Miti da sfatare

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Viaggiando in giro per l’Europa, mi è sempre capitato di ammirare il decoro e la pulizia delle aree urbane. Sfido chiunque a mettere in discussione la perfezione quasi irritante di città come Londra, Madrid, Berlino…..ok, in realtà tutte le città che non siano quelle italiane. Tuttavia, a parer mio, l’analisi del fenomeno risulta più complessa. E’ difficile sradicare il luogo comune secondo il quale i palermitani siano dei porci a cui piace sguazzare nella propria immondizia; nonostante tutto, quest’oggi vorrei provarci. Già in Spagna avevo notato con grande stupore come i cittadini di Madrid, Malaga o Barcellona non fossero poi così diversi da noi. Gli spagnoli sporcano…e sporcano tanto; non sto parlando solo di cartacce per terra, murales o che so io. A Bilbao, dopo una sagra, la gente urinava in massa in una piazza che dopo qualche ora era satura di pozzanghere e fiumiciattoli, il tutto condito da un puzzo insostenibile.

Ora, probabilmente è facile fare il paragone con gli spagnoli, culturalmente non molto dissimili da noi…ma allora com’è che le città spagnole mantengono sempre un decoro impeccabile? Non parlo solo di pulizia delle strade, ma anche cura del verde e manutenzione. La risposta è semplice: le città spagnole hanno amministrazioni che funzionano. A Madrid gli operatori ecologici erano sempre all’opera. Se uscivi di mattina alle 6:00 li vedevi spazzare, così come alle 3:00 del mattino e durante tutta la giornata. In Spagna non si sporca meno che da noi, e non c’è più civiltà che da noi…tuttavia i cittadini pagano le tasse come noi e hanno in cambio un servizio di pulizia eccellente che noi invece non abbiamo. Ok ok, vediamo di essere più convincenti… indovinate un po’ dove ho scattato questa foto?

Trattasi di Edimburgo, l’impeccabile capitale scozzese. Sono rimasto a bocca spalancata di fronte a questa scena. In Scozia e in Irlanda hanno un sistema di raccolta di rifiuti porta a porta. In Irlanda ad esempio accatastano i sacchi di immondizia fuori dalla porta di casa applicandogli un bollino, equivalente ad una tassa dell’importo di 1€ (se vi sembra cara, vi assicuro che nell’arco di un anno viene molto meno della nostra TARSU). Una volta a settimana il servizio di raccolta rifiuti preleva porta a porta questi sacchi e li ricicla o li trasporta in discarica a seconda dei casi. Il servizio è molto efficiente, ma a parte l’orribile impatto estetico che lasciano tutti questi sacchi ammassati fuori dalle porte di casa per le vie di Dublino, può verificarsi l’inconveniente che ogni tanto qualche gabbiano o piccione decida di bucherellare i sacchi per nutrirsi, spargendo tutti i rifiuti per le strade. Altro inconveniente è dato dal clima. E’ vero che da un lato il fresco evita che questi rifiuti puzzino, ma la pioggia incessante di certo non aiuta. Insomma, le perplessità non sono state poche, e la cosa che più mi ha stranito è il fatto che a nessuno passi per la testa di utilizzare quantomeno dei contenitori di plastica dove riporre questi sacchi.

Altrettanto traumatico è stato assistere a quello che lasciano per le strade i dublinesi durante il sabato sera; in confronto piazza Ballarò è un salotto d’Ateneo. Cumuli di rifiuti in ogni angolino di strada, come raramente mi era capitato di vedere in giro. Ma c’è un problema più “serio”: l’irlandese medio è capace di consumare fino a 10 birre in una sola sera… birre che poi, se capita, andrà a “scaricare” tra i vicoletti e le strade. Lascio a voi immaginare cosa significhi tutto questo. La domenica mattina? Tutto splendente e luccicante come se niente fosse successo. Ora, senza voler difendere nessuno…non è che forse l’inciviltà dei nostri concittadini sia un po’ marginale rispetto all’entità del problema? Con queste quattro righe vorrei semplicemente dimostrare che tutto il mondo è paese. Il vero problema, a parer mio, è che a Palermo non c’è un’amministrazione seria che faccia funzionare le cose decentemente. Il vero problema è l’assenza di controlli, di manovre educative da parte di chi dovrebbe governarci. Il vero problema sono i pochi cestini spesso stracolmi. Laddove un dublinese neanche si pone il problema, il palermitano inventa il “Guerrilla Gardening” e si pulisce da solo le strade. Credo che questa città abbia la possibilità di manifestare il suo potenziale volto civile e sensibile alle problematiche, ma con un’amministrazione del genere viene difficile pure identificarsi e trovarsi. Ci sono tanti palermitani che nel loro piccolo rendono questa città un posto migliore, ma restano sempre poche (ma neanche così poche) teste isolate che rimarranno con la convinzione di lottare contro i mulini al vento. Questo perché non c’è un soggetto con cui potersi identificare e attraverso il quale essere coordinati. Altrove questo soggetto, che coincide anche con l’esempio da seguire, è dato dalle amministrazioni…noi non godiamo di questo lusso, e allora dobbiamo reinventarci attraverso la rete, stendendo le basi per creare un vero e proprio network e sostenere la bandiera civile di questa città. Tutto questo per dirvi di non scoraggiarci, perché ad ogni azione corrisponde sempre una reazione (quasi) uguale e contraria. Questa città sta trovando pian piano il modo di reagire e, quando avremo la possibilità di essere sostenuti da una vera amministrazione comunale, allora potremo sfogare tutto il nostro potenziale.

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44 Thoughts to “Miti da sfatare”

  1. flat_eric

    Un commento (demagogico? banale? errato?): quanti dipendenti a vario titolo (nella maggiorparte dei casi precari) esistono alle dipendenze del comune di Palermo (e società controllate/partecipate/intascate) che non vengono impiegati in nessun modo? Che pretendono di avere un “posto” ma non un lavoro? A cui nessun funzionario o dirigente o impiegato o facente-mansioni-di-responsabile può ‘chiedere’ di occuparsi di questo o quel lavoro ‘pesante’, perchè si sente rispondere “io questa cosa non la faccio” (se va bene in Italiano)…

    Qualcuno qui dentro è mai entrato in un qualsiasi assessorato regionale (lo so che nella fattispecie non si tratta di un problema prettamente regionale, ma lasciatemelo dire) o in un ufficio pubblico? E si è mai accorto di quanta gente (molti dei quali ‘dipendenti’) ciondola negli uffici (la maggiorparte dei visibili), e quanta lavora davvero (tanti, non dico no, che comunque combattono ogni giorno contro i mulini a vento)?

