Cattive abitudini e Panormosauri

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A chi non è mai capitato di attendere l’autobus presso una fermata, e osservare i comportamenti delle altre persone che attendono? Bene, le immagini che vedrete non fanno altro che confermare lo stile di alcuni nostri concittadini panormosauri e che riflettono lo stato in cui vessano molte zone della città.

Ci troviamo presso la fermata Amat di Piazza G. Paolo II (già piazzale A. De Gasperi), e gli scatti ci arrivano da T. Tripi. che sottolinea come la mattina tutto venga pulito, ma che durante la giornata si trasforma nello scenario qui di seguito ritratto

I cestini gettacarta sono a pochi passi, ed invece….

Vero è che l’entità della sporcizia  non è da quella stile discariche abusive. Ma ciò non toglie il fatto che ci si debba indignare e pretendere più civiltà e rispetto.  Bisognerebbe ricominciare dalle scuole, educare le future generazioni ad una buona e corretta fruizione degli spazi pubblici, e applicare in maniera più  fiscale le leggi e regolamenti comunali che già esistono. Vengono in mente anche le tantissime cornetterie notturne che, nonostante siano munite di cestini e maxi contenitori rifiuti,  hanno i marciapiedi letteralmente riempiti di cartacce. Lagnusia? Probabilmente. Vastasaria? Sicuramente.

Cari amici, nel 2012 si svolgeranno le Elezioni amministrative a Palermo anche se siamo oramai in campagna elettorale…occhio ma soprattutto tenete fresca la memoria!

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11 Thoughts to “Cattive abitudini e Panormosauri”

  1. franz

    Il palermitano è molto attento alla proprietà privata, ma di quella pubblica non gliene importa assolutamente nulla. Stà molto attento a tenere pulita la propria auto, motivo per cui gli oggetti che usa vengono buttati solitamente fuori dal finestrino e dove capita; figuriamoci poi quando, sul parabrezza si ritrova i volantini pubblicitari (sarebbe molto semplice risalire a chi li mette in giro e multarli, fra l’altro), questi finiscono inevitabilmente per terra creando quella situazione da dopo stadio (anche questa una usanza tipica palermitana) che caratterizza la maggior parte delle strade della città. Non capisco, come scritto nell’ articolo, cosa c’entri la campagna elettorale in tutto questo, l’educazione è una cosa che nasce in seno alla propria famiglia e dalla formazione che la scuola dovrebbe dare a tutti; se poi una amministrazione non porta avanti i servizi fondamentali per una città, questo non giustifica il menefreghismo della gente e degli operatori che sono stati assunti a tale scopo.

  2. @franz, quanti prossimamente prometteranno strade pulite o iniziative a favore dell’educazione civica?
    Apriamoci gli occhi fin da adesso…

  3. grillo79

    @ antony977
    ma perche non si pensa ad una rappresentanza comune a tutte le associazioni della città come Mobilita da mandare in consiglio comunale? Credo che basterebbe 1 sola persona per portare avanti tante idee, e credo che si potrebbe trovare spazio in movimenti a-partitici come il Movimento 5 Stelle, che sicuramente si presenterà alle prossime elezioni cittadine.
    Ma qui possiamo parlare di queste cose? Scusate se non è pertinente all’argomento.
    Saluti

  4. Luca

    L’argomento e’ alquanto complicato. Quello che dice Franz e’ verissimo, serve educazione civica, serve insegnare come si sta al mondo, soprattutto quando si ha a che fare con le cose pubbliche.
    Ma allo stesso tempo mi chiedo come sia possibile che anche il piu’ incivile dei Palermitani si trasforma in un perfetto cittadino, pulito, onesto ed educato quando emigra…
    Mi sa che non si tratta tanto di educazione mancante, ma semplicemente di mancanza di regole o di applicazione delle stesse.
    All’estero se sporchi o guidi come a Palermo passi i guai. Io ho passato i guai solo per aver buttato del polistirolo in un cassonetto sbagliato.
    E a Palermo? Dove sono le multe, dove sono i controlli, perche’ si posteggia sulle strisce o in doppia fila?

    A me sembra che la normale applicazione delle regole potrebbe svegliare questo tanto desiderato senso civico del Palermitano, che esiste, ma che non si esprime perche’ la citta’ e’ amministrata e governata da gente inetta.
    Ci vogliono persone che prendono decisioni anche impopolari, come la chiusura al traffico di certe aree, la repressione totale delle soste abusive, l’innalzamento esemplare delle sanzioni per chi sporca. E parlo anche di multe di migliaia di euro, oltre che un processo civile se si tratta di materiale inquinante o pericoloso alla salute. Vediamo se poi il Palermitano non si comporta come a Zurigo o Milano…

  5. DanieleF

    E’ inutile ripetere sempre gli stessi discorsi .. i Palermitani sono stati “educati” a tutto ciò .. questa è la verità! Quindi che senso ha parlare di senso civico se poi, gli stessi amministratori di questa città non ne hanno? Non prendimoci in giro .. dove sono gli addetti alla pulizia, allo spazzamento e alla manutenzione delle stradee e dei marciapiedi?
    Due giorni la settimana seguo un corso, prima di lasciare Palermo, quindi o prendo gli autobus (quando sono fortunato) o vado a piedi .. e quello che si vede è imbarazzante .. in certe strade c’e sporcizia e grascia DI SETTIMANE (e lo so perchè mi accorgo se la situazione è cambiata oppure no) .. e sotto gli occhi di quei pochi turisti che ancora vengono .. io, ogni volta, mi vergogno dalla testa ai piedi! .. quindi, se i Palermitani sporcano, lo fanno perchè sono cresciuti e sono stati educati alla sporcizia .. molto semplice ..

