A Punta Raisi per poco non ci scappa il morto, alcuni comitati del no si confermano un cancro per lo sviluppo…

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Edit: la foto dell’aeromobile, su gentile concessione di Francesco Vitale

…e per la nostra sicurezza in questo caso. Ieri un velivolo della compagnia Windjet proveniente da Roma, in fase di atterraggio all’aeroporto di Punta Raisi, è uscito di pista. I 143 passeggeri presenti nell’aeromobile sono usciti indenni dallo spiacevole incidente: il bilancio finale è di trenta feriti in modo lieve. I passeggeri hanno dichiarato di aver sentito come un forte boato, e dopo l’atterraggio il vento ha spinto l’aereo fuori pista. La compagnia ha dichiarato “al momento del’atterraggio, a causa delle brutte condizioni atmosferiche, è stato spinto dal vento sulla pista ma grazie alla bravura del comandante, l’aereo è rimasto comunque in assetto”. Insomma, l’incidente è stato causato dal windshear, che in gergo tecnico indica forti e improvvise raffiche di vento che possono rendere veramente pericolosa la fase di atterraggio. Punta Raisi è l’aeroporto più pericoloso di Italia sotto questo aspetto. I report annuali di windshear danno i dati di Punta Raisi superiori al triplo rispetto agli altri aeroporti italiani. Nell’ultimo anno Punta Raisi è rimasto in testa con più di 150 report di windshear, al secondo posto Napoli con appena una cinquantina. Una soluzione era prevista: la costruzione di un’antenna radar per il rilevamento del windshear ad Isola delle Femmine. Come però siamo ben abituati, si è subito formato un comitato per il no sostenendo come le onde elettromagnetiche costituiscano un pericolo per la gente del luogo e un danno per l’ambiente circostante. Sebbene non ci siano prove a sostegno di quanto afferma questo comitato, ci sono invece reali prove della pericolosità del windshear. Ci chiediamo quindi: se ieri ci fosse scappato il morto? E’ forse normale che si debba mettere in pericolo la vita dei passeggeri perché un comitato da un giorno all’altro decide per la collettività? E’ forse normale che i politici si facciano influenzare? Dobbiamo attendere sempre le tragedie per arrivare alle soluzioni? Così come succede tutt’oggi in viale Regione Siciliana, che per ogni morto si attua una piccola soluzione tampone? Quand’è che si capirà che non si può privilegiare l’ignoranza e la faziosità di certa gente, soprattutto dinnanzi alla sicurezza delle persone? Quello che è successo ieri è molto grave, e solo per un colpo di fortuna non è finita molto peggio. Chi si oppone ancora alla costruzione del radar, e soprattutto, chi da ancora retta a questa gente, si assuma le proprie responsabilità. L’agenzia per la sicurezza nazionale del volo, ha aperto un’indagine. Speriamo che quanto accaduto possa quanto meno servire a smuovere le acque e accelerare i tempi per la costruzione del radar di rilevamente. Infine, vorrei anche far notare come Punta Raisi in quel luogo neanche doveva nascere. Punta Raisi è un aeroporto scomodo e pericoloso per posizione geografica. Lontano dalla città, estremamente esposto ai venti e con una montagna a due passi, dove già negli anni ’70 si verificò un tragico incidente. Punta Raisi sta lì perché gli interessi mafiosi lo vollero lì. Oggi ci ritroviamo a pagare i danni che ancora una volta la mafia apporta al nostro territorio. Mi piacerebbe poter dire che qualcosa è cambiato, ma la sensazione è invece quella di essere sempre punto e a capo.

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59 Thoughts to “A Punta Raisi per poco non ci scappa il morto, alcuni comitati del no si confermano un cancro per lo sviluppo…”

  1. Luca

    @blackmorpheus
    Tutto quello che scrivi e’ tristemente e fortemente VERO!

    La MAFIA lo ha voluto li’, distruggendo un tratto di costa bellissimo, e la gente, sempre piu’ ignorante, non capisce che non e’ il RADAR a causare danni alla salute, ma la munnizza e tutte gli scarichi abusivi.
    Nascono comitati contro tutto, contro il passante, contro il RADAR, contro ogni cosa che puo’ migliorare lo status di questa povera citta’.