    Diciamo le cose come stanno… nella nostra cultura (e nel dire ‘nostra’ intendo ‘della maggiorparte del popolo siciliano’) l’amministrazione pubblica è semplicemente un “postificio” in cui si scambiano voti e poltrone con “posti”, nella maggiorparte dei casi precari, nella maggiorparte di caso acquisiti “per diritto”, nella maggiorparte dei casi utilizzati per gente che ‘non può’ essere utilizzata per ciò che serve davvero all’amministrazione.

    Scusate lo sfogo e le tante virgolette, ma questa è, a mio avviso, la realtà delle amministrazioni locali.

  2. xemet

    Hai dimenticato il problema PRINCIPE di Palermo: la circolazione stradale! Nelle città che ho visitato quello che mi stupiva di più e che faceva la differenza non era tanto la pulizia, il decoro, l’arredo urbano ecc. ma il più lo faceva una circolazione stradale eccellente, poche automobili, tutte ordinate, niente caos, niente clacson molte bici. Questo è un punto fondamentale.

  3. circolazione stradale, postifici…sono sempre aspetti strettamente correlati all’inadeguatezza più totale della nostra classe dirigente. Se Palermo è una città trafficatissima, è dovuto non solo all’assenza totale di infrastrutture per la mobilità…ma anche alla sua oscena conformazione urbana. Se girate l’Europa, noterete come città con lo stesso numero di abitanti di Palermo, siano “diluite” in un’area urbana molto più vasta. Edifici per lo più bassi e quartieri residenziali a misura d’uomo. Palermo dal satellite è uno sputo sulla testa della Sicilia…eppure in quello sputo ci sono concentrati 700 mila abitanti (per lo più in palazzoni alti 10-13 piani). Con una conformazione urbana simile, se non hai a disposizione neanche una linea di metropolitana o di tram…è impossibile andare avanti. Il traffico poi si porta appresso tutte quelle conseguenze negative che vanno dalla nostra salute al danno economico per il territorio, etc. Insomma, alla fine la gente è l’ultimo anello della catena…a monte il problema è sempre quello: una classe politica vergognosa e inadatta a governare che va avanti solo per interessi di partito, collusioni, clientelismo e assistenzialismo. Finché non ci libereremo di loro, ma soprattutto, finché non ci libereremo di questa sub-cultura distorta, la vedo abbastanza dura

  4. Viajero Solitario

    È quello che mi auguro, caro Andrea, che la gente si stufi e reagisca. E positivamente, intendo, perché bruciare i cassonetti non è certo la strada.
    Hai colto il punto, quando si parla dell’estero sembra che l’utopia esista, sia tutto perfetto, che aspettino solo te per farti lavorare, che non esiste la corruzione, ecc. Ovviamente non è così. Cos’è che li differenzia da noi? Un minimo senso di decenza.
    Il discorso di Madrid vale un po’ per tutta la Spagna (gli spagnoli la sera e la notte sporcano tantissimo e lo so bene), ma l’indomani ritorna tutto lindo.

    @flat_eric: non credo sia un discorso demagogico, ma semplicemente una mera riflessione. Ciò che dici sulle pubbliche amministrazioni è vero, m a hai dimenticato di menzionare “l’adeguamento al peggio”, che è una cosa che accomuna un po’ tutta l’Italia. Vale a dire: “tu che lavori e vuoi strafare, attento a non intralciare o farmi sfigurare di fronte ai superiori, altrimenti ti rendiamo la vita impossibile”. Essere impeccabili è considerato un difetto: chi brilla di luce propria può oscurare le mille cose inutili messe lì sappiamo bene perché.

  5. Roberto1

    Riguardo all’argomento, sai qual’è la principale differenza tra il Palermitano, il Dublinese, il Londinese, il Madrileno? Che la gente di Dublino, Londra, Madrid PRETENDE dall’amministrazione comunale servizi efficienti ad ogni costo, pena l’allontanamento dalle cariche ricoperte. Il Palermitano si lamenta ma manda sempre la stessa gentaglia ad amministrare la città.

  6. @Roberto1

    il problema secondo me è anche l’offerta disponibile. La gentaglia ce l’hanno mandata è vero…ma è anche vero che Palermo non ha mai conosciuto un vero sindaco. L’offerta dei candidati a livello locale, di ogni schieramento, è semplicemente imbarazzante. Qui non si sa nemmeno cosa sia la politica…questi qua si limitano a proclami populisti e demagogici che non vogliono assolutamente dire nulla. In tutta risposta, per la gente di Palermo, soprattutto quella ignorante che non è capace di distinguere il “male minore”…votare l’uno o votare l’altro è la stessa identica cosa. Se poi a questa ignoranza si aggiunge la disponibilità di vendere il proprio voto per tornaconto personale…allora avrai un quadro riassuntivo della situazione che viviamo. Stiamo valutando alcune iniziative per mettere un po’ di pepe al c*lo ai candidati per la prossime amministrative…tenetevi aggiornati.

  7. lorenzo80

    Anche io l’anno scorso sono stato in Spagna, in varie città: Granada, Siviglia, Cadice ecc… Tutta sta sporcizia sinceramente non me la ricordo, ma forse ho gli occhi talmente abituati alla nostra città che magari qualche cartaccia per terra non faceva testo. Ciò che mi ha colpito è stata l’efficienza e l’organizzazione della pulizia pubblica. La sera passavano con le autopompe e pulivano la strada con getti ad alta pressione, direzionando eventuali detriti verso i tombini ai bordi delle strade. In pochi minuti la strada era pulita e col caldo che c’era (44 gradi) si asciugava tutto rapidamente. E’ stato bellissimo girare in centro città, con le strade e i marciapiedi puliti e in una zona assolutamente chiusa al traffico veicolare, anzi in realtà in molte città era tutto un unico grande marciapiede, il passaggio delle macchine non era nemmeno previsto!

