Nuova rete Amat: prime riflessioni dei cittadini

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Premesso che il nuovo piano rete degli autobus Amat non è ancora in vigore e che, quasi sicuramente, sarà soggetto a modifiche successive, riportiamo alcune riflessioni personali dell’utente F. Miccichè in merito:

Questa ristrutturazione è uno dei sintomi più evidenti dalla crisi economica in cui si trovano i comuni italiani, infatti esaminandola si nota come l’unica motivazione sia stata quella dei tagli ai mezzi ed agli autisti.

Controllando le linee soppresse salta agli occhi come siano state eliminate molte linee di forza, come la 422, la 122, la 704, la 721, la 442 ecc. I percorsi di queste linee sono rimasti coperti dalle linee secondarie, quelle interne ai quartieri e di conseguenza moltissime zone si troveranno senza validi collegamenti con il resto della città.

Verranno colpite le categorie più deboli: fin da subito penso ai vecchietti della Noce che (per la deviazione della 134) non potranno più raggiungere la ASL di via Cusmano, ufficio per loro vitale, oppure ai lavoratori domestici che si recavano nelle ville di via Regione Siciliana tra l’Auchan e Tommaso Natale, strada che non sarà più percorsa da nessun autobus (la 616 passerà per via Olimpo – Favorita), peraltro per la presenza dell’autostrada che impedisce di arrivare verso Cardillo a prendere la 628 e per le distanze chilometriche tra un sottopassaggio e l’altro (ci sono solo Tommaso Natale e Parco dei Principi) la situazione per questa gente si farà pesantissima, oltre che per i figli degli abitanti della zona che devono arrivare a scuola (i genitori non hanno problemi, loro hanno il SUV).

Per il criterio seguito è evidente che c’è stata la necessità di tagliare i servizi e che anzichè togliere le linee secondarie si è preferito lasciarle in esercizio per non lasciare scoperte le zone più lontane, ma queste linee secondarie non potranno reggere il traffico di quelle principali che sono state soppresse, per la ristrettezza delle strade attraversate si dovranno usare autobus piccoli dove non potranno entrare tutti, la tortuosità dei percorsi non consentirà mai un esercizio puntuale.

Altro aspetto grave è la concentrazione del traffico nel centro storico tutto sul 101.

Finora questa linea era coadiuvata da 102, 122 e 106, ma le ultime due sono state soppresse e la prima limitata a via Cavour, non consentendo quindi più di raggiungere la Stazione Centrale. E’ chiaro che la sola linea 101 non può reggere tutto il traffico, magari potrebbe farlo una metropolitana come quella di Parigi con treni da sei vetture ma una sola linea di autobus non può contenere tutto l’afflusso di passeggeri dell’asse fondamentale della città.

Se proprio non si può fare a meno di sopprimere questi servizi, suggerisco di separare i flussi di traffico limitando la 101 al tratto Politeama – Stazione e deviando la 107 per via Libertà tra la Statua ed il Politeama, in modo che i passeggeri provenienti dal tratto più a nord (prima del Politeama) non debbano dividere lo stesso bus con quelli che salgono al Politeama e a piazza Verdi.

Il fatto di dover scendere in via Roma anzichè in via Maqueda non è una tragedia, dopotutto in senso opposto occorre sempre arrivare in via Roma, ed anche la distanza tra via Villabianca (che resterebbe scoperta) e via Libertà non è eccessiva.

Sicuramente ci sentiamo di dire che ognuno di noi si farà pian piano una propria idea (man mano che questo nuovo piano viene assimilato dai cittadini), spesso dettata anche dalle abitudini personali. Servirà avere una visione di insieme per poter partorire un giudizio quanto più oggettivo e obiettivo.

