Così rinasce un quartiere (7)

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Dalla via Vetriera, svoltiamo in via dello Spasimo. Qui troviamo il primissimo intervento di recupero nel nostro centro storico: lo Spasimo (1985-1995).

La chiesa di S. Maria dello Spasimo venne edificata nel 1509 dalla congregazione olivetana dei benedettini, su un terreno donato da Jacopo Basilicò.

Le strutture della chiesa, oggi a cielo aperto, sono possenti. Presenta tre navate, coro, transetto e abside poligonale coperta da una volta stellare costolonata di impronta tardo gotica. Il prospetto principale è formato da un grande arco centrico affiancato da due vani coperti da cupolette (oggi sopravvive solo quello di sinistra). Nel 1520 circa venne posta nella cappella Basilicò la famosa tela rappresentante lo “Spasimo di Sicilia”, opera di Raffaello Sanzio, oggi al museo del Prado di Madrid. Il fastoso altare che incorniciava la tela è conservato nella chiesa, diviso in circa 50 pezzi, e verrà ricomposto, restaurato e ricollocato nella sua cappella (notizia del marzo di quest’anno).

Nel 1536 viene realizzato a ridosso della chiesa il Bastione dello Spasimo, facente parte del sistema difensivo delle mura cinquecentesche, che rende di fatto la chiesa inagibile e costringe i monaci nel 1573 al trasferimento nel complesso del S. Spirito.

Il Senato palermitano acquista allora il complesso che diviene magazzino. Nel corso dei secoli diverrà teatro, lazzaretto, magazzino per grano e cereali, infine ospizio di mendicità e nosocomio. Oggi viene utilizzato per manifestazioni culturali.

Sul bastione è oggi impiantato un giardino:



Di fronte una gradevole cortina di edifici e deliziosi catoi rimessi a nuovo:

Qui la seconda emergenza monumentale della strada, l’Oratorio della Compagnia dei Cavalieri Bianchi (fondata nel XVI secolo).

Un luogo carico di storia. Qui sorgeva la quattrocentesca chiesa di S. Maria della Vittoria, poi inglobata nelle strutture dell’oratorio. Secondo la tradizione, qui sorgeva una delle porte della cittadella araba, da cui nel gennaio del 1072 entra Roberto il Guiscardo. La porta in legno è tutt’oggi collocata dietro un altare della chiesa, e se si fa attenzione passando, la si può scorgere dietro una delle porte in vetro al piano terreno.

La facciata su via dello Spasimo venne rifatta nel 1681-86 e presenta l’ordine inferiore caratterizzato da grossi archi bugnati. L’ordine superiore presenta un balcone continuo con grandi finestroni alternati a paraste di ordine gigante con capitelli corinzi. Interessante notare come qui non si sia scelto il ripristino delle volumetrie perdute, essendo in origine quattro i partiti del prospetto su via dello Spasimo (come si può notare dalla terza foto).

il prospetto sulla retrostante piazzetta dei Bianchi con l’ingresso principale si presenta completamente differente ostentando candidi stucchi di gusto rococò. Da qui si accede al vestibolo con lo scalone monumentale a tenaglia che conduce alla sala dell’oratorio. Questo presenta affreschi del tardo Settecento opera di Gioacchino Mercurio.

All’interno del complesso sono conservati gli stucchi del Serpotta provenienti dalle demolite chiese delle Stimmate e di San Giuliano (demolite per la realizzazione del Teatro Massimo). Il complesso è stato recentemente oggetto di interventi finalizzati alla musealizzazione (spero quindi che con l’apertura del complesso potrò presto mostrarvene gli interni).

in una vecchia immagine prima dell’intervento:

Su piazza Vittoria allo Spasimo, di fianco l’oratorio, possiamo notare dei recenti interventi sia di restauro che di ripristino:

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16 Thoughts to “Così rinasce un quartiere (7)”

  1. tasman sea

    nei PRUSST si parlava di giardino murato attiguo all’oratorio dei bianchi:
    che fine ha fatto?
    http://www.comune.palermo.it/comune/prusst/pdf/relazione_prusst_macrointerventi.pdf

    quelle aiuole tipo piazza magione ricalcano se non sbaglio la pianta di edifici demoliti. ci giocano ancora a calcio i bambini, ma non sarebbe ora di trasformarle in giardino?
    nell’ultima foto s’intravede una di queste aiuole, l’unica, su cui si sia intervenuto con del verde. in modo pessimo, mi sembra. gli aranci sono tutti striminziti, le erbacce crescono ovunque.