  8. xemet

    La classe politica presente in un luogo è lo specchio degli abitanti di quel luogo…purtroppo. Chiedete al palermitano medio cosa farebbe se fosse lui al loro posto e vi risponderà “se potessi essere lì mi comporterei allo stesso modo”. E il discorso finisce qui.

  9. Luca

    Io non colgo l’analogia proposta qui da Andrea (scusa se ti do’ del tu…).
    Stiamo paragonando una situazione spesso caotica, come accade nelle piazze spagnole o dublinesi o chissa’ dove, con la vita regolare del Palermitano.

    Ovunque vai nel mondo, esistono mercatini, zone affollate di giovani e via discorrendo, che sistematicamente si sporcano all’inverosimile, e poi vengono pulite in modo meticoloso ed efficiente.
    Palermo, considerati i suoi mercatini, le zone colonizzate dai giovani nel centro storico, non fa eccezione.
    Ma fa eccezione per quello che concerne la vita quotidiana: SFIDO chiunque a trovare ALTROVE NEL MONDO una situazione simile in ogni zona della citta’: ogni cassonetto della differenziata e’ una discarica abusiva, ogni marciapiede e tombino un ricettacolo di immondizia, ogni spiaggia una pattumiera a cielo aperto.
    Chi viaggia tanto, LO VEDE. Vai in Spagna, bordello, per carita’, immondizia, ma solo nei luoghi di ritrovo di masse di persone.
    Non mi sembra di avere mai visto ROGHI, DISCARICHE ABUSIVE, SPIAGGE MONNIZZAIO e cosi’ via.

    Scusate, ma dissento totalmente dal messaggio del post: non voglio generalizzare, ma credo che il Palermitano medio e’ un vero e proprio incivile che non ha eguali in larga parte del mondo!

    Concludo: possiamo prendercela con la classe politica perche’ non e’ in grado di ripulire le aree di aggregazione pubblica, d’accordissimo con tutti! Ma i fenomeni che elencavo sopra sono tutt’altra cosa e riguardano ogni angolo della citta’.
    Notavo come la gente si distende e mangia nelle spiagge insieme ai sacchetti di immondizia che loro stessi lasciano…volete vedere le foto che ho scattato????

  10. Luca

    Per completezza:
    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/06/28/news/palermo_roghi_di_rifiuti_anche_vicino_all_ospedale-18322979/

    Chi li butta i rifiuti li’? Ci hanno fatto un rave vicino l’ospedale, o la gente si mette in macchina e si reca presso questi centri di raccolta abusivi a buttare la sua munnizza? E chi li brucia?
    Io non vedo proprio l’analogia fra Palermo e il resto d’Europa…

  11. Luca forse hai frainteso il senso del post. Ho specificato che non voglio giustificare o sminuire l’inciviltà del palermitano. Col mio post voglio solamente dire che la tendenza della gente, anche nel resto della civile Europa, è sempre quella di sporcare. Altrove le strade sono pulite perché c’è un servizio di pulizia eccellente e, soprattutto, ci sono i controlli. Se gli spagnoli scaricano lavatrici in mezzo alla strada, probabilmente verranno arrestati…qui a Palermo nemmeno hanno la decenza di controllare. Non ho mai visto un vigile fare una multa perché la signora fa defecare il cane sul marciapiede o perché un tizio parcheggia sulla corsia dei bus. Voglio dire…sarebbero atteggiamenti che avrebbe chiunque nel mondo se, come da noi, ci fosse stato il tempo di radicare questa inciviltà causata dalla totale assenza di ogni sorta di controllo che dovrebbe essere messo in atto da parte dell’amministrazione di una città civile ed europea. Io sto dicendo che l’indole dei palermitani non sarà diversa da quella degli altri cittadini europei…qui ha solo avuto modo di degenerare, tutto qui. In ogni caso mi sembra un po’ una generalizzazione dire che “i palermitani creano discariche abusive”. Alla fine anche questi porci sono una minoranza per fortuna…ma è una minoranza che tuttavia attecchisce perché ha modo di agire. Altrove non sarebbe così. Quindi, a parer mio, il problema è sempre stato a monte…e questo è un circolo vizioso, dato che questa gentaglia nei palazzi ce l’ha sempre mandata la gente di Palermo. Il problema è la scelta ridotta e la comunicazione politica ridotta all’osso, se non del tutto assente. Non ci sono programmi per questa città, non c’è comunicazione e informazione verso i cittadini, non c’è niente di niente. Palermo è un feudo medievale amministrato da una massa di predoni che affidano mansioni pubbliche a parassiti che non faranno mai bene il loro lavoro, poiché quest’ultimo dipende esclusivamente da raccomandazioni politiche, e non certo dalla soddisfazione dei cittadini. I palermitani in questa città sinora hanno avuto una sola funzione….quella di raccogliere voti per questi criminali. C’è una sostanziale parte di questa città che è stufa…e ti assicuro che se vai pure a Brancaccio e parli con la gente del quartiere, ti mostreranno anche loro la frustrazione e il senso di impotenza verso una politica fatta di sole promesse e nessun fatto concreto. La gente è stanca, ma deve essere messa nella reale condizione di scegliere…serve una coscienza politica, civile e democratica, altrimenti il rischio è quello di essere presi per il c*lo all’infinito

  12. renard

    Qualche precisazione su quanto detto prima. Innanzitutto non è vero che a Dublino si paga 1€ per i bollini, il costo dipende dal reddito e costa moltissimo. La signora da cui stavo pagava 10€ per ogni bollino da mettere su un sacco ed era single con un lavoro medio, quindi a Dublino si paga un sacco di soldi per la TARSU. E’ vero comunque che la sera le strade (così come in Spagna o in Inghilterra) sono in uno stato pietoso, molto peggio di qui ma che ogni mattina sono pulitissime, segno di un servizio che funziona.
    Inoltre a chi diceva che la circolazione a Palermo fa schifo perché qui ci sono tutti palazzoni a 10-13 piani, basta leggere i dati sul censimento italiano per capire la sciocchezza detta (http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=uG0YO048f8&n=1UH92P07TK4&v=1UH0KR07UH3000100)
    A Palermo gli edifici a 4 o più piani sono il 26% contro il 38% di Roma,
    il 41% di Napoli ed il 66% di Milano.

