15,5 milioni di euro per la mobilità sostenibile

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Il consiglio comunale ha approvato i POD (Piani operativi di dettaglio), attraverso i quali sono previsti investimenti per oltre 15 milioni di euro a favore di carburanti meno inquinanti e al miglioramento del trasporto pubblico locale.



Secondo quanto riportato da Live Sicilia

Verrà così realizzata una stazione in metano in viale Francia (oltre al potenziamento di quella dell’Amat in via Roccazzo), grazie al cofinanziamento con Amg e saranno acquistati 19 autobus a metano, in cofinanziamento con l’Amat, per un totale, per queste due misure, di circa 4,3 milioni di euro. In più i fondi verranno investiti per la videosorveglianza delle Ztl (zone a traffico limitato) in collaborazione con l’Amg e per il potenziamento del car sharing (attualmente finanziato grazie al fondo Car sharing Italia) e del bike sharing, sia a pedale che elettrico, con la creazione di 20 cicloposteggi con gestione telematica, 40 stalli per le auto del car sharing e 10 pensiline fotovoltaiche, grazie alle quali potranno rifornirsi di energia elettrica sia le auto private che quelle del servizio di car sharing.

“Chi dice che sui temi della mobilità il comune sia fermo al palo non conosce i fatti – dice l’assessore comunale all’Ambiente Michele Pergolizzi – questi fondi erano nelle nostre casse già da fine 2010 ma rischiavamo di doverli restituire. Queste iniziative si sposano con il Put, il piano urbano del traffico, che è all’esame di quattro commissioni consiliari: due hanno già dato parere positivo, aspettiamo gli ultimi passaggi per l’approvazione in consiglio comunale. Vogliamo che i palermitani usino maggiormente i mezzi pubblici lasciando le auto private a casa, o quantomeno che utilizzino vetture elettriche o a metano, mandando in soffitta quelle con motore a scoppio o a gasolio, fossero anche euro 4 o euro 5”.

Inoltre, verranno acquistati mezzi e macchine operatrici a bassa emissione che verranno messe a disposizione degli uffici comunali. “Grazie al Prp, inoltre – continua Pergolizzi – il traffico merci verrà spostato dal porto di Palermo a quello di Termini Imerese, consentendo di decongestionare la circonvallazione a mare. Stiamo lavorando per rendere la città, e la qualità dell’aria, più a misura d’uomo. Voglio ringraziare gli uffici e l’amministrazione che hanno svolto un ottimo lavoro”.

I Pod adesso dovranno essere approvati in giunta, prima di un passaggio a Sala delle Lapidi. L’assessore assicura che per la prossima primavera saranno tutti, o quasi, completati. “Prima che si insedi il nuovo sindaco – dice Pergolizzi – faremo questo bel regalo alla città. Per l’approvazione PAin giunta ci vorranno una decina di giorni, abbiamo già chiuso le convenzioni con le società partecipate e il Coime, superando anche l’impasse dovuto al mancato via libera a un emendamento del mio predecessore, che aveva creato qualche incomprensione politica. Adesso tutto è stato risolto, avvieremo presto i bandi di gara”.

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9 Thoughts to “15,5 milioni di euro per la mobilità sostenibile”

  1. grillo79

    ullalla’!! speriamo che non vadano tutti in fumo…

  2. franz

    @grillo79, anche perchè sarebbe un ulteriore inquinamento.

  3. stef

    il car sharing è un servizio integrativo alla mobilità urbana che potrà essere valutato realmente in termini di efficacia ed economicità gestionale solo quando finiranno i finanziamenti pubblici ad esso destinati da qualche anno.
    Sarebbe utile conoscere i dati reali sui km percorsi, sul numero delle corse giornaliere, sui costi totali di gestione e sui ricavi, e fare un confronto numerico.

    Sul servizio di bike sharing bisogna programmare un attenta attività quotidiana (365 giorni all’anno) di conduzione del servizio e presidiare i siti per evitare possibile vandalismo. Bisogna inoltre programmare manutenzione ordinaria quotidiana al fine di rendere più lunga la vita dei veicoli e disporre delle relative risorse finanziarie.
    Considerata la tradizionale politica gestionale dell’amministrazione comunale di molte attività sarebbe auspicabile porre la dovuta attenzione a questi aspetti prima di realizzare qualsiasi nuova infrastruttura sul suolo pubblico.
    Bisogna avviare una campagna di comunicazione tale da rendere appetibile il nuovo servizio e prevedere operazioni di prelievo e rilascio dei veicoli quante più semplici possibili.

    Il videocontrollo della mobilità urbana è essenziale, soprattutto in una città senza regole come Palermo, per monitorare, per prevenire comportamenti scorretti, per sanzionare, per fare capire al cittadino che non può fare quello che crede perchè diversamente paga.

    Anche le stazioni di rifornimento di metano sono essenziali per ridurre la dipendenza dai carburanti derivati dal petrolio, anche considerando i numerosi modelli di veicoli già predisposti dalla fabbrica per l’uso del metano.

