“Che programmi hai?” – Far quadrare i conti: i vostri commenti

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Sono stati esaurienti? Convincenti e preparati?

Per tutti coloro che non fossero riusciti a seguire lo streaming giorno 30 gennaio, riproponiamo sul nostro canale Youtube, nel quale invito a iscrivervi per restare sempre aggiornati, la prima puntata della campagna informativa di Mobilita Palermo per queste amministrative 2012 “Che Programmi Hai?”. Vi ricordiamo che il video è disponibile in FULL HD a 1080p. Per comodità, abbiamo inserito un menu interattivo durante la presentazione della puntata per permettervi di ascoltare direttamente la risposta del candidato che vi interessa sul tema proposto, basta un semplice click sul nome! Diffondete il più possibile! La vera rivoluzione parte dalla consapevolezza!

Potete discuterne attraverso i commenti di questo articolo, con una sola raccomandazione: non è uno spazio per fare campagna elettorale o convincere gli altri nel votare “tizio” piuttosto che “caio”.  Si commentano i contenuti, in maniera civile ed educata.

Non costringeteci a chiudere anzitempo il dibattito.

Ricordiamo che sono intervenuti:

  • Marianna Caronia
  • Riccardo Nuti
  • Fabrizio Ferrandelli
  • Rita Borsellino
  • Davide Faraone
  • Antonella Monastra

La domanda testuale rivolta agli intervistati è la seguente:

Prima di parlare di mobilità, ambiente, rifiuti o altro: su Palermo pende una spada di Damocle, che potrebbe rendere vano ogni sorta di discorso successivo. La situazione delle casse comunali è drammatica e sono gia state riscontrare difficoltà nel garantire gli stipendi ai funzionari.

Considerato che dal 2014 il federalismo discale imporrà ai comuni il bilancio unico, con la conseguenza che il comune di Palermo dovrà incamerare i debiti delle partecipate, cosa intende fare di Amia e Gesip per evitare che il comune vada in fallimento? Soprattutto a fronte dell’imminente liberalizzazione dei servizi pubblici che verrà inserita nella manovra Monti che costringerà i comuni ad affidare i servizi tramite banid europei e non più in house (eventualmente con quali fondi intende farlo)?

Buon dibattito.

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28 Thoughts to ““Che programmi hai?” – Far quadrare i conti: i vostri commenti”

  1. L’ingresso del privato nelle municipalizzate è troppo rischioso così senza una regolamentazione.
    Il privato tende sempre a guardare il suo portafoglio, pertanto senza dei paletti ben definiti da parte del pubblico potrebbe essere anche peggio.
    Riconosco che puntare sul privato in campagna elettorale, quando ci sono migliaia di lavoratori in bilico è coraggioso.
    Basterebbe fare lavorare tutti questi che OGGI, sono nullafacenti retribuiti!

  2. xemet

    sembrano dei bambini spaventati.

    Siamo rovinati.

