macchine in doppia file. Risoluzione: Strade a senso unico , posteggio orizzontale da un solo lato e punire severamente quelli in doppia fila. Come? Con una riqualifica degli ausiliari. Rifondare e implementare il personale, che non si limiti solo a fare multe sulle strisce blu. Ho visto sia a Londra che ad Amsterdam che per le macchine in doppia fila si mettono le ganasce, o la si rimuove. Io proporrei una sorta di “ronda”, tipo GESTAPO della viabilità, munita di un qualche sistema per immobilizzare le macchine(una sorta di blocco a disco per i mototini, per esempio), così che l’automobilista sia costretto a chiamare gli ausiliari per liberarla, pagando 100 euro(gli ausiliari pagati a “provvigione”). Altra norma, munire gli autobus del sistema street control per beccare le macchine che bloccano il traffico. Sempre sugli autobus, piccolo programmino per la gestione dei tempi, gestendo stile video-game il passaggio ad ogni fermata. Ricordate i giochini di auto? Bisognava arrivare ad un checkpoint, per finire il percorso nei tempi consentiti. Quindi, o l’autista rispetta il tempo della corsa, o lo giustifica per esempio con lo street control, pena turno extra del tempodi ritardo accumulato in un mese(hai totalizzato 56minuti di ritardo in un mese, nel mese dopo li recupererai). In più una piccola informatizzazione, nell’epoca di wireless e internet:dal bus,mandando un semplice segnale, può essere monitorato il percorso dell’autobus, lo si farebbe rimbalzare tra dei ricevitori posizionati alle fermate, così che nei tabelloni possa apparire la distanza che il bus deve coprire, la posizione attuale e i tempi d’attesa. Fondamentalmente, nelle metropolitane efficenti, dovrebbe funzionare così, quando viene segnalato il tempo d’attesa.Ci si può fare pure una semplice applicazione per tablet, smartphone e vari, sfuttando per esempio il google maps.Sugli autobus, salita da un punto solo, con obliterazione obbligatoria dall’addetto. Ad Amsterdam, nei tram, c’è una sorta di “ufficio” da cui devi passare obbligatoriamente, con l’addetto al timbro. Il biglietto, per un sistema efficente, deve venire incontro agli utentei, magari costare 70cent al massimo, pre 2 ore, o 2 euro il “giornaliero”, ma punire severamente i trasgressori (multe sopra i 50). Piste ciclabili: abolendo il doppio senso, e gestendo il parcheggio si può dedicare una parte della corsia alle biciclette, basta il “murettino”, stile corsia dei bus. Sfruttando la strada esistente, la spesa dovrebbe essere esigua e la rete ciclabile si può ramificare. Come è successo in Olanda, incentivi del comune per l’acquisto di biciclette, anche del 20%, ovviamente non su una bici in fibra di carbonio, ma su normali bici da passeggio, magari tra quelle dei depositi, bici rubate e negozianti favorevoli. Via tutti i semafori della circonvallazione, per fare una quindicina di km, ci dovrebbero volere al max 10 minuti. Non credo che siano cose così irrealizzabili… Magari propongo dell cose dure, ma come si dice, basta “colpirne uno per educarne 100″… in più la tecnologia ci viene incontro, e, personalmente, sarei contento di pagare di più delle tasse comunali, se vi fossero realmente dei servizi efficenti.

  13. Ragazzi, vorrei riportarvi un attimo più sull’argomento: nell’articolo non si chiedevano interventi puntuali in via X, Yo Z, bensì nuove IDEE e SOLUZIONI per la mobilità.

    Giusto per farvi capire il target: nuove modalità per il trasporto delle merci, carpooling, incentivi per l’utilizzo della bici e via dicendo.

    Spero di aver raddrizzato il tiro.

