I cassonetti senza coperchio

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Un ‘interessante quesito  che  viene posto circa i cassonetti della nettenza urbana sparsi in città.   

Salve vorrei concentrare l’attenzione sulle condizioni igienico-sanitarie della nostra città. Infatti a parte la sporcizia ovunque per le strade, le discariche abusive disseminate sul territorio cittadino, le carcasse di auto abbandonate, anche i comuni cassonetti dell’immondizia palermitani costituiscono un problema non solo estetico. Infatti, seppur teoricamente dovrebbero essere forniti di coperchio, in modo tale da essere aperti solo quando si gettano i rifiuti, e per tutto il resto del tempo chiusi, la maggior parte dei nostri cassonetti stanno 24h/24 aperti mostrando il loro piacevole contenuto a tutti e deliziando con i delicati odori che vi fuoriescono i residenti.

Secondo voi questa abitudine è degna di una città europea del 21° secolo?

 

Viene anche in mente la cattiva abitudine di molti nostri concittadini nell’apporre una tavola di legno ad alcuni cassonetti affinchè rimangano col coperchio perennemente aperto. Già, perchè premere il pedale a quei pochi cassonetti intatti, costa davvero molta fatica…

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16 Thoughts to “I cassonetti senza coperchio”

  1. Fabion54

    Il problema è che il pedale molte volte si guasta e sei costretto ad aprire manualmente il contenitori e non è proprio il massimo!
    Altre volte il coperchio viene rotto da “vandali”.
    E’ da molto tempo che non vedo i cassonetti con il pezzo di legno, forse perchè non esiste più un coperchio di un cassonetto a Palermo??
    Lo sapete come si risolve la cosa?Estendendo la raccolta porta a porta in tutta la città! Non solo in alcune zone del centro!
    E fateci caso che dove c’è la raccolta porta a porta la quantità di rifiuti per strada è notevolmente diminuita, parlo proprio di lavatrici, frigoriferi, pezzi di legno, carcasse di motori che vengono gentilmente accostati ai cassonetti.

  2. Maxsimo

    Con i cassonetti col coperchio come si fa a lanciarli dal finestrino dell’auto.
    Il primo problema come dimostra la foto e svuotarli con regolarita,altrimenti il coperchio non chiude e il pedale si spacca.In altre città come Roma ci sono i coperchi.Il pesce puzza dalla testa del cassonetto.

  3. moscerino

    è strano constatare che città come Piacenza hanno proceduto per fasi ad un sistema che ha indtto il cittadino a selezionare le immondizie, ovvero dapprima ha provveduto a diminuire la tarsu nei quartieri dove la differenziata superava una certa percentuale, successivamente a adoperato la tecnologia cassonetti interrati, aperti dal depositario con tessera elettronica (magari la tessera sanitara che è prevista di microchip), dove a seguito di codice personale si apre il servizio di deposito richiesto, e una volta eseguito il rilacio il computer comunica il risparmio in tempo reale sulla prossima bolletta.
    In alcuni casi si è verificato che il cittadino sia stato pagato per la sua attenzione all’ambiente, e non stiamo parlando di paesini della Svizzera o della Scandinavia.
    E’ così difficile adoperarsi in tale termine, credo che per un progetto del genere vi siano anche fondi EU relativamente all’ambiente.

  4. trenoazzurro

    Quello dei coperchi è un enigma storico a cui non ero mai riuscito a dare soluzione …finchè una puntata di “Mi manda Rai 3” l non ha risolto misterioso arcano. Non ricordo quele fosse il tema per la precisione, ma in quella puntata delle riprese notturne ritraevano gli operatori ecologici (non palermitani, ma di una località della Calabria)che, dopo le operazioni di svuotameto dei cassonetti, sistematicamente bloccavano i coperchi in posizione “aperta”. Non posso concludere con certezza che ciò si verifichi anche da noi, ma lo ritengo estremamente probabile. Una volta tanto i cittadini c’entrano veramente poco. Quali siano poi le ragioni di questo comportamento lo lascio immaginare a voi…

  5. rujari81

    Ragazzi,un mio amico é impiegato amia addetto allo svuotamento dei cassonetti con il camion,e una volta mi disse che spesso sono loro a finire di rompere i coperchi in modo che l’azienda provveda alla sostituzione con un cassonetto nuovo,perché mi diceva gli faciliterebbero il lavoro.il problema è che poi l’amia fa passare un eternità prima di cambiare il cassonetto.mi ha detto pure che sono loro a mettere le tavole di legno nei coperchio rotti perché il cittadino vedendolo chiuso e di non immediata apertura lascerebbe sistematicamente la spazzatura fuori.

  6. pepposki

    All’articolo vorrei aggiungere anche una piccola nota, relativa ai cassonetti a scomparsa…..inaugurati in pompa magna dal senatore galioto nel 2003, ben presto messi KO. Guasti, atti vandalici etc etc e l’idea “simpsoniana” di mettere la “munnizza” sotto terra andò a quel paese. Ad esempio dal 2005 circa il cassonetto a scomparsa a piazza Florio non funziona e l’AMIA ha pensato bene di non sistemarlo e di posizionargli accanto circa 5 cassonetti tradizionali…davvero luridi e maleodoranti…per la gioia dei turisti che scendono dalle navi da crociera e che spesso si ritrovano a passeggiare in questa piazza. Visto che galioto si prende un bel compenso mensile pari a circa 18.000 euro mensili, e visto che avendo fatto il 50%+1 di legislatura si è pure guadagnato una pensione pari a 3000 euro….si dovrebbe obbligare a pagare da se il ripristino di un’idea nata male sin dall’inizio…Ma questa è fantarealtà qui siamo in Italia dove vige la legge del FUTTI FUTTI che più ti arricchisci.

