Progetto di bike e scooter sharing a Palermo: chi li gestirà?

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Leggiamo con piacere la redazione di un progetto del comune di Palermo di bike e scooter sharing nella delibera di giunta municipale n. 216 del 29.12.2011 alla pagina
http://scedelibere.comune.palermo.it/scedelibere//docs/albopretorio/82053/delibera_gm_216_4.pdf

3 aree di parcheggio dedicate alla ricarica di bici a pedalata assistita e scooter elettrici.

Tanti cittadini che ormai sono abituati all’uso quotidiano della bici elettrica e dello scooter a emissioni zero potranno avere 3 parcheggi dove ricaricare i mezzi elettrici a due ruote nel centro città.

Ma prima di sentirci psicologicamente  allineati a tante altre città italiane ed europee che hanno già sperimentato queste strutture stimolando i cittadini all’uso di veicoli non inquinanti e alla mobilità più sostenibile ci poniamo una domanda, molto semplice: chi gestirà queste strutture negli anni?

Ci domandiamo questo perché ormai ci siamo abituati da anni all’inaugurazione di opere infrastrutturali che il giorno dopo il taglio del nastro non prevedono nessun soggetto gestore.

E questo in una città difficile come Palermo comporta senza ombra di dubbio, come l’esperienza passata ci insegna, attività di vandalismo che in pochi mesi rende vano ogni progetto pubblico a favore dei cittadini.

Riteniamo utile l’uso di telecamere per il videocontrollo e anche l’uso di software online per la programmazione dell’uso delle colonnine, ma ci piacerebbe che qualcuno competente dell’amministrazione comunale ci dicesse chi gestirà operativamente queste colonnine di ricarica (AMAT, Gesip, personale comunale, privati ???), chi effettuerà la manutenzione nei mesi e negli anni, chi aiuterà i cittadini interessati alle prime operazioni di uso delle colonnine di ricarica, in quali orari saranno disponibili queste strutture,  e soprattutto se sono già stati predisposti dei fondi necessari per effettuare la manutenzione obbligatoria negli anni di queste colonnine elettriche.

Nel progetto dell’opera all’interno della delibera non leggiamo questi particolari gestionali che riteniamo essere indispensabili affinchè queste nuove strutture pubbliche possano godere di lunga vita, a differenza di quanto avvenuto nel passato.
Nel 2012 i progetti di opere pubbliche carenti degli essenziali aspetti gestionali operativi ed economici (piani di gestione) rischiano con molta probabilità di essere obsoleti prima ancora della loro realizzazione.

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12 Thoughts to “Progetto di bike e scooter sharing a Palermo: chi li gestirà?”

  1. mediomen

    Come sempre si fanno le cose senza “capo e coda” iniziativa fallita in partenza, postazioni abbandonate a se stesse. Quello che manca, o se ce non si vede, è un responsabile al Comune del decoro urbano. Tutti vedono il degrado ma chi potrebbe segnalarlo si gira la testa dall’altra parte, chi lo vorrebbe segnalare non sa a chi segnalarlo, perdendosi nei meandri degli enti che gestiscono le cose pubbliche.

  2. Più che altro manca la cultura della “longevità” e della “programmazione”, perchè come è scritto nell’articolo ad aprire le strutture sono tutti bravi, a mantenerle efficienti assolutamente no.
    D’altronde quando arrivano finanziamenti a pioggia, con il portafoglio gonfio è facile indire bandi e stilare progetti.
    I problemi nascono quando bisogna individuare le voci nei bilanci comunali per la gestione logistica annuale dell’opera stessa.

  3. Athon

    Sì, fermo restando che l’iniziativa è lodevole, vogliamo sapere chi gestirà queste strutture.