  3. Otto Mohr

    Remano nella mia stessa direzione le idee della Monastra e della Borsellino, che non fanno altro che dire quel che tutti noi diciamo da sempre. I lavoratori di Amia e Gesip (molti ex lsu che sono stati assunti per via clientelare) considerano il loro posto di lavoro non come tale, ma come qualcosa che è a loro dovuto, e pertanto mettono poco impegno in quel che fanno, cioè sono realmente demoralizzati [cit]. Pensiamo solo al fatto che molti di loro considerano il lavoro alla Gesip come “lavoro” secondario e l’altro lavoro che svolgono in nero come lavoro primario.
    Ora considerando il numero spropositato di dipendenti comunali diretti e indiretti, facendo lavorare questi lavoratori ed utilizzando quel che loro sanno fare (come secondo lavoro c’è chi fa l’elettricista, chi il muratore, chi il meccanico) non solo la città sarebbe uno splendore, ma il comune avrebbe un risparmio enorme che potrebbe essere usato proprio per ripianare i debiti di queste società.
    E voi vi potete chiedere: e come si fa a risparmiare facendo lavorare questi dipendenti della Gesip e dell’Amia, motivandoli realmente?
    Grazie all’utilizzo delle maestranze che già abbiamo molti servizi che vengono esternalizzati possono benissimo essere compiuti direttamente da loro, come, ad esempio, la notifica delle multe (oggi affidata ad un privato), la pulizia di taluni uffici comunali, che sono venuto a conoscenza che è gestita da privati, ecc…
    Parlando di un’altra società comunale, Amat, ad esempio oggi la riparazione dei mezzi viene in parte curata dall’officina Amat, in parte da ditte private, ma utilizzando i tanti operai della Gesip che sono anche meccanici (il meccanico vicino casa mia docet) questo non accadrebbe più.
    Un’altra idea che mi viene in mente è quella di far realizzare a questi operai (guidati ovviamente da una squadra di professionisti) alcune opere cittadine che a noi costano milioni di euro, come ad esempio realizzazione o adeguamento di marciapiedi, arredo urbano (panchine, aree pedonali), realizzazione di una rete di piste ciclabili.
    Mandare a casa questa gente non è possibile, anche se gravi sono le loro colpe che si sono fatti abbindolare dai politici che promettevano un posto di lavoro sicuro e ancor di più dei politici stessi, pertanto, dal momento che ce li abbiamo utilizziamoli al massimo, riducendo al minimo i servizi e le opere realizzate da ditte private, con enormi risparmi di denaro pubblico. Infatti, come già detto dalla Borsellino, questi lavoratori sono già stipendiati…..

  4. aper13

    Ferrandelli: ne ho timore.
    Faraone: insomma, sufficiente.
    Caronia: dovrebbe, forse, usare abiti meno succinti per questo genere di interviste. Questo forse per oscurare la pochezza contenutistica.
    Borsellino: mi piacque il fatto che ha fatto riferimento alle risorse dell’UE (che conosce visto che è in PE) e sono anche d’accordo sui lavoratori.
    Monastra: anche lei bene.
    Nuti: buh, mi ha lasciato indifferente.

  5. digioda

    devo dire che Faraone è quello che mi ha convinto di più. mi è sembrato il più preparato. conosce molto bene la macchina amministrativa del Comune e i suoi bilanci. Sono favorevole all’ingresso dei privati sia nella Gesip sia nell’Amat. Non svendendole completamente ma facendo in modo che i privati mettano una quota di partecipazione. le risorse a mio avviso ci sono, basterebbe combattere seriamente gli sprechi che questo Comune produce ogni giorno, sia sul versante costi della politica sia migliorando il personale presente in queste municipalizzate motivandoli e se necessario cambiando i dirigenti. Il problema non sono i troppi dipendenti, il problema è che non lavorano….

  6. kersal

    Muti è stato imbarazzante. Non sapeva neppure di cosa si stesse parlando e ha soltanto provato a dire qualcosa di sensazionalistico, come se i problemi di Palermo si risolvessero con un dirigente in meno.
    Ferrandelli ha detto la sua ma non mi ha convinto molto. Meglio Faraone, forse, perchè almeno ha proposto davvero una soluzione.
    La Monastra e la Borsellino hanno venduto aria fritta: sfruttare meglio le risorse di Palermo! Ma se anche la Borsellino stessa ha detto che il numero di dipendenti è fuori dal normale, anche sfruttandoli benissimo saremmo sempre in rosso!
    Infine la Caronia. Quella scollatura è inguardabile. Il suo modo di parlare da scolaretta che ha imparato la lezione. Tuttavia qualcosa di interessante l’ha detta.