  14. lorenzo80

    Purtroppo devo concordare con 19alessio79, a Palermo ci vuole un regime da gestapo. Un buon segno è la novità dello Street Control e già i due autovelox fissi fanno sì che almeno in quel punto le persone rispettano il limite. C’è poco da fare, per rispettare le leggi il palermitano deve avere paura! Quindi anche io faccio i miei suggerimenti:

    1) Corsie preferenziali protette da muretti in cemento con ingressi controllati da telecamere che, in caso di violazione, mandano la multa a casa automaticamente. In questo modo i mezzi AMAT circolerebbero senza interruzioni.
    2) Triplicare la presenza dello Street Control, cercando di sfruttarlo a regime ovvero, decine di multe al minuto.
    3) Autovelox fissi a pioggia, in particolare nelle strade lunghe più di 200-300 metri.

    Anche se, lo confesso, il mio sogno in un futuro lontano sarebbe quello di un sistema di controllo satellitare centralizzato, in tempo reale e semi-automatico: le targhe delle auto non stanno più sul paraurti ma sul tetto dell’auto…

  15. franz

    Purtroppo in una città come la nostra, espansa senza tenere conto degli effettivi problemi viari ma solo per meri interessi della mafia e di politici corrotti, pensare alla creazione di nuove infrastrutture è pura utopia; non considerando fra l’altro la grave situazione economica in cui versa il Comune. Qui purtroppo bisogna fare il gioco delle tre carte cambiando il flusso veicolare per ottenere un pò di respiro e mettendo regole che limitino il numero di veicoli in circolazione. Non sempre comunque cambiare viabilità dà sempre i risultati sperati, uno di questi di notevole impatto sul traffico è stato quello di dirottare il traffico dei mezzi pesanti lungo tutta la città, in un percorso già gravato dal flusso derivato dal divieto delle targhe alterne. Faccio notare che la via più breve che collega il Porto con la Circonvallazione è l’asse di via Duca della Verdura-via L. da Vinci e che si potrebbe renderla percorribile ai soli mezzi pesanti e di attraversamento agli incroci al traffico cittadino. Sicuramente l’unica soluzione logica ma che in un contesto di interessi commerciali, come del resto è prassi nella nostra città, non verrebbe neanche presa in considerazione.

  16. pepess

    Salve,
    lavorando a mondello e abitando in via nina siciliana, sono un giornaliero frequentatore di viale regione siciliana.
    Ogni mattina mi vedo costretto a scendere da casa 1 ora prima rispetto l’orario di lavoro, per via dell’ingorgo che si crea sempre nella corsia centrale per il semaforo pedonale sito all’altezza di piazzale giotto.
    Perchè non preventivare un passaggio pedonale o sopra o sotto??? anche una struttura in ferro, tanto da risolvere il problema dell’ingorgo inutile.

  17. alucard89

    concordo pienamente con @19alessio79 e @lorenzo80.
    bisognerebbe aumentare i controlli ed educare il cittadino

  18. thesearcher

    Le mie idee e proposte anche in base alla mia esperienza di residenza e viaggi all’estero:

    STRADE: l’asfalto deve essere ripensato anche in base alla segnaletica orizzontale. Ho notato che una chiara e “permanente” segnaletica orizzontale e coadiuvata da quella verticale, rende il traffico più fluido e crea un deterrente alle infrazioni. La prima richiede un asfalto più duraturo e pressocchè livellato, con la giusta pendenza per il drenaggio acqua. Noterete che a Palermo l’asfalto è posato male, è di cattiva qualità, rattoppato male e la stesura del nuovo manto stradale su quello preesistente ha creato nel tempo quei dislivelli con tombini che ti distruggono gli ammortizzatori dell’auto e che ti costringono a fare zig-zag.
    I capitolati d’appalto dovrebbe indicare una migliore mescola di bitume e particolato tipo quello da autostrada e prevedere un’immediato intervento per la verniciatura della segnaletica orizzontale.

