L’autista dell’AMAT consigliava la carta igienica, noi crediamo più efficace il web

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Riceviamo questa lettera da un utente di Mobilita Palermo e la riportiamo integralmente al fine di evitare che situazioni analoghe si possano ripetere in futuro, grazie alla sensibilità e interessamento del management della Azienda di Trasporto Pubblico di Palermo, AMAT:

30 maggio, ore 17,25, incrocio via E. Amari con via Roma in direzione Piazza Sturzo. Sono com mia moglie e mia figlia nel passeggino, nelle strisce pedonali con il verde in fronte a noi, stiamo per iniziare ad attraversare e veniamo bloccati dal bus della linea 108 (vettura n. 1964), il cui autista avendo il verde a sinistra ritiene di avere la precedenza anche sui pedoni che hanno anche loro il verde.

Quindi blocchiamo la nostra andatura e dico “grazie” al conducente.

Il conducente ferma la vettura per alcuni secondi a metà angolo di incrocio, a quel punto raggiuno la posizione del finestrino dell’autista e dico:

“sa che quando i pedoni hanno il verde hanno la precedenza?”.

Lui risponde:

“anche io ho il verde”.

Io replico: “dovrei comunicare al Presidente bellavista il suo comportamento scorretto”.

Lui risponde: “vede questo numero quì (indicando il numero vettura 1964), lo scriva bene, lo scriva su un pezzo di carta morbida, molto morbida”.

Comprendo l’allusione poco elegante e resto esterefatto. Continuo la mia passeggiata con la mia famiglia ripromettendomi di scrivere l’accaduto per far conoscere questi comportamenti di alcuni autisti alla presidenza dell’AMAT.

Mi sono stupito di un autista che non da la precedenza ai pedoni che hanno il verde, neanche alla vista di un passeggino con un bambino piccolo, e mi sono stupito delle stupide e irresponsabili parole che sono state usate nei confronti di un cittadino-pedone che chiedeva solo di passare con il verde insieme alla sua famiglia.

I pedoni sono soggetti deboli di fronte un autovettura o un bus pubblico, ma forse quell’autista non lo sa, sicuramente non lo sa e sarebbe bene che la direzione e presidenza dell’Azienda glielo ricordi, giusto per evitare in futuro eventi spiacevoli che possano compromettere l’integrità fisica dei pedoni sulle strisce pedonali con il verde, non per altre ragioni.

Mi auguro che il Presidente Bellavista possa riprendere tali tipi di comportamenti che sicuramente non mettono in buona luce l’immagine dell’Azienda, diversamente dal lavoro dello stesso Presidente, che stimo per la sua sensibilità nei confronti dell’utenza, che invece si batte per costruire una nuova e credibile immagine del servizio di trasporto pubblico locale. Saluti e grazie per l’eventuale pubblicazione nel blog, M. Lo Gelfo.

Anche noi di Mobilita Palermo riteniamo scorretti tali comportamenti e invitiamo gentilmente il Presidente Bellavista a far si che nessun autista in futuro possa mettere in pericolo la vita di un pedone sulle strisce pedonali, oltre che utilizzare qualunque strumento utile per incentivare il rispetto e la buona educazione sul lavoro tra i dipendenti dell’azienda.

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32 Thoughts to “L’autista dell’AMAT consigliava la carta igienica, noi crediamo più efficace il web”

  1. mediomen

    Il problema dell’AMAT è uno soltanto, è un’azienda privata (S.p.A), ma al tempo stesso è un’azienda pubblica in quanto appartiene interamente al Comune, o quantomeno, a secondo della convenienza diventa pubblica o privata, pertanto il personale si sente in una botte di ferro! Comunque prevedo che il Comune debba vendere questa azienda, ed alcune problematiche potrebbero risolversi.

  2. paper8

    Atteggiamento riprovevole..a me è successa la stessa identica cosa in via Leonardo da Vinci altezza piazza Ottavio Zino; stavo attraversando dalle strisce che ci sono un po più avanti del semaforo (di fronte negozio Carpisa) e siccome li la corsia del bus è in contro senso io prima guardo a sinistra e poi a destra. Insomma un autobus mi stava proprio investendo e l’autista invece di darmi precedenza ha inveito contro di me, ed a lui si sono uniti dei tasci sopra l’autobus…senza parole. Penso che all’Amat come all’Amia ci siano incompetenti, per non dire pure avanzi di galera..

