L’importanza della segnaletica orizzontale

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Qualche giorno fa mi capitava di passeggiare in via Cluverio (ma qualsiasi altra via sarebbe stata ugualmente adatta allo scopo del post) e subito mi risalta all’occhio, paradossalmente, il bianco “luccicante” delle strisce pedonali appena rifatte.

Partendo dal presupposto che in città la segnaletica orizzontale è totalmente invisibile e scolorita, mai curata, un “bianco” del genere non poteva non destarmi.

Passo spesso da questa via e le auto sono sempre parcheggiate sino alla fine del marciapiede, in barba agli scivoli pedonali, le strisce e quant’altro.

Sarà un caso ma, con le strisce così evidenti, la situazione era quella della foto, ovvero niente auto che intralciavano il passaggio. Ed è normale che lo sia, perchè una segnaletica così forte induce l’automobilista a pensarci due volte prima di mettere le quattro ruote sopra. Qui a Palermo si penserebbe prima alla multa e poi al fatto che si ostruisce il passaggio al pedone.

Comunque sia, le strade con la segnaletica in evidenza sono più sicure, belle da vedere e, nel nostro caso, sono deterrenti per l’inciviltà della gente.

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18 Thoughts to “L’importanza della segnaletica orizzontale”

  1. mediomen

    Concordo pienamente. Circolando a piedi (sigh) si nota molto la differenza, quando le strisce sono evidenti, molti automobilisti, ad un accenno per attraversare , si fermano educatamente. La manutenzione delle strade è molto importante e necessaria!

  2. Fabion54

    Io invece vorrei criticare proprio le strisce…Ho notato che la vernice che stanno usando per rifarle si deteriora moolto facilmente, anche in questa foto si nota come le strisce avranno due-tre giorni massimo, ma nella parte centrale sono già di nuovo nere. Così non è possibile, è inutile rifare la segnaletica se dopo due mesi è già scomparsa!
    Ho notato che le strisce vengono realizzate con una speciale vernice che viene spruzzata a terra, ma non è che la ditta ne usa il minimo indispensabile?In modo tale da deteriorarsi facilmente ed avere continuo lavoro?

  3. pepposki

    Anni fa in alcune zone di Palermo si sperimentarono delle strisce pedonali “adesive” venivano incollate a caldo sull’asfalto. Magari capitava che col passare del tempo la forma si deteriorasse ma l’attraversamento rimaneva ben visibile per molti mesi. Secondo me per risolvere il problema alla radice si dovrebbe risolvere in fase di “costruzione” del manto stradale. Usando asfalti di diverso colore, o un modo più carino ed elegante potrebbe essere quello di realizzare gli attraversamenti utilizzando dei mattoncini, tale soluzione se fatta ad opera d’arte ed utilizzando materiale di qualità sarebbe praticamente eterna.

  4. Luca

    Ho sempre pensato che una delle prime cause della sregolatezza del traffico e del modo di guidare Palermitano siano frutto della mancanza di segnaletica nelle strade.
    Ovunque ci sono strisce che indicano esattamente cosa non dovresti fare, che non dovresti muoverti da una corsia all’altra, che non si posteggia in certe aree…
    Da noi non sono mai esistite segnaletiche degne di questo nome.
    Io credo che faciliterebbe anche il riconoscimento delle colpe in incidenti in cui, sebbene evidente, spesso ci si batte per una questione di centimetri. La segnaletica aiuterebbe eccome!
    Aggiungo che andrebbe seriamente valutata anche in prossimita’ degli incroci, nell’ambito dell’attraversamento verticale degli stessi.
    Ma siamo a Palermo…mi scuso per la futilita’ relativa all’espressione di certe speranze…

  5. xemet

    io invece la settimana scorsa ho visto una strada dove avevano rifatto le strisce…ma siccome in corrispondenza delgli scivoli c’erano le macchine parcheggiate li’ non le hanno potute rifare. Quindi le strisce nuove solo al centro della strada. Cioe’, invece di utilizzare il carro attrezzi per rimuovere le auto in divieto di sosta ALMENO per poter dipingere le strisce hanno dipinto attorno alle auto…

    Da non credere.