  7. io resto fortemente dubbioso del fatto che si possa portare capitali privati all’interno di aziende disastrate come Amia e Gesip. Non si troverà mai nessuno che sarà disposto a investirci soldi propri. Insomma, l’impressione che ho io e che in qualsiasi modo la si metta, la situazione è veramente tragica. E stavolta non ci sarà papà Berlusconi a mandare i soldi per tappare i buchi…figuriamoci se Monti acconsentirà a queste indecenze.

  8. huge

    E’ chiaro che nessun privato s’accollerà mai di rilevare una società sommersa dai debiti. Quindi le strade sono due, o il comune si assume l’onere di tutti i debiti, passando ai privati delle società con i bilanci a posto o si opera per risanare le società e solo dopo le si privatizza. La prima opzione spero proprio non venga presa in considerazione.

  9. Hall t.

    faraone è quello che mi convince di più……è preparato,conosce bene i problemi della città e soprattutto è uno di noi, un normale cittadino palermitano! sicuramente non voterò un sindaco anziano o comunque avanti con l’età! un sindaco giovane può risolvere certi problemi in modo moderno e tecnologico! facciamo spazio alle menti giovani, è scientificamente dimostrato, hanno più idee.

  10. stef

    tutte le risposte fornite dai candidati sull’argomento evidenziano una mancanza di conoscenza approfondita delle problematiche oggetto delle domande.
    Nei candidati c’è un INFARINATURA molto superficiale sull’argomento, ma non c’è affatto la CONOSCENZA di norme, di quello che prevedono le norme nazionali e di ciò che attende tutti i comuni italiani nei prossimi anni.
    Mi spiace dirlo, ma molte risposte sono un malcelato tentativo di arrampicata libera su specchi. Alcune risposte in particolare rasentano il ridicolo e si prendono perfino gioco dell’intelligenza di alcuni (non molti) palermitani che hanno consapevolezza e conoscenza sulle norme oggetto delle domande fatte.

    E’ triste constatare che chi si candida a governare Palermo non abbia strategie valide in linea con l’anno 2012 e tutto ciò che comporta il 2012 in termini di economia, cultura, norme nazionali, informatizzazione dei servizi pubblici, eccetera eccetera eccetera.

    Giovani o anziani, non è quello che conta, ma essere consapevoli di quello di cui si sta parlando in questa intervista è la premessa di un buon inizio di mandato elettorale.

    Che Dio, Budda e Allah ce la mandi buona, perchè le previsioni non sono affatto a vantaggio di un miglioramento della situazione di Palermo.
    Una volta eletti questi individui si accorgeranno che le parole e le frasi spese in campagna elettorale davanti a telecamere e platee di palermitani sono state solo semplici ed elementari barzellette in confronto alle complessità di conduzione delle attività che si ritroveranno di fronte già dal primo semestre.
    Questo è quello che più spaventa: la dimostrazione di mancanza di consapevolezza da parte di chi si ritrova a governare e prendere decisioni per tanti cittadini e cittadine.

  11. stef

    ci sono consiglieri comunali attualmente in carica come candidati alle elezioni comunali di Palermo del 2012.
    Bene.
    Nessuno già da ora si è preso la briga di far predisporre una proposta di delibera di consiglio comunale, delibera QUADRO sull’individuazione dei servizi pubblici essenziali di rilevanza economica e sui servizi strumentali, che dovrebbe essere approvata da tutti i comuni medi e grandi d’Italia entro il 31 marzo 2012.

    L’art. 4 comma 32 della legge n.148 del settembre 2011, come modificato dalla “legge di stabilità” n.183/2011, fissa il cosiddetto “regime transitorio” degli affidamenti diretti non conformi a quanto stabilito nelle medesime leggi citate. In particolare segna la fine dei cosiddetti “affidamenti in house” (per gli affidamenti superiori a € 900.000,00 annui) e stabilisce che tali affidamenti – per quanto riguarda le società partecipate dai comuni, concessionarie e affidatarie di servizi pubblici locali – cessano improrogabilmente e senza necessità di apposita deliberazione dell’ente affidante alla data del 31.03.2012.