    Speriamo che facciano il RADAR almeno, on uno tsunami porti via sto dannato aereoporto…

  2. Fabrivit

    Non concordo , la colpa non è del comitato. Onestamente, non ci sono prove che non faccia male, ovvio, perchè gli effetti delle onde elettromagnetiche appaiano ci vogliono anni!!! Sicuramente non fanno bene, anzi! A prescindere da comitato o non comitato se avessi avuto una casa li anche io non avrei voluto il radar. Non è che per gli errori del passato dovranno pagare anche altre persone.
    Il windshear lo segnalano anche le attrezzature di bordo, e il capitano sa benissimo quali sono le manovre di atterraggio. E’ un problema risaputo e straconosciuto.
    Inoltre l’incidente di ieri non è solo dovuto al windshear, ma a una serie di concause: windshear,piasta bagnata e pilota che necessariamente DEVE AVERE SBAGLIATO L’ATTERRAGGIO…per forza!!! PUO’ MAI DIRE LA WINDJET CHE IL PILOTA HA SBAGLIATO L’ATTERRAGGIO????? NO!!! Vedreta dall’inchiesta dell’enac che ridurre tutto al semplice windshear è troppo semplice…

  3. Athon

    «In Sicilia non importa far male o far bene. Il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di fare» (Giuseppe Tomasi di Lampedusa).

    Già. Quante volte capita di sentire gente lamentarsi non solo per cose oggettivamente negative ma anche per iniziative positive?! Anche in questo sito tante volte capita di leggere commenti che lasciano davvero perplessi. Per fare solo un esempio, non posso dimenticare ciò che sostenevano un paio di utenti qualche tempo fa, ovvero che a Palermo ultimamente si restaurano troppi immobili, e non ci si riferiva certo agli squallidi palazzoni anni ’60, ma a quei piccoli gioielli dell’architettura palermitana che però venivano definiti “vecchi carrozzoni”. E’ solo un esempio tra tanti. A prescindere da ciò che viene trattato, le motivazioni avanzate sono sempre le stesse: ” ci sono altre priorità”, “chissà quali loschi interessi ci sono dietro”, “tanto non serve a nulla”, “tanto verrà presto distrutto”…e poi la cosa che personalmente trovo più insopportabile è quando la critica nasce da quella strana postura mentale, tipica soprattuto dei palermitani e non dei siciliani in genere, che ignora la natura unica della nostra città, per storia, tradizioni e veste architettonica. Ci sono palermitani che sarebbero contenti di vedere Palermo assumere l’aspetto di Londra, di New York o di Amsterdam. Certo, nelle nostra città dovrebbero migliorare un sacco di cose ma questo non vuol dire snaturare Palermo.

  4. Metropolitano

    Come mai non c’è una legge che punisce un’amministrazione locale quando rappresentano un ostacolo per la sicurezza pubblica.Ci manca solo che si oppone pure per il passante ferroviario o per la fermata Isola, quel cretino di sindaco.

  5. Viajero Solitario

    Il fatto è che quello non è un luogo per costruire un aeroporto… doveva essere fatto nella zona sud-est della città… purtroppo ora ce lo dobbiamo piangere.

  6. giorgio67

    Quoto in tutto Blackmorpheus ed aggiungo …….

    Grazie anche per aver Bloccato i TERMOVALORIZZATORI !!!! impareremo a convivere con l’immondizia sia io che i mei figli per i prossimi anni.
    In tutto il mondo esistono ma se si costruiscono in SICILIA fanno male alla salute !!! COMPLIMENTI VIVISSIMI

  7. bacillino80

    Io non credo che il pilota abbia sbagliato l’atterraggio. Ero su uno dei voli precedenti con Ryanair e credetemi, viaggio spesso, ma stavolta mi sono realmente cagato sotto dalla paura. Scossoni e vuoti d’aria, oscillazioni e pericolosissime raffiche di vento, più la pioggia.
    Abbiamo utilizzato una pista che non avevo mai utilizzato e nella fase di atterraggio l’aereo è andato giù come se stessimo precipitando battendo forte per terra e facendo una frenata incredibile. Ovviamente lo stress è stato altissimo e la paura era visibile sul volto di tutti, compresi hostess e stuart. Ma poi grandissimo applauso per i piloti.
    Ovviamente se io me la sono fatta sotto così, non oso immaginare quei poverini che sono andati fuori pista.
    Bisogna investire di più sulle nuove tecnologie!!!
    Basta con questi comitati del NO, sono proteste inutili!