  4. coltastino

    Ciao a tutti, prima di tutto vi volevo fare i complimenti per questo sito. Vi seguo ormai da parecchi mesi e vedo che siete sempre molto informati e propositivi 🙂
    In merito a questo articolo volevo riportare la mia esperienza personale…Vivo a Montpellier (Francia) da circa 4 mesi (per il progetto erasmus)…città efficientissima…è senz’altro un modello da seguire per palermo e per i palermitani; seppur non paragonabili in termini di dimensioni le due città sono molto affini per quanto riguarda la collocazione geografica (vicinanza del mare…dista poco più di 10 minuti dal centro) e la situazione meteo (un clima mite…quasi paragonabile a quello di Palermo);
    La città, con il sostegno dell’amministrazione comunale,ha messo a punto un restyling totale del servizio di mobilità pubblica con l’apertura di due linee tram (linee 1 Odiesseum linee 2 Jouchou) e si sta aprestando all’apertura di altre due linee (la linea 3 in direzione mare e linea 4); Tutte e quattro le linee entreranno in funzione entro la fine del prossimo anno…i lavori sono durati circa 10 anni….niente male considerando che le linee tram sono molto curate (ottime rifiniture e in qualche parte c’è anche il prato) lunghe (forse più lunghe di quelle che si stanno apprestando a consegnare a Palermo) e lambiscono tutti i punti più importanti della città, centro e periferia, nessuna zona è esclusa.
    Per quanto riguarda il servizio di bike sharing…beh…quando sono andato a chiedere informazioni al TAM (Transport agglomeration de montpellier) sono rimasto sorpreso…ho preso in affitto per tutto l’anno (in coincidenza del periodo di permanenza dell’ erasmus) una bicicletta nuova fiammante alla cifra irrisoria di 25 euro per tutto l’anno (l’unica clausola è la seguente: in caso di smarrimento o furto [devo dire che non sanno cosa significhi la parola FURTO qui a Monpellier…ma sanno molto bene il significato di CIVILTA e RISPETTO per gli ALTRI) devo corrispondere il pagamento della bicicletta per un costo totale di 150 euro…problema che ho risolto acquistando da Ikea una robusta catena di 14 euro….facile no?].
    Spero che questa mia testimonianza possa essere spunto di discussioni e di proposte…anche in consiglio comunale. Montpellier, e di questo sono sicuro, potrebbe essere fonte di ispirazione per la futura amministrazione comunale.
    Coltastino

  5. V:E:N:D:E:T:T:A

    Bene per tutto, tranne che per le ZTL, che non è un servizio in più, ma una costrizione,un tentativo di far cassa ed una differenziazione tra chi ha l’auto nuova e chi no.

    Spenderei soldi invece per sradicare le doppie file dalla mentalità palermitana, con mezzi molto più economici (dove sono finite le strumentazioni che leggono la targa, da montare sulle pattuglie?).

    Prima di giocare la carta delle ZTL, Palermo ha bisogno di tutto il resto, vedi nuove linee tram, metro, piste ciclabili capillari, riorganizzazione dei capolinea Bus e conversione a metano di tutti gli autobus, interventi sulla viabilità, ma soprattutto dei nuovi vigili che multino le soste vietate. Credo che con questi interventi,che per logica vengono prima, la città cambierebbe volto; e le ZTL le lasceremmo a Milano.

  6. MGM

    @V:E:N:D:E:T:T:A
    Sono pienemente daccorco con te. Se si utilizassero anche solo 1/10 dei fondi stanziati, con 1.550.000 milioni di euro, si potrebbero fare dai 10km ai 50km di piste ciclabili. date un occhiata a questo prezziario “http://www.fiab-onlus.it/downl2/prezpist.pdf”.
    Questo si che sarebbe un “corretto” investimento per il futuro della città. Anzicché comprare autobus a metano che resteranno in magazzino come quelli che già ci sono. Per non parlare delle cifre dell’impianto di videosorveglianza, investimento già in gran parte fatto ma come a piazza Marina fuori servizio.
    Caro assessore più che un “bel regalo” come lei dice mi sa che ci state facendo solo il pacco regalo.

  7. MGM

    errata corrige…d’accordo non daccorco…

  8. grillo79

    @MGM
    mi dispiace illuderti ma le piste ciclabili costano un po di più…e poi 10 km di piste sono pochissime…Se dai una occhiata ai link seguenti trovi il costo di una rete ciclabile x come si deve realizzate in diverse citta italiane e straniere:
    http://www.comune.re.it/retecivica/urp/pes.nsf/web/Bccltt4?opendocument
    – ttp://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16992
    http://www.labikeplan.org/
    http://www.toronto.ca/cycling/bikeplan/index.htm

    Il costo si aggira tra 40mila e 120mila euro al kilometro (a seconda se venga o meno realizzata la corsia preferenziale chiusa, a singola o doppia circolazione)…La RETE CICLABILE (ovvero l’insieme delle piste che si intrecciano a formare un continuum nella città) è proporzionale sempre alla dimensione della città stessa, e per Palermo dovrebbe oscillare tra 250 e 300 km di piste, per una spesa complessiva di circa 60 milioni di euro, che sembrano tanti ma non lo sono neppure se si considera il risparmio che il comune e la collettività ne ricaverebbero in termini di viabilità, salute, decoro urbano…
    Con i fondi che stanzierà il comune per il bike-sharing (20 cicloposteggi) si e no ci saranno 400 biciclette, che è comunque un inizio, mentre per creare un sistema realmente funzionale che porti a circa il 25% degli spostamenti su bicicletta, di mezzi ne servono almeno 5000, cioè 15 volte tanto!! comunque potrebbe essere un inizio, nonostante qui non si parli di nuove piste

    Concordo con chi sostiene che un po di soldi vanno stanziati per gli aspetti “culturali”, anche se bisogna puntare molto sul controllo (le telecamere potrebbero essere un buon inizio)…

  9. Irexia

    Fare un regalo prima che si insedi il nuovo sindaco… mi puzza di manovra elettorale…
    Comunque, bando alle diffidenze…
    Spero che oltre a fare il bike-sharing in città si mettano rastrelliere per le bici dei privati!
    E soprattutto: vigili per strada, vigili per strada, vigili per strada! Si possono mettere tutte le regole che volete, ma se non ci sono i sanzionatori delle trasgressioni, le regole servono soltanto a sporcare i fogli su cui vengono scritte!

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