  4. lisemiso3

    L’INIZIATIVA E’ VALIDA,LA REALIZZAZIONE DIFFICILE,IL MANTENIMENTO DELL’OPERA, CON LE TESTE DEI NOSTRI AMMINISTRATORI E DI MOLTI CITTADINI QUASI IMPOSSIBILE.PERO SAREBBE BELLO VEDERE UN GIORNO IL CENTRO STORICO DI PALERMO CHIUSO AL TRAFFICO,SENZA RUMORI DI MACCHINE E AUTOMOBILISTI INFEROCITI ,CON LO SCORRERE LENTO E SILENZIOSO DI BICICLETTE.SOGNARE NON COSTA NULLA .(FORSE)

  5. Otto Mohr

    Iniziativa bellissima e che credo avrà grande successo. Consideriamo infatti che l’entrata in vigore del bike sharing non avverrà sotto questa amministrazione, ma sotto la successiva il cui sindaco sarà eletto in primavera….io sono fiducioso sulle doti del nuovo sindaco, chiunque esso sia!

  6. Freddie

    Sarebbe utilissimo…in giro per la città si vedono un sacco di scooter elettrici della zenit project, se ci fosse la possibilità di ricaricare le batterie anche mentre si è fuori quasi quasi venderei il mio scooter tradizionale e passerei all’elettrico.

  7. ora non è per screditare l’iniziativa in partenza. Ma cosa credono di fare con sole tre postazioni???
    fino all’altro giorno, leggevo su repubblica questa interessante notizia di come in Italia la mobilità ecosostenibile e in particolare il bike sharing siano bisfrattate.

    riporto i dati: “.. a Bruxelles (140.000 ab) ci sono 2.500 bici collettive con 180 stazioni, a Parigi oltre 20.000 bici con 1.800 stazioni, a Lione 4.000 con 340 stazioni, a Barcellona oltre 6.000 bici con 428 stazioni, a Siviglia 2.500 bici con 250 stazioni, a Londra oltre 6.000 bici con 400 stazioni. In Italia solo a Milano dispone di un numero con 4 cifre: 1.400 bici. .. a Roma le biciclette condivise sono 120 (le bici, non le postazioni), per 2,7 milioni di abitanti!!!

    In particolare vorrei far notare a livello italiano, la differenza tra roma e milano. A milano, seppur l’offerta sia pur sempre esigua in confronto alla media europea, una buona gestione e un numero accettabile di postazioni rende il servizio fruibile a molte persone. A Roma, un numero limitatissimo di bici e postazioni ha portato al misero fallimento del bikesharing, clicka per vedere come le postazioni vuote sono state sommerse dai motorini.

    A Palermo che vogliamo fare? Non ci rendiamo conto che fare questo progetto sono soldi buttati in partenza??? In questi casi col “meglio di niente” non funziona! Meglio niente che un’incompiuta o una cosa fallimentare in partenza!!
    Chi può fermi questa becera iniziativa, o se è possibile sfrutti questa finta volontà di fare (a fini elettorali? a fini di far lavorare qualche amico? non vedo altre motivazioni..) per promuovere qualcosa di valido che sia sfruttabile dalla gente!!!

  8. Come non vogliono capire che il bike sharing non è una cosa per giocare, non serve solo a farsi belli per fare programmi elettorali o per dire a fine anno “lo abbiamo fatto”!! Il BS è uno strumento validissimo per ridurre il traffico!!
    Unito a delle navette può addirittura risolvere la mobilità interna di un centro storico chiuso alle auto!! Ci rendiamo conto che non si può liquidare a un progettino??
    E’ uno strumento talmente valido e importante che non bisognerebbe badare a spese per quanto riguarda postazioni, numero di biciclette, sistemi di sicurezza, risorse umane impiegate nell’assistenza tecnica e che nell’assistenza agli utenti! Ci rendiamo conto che potrebbe essere importante almeno quanto il tram??
    Ci rendiamo conto che vale la pena fin da subito fare un piano si bikesharing/mobilità ciclabile cittadino? E che sarebbe indispensabile cominciare non dai piccoli numeri ma direttamente da un parco bici non inferiore alle 900 unità (900 per cominciare!!)?? altrimenti che obbiettivo potremmo mai raggiungere?