  13. @renard

    il succo non era che Palermo è incasinata perché c’ha palazzi da 10-13 piani…ma perché i suoi abitanti sono stipati in un’area urbana ridotta all’osso. E’ ovvio che se restringi lo spazio, gli addensamenti saranno maggiori e più problematici. Infatti, proprio questo ho detto che in molte città d’Europa con gli stessi abitanti di Palermo si circola meglio: perché le aree urbane sono diluite in uno spazio nettamente maggiore. Se poi a questo aggiungi la totale mancanza di infrastrutture per la mobilità e la totale assenza di cultura del trasporto pubblico…allora è facile capire come sia possibile vivere questo caos quotidianamente. Il problema non sta nei palazzi a 13 piani, ma nell’addensamento dell’area urbana e la sua conformazione oscena frutto di scelleratezze politiche del passato, del presente e…probabilmente, del futuro

  14. ps: per quanto riguarda la tassa che si paga a Dublino, mi sono informato esclusivamente con una persona che mi ha detto di pagare 1 euro a bollino. In ogni caso considera che il reddito di un irlandese è molto più alto del reddito di un italiano…quindi dire che 10 euro a bollino è caro o meno è relativo, perché lo devi proporzionare al reddito di ogni abitante

  15. renard

    Anche considerando un reddito doppio di quello italiano, a 10€ a sacco sono circa 1500€ di TARSU, mi sembra molto più del doppio di quanto si paghi a Palermo. Per quanto riguarda la densità abitativa, ho fatto anche questa ricerca (dati in ab/km2): Palermo circa 4000, Roma 2000, Milano 7000, Napoli 8000. Quindi anche la teroria dello spazio non regge. Non sono questi i problemi che rendono Palermo una città trafficata.

  16. a questo punto mi piacerebbe sentire la tua teoria

  17. tra l’altro non ho detto che dipende solo dalla densità, ma anche dalla carenza di infrastrutture e dalla cultura del trasporto privato. Inoltre tu mi hai citato tutte città italiene che hanno esattamente gli stessi problemi di Palermo, e considera anzi che Milano e Napoli hanno dei buoni sistemi di trasporto pubblico tutto sommato.

  18. Luca

    Caro Andrea, forse ho frainteso, per carita’, ma mi sento di constatare che il tuo messaggio sia che la gente IN GENERE ha la tendenza a sporcare. Io non sono d’accordo. Credo che la sporcizia nasca inevitabilmente dalla presenza di masse di persone in luoghi di ritrovo, e come entrambi concordiamo, altrove i servizi sono efficienti al punto che questa sporcizia al mattino e’ gia’ totalmente rimossa.
    I cassonetti in aree affollate si riempono, la carte cadono, vengono scalciate e via via.
    A Palermo ripeto la situazione non si limita a questo. Il fenomeno e’ come dici tu abbastanza complesso. E’ culturale, forse mafioso, e quasi sicuramente figlio di una classe politica disattenta e menerfreghista.
    Ma a Palermo non si puo’ non generalizzare. La sporcizia stile Malaga, Dublino dilaga ovunque e in aree scarsamente frequentate. La gente sara’ stanca, ma a parte la frustrazione, spesso fa vittimismo. Si lamentano tutti, ci lamentiamo tutti. Ma non vogliamo inceneritori, mentre il resto del mondo li adotta da anni. Irlanda, Spagna, Nord Italia, Germania, li hanno tutti. E fanno la differenziata. Anche in questo siamo molto diversi e io non vedo analogie. Preferiamo bruciare la monnezza, liberando molta piu’ diossina di un ciclo di vita di un inceneritore. La differenziata non va: siamo al 10/15%. Altrove siamo oltre il 60%. Anche qui non vedo analogie.
    Vedo solo analogie nella sporcizia delle piazze e i luoghi di ritrovo pubblici. La sola cosa che ci accomuna. L’ incivilta’ non e’ una cosa sottovalutare, secondo me e’ la chiave di tutto! E l’ignoranza ovviamente, che permette di eleggere politici che nemmeno sanno cosa sia produrre energia dalla combustione e simili…
    Incivilta’ e ignoranza a Palermo non hanno eguali nel mondo occidentale, e sinceramente talvolta anche in molte aree del terzo mondo…

  19. Si ma ti ho già risposto Luca. L’inciviltà dei palermitani è il risultato di una sottocultura radicata che ha avuto modo di attecchire a causa delle condizioni di “anarchia” in cui siamo stati messi per anni dalle nostre classi dirigenti. Ti sto dicendo che se a Palermo negli ultimi 10 anni avessero vissuto degli svedesi al posto dei palermitani, ma fossero stati comunque governati da questa gentaglia…si sarebbero comportati esattamente come noi. Ho visto turisti tedeschi e giapponesi buttare la carta a terra solo perché qui tanto lo fanno tutti. Il mio intento è quello di scardinare il luogo comune e cercare di capire le reali cause. Non è certo nel codice genetico dei palermitani…siamo esseri umani come gli altri. No, io penso che sia il frutto di una diseducazione totale che va avanti da troppi anni. Palermo non è sempre stata così, l’Italia non è sempre stata così…abbiamo un passato illustre e noi non possiamo aver modificato il nostro DNA da un momento all’altro. L’inciviltà di questa città è una metastasi che ha avuto modo di attecchire lentamente e costantemente. Anche per quanto riguarda la differenziata…di chi è la colpa? Moltissimi cittadini fanno richiesta di cassonetti sotto casa loro. A me in persona capita di recarmi ai contenitori e trovarli stracolmi per settimane, senza che nessuno li svuoti.