  2. MAQVEDA

    Il giardino cinto da mura non so che fine abbia fatto, ma non credo sia stato realizzato, speriamo in notizia da Carta.
    Condivido sul giardinetto, è proprio squallido, inoltre avrei optato per delle piantumazioni di media grandezza, non dico un ficus, ma degli agrumi sono proprio minuscoli e in quall’angolo penso che vedere fra qualche anno un bel colpo di verde non sarebbe male, magari anche un filare di pioppi come in piazza Magione. Ma solo in quell’angolo davanti i palazzetti però, perchè altrimenti si rischierebbe con gli anni di occultare alla vista l’oratorio.

  3. Fulippo1

    Ragazzi ma quanto è bella Palermo!!!!

  4. trenoazzurro

    Ma possibile che non esista un modo per mimetizzare quelle orrende antenne paraboliche e i motori delle pompe di calore? Ci stanno su quelle palazzine restaurate come un “corpu di lugnu o’ scuru”!

  5. trenoazzurro

    @ Fulippo1 Concordo pienamente!!!

  6. tasman sea

    gli aranci amari dovevano essere più cresciuti. col tempo, raggiunta la media grandezza, fanno bella figura.
    ma quelli lì sono stati messi lì e abbandonati, senza cura, in preda alla cocciniglia e ai vandali.
    come al solito a palermo l’intervento a uso privato (vedasi restauri) funziona, mentre quello pubblico (arredo, marciapiedi, strade) fa vomitare.
    non dico affatto che i privati siano gente per bene e gli altri no. al contrario, penso che i privati si debbano preoccupare che la loro proprietà sia in mezzo a un degrado simile. e invece forse per loro va già bene così-

  7. newarch

    @tasman sea & MAQVEDA
    Le aiuole (per intenderci gli spazi ricavati tipo piazza Magione) sono state sistemate anni fà per togliere un pò di degrado ma non è stato possibile fare alcun intervento all’interno delle stesse in quanto aree private. Comunque non sarà possibile fare alcun intervento di verde, in quanto queste aree di sedime aspettano il ripristino tipologico degli edifici presistenti.Saluti

  8. MAQVEDA

    Newarch@ l’area utilizzata a campetto si, invece i piccoli lotti triangolari posti al centro no, quella rimane a piazzetta come in origine, sono andato a controllare il PPE per essere certo. Se si dovesse optare per delle piantumazioni nuove non si potrebbe andare oltre il giardinetto esistente. Il fatto è che uno dei due palazzetti di fianco l’oratorio non mi ha mai convinto, è un ripristino piuttosto bruttino, ma al di là del fattore puramente estetico, sembra proprio “fasullo” in tutto e per tutto, mi da l’impressione di una casa da villaggio turistico, mentre altrove sono stati effettuati ripristini di un altro livello qualitativo (sempre a mio parere). Solo per questo avrei scelto delle piante più grosse, ma alla fine, se ben tenuto (cosa che non si può dire adesso), va benissimo anche con degli aranci (bellissime piante per carità).