  8. Antonio Beccadelli

    Scrive Blackmorpheus “… i comitati del no si confermano un cancro per lo sviluppo”. Alla faccia dei frequenti inviti alla “moderazione”dei Fondatori e e degli Autori di questo portale!

    Ma non Le pare – caro Blackmorpheus – che anche Lei dovrebbe darsi una bella “moderata”? La libertà di parola è fra le cose più difficili da applicarsi e credo che Lei debba – proprio perché non è un “pincopallino” di passaggio su questo blog – prestare la massima attenzione a ciò che scrive e alla “pesantezza” con cui lo fa.

    Lei sostiene – legittimamente – che non è provato che le onde elettromagnetiche siano nocive (è una tesi un po’ preconcetta, ma è comunque una tesi). Altra tesi – anch’essa legittima, ma prematura (le indagini sono appena partite) – è che l’aereo sia andato fuori pista per un’improvvisa mutazione del vento (c.d. Wind shear).

    Non è una tesi, invece, ma solo un’invettiva che i “comitati del NO” siano un “cancro” (Lei, peraltro, manco lo virgoletta, lo dà come “verbo divino”).

    Questo portale ha avuto/ha grande valore informativo e dà la possibilità di esprimere opinioni; onore al merito!Si ha però, talvolta, l’impressione che coloro che qui esprimono valutazioni e critiche su talune realizzazioni (ad esempio il grattacielo alla Stazione Notarbartolo, il proliferare dei centri commerciali o la mancanza di coordinamento fra i lavori per il tram e il taglio degli alberi) siano appena tollerati, magari “bonariamente” e, tuttavia, considerati dei “retrogradi” che non capiscono la “modernità” e i “costi” ad essa connessi.

    Per quanto mi riguarda – ferme restando l’educazione espressiva e il rispetto per ogni opinione – continuerò a dire “la mia” in modo franco e diretto e non ponendomi neppure il problema se quanto scrivo è, eventualmente, non in linea con la “mission” di MobilitaPalermo o se l’ospitalità che mi viene offerta debba indurmi a – invero ridicole – “autocensure”.

    Ringrazio per l’attenzione.

    Un cordiale saluto, Antonio Beccadelli

  9. Fabrivit

    @bacillino80
    CHe le condizioni fossero avverse era ovvio, ma non c’entra col windshear.
    IL WINDSHEAR SONO VENTI CHE CAMBIANO DI VENTO E INTENSITA’ REPENTINAMENTE, ANCHE IN UNA GIORNATA CON IL SOLE CHE SPACCA LE PIETRE!!!!
    Mio padre è atterrato alle 19.15 circa con volo alitalia da milano, e pure ha avuto gli stessi problemi. Se le condizioni atmosferiche non consentivano l’atterraggio avrebbero dovuto dirottare subito i voli. A prescindere dal windshear ieir evidentemente a punta raisi c’era vento forte che ha messo tutti i piloti in difficolta.
    IN CONDIZIONI COME QUELLE DI IERI IL RADAR PER IL WS NON AVREBBE CAMBIATO DI UNA VIRGOLA L’ACCADUTO. Quando si atterra in avverse condizioni meteo ci sono tanti rischi e pericoli, e a palemro ce n’è uno in più. Punto.
    Ps. Concordo in pieno col signor Beccadelli