    Rientrano nel regime transitorio: trasporti, rifiuti, illuminazione pubblica.

    I settori esclusi sono:

    a) servizio idrico integrato (affidamenti anche in house; tariffe post referendum 2; situazione AATO);

    b) servizio distribuzione del gas (gare di ambito);

    c) servizio farmacie comunali.

    La norma, di natura precettiva, comporta che alla scadenza del del 31.03.2012 tali tipologie di servizi non potranno essere espletati dalle società oggi affidatarie, di conseguenza, la città rimarrà – in mancanza di immediate iniziative dell’ente locale – assolutamente priva di questi servizi, con le prevedibili ricadute di natura sociale ed economica.

    La norma, che adegua la disciplina dei servizi pubblici locali ai principi comunitari dell’Unione Europea – in particolare al rispetto delle regole concorrenziali e dei principi generali relativi ai contratti pubblici – prevede ed impone alle amministrazioni locali, anche i seguenti adempimenti ritenuti prioritari:

    – art.4 comma 1: gli Enti Locali verificano la realizzabilità di una gestione concorrenziale dei propri servizi o, in alternativa, l’attribuzione di diritti di esclusiva a favore di imprenditori o società.

    – art.4 comma 5: gli Enti Locali “definiscono” gli obblighi di servizio pubblico;

    Effettuate tali scelte principali, nel caso dell’attribuzione di diritti di esclusiva, l’affidamento dei servizi pubblici dovrà comunque avvenire mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, previa acquisizione di una delibera quadro del Consiglio Comunale, che ponendo la scelta definitiva tra quali siano i “servizi pubblici locali” di rilevanza economica e i “servizi strumentali” eviti, nel rispetto delle Legge n. 248 del 2006, ogni commistione tra tali tipologie di servizi.

    Resta inoltre l’ulteriore ipotesi regolata dal comma 12 della stessa norma, che disciplina il caso di procedure aventi ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio, al quale deve essere conferita una partecipazione non inferiore al 40% e l’attribuzione di specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio.
    In riferimento alla società AMIA, bisogna prendere in considerazione la specifica normativa fallimentare cui oggi la stessa è assoggettata.

    Quindi è necessario ed urgente che il comune di Palermo si attivi operativamente con modalità e tempi che rispettino la scadenza del 31.03.2012, data nella quale cesseranno improrogabilmente e senza necessità di alcuna apposita deliberazione comunale tutti gli affidamenti di servizi pubblici locali attualmente in carico alle società partecipate del comune di Palermo.

    Questo per dimostrare qual è il loro livello di conoscenza di questa materia. Se i candidati, consiglieri comunali attualmente in carica, fossero stati consapevoli di quanto previsto da questa normativa, avrebbero fatto di tutto per predisporre delibera quadro per l’individuazione dei servizi pubblici essenziali di rilevanza economica e quelli strumentali, considerata la scadenza del 31 marzo 2012 e considerata la complessità delle scelte con le ricadute sui livelli di garanzia occupazionali, soprattutto in periodo di campagna elettorale dove per tradizione si tende ad assicurare posti di lavoro e non a metterli in dubbio.
    Ma probabilmente è meglio far decantare l’argomento, la normative e le relative scadenze, considerato che alle elezioni servono voti anche di quelle categorie che hanno necessità di continuare a nutrire speranze sulla continuazione del rapporto di lavoro nelle ex aziende municipalizzate.
    Se i consiglieri non si attivano in questo senso, è la palese dimostrazione della non consapevolezza in materia o peggio ancora, della malcelata malafede ai cittadini consapevoli e con conoscenza.