  20. huge

    Che le amministrazioni delle città citate siano molto più efficienti di quella nostrata gioca un ruolo chiave, ma resta il fatto che la differenza di base la fa l’aspetto culturale.
    Londra è mediamente una città sporca, vuoi per la quantità enorme di gente che c’è in giro, vuoi perché gli incivili ci sono ovunque.
    Eppure non si raggiunge neanche lontanamente il livello di degrado che spesso si vede a Palermo.
    Faccio un esempio concreto.
    Domenica scorsa è stata una giornata di sole e caldo, di quelle giornate che per il londinese significano una sola cosa, prendere d’assalto i parchi. Sembrava di stare a Mondello a mezzogiorno d’una domenica d’agosto.
    E ogni gruppo di persone aveva ovviamente con se roba da mangiare e, soprattutto, da bere… ebbene, a fine giornata il parco era quasi del tutto sgombro da cartacce, lattine e altri rifiuti vari, salvo qualche rara eccezione… v’immaginate invece cosa sarebbe successo a Palermo? Un tappeto ininterrotto d’immondizia.
    La testimonianza sono i giorni di Pasquetta o Ferragosto in Favorita. Provate a farvi un giro nel tardo pomeriggio. Bellolampo in confronto sembrerà il giardino inglese.
    Con tutta la buona volontà che si ci può mettere, la conclusione resta la stessa. Il problema base di Palermo è culturale. E’ la mentalità dei suoi abitanti, in cui il concetto di bene pubblico è quasi del tutto alieno. E ovviamente ciò non può poi che rispecchiarsi nella sua classe politica.

  21. renard

    Città estere: Siviglia abitanti 700.000 circa (Palermo 655.000), densità 5.000 ab/km2. Dublino: 500.000 ab., densità 4.100 ab/km2. Non mi sembra che Palermo abbia una densità maggiore delle altre città.
    Ho fatto una ricerca anche per le macchine circolanti/abitante (dati ACI, penso però riferiti alla provincia, non alla città): Palermo 0,66 Napoli 0,41 Roma 0,75 Milano 4,2.
    Io non ho risposte, porto solamente dei dati. A giudicare da questi dati mi verrebbe di dire che il problema sono solamente le infrastrutture e la mentalità degli abitanti: semplicemente a Palermo chiunque abbia una macchina, la usa anche per fare 100 m, ma non ho verità assolute.

  22. huge

    Andrea, è ovvio che la mentalità dei palermitani è frutto della loro storia. Ma questo non cambia lo stato dei fatti.
    Credo sia ben chiaro a tutti che l’unica soluzione è una lenta e graduale rieducazione. Il problema è che non c’è nessuno a dare l’esempio, visto che i politici alla fin fine non sono altro che cittadini come gli altri, quindi figli dello stesso sostrato culturale.
    Personalmente credo che l’unico modo per poter lentamente cambiare l’atteggiamento dei palermitani sia intervenendo a scuola. Certe idee, certi principi si fanno propri da giovani, non è possibile cambiare la mentalità di gente che ha vissuto in un certo modo per 50/60 anni.
    Scuole di ogni ordine e grado dovrebbe costantemente essere coinvolte in iniziati volte all’apprezzamento del bene comune.
    Palermo apre le porte, come la si faceva anni fa, era un esempio perfetto. Gli studenti adottavano un monumento, lo studiavano, si improvvisavano guide, se ne prendevano cura per un periodo. Sono esperienze che lasciano il segno. Negli anni ci si ritroverà più sensibili verso certi monumenti, verso certi edifici e magari, memori di quell’esperienza non si imbratteranno i muri con delle ridicole tag e via discorrendo.

    O perché non organizzare periodicamente, chessò ogni mese, un fine settimana da dedicare alla pulizia di un luogo a scelta della città, similmente a quanto fa annualmente Legambiente? Se ti dai da fare a pulire un posto, e dopo una giornata di sudore e fatica ne apprezzi il risultato, è sicuro che poi ci penserai due volte prima di buttare la carta a terra e ti darà fastidio vedere qualcuno che lo fa.

    Sarebbero innumerevoli le iniziative che si potrebbe ideare per coinvolgere durante l’intero anno scolastico le scuole. E se anche solo il 50% degli studenti fosse positivamente influenzato da simili iniziative, sarebbe già un successo enorme.
    Giovani che poi cresceranno e daranno l’esempio corretto ai propri figli. Creando pian piano nuove generazioni culturalmente diverse e più attente a ciò che è di tutti, a ciò che noi tutti condividiamo e che dovremmo proteggerem anziché distruggere.

  23. giramondo855

    non ti posso lasciar dire “.ok, in realtà tutte le città che non siano quelle italiane”. Io vivo a Siena ed é un esempio di civiltà, pulizia , decoro e di buona organizzazione a livello urbano! città più pulite di questa non ne ho visto finora! ed anche io ho viaggiato tanto! nell’italia del nord é tutto completamente differente!! é solo nella maggioparte delle città siciliane, o cmq del sud, che esistono questi scempi! la città più pulita d’Europa per esempio é Varese che oltre ad esser pulitissima riesce a produrre piu del suo fabbisogno energetico grazie alle fonti rinnovabili. Inoltre…abbiamo da qualche anno un’eccezione in Sicilia. Trapani é la città più pulita d’europa 2011! ed é vero sono stato piu volte!! é tenuta benissimo!!
    Palermo é un caso Sui generis! ahimé!
    Per quanto riguarda gli spagnoli condivido in pieno le tue osservazioni!chi lordi chi su!!! e intanto le loro città sono impeccabili!!! al nord e al Sud!

  24. @giramondo855

    si hai perfettamente ragione. Comunque nel calderone ho incluso anche il decoro urbano (non riferito esclusivamente alla pulizia) e la manutenzione ordinaria, oltre che la cura del verde. In questo in Italia ci sono realtà sicuramente positive. Trapani è sicuramente una città pulita, ma purtroppo anche molto degradata…escludendo il centro storico.