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22 Thoughts to “Nuova rete Amat: prime riflessioni dei cittadini”

  1. lorenzo80

    Ottima la riflessione dell’utente Miccichè ma, come dicevo in un altro post, non dimentichiamoci le periferie e soprattutto l’asse di Viale Regione Siciliana, adesso servito da una e una sola linea: la 548, mentre finora c’erano il 305, indispensabile per raggiungere l’università e l’ottimo 100 che serviva a tantissimi studenti e lavoratori per raggiungere via Ugo La Malfa. Sembra proprio che le zone periferiche siano state del tutto abbandonate.

  2. ciko

    Questo nuovo piano servirà solo ed esclusivamente per far risparmiare l’Amat, e ci riporterà indietro di quasi trent’anni. Torneremo a vedere autobus stracolmi nelle periferie. I nostalgici del passato saranno felici…
    Una città delle dimensioni di Palermo (660mila abitanti)non può tornare ad avere circa 60 linee urbane. A Torino, che conta 250 mila abitanti in più di Palermo, la GTT conta circa 200 linee. La ANM di Napoli conta 135 linee. E a Genova, città che conta 610.000 ab. ci sono circa 140 linee.
    A Palermo un miglioramento rispetto al passato c’era stato con l’aumento delle linee. Un ulteriore miglioramento si poteva avere aggiungendo una decina di linee nelle zone periferiche della città. Circa 100 linee erano più che sufficienti a Palermo.
    Potenziare il servizio eliminando oltre 30 linee è qualcosa che fa ridere solo a pensarci.

  3. io voglio dire soltanto che ieri ho aspettato quasi 1 ora l’806 in piazza a mondello. è assolutamente vergognoso e non degno di una città grande come Palermo! mi chiedo tra l’altro come sia possibile che ancora nessuno abbia pensato a ripristinare (ovvio, ricostruire) la linea tram porto di palermo-mondello. pensate quanti crocieristi potrebbero utilizzarla!

  4. Daniele

    Sono assolutamente d’accordo con chi dice che sarà un tornare indietro di quasi trent’anni .. Palermo non è come Torino, Roma o Milano, dove ci sono tantissime alternativa (metropolitana, tram etc..) oltre agli autobus .. qui invece gli autobus sono gli unici mezzi pubblici che abbiamo, pergiunta adesso riducono le linee .. ci sarà il caos, vedrete!!

  5. spasia

    infatti, un ritorno dei servizi al passato ma con un prezzo fisso al presente: biglietto 1,30 euro…uno dei prezzi più alti in Italia.

  6. Ma perché parlare senza cognizione si causa?

    Risparmio? Il numero delle linee sarà inferiroe ma il numero delle corsee dei mezzi in circolazione sarà lo stesso. Nessun risparmio, tutto ciò si fa per AUMENTARE la frequenza ed eliminare linee, che per alcuni erano pure comode ma erano inutilmente toruose e lente.

    Volete criticare? Fatelo dopo l’apertura del servizio, vedremo tutti se funzionerà o meno, io sono sicuro che il servizio sarà migliore.

  7. Antonio Beccadelli

    Condivido gran parte degli interventi precedenti.

    Non v’è dubbio che, oggettivamente, Palermo sconti il fatto di avere come prevalente il trasporto pubblico su gomma. Ciò, tuttavia, è solo una piccolissima scusante dell’Amat, dei suoi dirigenti e, soprattutto, delle figure politiche che li ha nominati.

    Anche quando Palermo avrà/avesse qualche alternativa al trasporto pubblico gommato(il tram su banchina dedicata, il passante e l’anello ferroviario e finanche la futuribile, “necessarissima” metropolitana leggera), non per questo sarebbe giustificabile una sua contrazione; esso andrebbe, semmai, razionalizzato dando priorità a due elementi: aumento delle vetture circolanti e sussidiarietà con gli altri mezzi di trasporto prima citati con particolare attenzione alle zone (periferiche o meno) da essi non raggiunte.

    In atto, dunque, il nuovo (si fa per dire!) “piano Amat” appare, nella migliore delle ipotesi, un esercizio accademico e, nella meno simpatica, l’ennesima furbata poiché vuol far credere che la diminuizione del numero dell linee si tradurrà automaticamnte in un miglioramento del servizio, mentre, forse (traffico caotico permettendo!), si avrà solo un aumento della velocità commerciale media che – come tutte le medie – metterà assieme il poco ottimo e il moltissimo pessimo.