    SEGNALETICA: ripensare la segnaletica e disporla in maniera chiara e inequivocabile, rimpiazzarla subito quando danneggiata o rimossa. Quella orizzontale deve seguire dei criteri logici e di incanalamento e guida del traffico. ESEMPIO: nelle vie più lunghe, si pensi a via Francesco Crispi e continuando con la Cala, non esistono le linee discontinue che separano ciascuna corsia se non in prossimità del semaforo, che sono continue, e che comunque nessuno rispetta. Se esiste una corsia sulla quale rimanere, si evitano anche i sorpassi azzardati, auto che tagliano la strada nelle curve, e si arriva al semaforo in modo ordinato e in ultimo rende efficente l’uso della carreggiata nella sua interezza. Alla Cala, invece di avere timore di tagliare la strada in curva, rimanendo nella propria corsia si minimizza l’eventualità di una frenata, sorpasso, ecc azzardati.

    SEMAFORI: Primo, dovrebbero esserci molti più semafori. Inoltre, almeno un terzo di questi, nei punti più centrali e nevralgici della città, dotati di telecamere con riconoscimento targa, sia dal lato arresto del veicolo allo stop, che dal lato opposto. Si pensi a tutti i furboni che passano col rosso o si fermano giusto sulle strisce pedonali incuranti (grandi cafoni) dei pedoni che devono scansarli per attraversare. In questi casi, si rileva la targa da entrambi i lati e si emette una contravvenzione in base all’infrazione e spedirla direttamente a casa con foto acclusa della stessa.

    TELECAMERE: Oltre a quelle installate sui semafori, propongo telecamere quasi ovunque. Chi invoca la difesa della Privacy non ha capito nulla. Le telecamere in città, rivolte verso le piazze, i monumenti, le statue, le chiese, i giardini, gli spazi generici, parcheggi bici e moto, le vie più e meno frequentate, prima di tutto fanno da deterrente al vandalismo, alle rapine e ad atti contro la persona e le cose. In più, posizionarle sulle strade principali e non ad un’altezza congrua, si pensi via Libertà, viale Regione Siciliana, Via Francesco Crispi, ecc che monitorano la scorrimento del traffico, la sua portata durante il giorno, e ovviamente le infrazioni del tipo, 80km/h in città, abuso delle corsie preferenziali, controsensi, mancato stop alle strisce pedonali, ecc. Il funzionamento lo stesso.

    CORSIE PREFERENZIALI E CICLABILI: ridurre la larghezza della carreggiata di alcune vie evidentemente sovradimensionate o che comunque presentano una potenziale e possibile riduzione della stessa al fine di favorire la creazione di piste ciclabili chiaramente evidenziate in colori accesi, tipo blu, rosso, verde, giallo e non il rosa pallido che vediamo. I punti di bike sharing posizionati in vari punti del centro e altri nodi più esterni di grande traffico e presenza di residenti. Questi devono essere muniti di pensiline, macchinette apposite per acquisto credito, Wifi e Bluetooth per acquisto tramite smartphone con account preimpostato o anche via SMS, prese per la ricarica in caso di bici a pedalata assistita, illuminazione potente, telecamere di sorveglianza e possibilmente di un custode/biciclettaio che gestisce il punto.
    Più corsie preferenziali, meglio marcate, monitorate dalle telecamere come sopra sia lungo il percorso che all’ entrata e uscita.

    MEZZI PUBBLICI: Raddoppiare il numero di autobus e incrementare e se necessario migliorare la copertura dei tragitti. Le fermate dotate di tabelloni elettronici con tempo reale d’attesa e chiara indicazione anche su supporti cartacei apposti alla pensilina delle fermate effettuate della linea in questione. Autobus dotati di telecamere on board per contrastare evasione pagamento biglietto, vandalismo e rapine nonchè quella per monitorare l’invasione delle corsie bus ed eventuali problemi di traffico legati alle infrazioni.
    Non posso pronunciarmi sul Tram ancora. Ma quanto sopra penso sia auspicabile.

