Fondi CIPE tappabuchi…il circo della vergogna continua

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L’ennesima vergogna dell’amministrazione Cammarata. Come se fossimo a corto di problemi, ecco che arriva lo “scippo” dei fondi CIPE per pagare gli impiegati comunali. Ricordiamo che i fondi CIPE sono destinati allo sviluppo infrastrutturale. Questa gente purtroppo è la conseguenza di un’indifferenza generale che regna tra gli elettori del sud Italia. Se non si è in grado di scegliere il male minore, non ci sarà mai fondo al peggio.



Ecco quindi che una classe dirigente come questa può in pochi anni condannarci nel presente e nel futuro a venire per le prossime generazioni. I fondi per lo sviluppo del nostro territorio vanno a fare da tappabuchi alle falle create da una pessima amministrazione. In un paese dove i comuni meritevoli devono stringere i denti e cercare di spaccare il pelo in quattro, i comuni che meritano il fallimento come Palermo e Catania (ma non solo), vengono sempre e puntualmente salvati da mamma Stato per interessi di partito che nulla hanno a che fare con quello dei cittadini. Riportiamo l’articolo da www.qds.it (Quotidiano di Sicilia)

Palermo – Fondi Cipe, da opere a stipendi. “Il bilancio è asfittico, ma sano”

di Claudia Calò

L’ultima mossa del sindaco Cammarata ha suscitato le ire dei costruttori: “Ci stanno togliendo tutto”. Dure polemiche da imprenditori e sindacati.

PALERMO – Ha scatenato pesantissime reazioni da più parti, la decisione del Comune di destinare parte dei 35 mln € di fondi Cipe per pagare gli stipendi degli impiegati comunali e delle società partecipate, anziché per la realizzazione delle infrastrutture.
Un provvedimento “inusuale e rischioso, hanno commentato politici, burocrati e imprenditori.

“Ci stanno togliendo tutto: il futuro e anche la speranza. Non c’è programmazione, non c’è potere di spesa e non c’è più neppure la possibilità di poter contare su finanziamenti statali, stanziati esclusivamente per essere destinati ad investimenti”, ha dichiarato il presidente dell’Ance Palermo, Giuseppe Di Giovanna, che ricorda come quei soldi sono destinati dallo Stato alla realizzazione di opere infrastrutturali di interesse collettivo e non certo al pagamento degli stipendi degli impiegati comunali.

“Questa continua, prolungata assenza di denaro nelle casse dell’amministrazione – dice Di Giovanna – ha portato questa città al collasso. Non solo non si investe e non si spende per la collettività, ma adesso si utilizzano in modo improprio, per quelle che dovrebbero essere spese correnti, garantite dall’amministrazione, anche quei fondi che rappresentavano l’unica speranza per avere un boccata d’ossigeno”.

Il Comune viene accusato, inoltre, di non sapere programmare le proprie spese e di avere nei fatti azzerato gli investimenti. Durissima anche la reazione di Confindustria che manifesta il suo dissenso attraverso il presidente Alessandro Albanese che chiede il commissariamento dell’amministrazione: “Non si può dirottare su spese correnti un fondo tecnicamente riservato a investimenti strutturali. La scelta politica che ha portato a queste conclusioni è scriteriata e non tiene conto del più elementare senso del bene collettivo. Occorre un commissario per la gestione dei fondi Cipe, altrimenti assisteremo solo al peggioramento di questa già drammatica situazione finanziaria e gestionale».

Critiche giungono  anche dai sindacati. A parlare stavolta è Antonio Ferro, segretario della Uil Palermo. Secondo Ferro, “l’utilizzo dei fondi non è idoneo a risolvere questo tipo di emergenza e alla fine non vi è alcuna certezza che il governo nazionale permetta il loro utilizzo per questo scopo. Al Comune – conclude il sindacalista – la situazione economica resta ancora nebulosa. Per questo chiediamo subito un confronto e chiarimenti”.