  10. @Antonio Beccadelli

    Caro Antonio, ritengo che quando ci sia di mezzo la vita delle persone, non esista diplomazia che tenga. Le ricordo che io non sono un giornalista, né un politico, ma un semplice cittadino che scrive su un blog ed esprime le proprie opinioni liberamente, così come i nostri utenti sono liberi di farlo (sempre nel rispetto degli interlocutori). Mobilita Palermo è frequentata da persone intelligenti, ognuno con una propria capacità di analisi e libero arbitrio, quindi non capisco dove stiano le mie responsabilità. Ritengo che l’accaduto sia di una gravità inconcepibile; il confine tra lieto fine e tragedia in queste situazioni è veramente sottile. Se l’aereo ieri non fosse rimasto in assetto, avrebbero potuto esserci conseguenze molto serie, anche con la morte dei passeggeri stessi. Dubito che se i passeggeri fossero morti, oggi Lei mi avrebbe contestato queste dure parole. E’ ovvio che quando parlo di comitati del NO, non è una banale generalizzazione. Tutti quelli che seguono assiduamente questo blog sono ben consapevoli di quali siano i comitati del NO che noi critichiamo aspramente. Il comitato di isola delle femmine a parer mio non fa eccezione. Mi chiedo se sia plausibile che senza basi concrete, senza documentazioni attendibili, possa essere bloccata un’opera di così fondamentale importanza per la sicurezza dei passeggeri. Non ritengo offensiva l’espressione metaforica “cancro”, perché non è indirizzata alle persone, ma al modo di ragionare di certuni. E che il modo di ragionare di molti siciliani sia un cancro per la nostra terra, mi sembra che sia già stato ampiamente dimostrato.

    Non capisco sinceramente gli episodi di censura a cui Lei si riferisce. E’ ovvio che come tutte le opinioni, queste possano essere o no condivise. Io personalmente non aggredisco mai un interlocutore, forse posso indispormi di fronte alla disinformazione tuttalpiù. Ma può verificare Lei stesso che io ho sempre preso le difese di tutti nell’esprimere le proprie opinioni. Anche nei confronti di utenti a favore del mezzo privato ad esempio, in netta controtendenza con la filosofia di questo blog, che però hanno espresso le proprie opinioni educatamente. Per quanto riguarda Lei, la esorto a continuare assolutamente a dire la Sua e di porsi in controtendenza alla “mission” di Mobilita Palermo ogni volta che ne senta la necessità. Non sarò certo io a impedirLe di esprimere la Sua opinione o ad aspettarmi “autocensure”. Spero che questo mio post sia stato abbastanza esaustivo. Saluti

  11. giorgio67

    Il sistema di rilevamento dei venti attualmente in uno degli aeroporti piu’ a rischio del mondo ( falcone borsellino ) è affidato ..udite udite al personale di condotta presente sopra gli aerei che segnala via radio all’ ATC di riferimento in quel momento la presenza della turbolenza e la procedura adottata affinche l’ATC possa segnalarla ad altri aerei in transito in quel punto. Per farla breve IN ASSENZA di un rilevatore di Venti e Vortici ( chiamato wind shear ) ci si deve affidare alle segnalazioni dell’aereo precedente e quindi sperare che la procedura adottata qualche minuto prima sia valida per i minuti successivi e quindi sperare comunque sempre di non essere “nell’aereo precedente”
    MA VI RENDETE CONTO di cosa si pretende e si scrive ??

  12. gkm

    Scusate, ma che titolo è? “I comitati del No”? Sono tutti uguali per caso? Cos’è questo pressapochismo? E’ lo stesso un comitato che difende il territorio ed i propri figli dagli sversamenti tossici della mafio-politica da quello che difende l’orticello ed i propri privilegi?

    Questo titolo è una grande offesa a chi difende il territorio e la propria salute. Il fatto che ci siano comitati pretestuosi o eccessivi non è una scusa per attaccarli tutti. Il contenuto dell’articolo è condivisibile, considerato anche che di antenne ne abbiamo a centinaia, e che anche quelle del Wi-Fi di casa e dei cellulari sono tacciati di far danni, ma ripeto ancora è il peggior titolo (forse l’unico) che abbia letto su questo sito da quando lo conosco.