    MARCIAPIEDI E PIAZZE: risistemare in pratica la maggior parte dei marciapiedi e piazze. Ammodernare l’arredo urbano e incrementare le aiuole e l’uso di piante. Creare zone pedonali e parcheggi bici, moto nelle vicinanze e agevolare tramite tracciatura di percorso sul marciapiede dai parcheggi auto e fermate bus e tram. Dotare l’entrata delle zone pedonali di paletti fissi o a comparsa in base alle esigenze. Marcare le aree dove eventualmente le bancarelle siano autorizzate a sostare invece che lasciare il posizionamento alla discrezionalità del singolo. E comunque, il solo fatto di esserci, la marcatura da un senso dell’ordine anche a chi guarda sia residente che turista.

    PARCHEGGI: riqualificare le aree in disuso e ove possibile e accettabile, creare parcheggi, sempre in centro che nei punti di snodo principali. Aumentare le tariffe di parcheggio in centro e gradualmente ridurle verso la periferia. Creare un incentivo all’utilizzo di parcheggi al chiuso o sotterranei anche privati per ridurre al massimo la presenza di auto sulle strade. Da un punto di vista visivo, estetico, Palermo è invasa da auto ovunque. Propongo la marcatura ogni 30 metri lato marciapiede di zone per solo carico e scarico merci. Inoltre, ogni 10-20 metri, strada permettendo, lasciare uno spazio di 2-3 metri. Anche agli angoli delle strade fare rispettare il limite di parcheggio, cosa disattesa sempre a Palermo.
    Incentivare i condomini proprietari di spazi potenzialmente ad uso parcheggio inutilizzati a concederne la riqualificazione e al loro uso da parte del pubblico anche attraverso convenzioni con il comune e con aziende private.

    CONTRAVVENZIONI: un’ordinanza del sindaco che preveda multe salatissime per gli atti vandalici di qualsiasi tipo, dai graffiti, agli incendi, ecc. Direi a partire da 500 Euro in su con l’aggiunta del costo di riparazione di quanto danneggiato/distrutto. Multe elevate per parcheggi su strisce, scivoli per i meno abili, in seconda fila, sui marciapiedi, con eventuale rimozione del veicolo in base alla disponibilità del carro attrezzi nell’area.
    Controllo costante a zone 7-20 delle infrazioni da parte della Municipale a piedi e su mezzo.

    INIZIATIVE DELLA PA E DEI PRIVATI: il comune potrebbe incentivare l’uso dei mezzi pubblici o a pedali tramite sconti, convenzioni, accessi agevolati a sconti di qualsiasi tipo da individuare appositamente. Ad esempio, se sull’account personale di bike sharing si totalizzano un tot ore, si riceve automaticamente a casa o al punto di bike sharing uno o più biglietti gratis dell’autobus o tram in base alle proprie esigenze e percorsi.
    Creare e pubblicizzare anche attraverso i Punti Informazione che a Palermo sono pochi e quasi funzionanti i percorsi marcati e assistiti per i turisti. Si pensi, Palazzo Reale, Cattedrale, quattro canti, Vucciria, Ballarò, piazza Marina, Steri, Kalsa, Lungomare, via Roma, Maqueda, Piazza Olivella, Museo Archeologico, Teatro Massimo, Capo, Teatro Politeama, Zisa, ecc.
    Appena fuori dal porto all’incrocio Amari/Crispi, creare un’installazione permanente con 8-10 persone multilingue pronte a dare tutte le informazioni per chi sbarca e si accinge a entrare a Palermo e assisterle in tutti i modi possibili.
    Ad esempio, via Emerico Amari dovrebbe essere liberata dalle auto almeno da un lato, restringerne la carreggiata, risistemare e allargare i marciapiedi, arredarla e renderla un’accogliente e comoda direttrice verso il centro.
    Coordinare con i privati i vari servizi dediti ai residenti e ai turisti in arrivo. Per esempio, grazie a quanto detto sopra, incentivare i pedalò, per esempio per chi, non solo i turisti, voglia andare da un punto all’altro del centro la sera, o dal ristorante al proprio hotel.
    Aumentare le corse per Mondello, Sferracavallo, San Martino delle Scale, Monreale per incrementare la fruizione della città.
    Anche e soprattutto, una pulizia delle strade e contenitori in zone particolarmente frequentate da turisti, con frequenza giornaliera se non 2-3 volte.
    Evito di parlare di coordinare, coordinare e promuovere eventi culturali, folkloristici, musicali, teatrali e quant’altro, perchè sono indispensabili alla fruizione completa di una città bella e interessante come Palermo.