    Mettere mano ad un serio piano di corsie preferenziali cordolate no?

  8. ciko

    Si, aspettiamo. Magari anche altrove si renderanno conto che a Palermo ci sono dei geni che hanno migliorato il servizio di trasporto pubblico eliminando oltre 30 linee…

  9. @ ciko, ma ci lamentiamo tanto che da noi non si provi mai nulla di nuovo, ora stanno provando una cosa sperimentale, mantenendo gli stessi mezzi, lo stesso numero di corse ma concentrando tutto su un numero inferiore di percorsi, se va bene sarà rivoluzionario, ogni tanto dobbiamo anche essere contenti se siamo noi a sperimentare.

  10. gerry69

    Ma se riduci del 30% le linee aumentando del 10% la frequenza delle linee rimanenti, abolendo strade prima percorse, siamo proprio sicuri che il servizio migliori?
    Secondo me no!
    Io non sono un esperto di flussi passeggeri e parlo da assoluto incompetente… però ho questa sensazione. Vedremo quando diventa effettivo, anche perchè non dovremo solamente valutare il fatto che il mezzo sarà pieno oppure no ma i tempi di percorrenza e i reali benefici per l’utente. Dobbiamo anche verificare quanti, per effetto di queste modifiche, preferiranno tornare al mezzo privato… e di conseguenza il maggiore traffico stradale.

  11. Fulippo1

    Diciamo che in linea teorica la logica di questo cambiamento non è del tutto errata, considerate che bisogna tener conto dei mezzi che risulteranno “in più” reduci delle linee soppresse, che a questo punto verranno integrati con le linee rimaste aumentando così la frequenza, e ad essi si aggiungeranno anche i mezzi nuovi dei quali è previsto da parte dell’amat l’acquisto.

    Quindi se una linea prima era composta da 4 mezzi e la frequenza di partenze dai capolinea era di 15 minuti, adesso probabilmente con l’aggiunta di nuovi mezzi (un paio a linea credo) la frequenza può gia essere ridotta a 10 min.

    L’unico problema stà nel mantenere tutti gli assi principali tra periferia e centro, che da quanto capisco non pienamente sono stati mantenuti…

  12. alfonsina

    Sono avvilita: non so come farò da quando metteranno in esercizio questo nuovo piano Amat dal momento che la quasi totalità delle linee che prendo io di solito, saranno totalmente abolite e non sostituite da altre… ( per esempio il 103 o il 122 oppure il 704 ma anche l’833 )….

  13. Sono convinto della bontà del piano.
    Penso immediatamente alle linee doppioni tipo la 309-339-105 che hanno il 60% del percorso in comune!Ecco che quindi si unifica tutto con la 309 che prolunga addirittura fino a Porta Felice e con frequenza a dieci minuti circa.Come ho detto in un precedente articolo, non commettiamo l’errore di valutare la parola “taglia”.Basta osservare la mappa della nuova rete http://www.amat.pa.it/nuova_rete/mappa_nuova_rete.pdf
    Controllate bene i percorsi perchè altrettante linee modificheranno il tragitto proprio per coprire determinate tratte.
    Il 103 verrà soppresso?Ci sarà la 102 che porta in Centro oppure ancora la 118.La 704 soppressa?Passeranno in alternativa la 615 e 616 (10 vetture complessive) e poi intercambiare con la 101 o 107 allo stadio (30 vetture complessive!).

  14. palermitanodoc

    Pongo una domanda ad Antony o a chiunque mi sappia rispondere esaustivamente:
    Se io mi trovo in viale Strasburgo all’altezza di Villa Adriana dove c’è il fioriaio e devo arrivare in via Sciuti prima dell’incrocio con via Notarbartolo cosa dovrei fare con le nuove linee??Prendere la 615, fermarmi all’altezza del Meli e aspettare la supercoincidenza con la 118?Entro un’ora arriverò?
    Ragazzi per favore facciamo le persone serie e ammettiamo che la 704 è insostituibile!