  13. gkm

    @blackmorpheus
    “E’ ovvio che quando parlo di comitati del NO, non è una banale generalizzazione.”

    Proprio a questo mi riferisco: sembra che tu sia arrabbiato per l’evento e ti sia lasciato trasportare, nel titolo, da questa rabbia. Liberissimo, il blog è anche tuo. Ma ripeto, per rispetto ad altre aggregazioni, che come voi si battono per lo sviluppo ma in altri aspetti, a parer mio sarebbe stato più consono evitare generalizzazioni che sono facili ad essere poi strumentalizzate (è proprio quello che i politici fanno! cercano consenso sul sentimento facile e sulla rabbia popolare!).

  14. @gkm

    ho già precisato questo aspetto nella risposta ad Antonio Beccadelli

  15. @gkm

    tieni conto che il titolo è già abbastanza lungo così 😀 aggiungere “precisando che non mi riferisco a tutti i comitati del NO, ma solo quelli che vanno contro l’interesse della collettività” sarebbe stato decisamente problematico!

  16. gkm

    😉

    si poteva mettere “alcuni comitati del no” 😛

    Comunque, sì, ho letto la risposta, infatti avevo capito che a dispetto del titolo ti riferivi ai comitati pretestuosi o semi-mafiosi. Spero che tutti leggano anche i commenti!!

    Andiamo avanti, va bene così, fate sempre un ottimo lavoro (volemose bene và!). e sia chiaro se c’è da supportare la sicurezza dei voli io sono d’accordo, quindi riprendere la questione è corretto.

  17. Fabrivit

    @gkm Montagna longa non “c’azzecca” nulla.
    Vi invito invece a guardare la foto in questa pag di repubblica:
    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/09/25/news/airbus_fuori_pista_aperte_due_inchieste_scalo_chiuso_alitalia_cancella_10_voli-7410255/?ref=HRER1-1
    Guardate con attenzione il muso e il motore…bene, quegli squarci non sono stati mica causati dal cedimento del carrello, quegli squarci sono stati causati qualcosa che è stato colpito al momento dell’atterraggio. Se siano antenne o le recinzioni della pista non lo so, ma questa è una di quelle prove che confermano che l’atterraggio non è stato fatot a regola d’arte, certo, il windshear avrà avuto la sua parte, e il pilota era a conoscenza del problema, ma non è stato solo quello, è stato, come ho detto prima, un insieme di concause, tra le quali anche un atterraggio anticipato. Nelle condizioni di ieri non era possibile atterrare, e dico menomale che l’incidente è stato solo uno, potevano essere molti di più e sicuramente più seri

  18. spezzo una lancia a favore di Andrea (blackmorpheus).

    in Sicilia, e soprattutto a Palermo, è comune l’abitudine di essere dei tuttologi, criticando qualsiasi cosa sia anche non di nostra competenza. così è stato per i terremoti (improvvisamente tutti sismologi), così è stato per omicidi vari (improvvisamente tutti criminologi), così è per i disastri aerei (improvvisamente tutti piloti di aerei o tecnici). quando affrontiamo un dibattito su temi emotivamente coinvolgenti, dobbiamo innanzitutto essere umili. nelle risposte al post di Andrea (certamente scritto a sangue caldo, ma certamente condivisibile) sembra che scrivano piloti di aeronautica o ingegneri aerospaziali…

    Ieri a Punta Raisi si è sfiorato l’ennesimo disastro, bastavano pochi metri e l’aereo si sarebbe schiantato contro la scogliera (non lo dico io, ma l’ENAC); è stato un caso che l’aereo, pur avendo anticipato in lunghezza l’atterraggio (forse per il vento, forse per la scarsa visibilità), sia finito sulla pista.

    la costa settentrionale siciliana manca di ampie pianure ed è stretta tra le montagne ed il mare (dato di fatto). trovandoci poi sulla costa, e dunque con una ventilazione continua, la scelta del sito di costruzione di un aeroporto è tutt’altro che semplice. prima di costruire un aeroporto si effettuano ANNI di rilevazioni meteorologiche per lo studio dei venti. è chiaro che nel caso di punta raisi ciò non sia avvenuto, chiunque si sarebbe accorto dei frequenti salti di vento (per direzione ed intensità): la causa è da ricercare semplicemente nella morfologia dei rilievi che sovrastano il sedime aeroportuale. le montagne infatti perturbano i venti che insistono sulle piste.

