Discariche di rifiuti ingombranti a Palermo, alla ricerca delle cause per capire le soluzioni

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ecco perché molti siti dove sono posizionati i cassonetti della raccolta rifiuti per strada sono diventati piccole discariche abusive di rifiuti ingombranti (mobilio, vecchi elettrodomestici, ecc)!

http://151.1.183.204/archimedia/amia/libreria/File/atto%20integrativo%20Igiene%20ambientale_2010.pdf
Atto integrativo igiene ambientale 2010 al contratto di servizio tra Comune e Amia Spa stipulato in data 30.11.2001.
Art. 3 comma 9: Rifiuti ingombranti. Sarà garantito solo il ritiro presso postazioni mobili che saranno attivate in più punti della città (almeno otto, una per ogni circoscrizione territoriale di Palermo).

In questo comma dell’art.3 dell’atto integrativo al contratto di servizio tra Comune e Amia sta tutta la drammaticità della realtà delle numerose discariche a cielo aperto a Palermo, disseminate ovunque, a cominciare dai luoghi dove sono posizionati i cassonetti della raccolta indifferenziata.
Non sono 100 o 120 le discariche di rifiuti ingombranti in città, come spesso si ascolta a Ditelo a RGS o come si legge sui giornali, ma sono svariate centinaia.
Ogni cassonetto per la raccolta indifferenziata dei rifiuti diventa potenzialmente luogo di deposito selvaggio di divani, frigoriferi, sedie e scalda acqua elettrici fuori uso.
Un servizio che quando gestito dall’AMIA con la modalità porta a porta su appuntamento fissato con il cittadino, funzionava efficacemente e non produceva queste discariche.

Così accade che quando un servizio funziona e produce risultati positivi in questa città, lo si elimina.
L’amministrazione comunale che ha firmato quell’atto integrativo al contratto di servizio con l’AMIA è inevitabilmente corresponsabile del mutamento delle abitudini dei cittadini palermitani.
Gli amministratori comunali dovevano certamente immaginare che i palermitani non sono svizzeri e quindi non tutti avrebbero utilizzato l’automobile per percorrere diversi km e depositare il rifiuto ingombrante presso Piazzale Giotto o le altre due postazioni fisse per il conferimento settimanale degli ingombranti. Doveva immaginare che in città si sarebbero venuti a creare questi enormi problemi di igiene urbana.
Siamo convinti, come tanti cittadini che ne parlano per strada, che sarebbe meglio se il servizio porta a porta del prelievo degli ingombranti fosse ripristinato nuovamente come era prima.
L’invito con questo post è: che il Comune si responsabilizzi maggiormente e ripristini l’essenziale servizio di raccolta degli ingombranti porta a porta su appuntamento attraverso la sua Azienda partecipata al 100% AMIA.
La videosorveglianza dei siti dove si concentra la discarica dei rifiuti ingombranti, che l’amministrazione comunale sta avviando, è valida ma da sola non risolverà definitivamente il problema se contemporaneamente non si offre l’opportunità a migliaia di cittadini senza auto di avere collezionato il proprio rifiuto ingombrante sotto casa. Speriamo che questo appello sia colto propositivamente.

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8 Thoughts to “Discariche di rifiuti ingombranti a Palermo, alla ricerca delle cause per capire le soluzioni”

  1. lino nardo'

    davanti casa mia (via g. li bassi), c’è un terreno abbandonato e la “gente” ne approfitta per “depositarvi” ogni genere di rifiuti ingombranti: materassi, forni, frigoriferi ecc….
    Voi non sapete quante volte ho sorpreso questi tizi (litigando anche ferocemente)
    ma la situazione non cambia, anzi…
    L’ unica soluzione plausibile, secondo me, è quella della video sorveglianza, sapete a che punto sono con l’ installazione di tali videocamere? (l’ altro giorno a “ditelo a rgs”, dicevano che tale progetto sta’ iniziando)

  2. Ant

    Se si chiama il numero verde dell’AMIA è possibile segnalare la presenza di rifiuti ingombranti nei cassonetti..il problema è che dopo la segnalazione non passano!!!
    Ho chiamato 3 settimane fa il numero segnalando la presenza di diversi materassi\frigoriferi\pezzi di mobile vicino casa mia, sto ancora aspettando che vengano a toglierli!