    Le successive interviste su trasporti e altri argomenti saranno acqua fresca in confronto alla tematica sulla futura gestione delle ex aziende municipalizzate e sui criteri dei futuri affidamenti dei servizi pubblici. Il divagare sui prossimi argomenti aiuterà tantissimo i candidati a conquistare consensi, ma l’argomento cardine, quella della prima intervista e quello su cui si giocheranno i dissesti finanziari comunali dei prossimi anni in Italia è già passato, almeno per Palermo. Il resto delle interviste è superfluo. Solo fumo negli occhi per i poveri di consapevolezza e conoscenza.

  12. Luca S.

    1) Nessuno ha dato una soluzione, ma solo un’accozzaglia di idee spesso (non sempre) con un denominatore comune: integrare i lavoratori GESIP e AMIA. Siamo sotto elezioni.

    2) Nuti, delusione totale. Grillo sostiene che la politica e’ partecipazione dei cittadini, Nuti dovrebbe quindi partecipare di piu’ visto che sembrava quasi quasi assente o ignaro sull’argomento.

    3) Nessuno ha il coraggio di dire che queste aziende mangiasoldi e assistenziali, oltre che incapaci, vanno chiuse. Si parla solo di risanamento. Ma un malato terminale non lo puoi risanare. Come dice blackmorpheus nessun privato si sobbarcherebbe un baraccone malandato con a bordo un grosso numero di delinquenti.

    4) Ferrandelli parla di 350 giardinieri da integrare. Mi viene in mente una battuta di Sperandeo nel film Mery per Sempre: “me lo dice lei dove minkia sono i parchi a Palermo?”.

    4) Disgustoso il modo di fare sempre campagna elettorale, che si gioca anche sui consensi di questi dipendenti AMIA/GESIP (chiamare lavoratori, moldi di loro, offende la categoria). Non e’ cambiato nulla. Concordo con xemet , siamo fregati.

  13. Luca S.

    6) Complimenti a Mobpa. Scelta geniale. Li avete smascherati tutti alla prima domanda.

  14. V:E:N:D:E:T:T:A

    quale candidato manifesterebbe mai la volontà di chiusura della gesip o il ridimensionamento di amia?
    Anche perchè se si licenziassero tutti, ci sarebbero in ogni caso migliaia di indigenti in più da campare ed un malcontento rabbioso e disperato. Già far lavorare 8 ore al giorno, sul serio, questi dipendenti, sarebbe una vittoria, poi si dovrebbe smetterla con le assunzioni. A quel punto chi veramente non può essere collocato, dovrebbe essere licenziato, come succede a qualunque azienda che ha un esubero di personale.
    Ma buttare a terra e rifare tutta la struttura amministrativa è d’obbliogo.