  3. lorenzo80

    Non c’è spazio a Palermo per le persone civili, il 90% è occupato dagli incivili e i prepotenti. Stamattina ho assistito a una scena incredibile: incrocio via perpignano, 2 vigili, un uomo e una donna. A un certo punto uno con lo scooter, nonostante la presenza della vigilessa, tenta di passare dalla corsia laterale a quella centrale invadendo il passaggio pedonale e viene fermato dalla vigilessa. Il bello è che ha iniziato persino a protestare e a discutere, purtroppo ero lontano e non ho sentito quello che diceva. Alla fine la vigilessa è stata inflessibile e dopo 2 minuti buoni di litigio ha desistito.

  4. Antonio Beccadelli

    L’episodio raccontato non mi sorprende; da ex utente dell’Amat (non più da quando gli abbonamenti per i lavoratori costano un “fottio” e vado, quasi sempre, a piedi) anch’io ho avuto modo di sperimentare almeno un paio di volte l’arroganza e la scarsa professionalità degli autisti degli autobus palermitani: addirittura con uno di essi che, “impremurato”, mi aveva bloccato un piede nella bussola sono quasi arrivato alle mani! E qui mi vine in mente che ai palermitani (pochi credo!) corretti ed onesti siano sempre costretti come l’Adelchi manzoniano fra “fare torto o patirlo”.

    Per quanto riguarda la natura societaria dell’Amat (un S.p.A.), si tratta di un tipico caso di finta privatizzazione. Personalmente non sono un tifoso del “privato è bello” (l’acqua, ad esempio, vorrei che restasse un bene pubblico), ma lo sono ancor meno del “cambiar tutto perché tutto rimanga come prima”. Che senso ha, infatti, una S.p.A. a totale/maggioritario capitale pubblico? Può servire/serve soltanto – tutti lo sappiamo – ad espandere organici e pseudo-organismi di gestione senza freni, ma – come prima e più di prima – sul “groppone” delel risorse pubbliche.

    La privatizzazione, inoltre, è priva di senso se non c’è un’effettiva concorrenza. Che interesse ha l’Amat a migliorare il servizio se è l’unica a fornirlo e che , quindi, può “costringere” gli utenti palermitani a “bere o affogare” o, nel mio caso, ad andare a piedi?

    Sul territorio cittadino occorrerebebro, perciò, almeno due società di autotrasporti in serrata concorrenza fra loro in termini di costi ed efficienza del servizio. Purtroppo l’esperienza italiana insegna che anche qualora ciò avvenisse “sulla carta”, poi dette società farebebro presto un cosiddetto “patto di cartello” (trust) a scapito dei cittadini.

  5. Antonio Beccadelli

    Mi scuso per i tanti errori (refusi) del mio precedente intervento.

  6. tonio.fiorino

    vorrei spezzare una Arancia per i dipendenti Amat..
    a noi tutti capita di guidare giusto quell`oretta per andare al centro commerciale, o a fare un giro, o a comprare semplicemente il pane sotto casa..immaginate dovere fare ogni giorno 8 ore di turno lavorativo nel traffico con chiunque che ti insulta, macchine ovunque e niente regole..
    poi ovvio che se vedi il pedone che attraversa con tutta calma e tu hai un po` di fretta diventi un po` rude..

    qui a londra se l`autobus deve girare e hai il verde pedonale se ne sbatte altamente di te pedone, perche` tu sei un singolo, lui deve portare 40 persone in tempi ragionevoli attraverso il traffico..e le aziende sono tutte private e hanno molta competizione sulle assegnazioni delle linee..e vi assicuro ogni 2 settimane ci stanno dei tipi coi cronometri che controllano le corse..io sono un pedone, ma il trasporto pubblico ha precedenza..come le ambulanze o le macchine di polizia..

  7. ti voglio quando dovranno guidare i tram e li le risse nn saranno normali..

  8. bloodflower

    Torno a domandarvi: hanno speso tanti soldini per spostare le obliteratrici ed invertire i sensi di salita e discesa dal bus. Questo almeno un anno e mezzo fa (ma probabilmente di più. Ebbene, nella mia vita di utente solo UNA (e dico UNA) volta ho visto un bravo autista fermare la vettura in modo corretto e aprire le bussole in modo corretto. Anche da queste piccole cose si capisce molto della palermitanità.

  9. Fulippo1

    Purtroppo fin quando le assunzioni alle partecipate comunali, vengono fatte per parentela per scambio voti, o per “ammuttuni” vari, e non viene tenuto in conto la volontà di lavorare la capacità e la sensibilità al lavoro, credo che queste scene dureranno ancora a lungo….

  10. masciu

    PER tonio.fiorino.

    Vuoi spezzare UNA ARANCIA ????