  6. The.Byfolk

    Purtroppo anche io ho visto una cosa simile, in via Tasca Lanza…

    Il caso però riguarda la pulizia (spazzolamento) , con apposito automezo dello zoccolo del marciapiede destro.

    Tale automezzo passava sorprendentemente al centro della carreggiata dove trovava auto in sosta…..faceva lo slalom in pratica.

  7. Antonio Beccadelli

    Concordo con chi ha già scritto:
    – che le strisce pedonali “scompaiono” velocemente (sono fatte con lo zucchero a velo?);
    – se rifatte, non vengono rimosse le automobili che ne impediscono il totale rifacimento (solo a Palermo è possibile un intervento che potremmo definire come “dove vede mia suocera”!).

    Ritengo che le strisce pedonali poco visibili o semi-cancellate costituiscano un comodo “alibi” per gli automobilisti che sono sempre “impremurati” e che “purtroppamente” non vedono coloro che “disperatamente” cercano di attraversare le strade. Ritengo, inoltre, che esse debbano sempre essere segnalate dai previsti cartelli verticali.

    Segnalo, infine, che tutto il “quadrilatero” compreso – alla grossa – fra via Goethe, corso Finocchiaro Aprile, via Narbone e via Dante è del tutto privo di strisce pedonali (di qualcuna di esse si intuisce soltanto una scoloritissima “sindone”!).

  8. politicifannulloni

    A Bolzano non si usa lo spray per disegnare le strisce pedonali, si usano gli adesivi, che non si deteriorano o sporcano dopo 2 giorni, ma durano molto tempo, direi mesi. Ci vuole tanto per osservare quello che già è un’abitudine in altre città?

  9. trunk

    Realizzare la segnaletica orizzontale a Palermo sono soldi persi, dopo 24 ore tutto scompare ed i pericoli restano.

  10. franz

    Ritengo che prima di rifare le strisce pedonali bisognerebbe rifare l’educazione civica alla gan parte degli automobilisti e dare una spolverata al codice stradale anche per gli addetti alla vibilità. Le strisce spesso sono collocate a sentimento, cioè dove, se non servono, addirittura creano più pericoli. Avevo aperto una discussione in merito alle strisce collocate davanti le fermate dei bus, le più pericolose; quelle collocate a diversi metri dall’imbocco delle strade senza tenere conto che gli automobilisti entrano in accelerazione, come fossero in pista, trovandosi davanti l’ostacolo del pedone che sta attraversando. Le strisce, in linea di massima, dovrebbero rappresentare il prolungamento virtuale del marciapiede, laddove viene interrotto dalla strada che lo attaversa, per cui il pedone sarebbe più visibile agli automobilisti che si accingono a svoltare, con conseguente rallentamento. Inoltre se tutti gli attraversamenti pedonali avessero una cartellonistica luminosa, anche in caso di scolorimento delle strisce non ci sarebbero più giustificazioni per l’inciviltà degli automobilisti.

  11. emmegi

    @politicifannulloni

    Anche a Palermo si usano le strisce in elastoplastico, ma non mi pare che i risultato siano molto diversi: dopo pochi giorni sono scure

  12. politicifannulloni

    Non sono d’accordo con te, come mai a Bolzano rimangono bianco latte? Forse la qualità?

  13. xemet

    “Non sono d’accordo con te, come mai a Bolzano rimangono bianco latte? Forse la qualità?”

    No, semplicemente vengono pulite, sia dai mezzi appositi che dalla pioggia.

  14. politicifannulloni

    Mai visto mezzi che puliscono le strisce in 5 anni vissuti a Bolzano.