  15. sicano75

    Dispiace tanto vedere come la nostra città potrebbe finire in mano a potenziali sindaci che, dal punto di vista strettamente culturale hanno, almeno in occasione di questa prima ma fondamentale domanda, dimostrato una pochezza sesquipedale. Trattandosi di Palermo, culla di svariate dominazioni e quindi culture, il mio sogno sarebbe quello di assistere alle argomentazioni di una persona, giovane o anziana poco importa, realmente rassicurante, che dia fin da subito la netta sensazione di sapere ciò di cui questa martoriata terra abbia realmente bisogno. Una persona illuminata, scevra da influenze di partito ma, al contempo profondamente al corrente delle farsesche matasse politico/mafiose/clientelari presenti da una vita all’interno dei palazzi di potere panormiti; a cominciare dall’ars, luogo dove stagna il marcio, che ha tutto l’interesse a tenere Palermo in fondo al pozzo dell’ignoranza e quindi del non sviluppo. Certo, è forse questo davvero utopistico, considerato che, un sindaco del genere finiribbe forse per inimicarsi tanti di quei politicanti (e non politici si badi bene…magari ne avessimo di politici) nostrani, pronti, pur di salvaguardare i loro lucrosi interessi a farlo fuori, ahimè magari sul vero senso della parola.
    Comunque, a pelle e sensazione, qualcosa di positivo me l’hanno trasmessa soltanto Faraone, concreto e con un alone di incazzatura annessa (ovviamente per gli sprechi inutili in cui versa Palermo), e la Borsellino, che mi sembra abbia maturato una buona esperienza, suffragata dalle intenzioni di far si che gli eventuali fondi europei possano essere anche destinati alle città metropolitane, per essere reinvestiti e non piuttosto per servire a tappare buchi creati dalle cieche gestioni comunali avute fino ad oggi. Per il resto…bhè, davvero poca, pochissima roba, aria fritta, fuffa, con Ferrandelli che deve tanto crescere politicamente parlando, e che non appena dovesse mettere piede nella fossa dei leoni verrebbe sbranato in pochi attimi, con la Monastra che non mi ispira fiducia, con la maestrina dalla penna rossa Caronia, che farebbe bene a ripassare meglio la lezione per prendere il 30 e lode agli esami universitari, e infine con il povero Nuti, che invece somiglia tanto a uno di quegli universitari che, per nulla preparati, cercano di arrampicarsi sugli specchi per strappare il 18. Attenzione, Riguardo Faraone e la Borsellino niente di che rispetto a ciò che mi sarei atteso (e meno male che i candidati proposti per questa intelligente iniziativa di Mobilita non sono tutti), tutto sommato almeno sembravano conoscere a sufficienza l’argomento.
    E basta con le prese in giro, qui ci vuole un sindaco che abbia solamente a cuore, prima delle proprie tasche, il destino di questa città, un uomo/donna che ne sia realmente innamorato, un uomo/donna che abbia il fegato di zittire quella marmaglia di ladri e mafiosi che dicono di lavorare per Palermo e che invece fanno la bella vita tra party, escort, festini e festoni vari…portati in luccicanti autoblu da autisti sovrapagati che per anni ne hanno fatto i portaborse…VERGOGNA!!!!!!!!!!…..L’ignoranza di una larghissima fetta di miei concittadini è la loro grande, grandissima forza; tutti quegli abitanti delle zone disagiate di Palermo, che ahiloro e ahinoi, vivono di espedienti, e che attendono le periodiche campagne elettorali con la vana speranza di una promessa che ne possa cambiare la vita…questa povera gente, cui la parola senso civico suona come una campana stonata, è il terreno preferito per coltivare i loro interessi.
    Laddove si crea una coscienza civica, invece, si gettano le basi per cambiare. Ecco dunque che la cultura, la conoscenza, assumono, ancor più di questi tempi, i connotati di un’arma infallibile: sappiamo, in tantissimi, come stanno le cose, sia a livello internazionale che a livello regionale che a livello del nostro comune. Sappiamo chi sono i responsabili dei nostri mali, del disfacimento del tessuto sociale, chi sono i responsabili delle facce tristi che aumentano per le strade, della gente oppressa. Sappiamo chi sono i responsabili che vogliono tenere nell’ignoranza larghe fette della popolazione, per arricchire le proprie tasche. BASTA!!! Dal momento che la violenza (sarebbe un sogno, ve lo immaginate?!?! Orde di palermitani consapevoli e incazzati che assediano Palazzo dei Normanni e l’Ars…ahhhhhh che sogno!!!) è comunque da aborrire, la nostra unica strada percorribile è la conoscenza. Invito quindi i miei concittadini a non votare nessun candidato se questo davvero non vi convince. Studiamolo, quasi fossimo etologi davanti ad una cavia da laboratorio…e solo se da questa cavia si potrà tirare fuori la molecola giusto per un farmaco salvifico…bhè, allora votiamola. Le prossime elezioni diranno di che morte dovrà morire la nostra città, anzi no, piuttosto che vita (che mi piace di più) attende Palermo. Che merita la migliore delle vite possibili.

