“Lasciala lì, in caso ti chiamo io”

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Come se la gente avesse tempo da perdere, adesso ci si mettono anche le scuole. In questo caso si tratta dell’istituto Miliziano, una scuola paritaria.

Di cosa stiamo parlando? Di parcheggi.

Vi racconto come si sono ingegnati studenti e dirigenti dell’istituto:

la struttura si trova in via Altofonte, e complice la presenza del C.U.S. (Centro Universitario Sportivo), la mattina è quasi impossibile trovare un parcheggio libero.

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Visto che oramai anche i minorenni hanno a disposizione le auto a loro dedicate (io le chiamerei caffettiere, molto pericolose), gli studenti che non trovano posto mettono tranquillamente la propria auto in seconda fila e vanno regolarmente a seguire la lezione.

Stavolta qui non c’è nessun parcheggiatore abusivo che gestisce chiavi e posteggi.

Se un residente è sfortunato ad aver parcheggiato la sera prima lungo questo tratto di strada, al 99% l’indomani sarà costretto a suonare il clacson aspettando che qualcuno esca a spostare l’auto.

Qui scatta l’ingegno.

Dall’istituto non esce il proprietario dell’auto (che ovviamente sarà a lezione e non potrà mai udire il clacson) ma uno dei funzionari dell’istituto con Walkietalkie alla mano che, con fare tranquillo e routinario, prende appunto del modello di vettura da spostare e comunica ad un suo collega all’interno della struttura “dicci a *Nome e Cognome dello studente* della 4C, al secondo piano, che deve spostare la macchina”.

Lo studente, dopo qualche minuto scende e, anch’esso con fare tranquillo e baldanzoso, sposta l’auto senza nemmeno chiederti scusa. Insomma, quasi quasi è stato disturbato.

Morale della favola: rischi di perdere anche 10-15 minuti per uscire con la tua auto. E se si trattasse di un’emergenza?

Mi è capitato di chiederlo alquanto spazientito ad uno dei ragazzi che scendeva a spostare l’auto. La risposta è riassumibile in un “mii come stai facendo, rilassati che te la sto levando“.

L’educazione nelle nuove generazioni, questa sconosciuta.

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25 Thoughts to ““Lasciala lì, in caso ti chiamo io””

  1. e se invece di suonare il clacson chiamassimo i vigili urbani? e se li chiamassimo comunque anche se non bloccano la nostra macchina? Oggi, domani, dopodomani… e vedi come cala quella boria tipica dei personaggi descritti nell’articolo

  2. Andrea Bernasconi

    tuodeo… hai idea di quante ore passano prima che venga inviato un carro-attrezzi?
    ci son già passato…

  3. mimusso

    Questa è l’ennesima dimostrazione che Palermo è senza futuro.
    Le nuove generazioni sono tale e quali, se non peggio, delle precedentì.
    Senso civico, rispetto, educazione… NIENTE.

  4. puparo

    Ma a Palermo non hanno pensato di munirsi di Street control? Comodo e veloce. Dopo le prime sanzioni voglio vedere se continuano a sostare in doppia fila (a meno che non vogliano contribuire in maniera volontaria e continuativa alle casse comunali).

  5. SalvatoreB

    Andate direttamente dal preside dell’Istituto!

  6. Freddie

    0916954328, memorizzate il numero dell’autogru sul cellulare. Io quando ne ho avuto bisogno non ho dovuto aspettare molto. Tra l’altro metto spesso in pratica una mia personalissima bastardata: se trovo la mia auto chiusa da un’altra non mi metto (quando non ho fretta) nè a suonare il clacson nè a cercare il proprietario. Chiamo direttamente l’autogru e gli dico che li sto aspettando lì davanti per potere uscire. Non sentendo il clacson chi ha lasciato l’auto in doppia fila si vede portare via la macchina senza accorgersene…o quantomeno se ne accorge solo al suo ritorno.

  7. darios

    ottimo freddie…..non bisogna ne litigare ne avere il fegato marcio per i maleducati….portare via l’auto e’ il modo migliore per insegnare qualcosa a questi “signori”….