  15. lorenzo80

    @antony977
    Anche io attenderò con pazienza la messa in esercizio della nuova rete, augurandomi di cuore di aver giudicato male. Ma tutta viale regione con una sola linea proprio non si può sentire…

  16. ciko

    @Paco Se volevano aumentare la frequenza bastava ridurre la sosta dei bus nei capolinea lasciando le linee attuali. Il miglioramento ci sarebbe stato per forza di cose. I primi autisti dei mezzi(provate a chiedere), dicono che è una follia. Il servizio già non funziona adesso…
    Il comune deve parecchi soldi, tutto questo è fatto solo per recuperare soldini… Questo mi sono sentito dire dai conducenti…

  17. r302

    Si vogliono evitare i doppioni, ma la 134 modificata va a coprire il percorso Giotto – Camporeale, che già è coperto dalla 110… anche la 102, fermandosi in via Cavour, diventa in un certo senso un doppione della 702 che si ferma un po’ più indietro a piazza Croci. Fosse per me tornerei alla situazione ante-1994, con decine di linee lungo l’asse del centro (tra 14,2,25 barrato, 17 ecc.ecc. un autobus per arrivare alla Stazione si trova subito) e le linee radiali a lunghissimo percorso: esempio la 2, Ospedale Civico – Borgo Nuovo, salivi a Borgo Nuovo aspettando un po’ (non è che adesso la 702 sia tanto più frequente) e scendevi alla Stazione o al Policlinico senza cambiare più mezzo, senza quindi le ulteriori lunghe attese cui si è costretti oggi e che aumenteranno ancora con la riduzione di linee del nuovo piano.

  18. spasia

    @ciko: condivido tutto quanto hai scritto; io uso l’autobus tutti i giorni e vedo le lunghe soste ai capolinea, sento i commenti negativi dei conducenti e dei controllori, gente ha esperienza diretta delle vita quotidiana sui bus e dei disagi relativi, mica vacuo sperimentalismo che, se va male, si riverserà tutto sulla pelle, guardacaso, degli utenti.

    Mi chiedo: come mai questo bellissimo ” sperimentalismo”, fatto a probabili spese di noi lavoratori e cittadini, non comincia dall’adeguamento del servizio AMAT agli standard italiani, mettendo dunque le tabelle con gli orari, solo per dirne una? Oppure mettendo in circolo sempre e solo vetture adeguate dal punto di vista meccanico e igienico? Quanto al numero di linee, qualcuno ha già scritto sopra come sarà sbilanciato il paragone con altri capoluoghi di provincia, molto popolati come Palermo.

    In poche parole: è inutile usare paroloni, pocihé tutti questi tagli nascono dal deficit economico, non certo per partendo dal bene dei viaggiatori.

    Vada per l’ottimizzazione del percorsi, in modo da non avere doppioni o giri viziosi, ma qui si parla di tagli più consistenti che a noi UTENTI , che abbiamo già problemi adesso, danno un’ idea verosimile della situazione che si verrà a creare, non solo per tempi di attesa del mezzo, ma anche per condizioni di viaggio, per numero di passeggeri schiacciati come sottilette ed in apnea, durante le ore di punta e non solo.

    Il prossimo passo di questa sperimentazione quale sarà? Provare a vedere che sapore ha il cianuro nei cannoli? Perché certo, non l’abbiamo mai fatto e non possiamo dire, ma metti che sia bello gustoso….