Aspre le polemiche anche nel mondo politico, ma da Palazzo delle Aquile gettano acqua suo fuoco. “È solo un’ operazione contabile: i fondi Cipe saranno utilizzati per gli investimenti secondo il crono programma”, ha assicurato nei giorno scorsi l’assessore al Bilancio, Giuseppe Genco, e – aggiunge – avviare polemiche inutili e fuorvianti non serve: il bilancio è asfittico ma sano”.

Dura la reazione del deputato nazionale del Pd, Alessandra Siragusa, che a proposito della denuncia di pochi giorni fa, ad opera dei commissari Amia, che non si sono visti assegnare i fondi Cipe per gli interventi urgenti in discarica, attraverso un’interrogazione chiede chiarezza al fine di conoscere i motivi per i quali “non sono state ancora accreditate ad Amia le somme assegnate dal Cipe”.

E restando in tema di rifiuti, proprio l’Amia ha completato il recupero dell’arretrato nella raccolta, provocato il 20 gennaio da alcuni guasti in discarica. Sono stati portati a smaltimento piu’ di 3.400 tonnellate di rifiuti con la totale copertura degli itinerari di raccolta e l’azzeramento del surplus nei quartieri di Santa Rosalia e Bonagia. Sembra essere dunque superata la criticità della scorsa settimana, mentre, come spiegano dalla struttura commissariale, l’azienda ha adottato gli opportuni provvedimenti per cercare di prevenire il ripetersi di simili condizioni.

httpv://www.youtube.com/watch?v=82ALIEQvebU

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21 Thoughts to “Fondi CIPE tappabuchi…il circo della vergogna continua”

  1. cirasadesigner

    aggiungere qualcosa a questo interessante articolo è difficile… Purtroppo non ci rimangono nemmeno gli occhi per piangere… come dicevano i nostri vecchi saggi. Palermo ha il sindaco che si merita, considerando che lo hanno eletto in maniera consapevole e quindi è inutile lamentarsi, spero che la prossima occasione di voto, il palermitano si ricordi del Sindaco Cammarata e della sua gestione fallimentare, ma del resto non era difficile immaginarsi questo finale, conoscendo il personaggio. Ai posteri l’ardua sentenza… Speriamo che in questa fase di cambiamento generale che vede un probabile avvicendamento di cariche a tutti i livelli, si possa fare qualcosa anche per mandare anzitempo a casa questo “psiudo-sindaco”… A proposito… sapete che fine ha fatto?

  2. Viajero Solitario

    che fine ha fatto? http://www.youtube.com/watch?v=tdtgS7IgQ-w

    Guarda io spero che questo governo cada così si dimette perché vuole il posto a Roma, ma che a sua volta la maggioranza in governo non ci sia così si ritrova col culo a terra come si merita. Ma certa gente è come i gatti… cari sempri aggritta! Che rabbia!

  3. pinowolf

    L’ennesimo scandalo. I fondi CIPE non si toccano! Dovremmo protestare davanti palazzo delle aquile per impedire a questi m****i di toccarli. Che li pagassero con i loro stipendi gli impiegati comunali, del resto i soldi per sindaco, consiglieri, etc… ci sono sempre, no?

  4. Luca

    Ovviamente la scusa ufficiale e’ un anticipo di cassa, ma la realta’ e’ che non si sa quando i soldi mancanti saranno ripristinati.

    Vorrei invitarvi a una piccola riflessione in-topic:
    E’ chiaro che le entrate correnti e i trasferimenti statali da Roma non bastano a coprire un bilancio di spesa praticamente tutto allocato per il pagamento di decina di migliaia stipendi…
    W le assunzioni di amici, parenti etc…W le consulenze!
    Il problema e’ stato arginato oggi, ma domani?
    Il punto e’ che con questa attuale organizzazione amministrativa, apprescindere dall’indecenza di Cammarata e della sua giunta, non c’e’ spazio per alcun investimento produttivo.