    Ragazzi, svegliamoci, a che possono mai servire 3 postazioni se non a rubare soldi!!!?? Cavolo!

  9. inziativa estremamente lodevole e intelligente. Palermo è una città che, a differenza di quanto pensino molti, ben si presta all’utilizzo delle biciclette. Morfologicamente non presenta grandi dislivelli, andare in bici è un piacere. Le piste ciclabili sono ancora troppo poche (a proposito ma quelle di via libertà sono a norma o no?) e ci sono troppe zone aperte al traffico veicolare che dovrebbero essere chiuse anche al padre eterno.io invece propongo una cosa: camminando in bici in questi giorni ho appurato come il palermitano medio se ne infischi delle piste ciclabili (anche mal segnalate, vedi quella di via libertà); pertanto ho pensato che il corpo dei vigili urbani dovrebbe dotarsi di biciclette su cui fare andare delle pattuglie che controllino eventuali infrazioni commesse dagli automobilisti sulle piste (es. parcheggi sulla pista ecc…). dite che è una cosa così impossibile? cioè è impossibile fare valere un po’ di civiltà in questa città?

  10. surferman

    Io sono ciclista, e spesso vado a lavoro in bici. L’iniziativa di per sé è lodevole, ma Palermo è veramente una città difficile. Sé leggete l’articolo di repubblica http://www.repubblica.it/motori/attualita/2011/12/29/news/inghilterra_strage_di_ciclisti_e_l_effetto_della_crisi-27314877/ e lo trasferite a Palermo, mi vengono i brividi.

  11. amazzon64

    Salve, sono l’Ing. Antonio Mazzon (amazzon64) il responsabile del procedimento e il progettista delle iniziative riguardanti il bike sharing e la mobilità sostenibile. Ho pensato di intervenire, per la prima volta e come privato cittadino, su questo blog per fornire alcune informazioni che credo possano servire ai miei concittadini per formarsi liberamente una opinione sui progetti in questione, approfondendo le scarne notizie riportate sui giornali. Innanzitutto è possibile trovare tutti i contenuti delle Delibere di approvazione ai seguenti indirizzi internet.
    http://scedelibere.comune.palermo.it/scedelibere//docs/albopretorio/82053/delibera_gm_216_4.pdf

    http://scedelibere.comune.palermo.it/scedelibere//docs/albopretorio/82053/delibera_gm_231_4.pdf

    Vi informo, inoltre, che il 10 gennaio p.v. alle ore 10,30 si terrà alla Sala delle Lapidi una conferenza stampa per la presentazione dei progetti, aperta a tutti gli interessati, oltre che ai giornalisti.
    Vi informo, inoltre, che il Programma prevede un impegno finanziario di circa 15,6 milioni di euro con un finanziamento del Ministero dell’Ambiente di circa 11 milioni. Il finanziamento non è stato erogato a “pioggia” come sembra credere qualcuno, ma perchè il programma che ho presentato è risultato tra i vincitori di un regolare Bando del MATTM, al quale hanno potuto partecipare le città metropolitane italiane.
    Devo testimoniare, da cittadino, di aver visto l’Assessore all’Ambiente Michele Pergolizzi il 30 novembre fino alle 4,30 del mattino successivo, dare il proprio massimo impegno affinchè questo importante progetto fosse inserito nel Bilancio Comunale.
    Vedremo che fine faranno questi progetti e come saranno condotti anche dalla prossima Amministrazione, ma credo di aver assistito ad un esempio di buona politica.
    Credo che Mobilita Palermo, come è solita fare, seguirà lo sviluppo dei progetti e io rimarrò a disposizione per fornire i dati in mio possesso.

  12. rickymarket

    Magari utilizzando un progetto del genere:
    http://www.rafaa.ch/rafaa/Copenhagn.html

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