  25. piero82

    indubbiamente siamo un popolo sporco,però c’è una dato su cui riflettere attentamente(e volendo è attinente all articolo)!
    palermo ha piu operatori ecologici rispetto a milano(che è molto piu grande di palermo) eppure non possiamo minimamente paragonarci alla pulizia che c’è a milano.
    Quindi..indubbiamente siamo un popolo sporco,ma il servizio dell amia è assolutamente penoso(del resto ne vediamo tanti ogni giorno stare seduti al bar)

  26. DanieleF

    Sono d’accordo con Andrea .. io sono uno di quelli infatti che ha sempre sostenuto che il problema sta a monte! Se i palermitani sporcano o creano discariche indisturbati in svariate zone della città è perchè sanno di poterlo fare, perchè sono stati educati a tutto questo, perchè è stata loro inculcata questa cultura .. e perchè sanno che non ci sarà nessuno a controllare o a far loro multe! Ragazzi, è tuttta questione di EDUCAZIONE .. quella che è mancata direi, negli ultimi 60 anni … qui a Palermo si limitano ancora a pulire le strade con le scope, e ci sono strade che andrebbero “sgrassate” con cascate d’acqua, non vengono fatte multe a chi fa defecare i cani nei marciapiedi (figurati a chi butta la carta per terra), per non parlare del fatto che NON raccolgono la spazzatura ogni giorno .. quindi, che cultura volete si sia formata qui?

  27. paper8

    Ragazzi a Londra ho potuto constatare come gli abitanti siano sporchi. In metro e per la strada gettano di tutto, solo che gli spazzini passano a ripulire subito pe cui vediamo tutto pulito..perà l’inciviltà non è solo dei popoli “latini” ma un po di tutti, soprattutto grandi città!!

  28. mimusso

    Se Londra o Barcellona sono sporche, allora Palermo è da mettere su una chiatta spaziale e sparata nello spazio (stile futurama).
    Io ho vissuto a Londra e visitato Barcellona 2 volte e la situazione non è MINIMAMENTE paragonabile allo schifo in cui viviamo.
    Non scherziamo.

  29. surferman

    Io sono convinto che la colpa è del palermitano. Esistono orari di conferimento rifiufi che non vengono rispettati, con la conseguenza che poco dopo che i camion dell’amia passano, i cassonetti sono di nuovo mezzi pieni e non solo, visto la pigrizia del palermitano invece di buttare i rifiuti dentro i cassonetti (a cui molto spesso rubano le ruote o che poi vengono bruciati con costo di 500 euro ciascuno) li buttano per terra con la conseguenza di rallentare notevolmente il lavoro degli operai: una cosa è agganciare il cassonetto al camion e riversarne il contenuto nel compattatore, un altra è poi raccogliere il rifiuto da terra a mano (tra l’altro molte volte senza i necessari indumenti a causa della mancanza di soldi di AMIA). Inoltre accanto a questi vengono buttati elettrodomestici, mobili e chi più ne ha più ne metta.
    Altro esempio è l’educazione del palermitano che magari mentre guida getta la carta dal finestrino o il pacchetto di sigarette o tutto quello che gli capita sotto mano.
    Non parliamo poi della viabilità, in certe zone ho visto macchine parcheggiate addirittura in quarta fila, rendendo caotico il traffico.
    Queste sono piccole cose ma che sommate tutte diventano grandi problemi.
    Da noi manca la cultura del vivere una comunità. Vive la legge del “futti futti ca Dio perdona a tutti”

  30. Alessio1988

    Mimusso, io non credo di vivere in uno schifo e che Palermo debba essere sparata nello spazio. Concordo in pieno con l”autore del post e confermo. Ho visto scene raccapriccianti in Germania, il sabato sera: bottiglie ovunque, pipì e vomito per strada. C’è chi giustifica ciò dicendo che la sporcizia, nel resto d’Europa, riguarda solo i luoghi di ritrovo. Dunque sono giustificati? Io non butto niente a terra anche nei luoghi di ritrovo, ci sono le tasche o gli zaini. E sono nato a Palermo, non a Londra. Sempre in Germania, ad Hannover, il sabato la stazione centrale è presidiata dalla Polizia perché, dato che sono tutti ubriachi, c’è rischio di liti e di risse (racconto di un mio amico TEDESCo che vive lì). Mio fratello mi ha raccontato che a Londra veniva spintonato e insultato per le scale: nessuno gli dava il tempo di spostarsi. Anche in quelle città la gente sporca, solo che poi gli operatori puliscono. Palermo è piena di gente attiva, di associazioni che si occupano di colmare il vuoto lasciato dalla politica: e questo aspetto della mia città mi piace un sacco. Ci sono tante persone che operano non per guadagno personale ma solo perché vogliono dare il loro contributo. Un palermitano vale cento inglesi o tedeschi, a mio avviso, e ha una forza d’animo enorme e uno spirito di sacrificio che non ho visto affatto nel resto d’Europa. Dove la gente sporca di meno ma è molto meno incline ad aiutarti o a dare un po’ del suo tempo per risolvere i problemi della città in cui vive (esistono anche da quella parti, ecomme se esistono)…comincia ad amare Palermo e i suoi abitanti e vedi come tutto cambia. Qui c’è gente che non troverai mai altrove. E da membro di questo blog dovresti lasciare idee od opinioni più costruttive piuttosto che descrivere Palermo come l’inferno sulla terra…questo vale per tutti. Palermo cambierà solo se verrà amata. E questo sta accadendo. Del resto d’Europa non mi interessa nulla.

  31. V:E:N:D:E:T:T:A

    Fuori Italia Ci sono sicuramente scene da rimanere allibiti, però tutti questi episodi vengono perpetrati dai giovani che si “divertono”,non dalle famiglie o dai ragazzini, o dagli anziani. Da noi tutti i ceti e classi d’età si prodigano a sporcare in tutto l’arco delle 24 ore ed in ogni angolo della città.Quindi, anche se siamo più civili di quelli che depositano liquidi corporei per strada,la mole di rifiuti è davvero troppa.

    Ps: @blackmorpheus lascia perdere Edimburgo, che ci sno stato un mese e qualche cumulo di rufiuti come quello l’ho visto anch’io,ma è veramente un caso isolato.La norma lì è ben diversa, con tutti i lati negativi del caso: la mattina mi svegliavano i rumori di bottiglie infrante che la gente depositava una ad una nella campana della raccolta!

  32. Infatti mi sono sempre chiesto come mai Amsterdam che è la capitale di prostitute papponi e spacciatori fosse cosi pulita, certo non stiamo parlando di gente che se ne frega molto dell’ambiente l’importante e pagare le tasse tanto ci pensa lo stato a rimediare alla tua inciviltà.