  8. Luca

    @Mimmusso
    Concordo. La scuola e’ il luogo dove si dovrebbe essere impartita un’educazione civica di base. Ma se chi e’ preposto a farlo agisce in questo modo, cosa ci dobbiamo aspettare da questi ragazzini, che vedono anzitutto i loro insegnanti agire indisciplinatamente.

    Le ultime due generazioni hanno rovinato Palermo, e la nostra, in molti casi, e’ stata tagliata fuori per motivi di lavoro -> emigrazione. Questi ragazzi sono il futuro, e bisogna puntare tutto su loro!
    L’altra in Spagna, alcuni ragazzini baschi di 15/16 anni mi dicevano, in inglese: we are the future, we are the future of the Basque Country 😀
    Cosa risponderebbero questi ragazzini?

  9. pepposki

    Bisognerebbe rispondere con la stessa arma, all’uscita da scuola dovremmo bloccargli i mezzi con le auto..

  10. palermitanodoc

    Ca certo!
    A questi figli di papà con la macchina dei bimbomin…a, ignoranti e che non hanno voglia di studiare, devono rompere l’anima pure agli altri cittadini!
    Anch’io comunque noto che attualmente la generazione di coloro che vanno dai 10 ai 18 anni è una generazione completamente persa..una generazione che sta prendendo l’esempio della nostra TV!

  11. xemet

    purtroppo gli animali generano altri animali. Impensabile ch questa citta’ possa cambiare nel breve termine.

    In una citta’ invasa dalle auto e con grossi problemi di mobilita’ soltanto una generazione di stro++i poteva permettere ai propri figli di dotarsi di ALTRE automobili piu’ piccole gia’ a 14 anni invece di comprargli delle biciclette e dargli un calcio nel cu+o per farli pedalare. Sono riusciti a generare degli animali peggiori di loro e non era facile.

    Saluti

  12. marcozs

    Post che non svela nulla di nuovo, il problema sono sempre i vigili urbani.
    Come lo risolviamo?

  13. no io non ci credo.. non ci posso credere

  14. moscerino

    purtroppo la risposta a questa “educazione” è chiamare il carro attrezzi prima di scendere da casa, oppure sistemare l’auto ad una distanza dal marciapiede tale da non consentire la doppia fila, oppure, come ho visto fare al figlio della persona morta a causa di una doppia fila che non ha consentito l’arrivo dell’autoambulanza, la distruzione del mezzo in doppia fila.

  15. franz

    Rompergli il vetro e spostarla no?

  16. Metropolitano

    Ma quelle macchine posteggiate hanno una massa sufficiente per spostare quei giocattolini posti in doppia fila con la forza della retromarcia e senza rischiare gravi danni ai paraurti ,XD. Questo sta a dimostrare che questa schifo di cultura si è ormai tramandata alle categorie giovanili. Finchè si è in tempo si cambia, ma se a Palermo deve per forza prevalere la stupidità collettiva (e l’astuzia individuale) saremo sempre terra terra, altro che UE, non è degna neppure di essere una città italiana importante.

  17. puparo

    Appoggio incondizionatamente il “metodo Freddie”.
    Nel caso in cui poi il veicolo in sosta in doppia fila arrecasse un danno (economico e/o fisico, vedasi l’intralcio alla circolazione di mezzi di soccorso) una bella denuncia con richiesta di danni.

    ***testo rimosso per offese gratuite***

  18. @franz, non esageriamo ora

  19. akille81

    Buongiorno a tutti,sono uno dei funzionari dell’istituto che con Walkie-talkie alla mano esco con fare tranquillo e routinario per far spostare le automobili dei nostri alunni.
    Tutti i giorni diciamo ai nostri alunni di non mettere le macchine in doppia fila o almeno lasciare un bigliettino con la classe di appartenenza per poter essere piu veloci nel far spostare la macchina.
    Purtroppo questo non sempre accade, ma almeno siamo subito a disposizione dello sfortunato di turno e raramente abbiamo tardato nel far spostare la macchina.
    Da precisare che noi i walkie-talkie li abbiamo per altre esigenze e non perche’ siamo ingegnosi come qualcuno ha scritto…
    Volevo precisare che ogni volta che si verifica questo problema noi siamo mortificati del disagio che i nostri alunni creano,e non abbiamo nessun modo di fare tranquillo(sempre come qualcuno ha scritto)perche’ sappiamo cosa significa.
    Per chi non avesse capito, non sto giustificando i nostri alunni, (infatti ripeto li richiamiamo sempre) volevo solo spiegare a chi ha scritto l’articolo che noi non abbiamo escogitato nessun ingegno, e che nessuno di noi ha mai detto “lasciala lì in caso ti chiamo io”.
    Qualcuno del forum invece ha detto che i nostri docenti sono indisciplinati,altri sono andati fuori tema e hanno detto che da noi si comprano il diploma..
    Prima di poter dire certe cose,bisognerebbe essere sicuri di cio’ che si dice, perche’ non conoscete i nostri docenti e non sapete come lavoriamo noi.
    Buona giornata a tutti.