    ora, sappiamo tutti che l’aeroporto fu voluto dalla mafia negli anni ’50 sui terreni di Tano Badalamenti; ma costruire un altra struttura, scegliere i terreni, espropriarli, lavorarli, richiederebbe tanto di quel tempo che probabilmente noi non ci saremmo più. allora tanto vale tenerci il nostro aeroporto e migliorarlo (soprattutto per quanto riguarda la sicurezza). i fantomatici e ignoranti COMITATI del NO di isola delle femmine impediscono formalmente la costruzione del radar (si è occupata anche Report di questo fatto) perchè dicono che il paese sarebbe irradiato da un fascio di onde elettromagnetiche continuo, ben al di sopra dei limiti di legge. QUESTO NON è VERO, perchè l’antenna punterebbe il cono d’aria che ricopre il sentiero di discesa degli aerei che atterranno sulla 25 dell’aeroporto di PMO. se l’antenna fosse orientata a 0° sull’orizzonte, dunque verso terra, allora si che la popolazione verrebbe investita dalle onde, ma l’antenna è orientata in aria perchè serve a rilevare il wind shear tra i 200 e i 500m di quota, ovvero dov’è più frequente!!!!

    il discorso in realtà è un altro, e i comitati del NO, questi gruppi composti non da tecnici o scienziati ma da cittadini comuni che spesso, accecati dalla voglia di dire NO a qualcosa lo dicono e basta senza conoscere la questione… dicevo i comitati del NO non dicono quale siano i reali interessi in gioco! già perchè nella zona dove dovrebbe sorgere il radar ci sono 50milioni di euro da spartirsi (gran parte in tangenti per i politici locali) per la costruzione, UDITE UDITE, di un centro di biologia marina: un acquario. 50 milioni di euro.
    e allora teniamoci l’acquario e teniamoci il wind shear, e teniamoci anche questi politici che si intascano ogni ben di dio, senza pagare tasse e alla faccia nostrA!

  19. La mia verità è che la dove sta l’aeroporto non si sarebbe mai dovuto realizzare, ancorché ho sempre sentito di grotte antichissime piene di stalattiti e stalagmiti interamente ricoperte di cemento per la sua realizzazione e, solo in secondo piano, per la disastrosa posizione geografica.
    Quando fu scelto questo progetto di aeroporto, ne stava uno alternativo dalla parte di Trabia, non ricordo esattamente dove ma lungo il lato est di Palermo. Ebbene, non l’hanno realizzato da quest’altra parte perché c’erano le ville dei…………………politici, miliardari… o, effettivamente, un aeroporto costruito in questa diversa zona avrebbe dato meno disagi e soprattutto meno morti alla sua storia ?? Non possiamo saperlo, però io un forte dubbio lo nutro: è un’altra storia palermitana.

  20. @Fabrivit: l’aereo ha preso in pieno l’ILS (Instrument Landing System). l’aeroporto avrà dimezzato il traffico fino a quando non sarà rimesso a posto lo strumento

  21. possiamo parlare di quello che vogliamo, disastri, antenne, morti e feriti, acquari… tanto i politici sono impegnati a leggere (e scrivere) le pagine dei giornali sono occupate dalla casa del cognato di fini.
    tra mafia e politica non c’è collusione, sono semplicemente la stessa cosa!

  22. Viajero Solitario

    @Alberto: l’aeroporto doveva essere costruito, teoricamente, tra Acqua dei Corsari e Aspra, nell’immediata periferia sud-est palermitana… il resto è storia.

    News ANSA: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2010/09/25/visualizza_new.html_1759495557.html

    Lo ripareranno in fretta o ci sarà un serio ridimensionamento dell’aeroporto?