    Altro non mi viene in mente ma ci sarebbero milioni di cose da fare, migliorare, proporre. Io sono convinto di una cosa. Che quando v’è anche una parvenza di ordine, di rispetto delle regole, di pulizia, si vive non solo meglio, si ha un’idea positiva anche delle più piccole iniziative. Grazie

  19. Angelo64

    Ho scritto un paio di post per il blog di un mio amico, dove descrivo alcuni tipi di organizzazione della mobilità urbana in grandi città europee, da utilizzare come spunto da adattare alla nostra realtà. Vi interessa?

    http://antoniolonardo.blogspot.it/2012/03/best-practice-urbane-la-citta-ciclabile.html

    http://antoniolonardo.blogspot.it/2012/02/da-ya-think-im-sexy.html?m=0

  20. Perchè non utilizzare i confini di circoscrizione per analizzare le problematiche delle singole zone e trovare soluzioni “totali” a problemi “parziali” ?

    La mobilità è un argomento che, per interesse personale e anche per “ruolo”, mi ha sempre intrigato.

  21. matteo O.

    Si potrebbe mettere un servizio bici gratuito in ogni grande parcheggio della città per chi appunto usufruisca del parcheggio. Ovviamente questo richiede una costruzione a tappeto di linee ciclabili in tutto il centro città.
    Sinceramente non penso sia così impossibile da fare, perchè comunque Palermo è dotata di grandi strade. Basterebbe utilizzare lo stesso metodo dei cordoli gialli usati per le corsie preferenziali.
    Una linea ad esempio che dal parcheggio del tribunale vada in tutto il resto della città.
    Inoltre si potrebbe riservare la corsia preferenziale oltre che ai mezzi pubblici anche agli scooter (come fanno a milano), in modo da eliminare le serpentine che questi sono soliti fare in mezzo al traffico.

  22. Cesc

    @matteo O.
    Il bike-sharing a Palermo è totalmente da evitare, pensa quante biciclette verrebbero “grattate” al giorno! L’unica cosa da modificare in questa città non è la mobilità, ma è la mentalità e l’educazione dei cittadini.

  23. riccardo23

    Beh, la protezione delle corsie de bus dal muretto mi fa pensare ai bus di Bogotà, capitale della Colombia. Si penserebbe che la Colombia non sia un paese sviluppato, ma ci sbagliamo….non ci vuole una Plaemro da opere grandi, ma basterebbe fare camminare i Bus su corsia differenti dal traffico cittadino, come il TRANSMILENIO di Bogotà! Semplice e non costoso, ovviamente non tutte le linee dei bus, ma le principali, e quella che corrono sui punti di maggio afflusso di traffico!

  24. dado

    Secondo me con tre semplici interventi si potrebbe ridurre di molto il livello di traffico:
    1° destinazione del porto di palermo al solo traffico turistico e del porto di termini al traffico merci, con la creazione di due caselli alle estremità di viale regione solo per mezzi pesanti, circolazione ed essi consentita solo verso le zone industriali ed in determinate fasce della giornata;
    2° creazione di posteggi multipiano in corrispondenza della stazione centrale e notarbartolo con parcheggio gratuito per i fruitori dei mezzi pubblici;
    3° senso unico in via messina marine e corso dei mille/via messina montagne. La via messina marine si dovrebbe percorrere solo a salire verso il centro mentre corso dei mille solo dalla stazione fino a villabate.