  20. 19alessio79

    Ciao, a parte che le chiamerei “motozappe” visto il rumore… SIamo sempre li…l’educazione non c’è!!!! E’ inutile, io abito tra l’einstein e l’almeyda….il casino è totale, sempre!!!! Posso darti un consiglio??? Se ti chiudono e sei in emergenza, prendi la targa vai in retromarcia sulla fiancata e le sposti. Il codice della strada e quello eticoti darà ragione. Per la tua macchina non ti preoccupare…tanto è come se spostassi un bidone 🙂
    Ciao e buona fortuna per la prox uscita 😀

  21. @akille81:
    inanzitutto grazie per aver risposto alla sollecitazione.

    Quello che è scritto nell’articolo posso assicurarti che corrisponde a verità, perchè frutto delle segnalazioni di più testimoni.

    Inanzitutto nessuno qui ha asserito che i walkie talkie servano esclusivamente ad avvisare gli alunni. Al contempo, “l’ingegno” non sta nell’aver meditato tale metodo (che sicuramente non è opera dei responsabili dell’istituto), ma nel rendersene in parte complice.

    L’Istituto Miliziano, proprio in queste ore a fronte di questo articolo, ci comunica che la gentilezza di avvisare gli alunni non verrà più posta in essere.

    Mi chiedo: perchè l’Istituto ha atteso che la vicenda divenisse pubblica per prendere un provvedimento sacrosanto come questo appena comunicato?
    Se si vuole debellare un malcostume che sapientemente voi dell’isituto riconoscete e condannate, credo non serva aspettare l’effetto mediatico per fare qualcosa.

    Comunque, felice del fatto che l’istituto Miliziano sia venuto meno a questa cattiva prassi.

  22. Irexia

    E se invece di chiamare il portinaio della scuola si chiamassero i vigili? Così i ragazzotti che si mouvono con quelle caffettiere rumorose come trattori (le vendono praticamente soltanto in Italia perché nei paesi pù seri, sanno bene che non supererebbero un crash test contro una mosca) comincerebbero ad essere più rispettosi delle regole e a crescere un po’ più civili…
    …forse…

  23. franz

    @antony977: la mia è una provocazione, anche se tante volte sono stato tentato dal farlo. Ma mi sento spesso impotente quando con le vie legali non riesco a risolvere il problema: e allora l’esagerazione di cui parli qual’è? la mia eventuale reazione o l’assoluto menefreghismo di chi mi blocca senza preoccuparsi se in quel frangente ho un urgenza? Ogni giorno questo accade puntualmente in una strada privata, nelle cui vicinanze c’è una struttura medica dove viene eseguita anche fisioterapia, che i fruitori di questi servizi, sapendo che lì non intervengono i vigili urbani (essendo la strada privata) lascino le auto chiuse in doppia fila per tutto il periodo della terapia (addirittura ore) pur essendo presente un grande parcheggio nelle vicinanze. Ti lascio immaginare le liti continue cui assisto. Allora vorrei mi dicessi, per non esagerare come dici tu, quale sarebbe la soluzione.

  24. VulturePA

    Io applico da tempo il “metodo Freddie”. Abito in Via Marconi:dove la doppia fila da entrambi i lati regna sovrana.. Beh io quando devo prendere l’auto, mi affaccio alla finestra, e se è bloccata (probabilità prossima al 100% nel pomeriggio) chiamo l’autogru direttamente da casa, e quando arriva, io scendo comodamente.

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