  23. @Andrea

    c’è un video ancora più impressionante di un incidente mancato per un pelo all’aeroporto di Amburgo due anni fa http://www.youtube.com/watch?v=jhxTjn8xnNg&feature=fvw

  24. Fabion54

    Io prima di esprimere delle opinioni vorrei proprio sentire e parlare con qualcuno della torre di controllo, non per forza un impiegato in servizio ieri, ma uno qualsiasi che abbia lavorato o lavori al “Falcone Borsellino” per sapere cosa si fa nelle giornate come quelle di ieri e se questo benedetto Radar sia veramente utile o meno!
    Documentarsi è fondamentale! Tante cose vengono scritte sui giornali, dette in televisione o alla radio! Ma sarà l’inchiesta, sperano sia una vera inchiesta senza coperture o segreti di stato, a far capire realmente cosa è successo e cosa bisogna fare.

  25. @Fabion54

    per rendersi conto dell’importanza di quel radar, c’è questo articolo di un pilota che già due anni fa rimarcava questa necessità. Penso che nessuna voce sia più autorevole di quella dei tecnici del settore

    http://www.rosalio.it/2008/12/20/punta-raisi-rilevatore-di-wind-shear-in-alto-mare/

  26. c’è anche un articolo intero di Report che si è occupata della vicenda!

  27. il traffico sarà dimezzato ma solo finchè non ripareranno l’antenna

  28. Fabrivit

    @Andrea
    Sospettavo…ma non avendo la certezza non l’avevo scritto… mi stupisco che l’abbiano fatto atterrare nella 25…ieri infatti la maggior parte dei voli è atterrato nella pista 20…
    Mio padre è atterrato pochiminuti prima sulla 20(da lui detta “la corta”…pensava stessero atterrando a mare)…infatti non capisco questo cambiamento…

  29. su un forum c’è proprio una discussione in merito. non si capisce se abbia toccato la testata di pista della 07/25 portando via l’ILS, oppure se sia atterrato sulla 02/20 sempre toccando troppo presto, e finendo fuori pista dopo una rotazione di oltre 90°… a me sembra più probabile che il pilota sia atterrato sulla 07/25, comunque saranno le indagini a chiarire i dubbi

  30. gkm

    @fabrivit
    non è che non c’entra, nell’articolo si citavano gli incidenti di punta raisi negli anni 70, uno è quello di montagna longa del ’72, l’altro è del ’78. Ho solo riportato un gruppo di fb dedicato al primo. Non era per fare paragoni, solo per cronaca.

  31. Antonio Beccadelli

    Caro Blackmorpheus (#10),

    La ringrazio per l’attenzione e per la risposta.

    Ho apprezzato che si sia ritenuto opportuno “ricalibrare” il titolo dell’articolo, ma continuo a pensare che considerare “cancro” un comitato civico che (legittimamente, beninteso) non ci piace sia una forzatura.

    Quello che volevo comunicare è scritto nel mio precedente intervento e non mi ripeterò; prendo semplicemente atto che Lei, a nemmeno 24 ore dall’incidente, ha già l’idee chiarissime sulle sue cause e su come si sarebbe potuto evitare. Io preferisco aspettare l’esito delle indagini (ieri sera a Punta Raisi il vento non era l’unico problema; si pensi, ad esempio, alla – così parrebbe secondo numerose testimonianze – lentezza dei soccorsi).

    So, naturalmente, che possono costituirsi anche comitati pretestuosi (non ultimo quello per “salvare” le case fatiscenti dell’ex Cortile Cascino), ma ritengo che non sempre essi siano solo una congreda di rompi… scatole; ad esempio, io considero sacrosanti i comitati contro le centrali nucleari e quelli che si oppongono alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.

    Faccio notare che nel mio precedente post (basta rileggerlo) non ho fatto alcun riferimento a volontà censorie dei Fondatori e degli Autori di questo portale, ma solo ad, eventuali, “autocensure” di chi scrive per malintesi obblighi d’ospitalità. Ho rimarcato, semmai, che provare a mettere in discussione l’assolutezza del motto di questo portale (“lo sviluppo passa dalle grandi opere”), esponga a critiche di “oscurantismo” e “antimodernismo”. Io penso (assai semplicemente): discutiamo delle grandi opere, ma anche della loro effettiva necessità.

