Piano Urbano Traffico: prime indiscrezioni e osservazioni parte 2

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…continuando dal precedente articolo:

I bus e i parcheggi. Il Pgtu prevede l’istituzione delle Linee express, bus che senza fermate collegano il centro da un punto all’altro. Ma anche il biglietto unico integrato con la metropolitana e il sistema di videocontrollo delle corsie preferenziali.

Si punta anche sui parcheggi di interscambio: in quello di via Emiri verranno trasferiti diversi capolinea che collegano con il centro, cosi come l’Amat sta tentando di fare, a partire dal primo aprile, in via Basile. La classificazione delle strade. Il Comune ha studiato 85 strade per aggiornarne la classificazione (strade di scorrimento come la circonvallazione, strade di quartiere) e per migliorare la mobilità tra un quartiere e l’altro: “Dentro le zone abitate le auto devono entrare per raggiungere un posto, non per attraversare il quartiere”, dice Salfi.

Dall’articolo non si evince bene cosa collegheranno le “linee express” al centro…presumiamo alle periferie. 

Ritorna di moda il biglietto unico bus-metro, anche se negli ultimi tempi, per nostre conoscenze dirette, le due parti (Amat- Trenitalia) erano abbastanza distanti per giungere nuovamente ad un accordo. Ricordiamo che il motivo prevalente del divorzio fu la quota di rendicontazione che Trenitalia chiedeva ad Amat in base alla propria stima di viaggiatori sulla metro.

Speriamo che si ritorni nuovamente a trattare in tal senso.

Sui parcheggi, poco da dire. Questa riconversione prevista dal PUT è di fatto l’ennesima ammissione di errore del comune sui propri investimenti passati, dato che queste aree non hanno mai svolto la funzione per cui sono stati realizzati. Vedremo quanto tempo passerà affinchè questo avvenga.

Viale Regione siciliana. Tanti interventi sulla circonvallazione: dalla numerazione dei varchi che saranno corredati da cartelli che spiegano quali punti della città si possono raggiungere, all‘abolizione dell’attraversamento di via Perpignano che per ora consente di “scavalcare” viale Regione. Its (intelligent trasport system).

Cartelli elettronici che segnalano i tempi di attesa alle fermate dei bus e le criticità del traffico in città. Telecontrollo della rete semaforica e dei varchi di accesso alle Ztl. Verrà istallata anche un’altra telecamera, l’undicesima, tra via Balsano e via Volturno. “Puntiamo molto sulla fase tecnologica – dice Salfi – che non può prescindere dalla creazione di un ufficio tecnico del traffico”. Il piano prevede anche la creazione dei mobility manager: i responsabili che in ogni azienda o ufficio pubblico devono studiare gli spostamenti casalavoro dei dipendenti.

Ovviamente l’attenzione ricade sull’abolizione dell‘attraversamento Perpignano. In sostanza occorre capire come il PUT prevede questa chiusura: attraverso la realizzazione dei sovrappassi pedonali o attraverso il famoso sottopasso Perpignano mai realizzato. In questo secondo caso, potremo attendere diversi anni, come già noto.

Sulle paline elettroniche già utilizzate qualche anno fa, se ne parla già da due anni, per ammissione dell’Amat stessa. Non serviva il PUT per introdurre questo nuovo strumento. Fino a ora non si è visto alcun risultato concreto.

Piste ciclabili. Il piano punta sulla mobilità dolce: nuove piste ciclabili in centro storico e valorizzazione di quelle esistenti.

Obiettivamente poco da commentare su questo argomento. Si realizza una pista, per lasciarla nell’incuria più totale, per poi prevederne la valorizzazione…..

 

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7 Thoughts to “Piano Urbano Traffico: prime indiscrezioni e osservazioni parte 2”

  1. xemet

    tante chiacchiere…

  2. Luca

    Concordo!
    Tutto sembra una presa per i fondelli. Mancano le basi, le fondamenta: la citta’, nel suo cuore pulsante, e’ congestionata. Non sono previste infrastrutture nelle zone storiche e centrali, come si deve spostare la gente se lascia a casa la macchina? E dove si parcheggia?
    Il passante, i tram, toccano aree centrali e sicuramente congestionate. Ma il centro storico e la via liberta’ tutta sono assolutamente prive di infrastrutture di trasporto.

    Il centro storico e’ la nostra ricchezza, quello che potrebbe fare rinascere Palermo. Ad oggi, e’ uno splendido parcheggio abusivo.

    Ultima nota: tre coppie di amici miei hanno fatto un giro in auto per la Sicilia. Sono tedeschi, francesi e Koreani. Giudizio unanime: Palermo is most horrible place we have ever been (intendono traffico e immondizia soprattutto). Sicily, the rest, is beautiful!!!!

  3. pinowolf

    sembra un sogno

  4. lorenzo80

    Spero che il videocontrollo delle corsie preferenziali sia attuato quanto prima. E deve essere un controllo a tappeto, non in alcuni punti e basta, a cominciare da TUTTA viale Regione, prima di ogni cosa. E poi l’invio della multa e ritiro punti deve essere automatico, senza alcun intervento umano.

    Poi mi sta a cuore anche la questione piste ciclabili, anche se non si capisce perché solo in centro, in viale Regione una pista ciclabile anche piccola sarebbe importantissima. E sopratutto, le piste ciclabili devono essere BLINDATE, ovvero protette da paletti per impedire l’invasione di auto e motorini, lasciando appena lo spazio per far passare la ruota di una bici. Poi chiaramente bisogna anche fare manutenzione, se no finiscono come quelle di viale Margherita di Savoia, completamente sconnesse e inutilizzabili.

  5. francescom

    A mio Parere: possono creare tutti i punti di snodo e di scambio, possono creare linee express e superveloci… ma finquando prendere il motorino sarà per me più conveniente che prendere l’autobus (da un punto di vista economico e logistico) possono sognare di vedermi sopra un mezzo amat!!!

  6. Fulippo1

    A parte tutte le chiacchere che vi sono in questo piano traffico, che nella sua integrità non verrà mai attuato, almeno con questo tipo di amministrazione indegna, ma si sà, si avvicinano le elezioni, e si deve cominciare ad offuscare un pò gli ochhi alla gente…

    Dicevo. a parte tutto questo vorrei sapere e capire, come può essere possibile una ristrutturazione del genere dei trasporti publici, se l’AMAT praticamente rischia di fallire come l’AMIA.
    Infatti è notizia fresca fresca, che l’azienda è in rosso ed il comune a riggettato il piano di finanziamento della stessa.

    L’importante però che fanno il piano traffico basato sui mezzi pubblici….mhà…

  7. DanieleF

    Ma chi vogliono prendere in giro?! Ma se mancano anche quei 4 autobus appena sufficienti per una città come Palermo! Sono due settimane che aspetto alla fermata minimo 20 minuti .. ma scherziamo? qui siamo peggio del terzo mondo .. non ci sono parole!

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