    In soldoni, se entra X e si spende Y per questo gigante burocratico, resterebbero X-Y. In genere X dovrebbe essere > di Y, o quantomeno in linea. A meno che Y cresca a dismisura…Da qui la necessita’ di raggranellare fondi…SEMPRE e DAPPERTUTTO.
    La prospettiva dunque per investimenti infrastrutturali seri e produttivi quindi e’ nulla, a meno che questi non siano VINCOLATI.

    Riflessione: siamo uno dei pochi casi in cui e’ meglio il Commissario o la gestione remota dei fondi…Anzi, e’ assolutamente necessaria se si auspicano strade pulite, non dissestate, monumenti non in stato precario, trasporti e quanto altro rendono la vita in una citta’ possibile!

    Conclusione: una qualunque azienda in tale stato e’ dichiarata insolvente, e fallisce. E tutti i dipendenti vanno a casa!
    Perche’ nella pubblica amministrazione cio’ non e’ possibile? perche’ non licenziare un po’ di gente messa li’ tanto per leggersi il giornale?
    Abbiamo piu’ spese di Milano o Torino porca miseria!

  5. Daniele

    Non c’è speranza per questa città!

  6. il segretario del C.I.P.E. è Miccichè ex cognato di Diego,
    http://www.cipecomitato.it/it/il_cipe/segretario.html

    nn vi preoccupate che fino a che c’è il cavalliere stallone nano i soldi arriveranno sempre..
    se è per questo io faccio parte di un progetto illusorio che doveva creare delle coop. e che per l’appunto è stato finanziato con 8.799.000 euro.. spariti!

  7. andrea73

    ci meritiamo questa gente, il palermitano è fatto cosi. futti futti ca dio perdona a tutti e questo che il palermitano pensa e pensera’ sempre . siamo noi giovani che dobbiamo fare una rivoluzione seria ,pacifista ma decisa. il futuro è ns nn possiamo continuare a farci “fottere” senza agire.

  8. fabdel

    da almeno un lustro catania e palermo dovrebbero essere sotto commissariamento per il dissesto finanziario procurato da “illustri” delinquenti dai colletti bianchi. depredata la città i vampiri volano dritti in parlamento per evitare la gattabuia. mi chiedo cosa devono combinare ancora perchè apriate gli occhi? solo un popolo di deficienti può tollerare questo andazzo

  9. Davide Epifanio

    Questo è un caso da “far suonare” a livello nazionale. Cosa possiamo fare? le iene? striscia?

  10. @Davide Epifanio

    con tutto rispetto…ma state sempre a nominare “Le Iene” e “Striscia” come se fossero i paladini delle giustizia. Tra l’altro Striscia la Notizia è una trasmissione mediocre asservita al potere, che fa solo finta satira a parer mio. Senza contare che entrambe le trasmissioni appartengono al leader del partito che ha creato questi disastri a Palermo. La rivoluzione la dobbiamo fare noi…sarebbe il caso di organizzare una enorme manifestazione senza bandiere, coinvolgendo tutte le associazioni che hanno a cuore questa città. Il grande dilemma è: il palermitano alzerà il sedere dalla sua poltrona per reclamare i suoi diritti? Finora ha solo dimostrato di fregarsene altamente

  11. mars 76

    Comunque siete tutti bravi a parlare. Vorrei vedere se foste voi amministratori con quale coraggio e sensibilità politica buttereste in mezzo alla strada migliaia di lavoratori perchè il comune non ha più soldi. E non sono tutti sfaccendati o ex detenuti o drogati
    Sarebbe una vera emergenza sociale e la città verrebbe messa a ferro e fuoco come fu in parte negli anni 2000-2005 quando tutti questi precari paralizzavano ogni giorno la città chiedendo la stabilizzazione che poi è arrivata.
    La verità è che lo stato e la regione non vogliono dare i soldi dati finora e con il federalismo fiscale sarà ancora peggio, tanto che il comune proprio oggi fa sapere che vorrebbe alzare l’irpef dal 4 all’8 per mille.
    Insomma il comune i soldi li deve prendere da qualche parte e la legge tra l’altro obbliga a usare i soldi già in cassa come quelli del cipe, prima di fare mutui e altro.
    L’unica soluzione sarebbe privatizzare Amia, Gesip ecc ecc ma la vedo dura, a rischio appunto di sollevazioni popolari.