  19. @palermitanodoc, per il percorso che hai indicato c’è sempre la metrò fra San Lorenzo Colli e Notarbartolo.Meglio ancora con biglietto unificato.Le soluzioni esistono

  20. Irexia

    A me questo piano continua a non piacere…
    Ripeto: la settima circoscrizione rimarrà servita solamente dalle linee 139 e 603 che fanno dei tragitti lunghissimi (il primo Vergine Maria- stazione centrale, il secondo stadio- Mondello) con gravi ripercussioni per l’utenza. Moltissimi sono gli studenti che prendevano, e ancora per poco prendono, il 731 per andare a scuola (Cannizzaro, Vittorio Emanuele, Garibaldi, centrale, succursale, medie) che arrivando in via Libertà passa per via Duca della Verdura!
    Il 603 è praticamente una tratta inutile d’inverno tanto che i mezzi sono sempre vuoti, mentre risulta abbastanza utile per raggiungere Mondello (quanto ci starebbe bene lì un capolinea di una immaginaria metropolitana…).
    Il 139, ripeto, fa una tratta lunghissima tanto da renderla poco utile e sicuramente non sufficiente a soddisfare il bisogno cui adempiva il 731.
    Piuttosto, proprio da sopprimere sarebbe potuto essere il 139 in quanto chi voleva andare alla stazione poteva prendere il 731, scendere in via Libertà e di là prendere un 101…
    Quanto ai problemi di fare cassa: ricordo che tempo fa sono stati assunti autisti senza patente, un costo per l’azienda, senza poterli utilizzare. Ancora, l’AMAt è un’azienda 100% del Comune che non ha soldi e che sul suo sito istituzionale riporta soltanto il bilancio del 2009: e quelli preventivo 2010, consuntivo 2010 e preventivo 2011? Senza bilancio no si possono fare nè stanziamenti, nè spese, come dovrebbe fare dunque l’AMAT a investire e a comprare nuovi mezzi più ecologici (cosa sacrosanta)?
    Un mese fa andando sul 102 l’autista disse che i lavoratori chiedono di rimettere i controllori sulle macchine in modo da gantire il pagamento dei biglietti e, quindi, far giungere cospicui guadagni all’azienda; purtroppo disse anche che i sindacati si opponevano, vai a sapere perché…
    In conclusione: per chi è interessato al mantenimento della linea 731 sappia che giorno sabato 5 marzo in via Bordonaro vicino l’attuale capolinea del 731 si terrà una manifestazione.

  21. ciko

    Il problema è che prendono per il sedere i cittadini, ma non tutti “Si fannu infinucchiari” dalle parole di questi signori.
    In via Oreto ci saranno tre linee in meno, la 209 210 e 220, e si giustificano i signori facendo notare che i tempi di sosta nei capolinea saranno ridotti.
    Bene, volevano migliorare davvero il servizio?
    Bastava che in Via Oreto toglievano un bus alla 220, uno alla 230, e uno alla 243, diminuire le soste al capolinea, e inserire una linea nuova con tre bus che dalla Stazione porta a Bonagia.
    Ci saremmo trovati, con gli stessi mezzi, non solo ad avere una frequenza migliore in tutta la via Oreto, ma ad avere anche una linea in più.
    E soluzioni del genere si possono adottare in vari punti della città.
    Per migliorare il servizio non ci vogliono geni…

  22. pacos87

    ragazzi sapete quando il piano dell’amat verrà approvato? ho letto i vostri commenti è sono d’accordo con voi. ho visto che taglieranno linee come 305,108,106.122,234,linee potenziamente utilizzate quotidianalmente è linee pricipali. anch’io mi troverò nello stesso problema vostro. io abito nel quartiere sperone è anche l’amat non mancherà ha fare modifiche. taglieranno la linea 250 che io prendo tutti i giorni. linea pricipale per raggiungere il quartiere sperone. dal piano dell’amat si legge che verrà sostituita dalla linea 227 che però farà solo un tratto di strada abbastanza poco. io vorrei chiedere all’amat è ilo tutto il tratto della linea 250 chi lo coprirà? è poi il 227 farà un giro enorme è ci saranno solo 4 vetture. io vi chiedo sapete quando il piano sarà approvato dal comune? ci saranno ulteriori modifiche ha quasto piano dell’amat? attendo vostra risposta è grazie

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