    Cmq si parla sempre della sporcizia delle strade italiane e che parlare dei Treni che sono vittima di vandalismo continuo con segni anarco-nazisti e fallici, quando vengono presi adottano sempre la solita scusa siamo “poveri, depressi e nostro padre ci picchia” cavolo con questa scusante mi chiedo cosa voglia dire essere filglio di berlusconi, però i soldi per comprarsi le bombolette ne possiedono a palate cavolo una bomboletta ti costa minimo 5 euro

  33. flat_eric

    @Alessio1988
    Purtroppo il Palermitano medio non sei tu (che non butti niente a terra), nè io (che rispetto gli orari di conferimto della spazzatura), nè la maggiorparte dei frequentatori di questo forum (che amano Palermo e la sognano diversa), non è il volontario che si sbraccia per dare il suo contributo. Tutte queste persone, che possono andare in giro a testa alta e con orgoglio, sono a mio avviso una minoranza e spesso non lo sanno. Il Palermitano medio, purtroppo, è quello che quando deve fare il barbecue ruba le rotelle dai cassonetti, che se deve buttare la spazzatura la lancia al volo dal finestrino della macchina dove gli capita, che gira in motorino senza casco “facendo le penne”, che sale sull’autobus senza pagare il biglietto, che siccome ha moglie, 3 figli e nonno a carico “gli tocca il POSTO” e lo va a chiedere al politico di turno in cambio di un pugno di voti, che monta la parabola sul balcone del prospetto “tanto fanno tutti così”, che fa la veranda abusiva “tanto non mi dice niente nessuno”, che prende la macchina per andare a comprare il pane a 200mt da casa, che va al mare portandosi la “pasta COL forno” lascia uno scempio quando va via… potrei andare avanti per ore… ma purtroppo è con questo che bisogna fare i conti.

    E questa sub-cultura è, a mio avviso, figlia delle deliberate politiche anti-meridionaliste attuate da 150 anni a questa parte (scusate, non voglio buttarla in politica, chiudo subito la parentesi)

  34. klone123

    dire che i murales o i graffiti sporcano è già un mito da sfatare, una bestemmia direi… Forse volevi dire le tag e le dichiarazioni d’amore che sono paragonabili alle pisciate di cane per strada che tutto sono meno che murales, ma sfido chiunque a dire che i capolavori che si trovano nei sottopassaggi o per i muri delle linee ferrate o alla Magione sono delle porcate… Un pò più di rispetto per il talento e l’opera di questi genii dell’arte, per favore. Come dire che il murales che c’è al capolinea AMAT di via Basile è una “sporcizia”, quando nessuno sa che è un’opera di Daniele Nicolosi in arte Bros, uno dei più importanti artisti contemporanei d’Italia…

  35. @klone123

    personalmente trovo i murales della Magione delle cagate pazzesche. Geni dell’arte un corno, dipende da CHI le fa. Ci sono murales bellissimi, così come ci sono schifezze immonde. In ogni caso un murales per quanto bello non lo puoi piazzare dove ti capita, magari anche in una zona dove non c’entra niente…perché l’unico effetto che sortirebbe è quello di risultare un pugno in un occhio. A Melbourne ad esempio hanno dato a disposizione un intero quartiere per far sfogare gli artisti di strada…e devo dire che risulta molto caratteristico. Ma arrivare a dire che tutte le schifezze che si vedono in giro per Palermo siano capolavori mi pare sinceramente eccessivo…per quanto mi riguarda ancora in città non ho visto un solo murales degno di nota. Nelle altre città mi è capitato di vederne di molto belli e di apprezzarli, ma qui sinceramente vedo per lo più schifezze che imbrattano e basta

  36. lorenzo80

    Io personalmente adoro l’arte dei murales, ma penso che un murales va fatto dove è concesso o quantomeno tollerabile farlo. Puoi essere anche il writer più bravo della terra, ma se fai il murales più bello del mondo sopra un palazzo d’epoca appena ristrutturato sei un criminale.

  37. Luca

    @Alessio
    Se ti riferisci a cio’ che scrivo “…C’è chi giustifica ciò dicendo che la sporcizia, nel resto d’Europa, riguarda solo i luoghi di ritrovo. Dunque sono giustificati?” non hai inteso. Se leggi bene, dico che i luoghi di aggregazione di massa sono inevitabilmente oggetto di sporcizia, ma in contesti normali, la gente non butta mai la munnizza per strada o non crea discariche abusive.
    E il palermitano? Ecco dove io continuo a non trovare analogie!
    Fine.

  38. dominick

    Da un paio di anni seguo questo sito e ho sempre notato che parlando delle disfunzioni della citta’ e’ vostra abitudine addossare la colpa di tutto e di tutti all’amministratore di turno, io ho 50 anni e ho visto l’avvicendamento di amministrazioni di tutti i colori e orientamenti, ho sempre sperato che qualcosa cambiasse, ma purtroppo mi sono reso conto col passare degli anni che si va di male in peggio, e mi sono reso conto altresi’ che non e’ per colpa degli amministratori se Palermo e’ ridotta a uno sfacelo, ma per colpa dei suoi abitanti, in fondo gli amministratori chi sono? ogni giorno mi guardo intorno e vedo che le cose peggiorano, anche perche’ quelle poche persone che vorrebbero una citta’ ordinata e pulita come la vorrei io, sono sopraffatte dal comportamento della massa di incivili che ci circonda, ora ritornando al discorso dell’amministrazione come puo’ un amministratore controllare che tutti i dipendenti ogni giorno facciano il proprio dovere? se chi e’ preposto a tale scopo ha lo stesso modo di pensare dei palermitani? e’ questo il problema, chi ci amministra, chi dovrebbe pulire le strade chi e’ addetto agli uffici tutti ma proprio tutti pensano una sola cosa, quella di arrivare a fine mese, per il resto vadano tutti a quel paese, lavorare il meno possibile, e se qualcuno si permette di voler fare il proprio dovere, dissuaderlo con le buone o con le cattive, questo e’ il palermitano, o meglio il 99% dei palermitani hanno questo modo di pensare, quindi e’ una guerra persa in partenza, la differenza tra Palermo e tutto il resto del mondo sta nel fatto che chi lavora nel resto del mondo si guadagna lo stipendio svolgendo il proprio dovere e pure con passione, mentre a Palermo si pensa l’esatto contrario. Per chiudere una nota al sig blackmorpheus, voi sbaglio o siete contro la cementificazione selvaggia? come mai adesso mi si viene a dire che Palermo e’ poco estesa come citta’? la vorreste allargare? ma poi il suo esempio non regge, allora nelle citta’ come New york dovrebbero essere sommersi di immondizia.. Le invio un cordiale saluto.