  16. grillo79

    leggo molti disappunti…credo che bisogna aspettare tutte le puntate per giudicare, specialmente i piu giovani…su molte proposte contrete vedrete che stupiranno…

  17. concordo sull’aspettare le risposte di tutti i candidati su ogni domanda proposta…tuttavia è decisamente scoraggiante sapere che non esiste un candidato che non ha un piano chiaro su come affrontare il temibile, ma praticamente molto probabile, dissesto finanziario. La previsioni di stef, che mi sembra abbastanza competente in materia, mi sembrano decisamente terrificanti. Da questa prima questione dovrebbe partire la base di ogni altra iniziativa, che si tratti di mobilità, ambiente, rifiuti, comunicazione e trasparenza o controlli e legalità. La domanda è stata fatta “a timpulata”, ma le risposte purtroppo non sono servite per ricambiare

  18. freepress

    Io sono favorevole all’ingresso di capitali privati nelle aziende quali AMAT e AMIA.
    Attualmente per cambiare una lampadina fulminata l’AMIA manda l’intero veicolo ad un privato che esegue , con molto comodo per fare lievitare i costi, i lavori per cifre letteralmente “assurde”. Il problema del pubblico è che per fare lavorare gli “amici” succedono di queste cose, tanto poi paga il “pubblico”.
    Con la partecipazione del privato, “l’amico” potrebbe lavorare solo se conviene, cioè se i prezzi sono convenienti.Idem per AMAT. Certo noi non sapremo mai quali loschi fini si celano dietro chi dirige queste aziende. A molti piace pensare che sono gestite da persone qualificate..

  19. The.Byfolk

    Scusate ma la Cartoni ha parlato di ammortizzatori sociali per i dipendenti in esubero , anche se é rimasta molto vaga..
    Mi sembra che la direzione del ridimensionamento delle municipalizzate la ha presa lei!!!
    Poi non so se per caso o per convinzione…
    Non sarete un poco troppo duri con lei? Non sarà perché è la più avvenente e quindi più stupida???

  20. @The.Byfolk

    penso che ci si riferisca al fatto che la Caronia (Cartoni?) viene dall’amministrazione Cammarata, e che quindi ha pochi alibi per giustificare lo scempio che questa amministrazione ha combinato in città. Il fatto poi che se ne sia tirata fuori all’ultimo, cambiando partito…di certo lascia abbastanza dubbiosi.

  21. Luca S.

    @grillo, blackmorpheus
    Quotando Stef, e me stesso, continuo a credere che e’ bastata questa domanda a farci comprendere la caratura di alcuni dei candidati
    Le prossime puntate saranno utili solo a vendere il solito fumo.
    Tristezza.

  22. kersal

    @Stef:
    Forse tu vivi in un altra Italia. Hai letto la relazione regionale (arrivata solo ora) sull’operato Cammarata ? Hai notato quante volte si è bellamente ignorata la legge?
    E’ accaduto nulla? Il PUT è stato approvato? Il fatto che il comune abbia pagato 900.000 euro in rimborsi ha fatto passare qualche guaio a qualcuno?
    Il problema municipalizzate a Palermo non può essere risolto. Punto. Sono troppi e sono molto violenti e hanno in mano i servizi essenziali della città. Nessun privato, tranne se non bene *incentivato*, si prenderà mai tali dipendenti, perchè sono del tutto ingestibili.
    Quindi osserviamo ancora una volta lo scempio di questa ormai_brutta città….