  7. Fabio G.

    Io mi ricordo qualche tempo fa di un discorso circa una grande quantità di cassonetti nuovi sdivacati credo a Bellolampo per “problemi”: qualcuno ne sa qualcosa, tipo che fine hanno fatto?

  8. Roberto1

    @Fabion54: nelle zone servite dal porta a porta non ci sono rifiuti? Ma sei sicuro di vivere a Palermo? Prova a fare un giro ATTENTO in queste zone e vedrai campane per la raccolta del vetro circondate da montagne di sacchetti, munnizza abbandonata dovunque, cestini getta-carte trasformati in cassonetti. Uno schifo indescrivibile.

  9. Roberto1

    Riguardo ai coperchi dei contenitori, basta guardare a città che per caratteristiche culturali sono simili a Palermo. Notavo come sono fatti i cassonetti a Bari e a Messina. Innanzitutto sono molto più grandi di quelli di Palermo e poi sono completamente di metallo, con i coperchi basculanti. In tale modo è più semplice la loro apertura e non c’è il pericolo di vedere svanire il coperchio in caso di incendi. Infatti a Palermo, molti dei coperchi sono spariti nei roghi dei giorni di emergenza rifiuti. Ormai la gente si è abituata al cassonetto senza coperchio e se domani dovessero rispuntare i coperchi la spazzatura sarebbe abbandonata ai piedi dei cassonetti.

  10. Fulippo1

    I coperchi dei cassonetti, nella maggior parte dei casi vengono divelti e tolti dagli operatori AMIA (visto con i miei occhi).

    Il perchè di questo genere di operazione è molto semplice.
    Io abito a Bonagia zona in cui, negli ultimi anni il degrado è arrivato a lvelli assurdi ed inaccettabili. Li’ colonne dei cassonetti, qualche hanno fà furono implementate con dei cassonetti nuovi di zecca con tanto di coperchio e pedale “funzionante” per la loro apertura.

    Nel giro di qualche mese, vuoi per la “selvagità” dei cittadini, vuoi per per la maldestrità degli operatori AMIA, e vuoi anche per una difettosita di progettazione,i pedali di questi cassonetti, si sono ridotti in uno stato pietoso che non nè permettevano più il loro corretto utilizzo.

    Il rifiuto, da parte di tutti di “toccare” i luridi coperchi per aprirli, ha portato ad un altra soluzione, quella di gettare per terra la spazzatura creando dei cumuli enormi davanti i contenitori, che a loro volta rimanevano completamente vuoti.

    Inizialmente gli operatori AMIA ovviavano al problema lasciando i coperchi aperti con vari attrezzi di fortuna (bastoni, cassette in legno etc.etc.), poi hanno deciso di eliminare alla base il problema togliendo tutti i coperchi di tutti i contenitori.

  11. Ben70

    @Fabion54: forse nelle zone servite da raccolta differenziata sono diminuiti i rifiuti ingombranti, in passato abbandonati in prossimità dei cassonetti; ma tutto intorno alle nuove campane per la raccolta del vetro ci sono quotidianamente quintali di sacchetti di spazzatura indifferenziata, che l’AMIA raccoglie “quando può” e di cui la polizia municipale non si occupa perchè “non hanno un organico sufficiente a contrastare il fenomeno” (sono risposte che ho ricevuto in seguito a diverse segnalazioni telefoniche)..morale: chi vive sopra a tale capmane deve sopportare gli odori e quant’altro (insetti, topi, ecc.)..mi riprometto di pubblicare delle foto esplicative!

  12. Ben70

    scusate l’errore di battitura…. “chi vive sopra a tali campane”

  13. Fabion54

    @Ben70: E’ vero, però tra due o tre sacchetti buttati lì per inciviltà e una continua nauseante, fastidiosa puzza che deriva da 20kg di spazzatura in un contenitore, preferisco la prima opzione! Naturalmente anche i rifiuti ingombranti sono diminuiti ed è già un gran passo avanti 🙂

  14. Ben70

    due o tre sacchetti? forse davvero non conosci il problema di chi vive nella zona dante/sammartino (VI ed ultimo step del progetto Palermo Differenzia, partito il 17/05 scorso)…sotto casa mia la campana è sommersa letteralmente e quotidianamente dai rifiuti, che arrivano ad occupare l’intero marciapiede per giorni!! Ma, come scrivevo sopra, farò ed invierò delle foto che illustrano chiaramente il problema!

  15. Roberto1

    Ho fatto delle foto dei rifiuti abbandonati in tutte le zone servite dalla RD. La situazione peggiore e sinceramente sconvolgente è nei dintorni di via Sammartino dove i rifiuti circondano le campane per il vetro e ricoprono totalmente i marciapiedi. Molte delle campane sono ricoperte di cartelli che invitano alla civiltà o minacciano denuncie. Ma i porci non vedono e non sentono.

  16. DanieleF

    Citta totalmente abbandonata a se stessa! State seguendo il tgs?

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