Viale Regione| La polvere sotto il tappeto: dossi “naturali”

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In questi giorni, come avrete notato, si sta rifacendo il manto stradale di viale Regione Siciliana, lungo la corsia centrale direzione Trapani.

Tralasciando gli orari in cui vengono effettuati i lavori (si evitano gli straordinari notturni agli operai) e i conseguenti disagi, mi è saltata all’occhio subito una cosa:

Nella carreggiata laterale, sempre in direzione Trapani, il manto stradale è da anni, ripeto ANNI, sconnesso a causa di avvallamenti lungo il filare di alberi. Si tratta delle radici che hanno letteralmente rialzato l’asfalto causando dei veri e propri dossi “naturali”.

Così come visibile anche nella foto di Google Maps che è datata, quasi in corrispondenza di ogni albero ci sono delle toppe di asfalto che negli anni si è deteriorato. In questi giorni si stanno rattoppando, coprendo i medesimi ritagli ma senza MAI risolvere il problema a monte, ovvero le radici che spingono. Questi dossi percorsi a una certa velocità ti fanno sobbalzare non poco anche in auto, figuriamoci in scooter.

Che l’ufficio traffico abbia la cortesia da domani di apporre questi cartelli dato che non si intende risolvere il problema.

 

 

 

 

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3 Thoughts to “Viale Regione| La polvere sotto il tappeto: dossi “naturali””

  1. Marco1984

    Personalmente taglierei gli alberi sostituendoli con delle siepi. Oltre ad aver “impedito” a suo tempo la realizzazione della Sopraelevata, danneggiano il manto stradale rendondolo appunto irregolare e rappresentano un pericolo per auto e moto nelle giornate ventose a causa dei rami pericolanti.

  2. peppech

    A parte che “a una certa velocità” in quel punto, al massimo è 50km/h…per il resto concordo sulla pericolosità, se non altro perchè fungono da restringimento della carreggiata (dato che chi va “ad una certa velocità” li evita con attenzione)…

  3. tasman sea

    se devono tagliare gli alberi, che si faccia anche il resto, cioè le infrastrutture.
    pensate ai lavori del tram fermi, ma agli alberi abbattuti in viale michelangelo.

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