  9. newarch

    MAQVEDA@
    Condivido pienamente la tua risposta. Tutta quest’area (piazza della Vittoria allo Spasimo) è già stata studiata e progettata per il recupero (preliminari) da noi tecnici del settore Centro Storico così come anche il giardino murato dell’oratorio dei Bianchi, attualmente è tutto fermo (mancanza fondi e qualche problema dovuto ad espropri).
    Le piantumazioni esistenti sulle aiuole triangolari sono state impiantate anni fà dal Settore Ville Giardini, purtroppo non vengono curate. Circa un mese fà, ho sistemato il marciapede d’ingresso all’oratorio dei Bianchi, un piccolo intervento effettuato con un appalto a contratto aperto. Purtroppo piccoli passi ma anch’essi significativi. Saluti

  10. MAQVEDA

    Purtroppo, e mi duole dirlo, la cosa più orrenda in assoluto è sempre il livello di pulizia. Trovo assurdo che davanti un oratorio che ancora odora di vernice fresca (sulla via dello Spasimo, davanti le brutte case popolari) ci siano dei cassonetti che a causa della crisi dei rifiuti che investe da un pò la città sono ridotti a vera discarica, con rifiuti e sudiciume vario sparpagliato sul marciapiede. Ma possibile che nemmeno un recupero di questo livello sensibilizzi i palermitani ad essere un pò più rispettosi dello spazio comune? so che il mancato ritiro dei rifiuti non è di loro pertinenza, ma mantenere questo stato indecende buttando i rifiuti candidamente sul marciapiede è inconcepibile (la raccolta differenziata la si può effettuare anche di propria iniziativa). Senza tener poi conto dei cani randagi (di cui la città è peraltro invasa) che lacerano i sacchetti sparpagliando tutto ovunque. E’ uno schifo, un vero e proprio schifo. Assurdo che non si trovi niente di meglio da fare che collocare dei cassonetti sotto un palazzo Sant’Elia appena restaurato, che poi finisce puntualmente vittima dell’ennesimo rogo dei cassonetti, senza dir nulla del semplice sudiciume che ha sporcato il muro quasi da subito. Caso analogo per palazzo Castrofilippo in via Alloro, il cantiere non è nemmeno concluso che l’ennesimo rogo ne ha annerito la facciata. Oppure l’incendio avvenuto davanti la chiesetta dei Tre Re in via Montevergini (sempre cassonetto), chiusa, abbandonata per dei restauri interrotti, e ora anche mezza bruciacchiata. Che schifo. Ma non c’è qualcuno che si occupa della definitiva collocazione di un cassonetto? E’ tutto un disastro.

  11. aziz

    Bellissime le foto con una luce stupenda che risalta il fascino unico dello Spasimo,peccato per le solite macchine parcheggiate ovunque che deturpano tutto il resto!!

  12. tasman sea

    @newarch
    quindi dove ci sono quelle aiuole simil-piazza magione sorgeranno degli edifici?
    e il giardino murato dove si dovrebbe fare?
    in un precedente post ti avevo chiesto chiarimenti su come sarà sistemata piaza sant’onofrio. mi anticiperesti dei dettagli?
    grazie

  13. Mi dispiace ripetermi, ma finché sotto i monumenti continueranno a girare e posteggiare auto, motorini e lambrette, tutto questo candore sarà solo momentaneo. Ben vengano i restauri e ben fatto finora, ma si chiuda al traffico e si pedonalizzi a tappeto altrimenti è come un’opera incompiuta. ho abitato e lavoro tutt’ora al centro e sarei stato e sarei felice di farmi anche un chilometro a piedi pur di camminare in un quartiere “rinato”. Ridiamo all’urbanistica del centro lo splendore di un’epoca in cui pero’ le auto non esistevano…

  14. salvo73

    ciao ragazzi, a proposito di quartieri che rinascono in centro mi pare che anche l’ex letto del papireto stia dando i suoi frutti, qualcuno ha notizie del futuro di quei magazzini coperti da eternit, ormai circondati da edifici tutti restaurati . tra via gioia mia e via dei carrettieri?

  15. MAQVEDA

    Come indicato dal PPE verranno demoliti e l’area destinata a piazza, sotto il nome di piazza Gioiamia. Comunque ci arriverò, con questo sistema esplorerò tutti i mandamenti.

  16. salvo73

    grazie non vedo l’ora di avere altre notizie

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