  25. franz

    Basterebbe togliere il tappo della via Monti Iblei su via Sardegna (attualmente posteggio privato) e rendere a senso unico via dei Nebrodi e via Monti Iblei per eliminare il traffico che costantemente paralizza questa zona. Purtroppo si vede che questo terreno (il PRG prevede da sempre l’apertura della strada) appartiene a qualcuno che non deve essere disturbato.

  26. Luigi

    Salve, vi seguo da qualche mese…
    vorrei sottoporre una mia idea per la viabilità in piazza indipendenza.
    La mia idea dovrebbe snellire un po’ (spero) il traffico dovuto al semaforo di fronte la regione.
    Vi allego un’immagine che è sempre meglio di 1000 parole:
    http://i41.tinypic.com/xpy0c7.jpg
    il succo del mio progetto è quello di inserire una svolta continua da piazza indipendenza verso la corsia lato università di corso re ruggero, e diminuire i secondi di “verde” dello stesso e aumentare il “verde” del semaforo di piazza della pinta diminuendo così l’ingorgo che si crea sempre nell’orario di punta.
    Che ne pensate?!

  27. Corso alberto amedeo.
    Sparti traffico alla fine, prima della svolta per piazza indipendenza
    e per corso vittorio emanuele. I simpatici panormosauri,
    si ” intrecciano ” tra loro, come solo loro sanno fare.
    Quelli che devono andare a dx si mettono a sinistra e viceversa.
    E solo alla fine RIVELANO le loro intenzioni. SONO DEI MANDRAKE!

  28. Irexia

    L’itnervento di thesearcher mi sembra molto completo: complimenti!
    Io suggerisco anche di fissare, e far rispettare, gli orari per carico-scarico merci e magari di sfalsare gli orari di scuole e uffici anche solo di mezz’ora per non creare ingorghi dovuti a contemporanei movimenti da casa verso i luoghi di studio e di lavoro

  29. Salve a tutti,
    ho cercato di leggere tutti i commenti che trovo molto interessanti.
    Quello che ho notato è che si propongono esclusivamente interventi infrastrutturali che ovviamente sono necessari, ma a mio avviso assolutamente non sufficienti.

    Secondo me si deve iniziare con un’indagine per capire da dove vengono e dove vogliono andare i cittadini e i pendolari di Palermo in modo da progettare la viabilità, le piste ciclabili, le linee di trasporto pubblico in maniera organica con la domanda e non secondo opinioni e pareri personali.
    Questa operazione è sicuramente onerosa, ma credo sia possibile iniziare dagli istituti scolastici e dai principali posti di lavoro per avere un buon quadro della situazione.

    Inoltre non si deve sottovalutare l’aspetto CULTURALE dei trasporti, credo quindi che si dovrebbero affiancare le realizzazioni infrastrutturali con eventi e manifestazioni RIPETUTE che consentano di riempire di utenti e quindi mettere a frutto gli investimenti fatti (piste ciclabili e mezzi di trasporto pubblico).

    Le linee di trasporto pubblico dovrebbero essere quanto mai lineari e soprattutto devono essere PUNTUALI! Diversi studi dimostrano che il trasporto pubblico non viene utilizzato perchè inaffidabile e non perchè caro o non frequente! Gli investimenti, quindi, devono essere fatti per garantire l’AFFIDABILITA’ (che non è per forza frequenza) ed a quel punto si potrebbe anche alzare il prezzo del biglietto per un servizio davvero funzionale.
    Faccio presente che la puntualità non si ottiene solo con le corsie preferenziali, basterebbe rilevare il tempo effettivo di corsa nei diversi periodi della giornata e adeguare gli orari di conseguenza.
    E’ chiaro che la frequenza sarebbe un ulteriore punto a favore (ma richiede più investimenti), intanto cominciamo con la puntualità.

    Riguardo i semafori, credo fermamente che ormai sia necessario utilizzare semafori attuati (qualcuno li chiama intelligenti) che consentono di modificare i tempi di verde e di ciclo in base ai flussi (veicolari e pedonali) sui diversi accessi delle intersezioni.

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