  23. qualunquemente

    be io penso che tutte le risp, sono un pò sul generico di concreto niente,io penso che il programma di questa citta si debba fare proprio sui bilanci, della citta e sulle leggi sul federalismo del 2014 visto, che chi sarà il prossimo sindaco amministrerà panche dopo il 2014,non voglio fare polemico, ma la cosa più concreta la dice Ferrandelli , ma mi deve spiegare dove prende i soldi per rendere il suo progetto sulla palermo del sole,perchè c’è una grandissima spesa iniziale,poi i tempi di realizzazione e messa in opera,be penso che prima di vedere l’opera finita se fosse lui il sindaco avrebbe finito il mandato.leggete i bilanci e partite da li a fare i programmi, spiegate alla gente in che condizioni sono le casse del comune, oggi palermo ha bisogno di un programma fatto di pochi punti concrete e attuabili,in primis ilprogramma dovrebbe parlare dei problemi e di come si possano risolvere, per portarli alla normalità. insomma i conti devono quadrare

  24. Hall t.

    Mi piacerebbe sapere chi dei candidati a sindaco ha intenzione di portare avanti il progetto lolli/notarbartolo con centri culturali, sportivi e torre con centro direzionale, salvando così fondo luparello dal suo triste destino! Secondo me il nuovo sindaco dovrebbe puntare molto su questo progetto!

  25. Luca S.

    @kersal
    Quindi confermi che queste societa’, popolate come sono adesso, sono ingestibili.
    Il che vuol dire che prescindendo da chi le gestira’, se restano cosi’, saranno sempre un DANNO per Palermo.
    Di che parliamo allora? Di privatizzazioni, di integrazioni? Sono tutte pseudo-proposte poco realizzabili per tanti dei motivi che avete suggerito tutti voi.
    La soluzione e’ RICOSTRUIRE. E per ricostruire bisogna DISTRUGGERE.

  26. kersal

    @Luca S.
    Hai visto cosa hanno combinato gli autotrasportatori? Milioni di danni, la Sicilia in ginocchio. E lo stato che ha fatto? Nulla. Perchè l’unica cosa da fare era mandare l’esercito, ma in Italia non si può fare. Quando i tantissimi ex-detenuti inizieranno a mettere a ferro e fuoco Palermo chi li potrà fermare? I vigili urbani? E intanto ovviamente bloccheranno quelli che vorranno lavorare (come è già accaduto) lasciando che l’immondizia ci seppellisca. E allora il sindaco (chiunque esso sia) chiamerà il governatore e questi il premier e arriveranno tanti soldi in deroga a qualsiasi patto di stabilità. E così il comune non avrà soldi neppure per pagare un asilo nido o riparare una strada, ma le “famiglie” saranno salve…

  27. Luca S.

    Caro Kersal,
    hai proprio centrato il punto!
    L’emergenza perenne e’ la chiave per la sopravvivenza di certi parassiti.
    Emergenza => denaro per fronteggiarla => assunzioni/precariato.

    E quindi spendi centinaia di milioni di Euro per pagare stipendi inutili (gli ultimi 45 milioni versati dal governo Berlusconi) per fronteggiare una situazione che si ripresentera’ a Maggio.


    Ed ecco che i marciapiedi sono distrutti, le strade dissestate (rischio incolumita’), la citta’ sommersa dall’immondizia, il territorio nel totale abbandono, idem gli impianti comunali.
    E se ci pensi, sono tutte cose di cui GESIP (verde urbano, impianti comunali) e AMIA (nettezza urbana e strade) si dovrebbero occupare, guardacaso l’argomento caldo di questa discussione.

    Morale: di che parliamo? di risanare (con quali soldi)? di privatizzare (chi compra)? di integrare (ancora!!!!!)?
    Nessuno osa pronunciare le parole che servirebbero e ridarebbero vita a questa citta’. CANCELLARE queste aziende di cui la citta’ e’ ostaggio ANCHE per motivi di ordine pubblico.

  28. Irexia

    Come far quadrare i conti del comune?
    Azzerando le consulenze esterne? Tagliando i superstipendi? Riducendo i costi della politica?
    Ecco un articolo di oggi, 5 febbraio 2012 de La Repubblica Palermo:
    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/02/05/news/consulenze_e_superstipendi_nelle_aziende_il_comune_ha_speso_250_milioni_in_un_anno-29363805/

    Da leccarsi i baffi!

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