    Ah, sono sempre il solito Daniele del blog ma con un nuovo nick!

  6. thesearcher

    @grillo79
    non dici male. Io l’ho proposto più volte e tu hai anche colto il segno riguardo il coinvolgimento di tante se non tutte le associazioni come Mobilita a portare qualcuno al Comune.
    Se ogni associazione ha circa 1000 membri e portano con se almeno un altro voto di parente o amico, sono 2000 e moltiplicato questo per, ad esempio, 10 associazioni sono 20.000 voti. Altro che un solo consigliere, non so di preciso, ma sicuramente si avrebbe una forte rappresentanza in Comune.

    E questo è fattibile!!…il punto cruciale è che questa classe di amministratori è troppo presa a far quadrare il tira e molla di favori, non solo ad amici e parenti, ma anche ai vari gruppi di pressione imprenditoriali, professionali, istituzionali per non parlare di quelli vicini alla criminalità…questa gente al Comune è troppo compromessa e non ha interesse a portare avanti vere scelte di programmazione territoriale, urbana e neanche di ordinaria amministrazione, come si è appunto detto più sopra.
    Perchè le associazioni riescono a tirarsi migliaia di persone ciascuna quando c’è da organizzare un evento, festival, commemorazione e non fare un emerito nulla per finalmente usare la loro forza numerica nel portare avanti quei programmi per i quali si sbattono da sempre…a me sembra allucinante!

    Allora, membri e fondatori di Mobilita, perchè non iniziamo a parlarne seriamente!??

  7. Fabiofr

    mi permetto di dire che, probabilmente, la ‘maleducazione’ di palermitani è collegata a doppio filo con le elezioni: ai palermitani di ‘qel tipo’ non gliene frega niete della città, ma solo dei fatti propri e, purtroppo, evidentemente, questi non sono una piccola minoranza, inoltre gli altri, la parte ‘buona’, quando gli si fa presente che la percentuale dei loro concittadini maleducati (per non dire altro) è molto più alta che inaltre città, si sentono toccati nell’amor proprio (classico ‘campanilismo’ italico), così che alla fine i ‘buoni’, indirettamente, difendono il malcostume dei ‘cattivi’.
    Sulle ‘multe’ il discorso è lo stesso fatto altre volte per il mancato rispetto del CdS; anche i componenti della Polizia Municipale sono ‘palermitani’.

  8. franz

    Quella di far rispettare leggi e regolamenti sarebbe la soluzione a tutti i mali, ma purtroppo tutte le amministrazioni che si sono susseguite da quasi un secolo, non hanno mai preso posizioni, in tal senso, per non rendersi impopolari; il chè sta ad indicare con quale tipo di persone e di politica abbiamo a che fare. L’educazione civica dovrebbe essere il primo programma che qualunque partito dovrebbe portare avanti e dovrebbe essere alla base della formazione degli attivisti, così come un qualunque professionista. Ed è proprio la mancanza di professionalità e di educazione civica la cosa che contraddistingue questi amministratori che si improvvisano politici, ma solo per il proprio tornaconto.

  9. Irexia

    E allora vedi Franz che hai capito cosa c’entrano le elezioni? Chi le fa rispettare le regole?

    Sono pienamente d’accordo con antony977 e grillo79: sarebbe il caso che mobilitapalermo cioè noi, cittadini con un’alta coscienza sociale e tante buone idee, ci mettessimo a stilare una specie di programma su cosa vorremmo che facesse, sui problemi che vorremmo risolti dal futuro sindaco.
    Tra l’altro mi sembra che il MoVimento 5 Stelle sia quello che più ci rappresenta, senza bisogno di fondare altre liste civiche o movmenti con il nome di questo sito, che finirebbero col disperedere e confondere. Quelli del movimento portano avanti la filosofia che la cosa pubblica è di ciascuno di noi e che quindi noi siamo chiamati in prima persona a gestirla, esattamente quello che tante volte traspare da queste pagine!

  10. franz

    Irexia, purtroppo dall’esperienza del mio mezzo secolo vissuto, la costante, di tutti i politici che hanno promesso e presentato programmi per la città, è sempre stata la bugia. E’ facile promettere in campagna elettorale, ma una volta raggiunto lo scopo ecco che l’interesse personale prevale su qualunque altro. Noi italiani siamo un popolo che non riesce ad autogestirsi, delega ad altri il compito della guida (un pò come le pecore col pastore), ma ci scordiamo che anche questi ultimi sono italiani e hanno lo stesso DNA, per cui io non mi aspetto più nulla di buono da costoro. Sono d’accordo con te per il fatto che ci voglia un movimento che parta dalla gente, bisogna far fuori questa casta che, sotto varie sigle e bandiere, ci da l’illusione di libertà e democrazia e intanto continua a parassitarci arricchendosi sulle nostre spalle e facendoci credere che i parassiti siamo noi; ma il sistema non lo abbiamo creato noi, non ne abbiamo mai avuto il potere. E allora ognuno di noi dovrebbe mettere tutta la buona volontà per far funzionare le cose e questo si ottiene a partire dalle piccole cose, dai comportamenti quotidiani al rispetto per gli altri, al non accettare quei comportamenti che vanno contro la legalità e nell’avere il coraggio di reagire. Ma stò parlando di pura utopia, il sistema italiano è marcio, il dò ut des che la casta ha creato ha ramificazioni così estese che per debellarle credo ci voglia più di quel mezzo secolo che ho vissuto e per allora pochi di noi avranno la fortuna di esserci.

  11. Irexia

    E allora Franz lo vedi che siamo d’accordo?
    Partiamo dalle piccole cose! Ognuno deve fare la propria parte!
    Compreso votare con coscienza!

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