  12. E’ incredibile come possa esistere la possibilità di deviare i soldi da una voce all’altra SOLO in alcune circostanze, tipo queste.

    I fondi CIPE destinati a categorie precise di intervento dovrebbero essere assolutamente bloccati e senza possibilità alcuna di spostamento, se non per finalità analoghe.

    La regola deve cambiare, perchè il parassita di turno saprà di avere sempre la facoltà di tappare le proprie falle con questo tipo di magheggi.

    La meritocrazia dei comuni di cui tanto si parla dovrebbe partire anche da questo, ovvero risolvere i problemi con le risorse a disposizione e non a scapito di altri interventi per il territorio.

    Così, il sindaco di turno avrà risolto le proprie magagne mentre la città sarà l’unica a pagare.

  13. Metropolitano

    Condivido.
    Ma perchè non si bloccano i fondi per evitare sprechi ?
    A questo punto è meglio non riceverne se non esiste gente seria che li sappia usare e sappia elencare per bene le vere priorità della città. Questi coi soldi ci giocano al Monopoli…

  14. Luca

    @Mars76
    Siamo tutti buoni a parlare???
    Il motivo per cui oggi siamo in questo stato e’ proprio per il perpetuarsi di tale politica clientelare e non lungimirante.
    Una cosa e’ un sussidio temporaneo per sostenere i disoccupati, e una cosa e’ un posto a tempo indeterminato per fare non si sa cosa…

    A mio modesto parere, l’effetto del federalismo fiscale sara’ quello di portare i Comuni mangiasoldi, che usano i soldi pubblici per fini privati o per mantenere le loro cariche con promesse di stabilizzazioni, a trovare LOCALMENTE le risorse per queste, stabilizzazioni.
    Il risultato sara’ il collasso…non potranno mai sostenere con le tasse dei Siciliani/Palermitani, centomila impiegati solo alla regione…

    Il sistema saltera’, indipendentemente dalla nostra volonta’ di ribellarci. Come mai Lombardo, che proclama tanta indipendenza per i Siciliani offesi e maltrattati da Roma, e’ sempre stato contro questa implementazione federale?
    L’accordo con il governo manca sempre sulla somma da trasferire al Sud, e sulle competenze per spenderli. La Lega mette vincoli e tetti…
    Questi vogliono piu’ soldi, con liberta’ assoluta di spesa, proprio per gestirli a piacimento, come hanno fatto finora con la nostra mitica Autonomia…
    La pacchia finira’ presto…

  15. mars 76

    Ma lo so che non è stata una politica lungimirante, credimi però che ora viene davvero difficile licenziare 3-4000 persone, con la crisi in giro che c’è.

    Se invece il comune, continuando così, dovesse dichiarare fra 6 mesi il dissesto finanziario, allora non so quale sarebbe la procedura per legge, forse l’invio di un commissario?
    Certo che finchè c’è Berlusconi non si dovrebbe arrivare a tanto, visto che Cammarata è del PDL e non può far succedere questa debacle, ma se cade il governo, bisognerà trovare una soluzione definitiva.
    In ogni caso credo che l’unica soluzione sia la privatizzazione dei servizi, a cominciare dall’Amia.
    Forse non tutti i mali vengon per nuocere.

  16. franz

    Il problema non è solo quanta gente sia stata assunta, ma soprattutto come viene utilizzata. La stragrande maggioranza di queste persone sta a non far nulla (non solo per colpa loro, quasi sempre) perchè volutamente non gli si da carico di lavoro, per cui assistiamo a situazioni di uffici con pochi dipendenti e stracolmi di pratiche (ferme per volontà di qualcuno) e uffici in cui l’esubero del personale, in rapporto all’attività svolta, è indecente. Credo ci sia una volontà occulta per mantenere uno stato permanentemente congelato, i cui motivi sono al di sopra delle conoscenze di noi comuni mortali.