  39. @dominick

    innanzitutto mi fa piacere quando dici che abbiamo sempre addossato la colpa di tutto all’amministrazione…perché altri utenti spesso ci hanno accusato invece di essere molto vicini all’amministrazione, e questo non può che significare che se è difficile capire il punto in cui stiamo, allora abbiamo ottenuto per davvero l’obiettività che cerchiamo.

    Non sto a ripetere tutto quello che ho detto sinora, ma se ti rileggi gli altri commenti che ho messo noterai che asserisco che la colpa è dell’amministrazione ma anche dei palermitani. Sta di fatto che chi ha il potere ha il dovere di educare, e quindi qui sta sul gradino più alto ha la responsabilità morale di gestire i suoi cittadini e indirizzarli verso la giusta direzione. Nessuno può negare che la Palermo di Orlando sia stata ad esempio la più civile che abbiamo mai conosciuto, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Questo testimonia che quando c’è volontà dall’alto, ma anche dal basso, allora tutto è possibile.

    Infine ti dico che è ovvio che siamo contro la cementificazione selvaggia…ma ti ricordo anche che una città estesa non vuol dire assolutamente una città cementificata. Si possono creare aree a misura d’uomo nel pieno rispetto e tutela dell’ambiente che ci circonda. Di certo non trovo utile una città concentrata in uno sputo dove una percentuale altissima di case è disabitata e i palazzoni vengono costruiti solo per fare arricchire le ditte mafiose.

  40. dominick

    Carissimo blackmorpheus
    Voglio riconfermare cosa detto prima, e cioe’ che gli amministratori vengono eletti dai cittadini, e sono anch’essi cittadini di Palermo, nati, cresciuti ed educati in questa citta’, anche dal suo amico Orlando, che seguendo la sua tesi allora e’ pure colpevole della educazione al senso civico della attuale cittadinanza, e’ facile addossare la colpa all’amministratore di turno, l’educazione parte dalla famiglia, dai genitori, se i genitori a loro volta hanno avuto una educazione sbagliata cosa potranno insegnare ai loro figli?, la responsabilita’ e’ soprattutto della famiglia, parte da li, se lei ha avuto una educazione e un’istruzione, adeguata e civile, lo deve ai suoi genitori non ad Orlando o a Cammarata, lei ora e’ responsabile dell’educazione dei suoi figli, o lo sara’, e lei dara’ ai suoi figli quello che le e’ stato dato. La famiglia e’ la prima societa’, lo ricordi, ed e’ la famiglia il primo responsabile in assoluto. Le auguro una buona serata.

  41. Non è che sia proprio abitudine attribuire sempre le colpe all’amministrazione. Quante volte avrete letto in questo sito la parola “panormosauro”, proprio per mettere a risalto le responsabilità e il sano menefreghismo del cittadino palermitano.
    Come giustamente fa notare Blackmorpheus, in passato spesso e volentieri ci veniva puntato il dito contro come se fossimo “collaborazionisti”, quando invece ci si interfacciava, proposte alla mano, con la stessa amministrazione in maniera costruttiva.
    Ultimo esempio quello dei bus sporchi, o i sacchi di spazzatura gettati lungo la linea tramviaria. Una buona campagna di educazione civica (come accadeva qui anni fa) nelle scuole, non guasterebbe mica.
    C’è da educare le future generazioni.

  42. Irexia

    Ho letto tutti gli interventi di chi mi ha preceduto e vi dico che tutti avete ragione; unica pecca: adottare ununico punto di vista.
    Capodanno ’08 Lisbona: prima di mezzanotte le strade erano piene di persone già ubriache che spaccavano le bottiglie di vetro e facevano pipì agli angoli. Ore 3am: spazzini con ramazza e mezzi con idranti sotto gli occhi vigili dei poliziotti pulivano Praca do Comercio. Mattina ore 10am: davvero in quella piazza si era festeggiato l’arrivo del nuovo anno con un megaconcerto e maxischermo?
    L’uomo sporca, soprattutto quando si riunisce nei grandi numeri.
    L’importante è poi pulire. Quando tornai a Palermo, il 6 gennaio passai dal Foro Italico e ammiravo ancora i segni dei bagordi di San Silvestro.
    Al di là delle “grandi occasioni”, nella quotidianeità non si può avere alcuna giustificazione alla sporcizia e al degrado che viviamo. Per i bambini e i ragazzi di oggi (domani cittadini coscienti e genitori) bisogna investire nell’educazione imponendo la raccolta differenziata nelle scuole, facendo sì che i ragazzi partecipino alla pulizia della propria aula (come fanno in Giappone), facendo loro visitare i monumenti della propria città perché se ne innamorino e quindi la rispettino.
    Nel frattempo, i grandi, quelli che sono cresciuti allo stato brado per colpa di uno Stato (inteso in senso lato) assente, quelli che ormai hanno assunto come paramentro unico di valori il denaro e il loro interesse dovrebbero essere educati a suon di multe e sanzioni, magari condannando chi imbratta a pulire con olio di gomito.

  43. Irexia

    Ehm… giusto per correttezza… La guerrilla gardening non è stata mica inventata a Palermo, eh!
    Lessi articoli sui giornali già 2/3 anni fa e il fenomeno è nato proprio a Londra per combattere lo squllore di certi quartieri e ha colonizzato New York, Milano e altre città… fino a Palermo!

  44. V:E:N:D:E:T:T:A

    volevo riflettere sulla densità della popolazione che in media si attestaq sui 4000 ab/km2, perchè in realtà le zone del centro storico politeama e via libertà si attestano sugli 8000 ab/km2 oltre al fatto che chi non vi abita vi si reca per fare shopping o andare al lavoro o per divertirsi. Quindi il traffico è in gran parte generato dalla densità reale della popalazione in quella zona, oltre avviamente alla carenza di infrastrutture ed alla ineffiecienza nella gestione dei flussi di traffico.

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