    La tua ignoranza è catastrofica! Impressionante come le cazzate che scrivi.
    Se a Londra gli autisti sono più maleducati di quelli di Palermo non vuol dire che per quanto siamo a Londra questo vada bene.
    Hai mai sentito parlare di CODICE DELLA STRADA?

    p.s. ti consiglio di leggere pure un bel dizionario dei modi di dire.

  11. franz

    L’educazione civica, da parecchi decenni oramai, è sconosciuta alla stragrande maggioranza dei cittadini che, causa anche la mancanza di dura posizione e controllo da parte delle autorità competenti, ritiene di poter fare ciò che vuole perchè giusto secondo il proprio modo di vedere. Quando sei pedone il tuo nemico è l’autista, quando sali sull’auto i ruoli si invertono perchè ognuno ritiene di avere sempre ragione. La mancanza di buon senso, educazione e la non conoscenza del codice stradale sono le cause principali di controversie, spesso molto accese, che abbisognano quasi sempre della mediazione di una terza parte. Ogni società civile che si rispetti, forma ogni individuo, dal momento in cui viene alla luce, con l’insegnamento tramite scuole, nella prima fase della vita, e corsi di formazione, quando entra nel mondo del lavoro; ebbene oggi tali mezzi di formazione hanno perso quel ruolo per cui erano stati creati e ciò ha comportato la completa anarchia comportamentale, con i problemi di convivenza che ben sappiamo. Per cui ogni Ente, Istituzione, Datore di lavoro in genere, nell’atto di assumere personale, ha l’obbligo di formarlo, sia per conoscenza e professionalità personale, sia per dare ai cittadini, che usufruiscono dei servizi che tali istituzioni erogano, quella qualità ed efficienza che contraddistinguono ed esaltano la civiltà di una società. Purtroppo devo riconoscere che non esiste quasi più professionalità e molti autisti dell’AMAT ne sono un esempio, più che vivente, circolante.

  12. huge

    Io credo che qui si stiano confondendo due situazioni diverse.
    Una è il rispetto del codice della strada, l’altra è il rispetto per le persone.
    Ci può stare che un autista per un motivo x su cui non sto a sindacare non rispetti il codice e non dia la precedenza a un pedone (quando dico ci può stare non intendo giustificarlo, ma solo che a tutti è capitato di commettere un ‘infrazione).
    Se l’autista, accortosi dell’errore si fosse scusato con l’utente in questione, credo che il sig. Lo Gelfo neanche si sarebbe posto il problema di scrivere un reclamo.
    Il punto qui è la maleducazione di gente che lavora a contatto con il pubblico e che dovrebbe mostrare ben altri atteggiamenti. Gente che se che tanto non ci sono conseguenze per i propri gesti.
    Io inviterei il sig. Gelfo insieme a MobPA, se già non lo hanno fatto, a contattare direttamente Bellavista e far presente l’episodio.

    @tonio.fiorino
    A Londra gli autisti d’autobus si fermano eccome quando il codice della strada lo prevede. Altro che se ne sbattono…
    E certamente non hanno atteggiamenti da cafone come quello descritto, anche perché se la società per cui lavorano ricevesse un reclamo per un fatto simile stai tranquillo che gli farebbero il culo a strisce…
    Questa è la differenza tra qui (Londra) e Palermo.

    @masciu: ma un valium?
    tra l’altro credo che tonio.fiorino fosse ironico nell’usare la parola Arancia…

  13. Tancredi

    La verità è che oltre all’arroganza degli ignoranti di cui palermo è piena. Gli autisti dell’amat sono per la maggior parte persone raccomandate dagli amici degli amici a cui è stata regalata la patente. A Palermo funziona così

  14. Johnny

    Mi auguro che questa protesta (legittima) oltre che a pubblicarla su mobilita sia inviata anche al presidente dell’amat.

  15. Michele79

    Gia so il tipo provvedimento che prenderà l’Amat, lo togliera dal servizio di autista per qualche giorno, è svolgera il qualche mansione in autoparco.
    In italia non c’è legalità perchè non esiste la giustizia!
    Se rischiasse un provvrdimrento disciplinare ed una multa, e magari dopo un tot. di provvedimenti anche il posto di lavoro … non si comporterebbe cosi!

  16. Una proposta: Chiediamo all’utente che ha fatto la segnalazione ed inviamo tutti al presidente dell’AMAT un reclamo contro questo porco di autista.
    Conosco bene gli autisti, da ex utente dell’amat. Io personalmente mi rapportavom con loro nell’unica maniera che capiscono. In dialetto e con tono minaccioso

  17. Manca un pezzo scusate:
    chiediamo all’utente che ha fatto la segnalazione LA MATRICOLA DELL’AUTISTA

  18. Argentina

    Anch’io ho avuto da lamentarmi della maleducazione di qualche autista Amat.
    Probabilmente godono della protezione del padrino (politico?) per cui se ne sbattono e ti mandano facilmente a vaffa.
    Però, dal “brodo” di una città come Palermo quali aspettative di civiltà (in tutti i campi) possono venir fuori?
    Concludo pertanto con una sola attenuante: chi sarebbe capace guidare un autobus di 11 metri nel caos cittadino senza perdere l’autocontrollo almeno una volta?