  17. Calò

    Ragazzi, ma è ovvio che prima o poi il comune o le società partecipate dovranno licenziare qualcuno. E’ una situazione insostenibile, creata dalla politica palermitana in questi ultimi dieci-quindici anni. L’alternativa è il dissesto finanziario, che anch’esso presenta come soluzione il licenziamento dei dipendenti. Bisogna fare una scelta: cerchiamo di salvare il culo a 10.000-12.000 famiglie oppure pensiamo ai servizi e alle infrastrutture che servono 656.000 abitanti, ai soldi che il comune deve a fornitori sull’orlo del fallimento. E’ tutto qui il discorso. E’ difficile ma va fatta una scelta. Peraltro da quello che so io i dipendenti non li fanno lavorare perché non hanno alcuna competenza, quindi non sanno come utilizzarli. I settori e gli uffici del comune che hanno carenza di organico non sono adatti a loro e così la macchina burocratica si rallenta o addirittura si ferma. Rendendo cosi’ il territorio poco competitivo per le imprese.

  18. Antony82

    Constato con piacere che i nodi stanno o verranno a galla e questo è INELUTTABILE!!!
    Ben ci sta! Così almeno capiremo una volta e per tutte che questo andazzo è insostenibile. Politicanti da strapazzo, dove siete? Ruffiani, politici figli d’arte, etc., dove siete? Non vorrei essere nei vostri panni.

    Tic tac tic tac……..

  19. civispanormitanus

    Triste, tristissimo, non ho parole…una grandissima sconfitta per questa città…i finanziamenti per le nostre urgentissime infrastrutture usati per pagare lo schifo del clientelismo…e noi cosa possiamo fare? Che fa togliamo lo stipendio a tutti sti poveri padri di famiglia? Io proporrei di imitare gli amici tunisini e una volta ripreso il controllo sulla NOSTRA (non dei mafiosi, di Cammarata, ma solo NOSTRA) città istituire i lavori forzati per tutti i reati che hanno portato la città così in rovina, per contrappasso saremo noi a dare il lavoro a loro e costruiranno con le loro mani ciò che a causa loro ci manca.

  20. griffild

    e si….. ma poi quanti comunali in esubero esistono?? palazzi pieni di fannulloni, e noi stiamo sempre li a prendercela in CUXO….
    ke tirstezza…

  21. franz

    La cultura del “magna magna” è sempre viva; abbiamo la miniera d’oro ma nessuno vuole far nulla per tirarlo fuori. I nostri politici aspettano sempre che lo Stato elargisca i fondi (per poi spartirseli) per risolvere o tamponare la grave situazione finanziaria. Basterebbe invece far funzionare gli uffici preposti per far uscire fuori tutto il sommerso che da secoli esiste in questa città. La Tarsu ad esempio, rispetto agli immobili esistente in tutto il territorio comunale, viene pagata forse da neanche il 30%, il resto non è neanche registrato al catasto. Tempo fa, feci fare una ricerca catastale per un appartamento in un edificio vecchio di almeno 40 anni; ebbene su 14 appartamenti circa al catasto ne risultavano solo 5. Provate ad immaginare questa situazioni per ogni edificio di Palermo e fate quattro conti; tra omesse registrazioni e costruzioni abusive ci saranno centinaia di migliaia di evasori. Quindi l’amministrazione comunale, piuttosto che aumentare le tasse a quei pochi che le pagano, provveda a regolarizzare tutti quanti e soprattutto ad utilizzare in tal senso tutte le migliaia di precari regolarizzati invece di lasciarli inoperosi in uffici dove non c’è nulla da fare perchè manca il denaro per fare.

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