  3. Luca

    Anche a me e’ capitato spesso di beccare bestiacce che deliberatamente buttavano rifiuti pericolosi per strada o comunque immondizia. risposte sempre del tipo: “fatti i fatti tuoi cretino”, o “arrivo’ arrivo'”, talvolta risatine altre volte “chiama gli sbirri”. Spesso capita di sentire: “e che dobbiamo fare?”
    A scanso di equivoci, i miei genitori vivono nei pressi di piazza Europa. La gentaglia e’ il Palermitano in se, altro che quartieri bene…

  4. V:E:N:D:E:T:T:A

    Ma questa modalità da quando è operativa?
    A dicembre 2010 ho chiamato per il ritiro di mobili vecchi, tempo 10 giorni mi hanno richiamato per avvisarmi di metterli in strada.

  5. lorenzo80

    Mia esperienza: qualche mese fa dovevamo gettare via alcuni rifiuti ingombranti, tra cui un vecchio fornetto elettrico, un lavabo da cucina e una piscinetta di plastica. Sul sito faccio la segnalazione e mi danno un numeretto. Stop. Nessuno si fa sentire. Dopo qualche giorno chiamo l’amia dando il numeretto e mi dicono che mi avrebbero richiamato per farmi sapere in che giorno avrei dovuto mettere i rifiuti sotto casa. Passano più di due settimane di silenzio. Finalmente alla terza settimana chiamano e mi dicono che li avrebbero presi una settimana dopo, indicandomi di posizionarli in strada a una certa ora con un biglietto con su scritto “per l’amia”. Così faccio. E in effetti l’indomani non c’era più nulla, anche se tutta la procedura è durata quasi un mese!!! La cosa comica è che qualcuno è stato più veloce dell’amia e un’ora dopo già il fornetto e il lavabo (che era ancora in buone condizioni) spariscono nel nulla!

  6. Irexia

    Anch’io ho cambiato il frigorifero e un mobile l’autunno scorso!
    Per il frigo, essendo un elettrodomestico, il venditore di quello nuovo è tenuto a ritirarlo e smaltirlo secondo le norme (i frigoriferi e tutti i sistemi refrigeranti contengono il gas freon dannosissimo per l’atmosfera) e a farlo GRATIS PER LEGGE!
    Per il mobile ho chiamato l’AMIA e ce lo siamo tenuti per 2/3 settimane. Quando mia madre ha richiamato per assicurarsi che non si fossero dimenticati di noi ci hanno risposto che i tempi si sono notevolmente dilatati perché è un servizio che sta riscuotendo grande successo tra i nostri concittadini (menomale!)
    Quanto ai punti di raccolta dei rifiuti ingombranti, sono d’accordo, meglio avere un unico punto di raccolta che i vecchi mobili ed elettrodomestici sparsi per le strade, ma vorrei sottolineare come il creare le zone suddette dovrebbe comunque coesistere con la raccolta porta a porta. Non so come avrei fatto a caricare il mobile in macchina e portarlo fino al punto di raccolta…

  7. V:E:N:D:E:T:T:A

    Andiamo, in fondo il servizio funziona davvero, anche se con tempi leggermente lunghi.
    Quando mi hanno consigliato di chiamare l’Amia per il ritiro, mi sono messo a ridere! e invece,sono venutii davvero.

  8. lino nardò e Luca, vi consiglio vivamente di nn scendere ai livelli di ste persone che fra l’altro con la violenza dilagante potrebbero reagire in malo modo e sconsiderato peraltro.. pertanto muni tevi di fotocamera digitale (utile anche per altre cose) e fotografate possibilmente di sti tizi il volto e la targa dell’auto con la quale trasportano i rifiuti ingombranti e/o pericolosi, buona infatti l’idea di sorvegliare queste aree però purtroppo nn si può videosorvegliare tutta la città..
    personalmente io in tempi passati e recenti ho lasciato dei rifiuti ingombranti e solamente di materiale ferroso di fronte alcuni demolitori e comunque in posizione tale da nn recare pericolo o intralcio a i passanti, e devo dirvi che tutte le volte ho riscontrato che il giorno dopo la sera nn c’erano più poichè li prelevano i raccoglitori abusivi di materiale ferroso per rivenderli a peso dentro la stesso autodemolitore, quindi sarebbe stata cosa giusta dare modo a questa gente di raccogliere questi materiali e poterli conferire presso queste aree invece di denunciarli nn so per quale motivo per trasporto di rifiuti pericolosi..

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