  19. Gianfranco

    State facendo di un erba un fascio ma veramente volete andare a lamentarvi con chi di dovere per un fatto di precedenza?? pensate che un dirigente o chi si occupa di gestire i dipendenti vada a richiamare uno dei suoi dipendenti per una cosa cosi futile.

    Fatemi capire voi fareste di tutto per licenziare una persona solo perchè il comune di palermo non sa gestire i semafori pedonali agli incroci???????????????

  20. Inviterei un pò tutti a non generalizzare. Come le tante grandi aziende, ci sono quelli che affrontano in maniera leggera la giornata lavorativa, e quelli che lavorano in maniera egregia. Mai comunque generalizzare.
    E qualche commento più costruttivo non sarebbe male. Mica ci troviamo nel “curtigghiu” di qualche altro blog…

  21. siciliano-onesto

    Ha ragione antony977, non dovremmo generalizzare, come in ogni categoria ci sono persone scorrette che gettano discredito verso tutti i colleghi, anche su quelli che rischiano la vita ogni giorno (e non credo di esagerare, se ricordiamo le recenti aggressioni subite da alcuni autisti).
    Concordo con chi scrive che sarebbe bastato scusarsi e che dietro questa arrogsanza si nasconde la consapevolezza di essere “intoccabili”.
    Concludo ricordano un episodio di anni fa, autobus pieno, l’autia a un certo punto accosta, scende e fa la spesa da uno di quei fruttivendoli “abusivi”!!! Interruzione di pubblico servizio?!! La cosa ancora più sorprendente fu la non reazione dei passeggeri, i quali evidentemente erano abituati a questo ed altro e che guardarono me (l’unico che si lamentò) come il rompiscatole di turno!!

  22. Luca

    Focalizzare l’attenzione su episodi sporadici non ha senso. Spesso e volentieri gli autisti AMAT sono amichevoli e pazienti. Palermo e’ una citta’ folle per il traffico, e talvolta si perdono le staffe. Siamo esseri umani.

    Per quanto tonio.fiorino sia stato personalmente offeso per il suo commento (cosa che accade spesso su mobpa, ed e’ alquanto deplorevole, visto che si presuppone che le discussioni avvengano tra persone piu’ civili della media), credo che abbia espresso un concetto giusto: si tratta di condizioni lavorative esasperanti. Il bus deve passare tra macchine in doppia fila, motorini a destra e sinistra, corsie preferenziali occupate e via discorrendo.
    Capita anche di perdere le staffe. E succede ovunque, e a tutti quanti nelle giornate no.

    Circa la privatizzazione del servizio di trasporto pubblico, in una citta’ come Palermo, questo e’ impossibile, in quanto nessuno sarebbe in grado di rispettare le tempistiche senza una seria repressione di fenomeni quali quelli elencati sopra.

  23. bkdagos

    mi aspettavo più maturità e non giustizialismo da 4 soldi…l’episodio è riprovevole se .e ripeto. se avvenuto in quei termini…tutti pronti a dire lei non sa ki sono io etc etc…io dico che ho visto pseudo persone per bene attraversare incroci pedonali col rosso e mandare a quel paese gli automobilisti, ciclisti sul marciapiedi investire pedoni e pretendere di avere ragione, agli incroci automobilisti ecochic pretendere la precedenza perchè provenienti da destra quando avevano uno stop, autombulanze, autobus amat, mezzi delle forze dell’ordine bloccate per la doppia fila di qualcuno che radical chic devo comprare il pane posteggiando dentro il fornaio etc etc…Palermo ahimè, ed io per primo, ha poco senso civico…ovvero il rispetto per la cosa pubblica prima di quella personale! Vi leggerò sempre!

  24. barracuda

    Il sig. Lo Gelfo, ha pienamente ragione, secondo quanto recita il codice della strada e l’autista sa bene (forse) che deve dare la precedenza.