  15. Irexia

    Le strisce sull’asfalto sono una guida utilissima per la circolazione! Aiutano l’automobilista a ricordarsi delle strisce pedonali, del senso dei posteggi, di fermarsi allo stop…
    In questo sito qualche tempo fa si è aperta una discussione sulle strisce tracciate in via Venere: alcuni dicevano che fossero totalmente inutili, invece io trovo siano tutto il contrario! Le macchine finalmente posteggiano rispettando la pista ciclabile e le auto in movimento, poichè percepiscono la carreggiata ridotta per via dei parcheggi segnati sulla destra, camminano più lentamente e si incolonnano rispettando i parcheggi stessi (nonchè i ciclisti!)!
    Ritengo che il fatto che la segnaletica orizzontale di Palermo faccia delle mere “apparizioni” sulle strade dipende, oltre al fatto che si ha poco interesse a tracciarle, alla qualità dell’asfalto e della vernice: intendo dire che bisognerebbe tenere conto delle temperature che devono reggere, non tanto quelle sotto lo zero quanto quelle sopra i 40°!

    @ pepposki
    Qualche anno fa usarono le strisce da incollare che dopo qualche tempo non solo si deformavano, ma si stracciavano o si accartocciavano. Inoltre risultarono pericolose per i motociclisti soprattutto con la pioggia causando parecchie cadute (e immagino causa contro il Comune).

    Ad Asti ho visto che gli attraversamenti pedonali erano fatti con delle specie di sanpietrini bianchi risolvendo una volta per tutte il problema della visibilità: si potrebbero adottare anche qui a patto che nel fare eventuali lavori gli operai avessero cura a riposizionarli e non causassero problemi di aderenza!

  16. capricorno

    Sono abbastanza informato sull’attività dell’AMAT di apposizione di segnaletica orizzontale (perchè ho amici lavorano in quest’ambito) e le cose non stanno come sembra apparire dai commenti precedenti. AMAT utilizza una vernice di altissima qualità (tant’è che ogni tanto capita che le gare di acquisizione della vernice rimangano deserte per mancanza di tutti i requisiti richiesti dal prodotto) e la spande nella giusta quantità (tecnicamente è deleterio superare uno spessore consigliato perchè il dipiù viene subito asportato dal passaggio del traffico). Ha anche speso denaro per sperimentazioni con l’Università di Enna. Il problema sta negli asfalti, non nelle vernici. Troppo bitume negli strati superficiali, che, spalmato dal passaggio dei veicoli, annerisce subito le strisce. Avete mai notato che dopo un bell’acquazzone e dopo l’azione pulitrice del passaggio dei veicoli la segnaletica riappare?
    Per quanto riguarda le lamine in elastoplastico, in Italia sono solo 2 i produttori, entrambi di qualità ottima… ma subiscono la stessa sorte della vernice… si anneriscono… Il problema della segnaletica orizzontale potrebbe essere migliorato se 1) si dimezzasse il numero degli attraversamenti (in nessun’altra citta del mondo ne esistono così tanti, ma qui la responsabilità è del Comune, che decide dove metterle, non di AMAT); 2) qualcuno cominciasse a imputare anche agli asfalti il problema.

  17. Irexia

    Effettivamente mi sembra di ricordare che l’AMAT avesse indotto uno studio sulle vernici con l’università di Enna… Ma la competenza sugli asfalti di chi è? Dell’AMIA? E perché le due società di proprietà del comune di Palermo non lavorano in sinergia?!

  18. thesearcher

    @capricorno – condivido. La qualità della vernice non è il problema. E’ lo schifo di asfalto che depongono. Per non parlare dei rattoppi…

    La segnaletica orizzontale è di assoluta importanza, come quella verticale, ma anche l’assiduo controllo da parte della Municipale (che è prossimo a zero) e non da meno quanto sostanziosa sia la contravvenzione.

    In ogni caso, io avevo già sollevato la questione della qualità dell’asfalto e ho già notato il riemergere questo tema più volte con tutti noi che giriamo attorno al discorso, ognuno che dice la sua più o meno corretta, ecc…insomma, a parte l’ottimo lavoro dei ragazzi di MP, i commenti purtroppo lasciano il tempo che trovano, parliamo, parliamo…mi sta sorgendo un dubbio…

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