    L’art. 41 comma 9 del codice della strada infatti così recita:

    “Durante il periodo di accensione della luce verde, i veicoli possono procedere verso tutte le direzioni consentite dalla segnaletica verticale ed orizzontale, in ogni caso i veicoli non possono impegnare l’area di intersezione se i conducenti non hanno la certezza di poterla sgombrare prima dell’accensione della luce rossa, i conducenti devono dare sempre la precedenza ai pedoni ed ai ciclisti ai quali sia data contemporaneamente via libera, i conducenti in svolta devono, altresi’, dare la precedenza ai veicoli provenienti da destra ed ai veicoli della corrente di traffico nella quale vanno ad immettersi.”

  25. Quelli che andrebbero licenziati piuttosto sono i delinquenti della Gesip che dal tetto di Palazzo delle Aquile lanciavano tegole. E la politica dovrebbe dar loro un posto a tempo indeterminato?? pffffffffffffffffffffff

  26. io ritengo che sia giusto che i dipendenti pubblici che sbagliano, debbano pagarne le conseguenze. Se fosse accaduta una cosa del genere a Milano, probabilmente il milanese di turno avrebbe tempestato di chiamate la società di trasporti che avrebbe sicuramente preso provvedimenti nei confronti dell’autista in questione. Diciamoci la verità, a Palermo non c’è etica professionale. Molti non si meritano neanche il lavoro che hanno, e proprio la consapevolezza che qui funzioni quasi tutto secondo le logiche clientelari è una garanzia in più per permettersi di far male il proprio lavoro, tanto non è dalla soddisfazione dei clienti che dipende la poltroncina. Qui a mio parere non c’entra niente il giustizialismo. Chi sbaglia DEVE pagare, altrimenti continueremo a trovarci servizi scadenti grazie alla gente inutile che ci ritroviamo a gestirli. Serve etica professionale, non è possibile andare avanti in questo modo. Il lavoro te lo devi meritare, non puoi fare il parassita. Questo deve valere per AMAT, così come per i dipendenti comunali, per i vigili urbani e così via.

  27. Luca

    In relazione a quanto scritto da anthony777.
    Molti padri di famiglia hanno perso il lavoro in aziende private e nessuno dara’ loro un vitalizio per non fare nulla dalla mattina alla sera. Queste persone hanno manifestato spesso in modo civile, senza mai distruggere o minacciare qualcuno,

    Se i politici palermitani cercano il voto di questi “dipendenti” (che fa rima con delinquenti) GESIP, si ricordino che ancora una volta andranno contro il volere dei cittadini, che sono esasperati sia dalle proteste incivili, assurde e violente di questa gente, e sono disgustati per il modo in cui queste persone svolgevano (di tanto in tanto) il proprio lavoro…

    Ricordo solo che hanno causato un danno di 10000 euro al tetto di palazzo delle aquile, giusto per il gusto di distruggere…Spero che il premio non sia dargli lo stipendio per altri decenni….

  28. @globo73 il tuo commento è stato moderato. ti inviterei ad usare la prossima volta un linguaggio più consono

  29. black_jack

    correggo il link è di repubblica palermo non gds.

  30. freepress

    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/05/30/foto/gesip_protesta_degli_operai_sul_tetto_del_municipio-16969430/1/

    mi sembrano 3 persone , uno dei quali con una stampella , dubito fortemente fosse un operaio. Dove sono gli altri operai della Gesip “delinquenti” che hanno devastato il tetto dell’edificio a tal punto da causare un danno da 10000 euro?

  31. tonio.fiorino

    non per generallizzare troppo, ma leggevo sopra “da quando gli abbonamenti per i lavoratori sono aumentati..vado a piedi” ma scusate da quando il lavoratore e` una categoria che ha diritto a sconti sui bus??
    mai sentito niente del genere!!?? invalidi, anziani, studenti, quelli si sono definite categorie vulnerabili, ma i lavoratori non credo che a milano ci sia sconto imprenditori o sconto dipendente Ikea..

    comunque sul discorso di londra confermo che qui in europa siccome i bus sono privati e hanno persone esterne che cronometrano le corse senza preavviso, gli autisti sono a volte veramente rudi e se hanno fretta neanche ti rispondono, e se hanno il verde con tutto il rispetto per i pedoni ti mettono sotto perche` hanno tempi stretti da rispettare..
    a fine anno si fanno i rendiconti delle medie di percorrenza se il council non e` contento ti salta la linea e si rimette all`asta..con buona pace di pedoni e ciclisti.
    il mezzo pubblico va rispettato, perche` mentre io magari sono col paseeggino che passeggio sopra ci stanno persone che possono anche avere urgenza di andare a lavoro..
    Rispettiamo i mezzi pubblici e gli autisti e vedremo che diventeranno piu` civili!!

  32. […] questo articolo su un autista dell’azienda dei trasporti pubblici di Palermo che non da la precedenza […]

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