    Di questo portale a me piacciono particolarmente – ma i gusti sono quanto di più personale esista – le iniziative volte all realizzazione di ordinarie, “piccole opere” che migliorano/migliorerebbero sensibilmente il tessuto della nostra città (riqualificazione urbana, cura e manutenzione degli spazi pubblici, politiche di incentivazione dell’intervento privato, eccetera).

    Per quanto mi riguarda – caro Blackmorpheus – io mi fermerei qui, perché, mi creda, non ho nessuna voglia di polemiche fine a sé stesse, nè, ancor meno, di polemiche personali. Penso che pur rimanendo idealmente lontani, ci siamo chiariti; e non è cosa da poco.

    Assai cordialmente, Antonio Beccadelli

  32. leone

    Rispondo alla notizia principale di blackmorpheus.
    Mi meraviglio che un amministratore del sito che stimo, faccia accuse così pesanti di ignoranza ai cittadini di isola delle femmine e del comitato NO RADAR, quando l’ignorante è proprio colui che fa pone queste accuse.
    Lo sanno cani e porci (evidentemente tranne te) che le radiazioni elettromagnetiche, soprattutto se a così ampia frequenza del radar che verrebbe installato, a lungo andare sarebbero causa di neoplasie,leucemie e tanto altro che non sto qui a spiegarti.
    Non vedo proprio la necessità di installare proprio nei pressi di un centro abitato, e sottoporre a continue esposizioni a radiazioni nocive per la salute, tutta la comunità isolana e limitrofa e i continui pendolari che ogni giorno sono costretti a percorrere l’autostrada di isola.
    Prima di scrivere che “non ci siano prove a sostegno di quanto afferma questo comitato”, perchè non ti metti in contatto con un membro del comitato e constati tu stesso se ve ne siano o meno? Questa è ignoranza, il blaterare senza sapere di cosa si sta parlando, tanto per sprecare qualche parola.
    Perchè non provvedi tu stesso a portare prove che le radiazioni elettromagnetiche non sono nocive alla gente che ne subisce l’esposizione?
    L’abitare 365 giorni l’anno nel diametro di circa 3km dalla zona di impianto del radar, significherebbe assorbire una quantità di radiazioni pari alla quantità di 30 radiografie l’anno. A questo punto mi auguro che tu sappia, almeno, quanto male possa fare l’esporsi a continue radiografie per le possibili mutazioni a carico del genoma umano.
    Invece di fare inutili polemiche, sarebbe invece il caso di sedersi a “tavolino” con i diretti interessati (rappresentanti del comitato NO RADAR del comune di isola delle femmine, gesap, fisici e tecnici radiologi, amministratori locali e non etc.) affinchè si trovi un’alternativa che sia di giovamento per la risoluzione del fenomeno windshear, senza intaccare la salute di migliaia di cittadini.

  33. @leone

    riprendo un commento di Andrea che può essere esaustivo come risposta: “dicono che il paese sarebbe irradiato da un fascio di onde elettromagnetiche continuo, ben al di sopra dei limiti di legge. QUESTO NON è VERO, perchè l’antenna punterebbe il cono d’aria che ricopre il sentiero di discesa degli aerei che atterranno sulla 25 dell’aeroporto di PMO. se l’antenna fosse orientata a 0° sull’orizzonte, dunque verso terra, allora si che la popolazione verrebbe investita dalle onde, ma l’antenna è orientata in aria perchè serve a rilevare il wind shear tra i 200 e i 500m di quota, ovvero dov’è più frequente!!!!”.

    In ogni caso la posizione non è una scelta a casaccio…l’antenna va posizionata dove può essere maggiormente utile per il rilevamento del wind shear.

  34. @Antonio Beccadelli, proprio a riferimento di quanto avevi detto nel tuo primo post aggiungo infatti che assolutamente viene tollerato o considerato un retrogrado colui che esprime determinate opinioni.
    Anzi, è sempre una bellissima cosa potersi confrontare e arricchirsi delle opinioni altrui.Ovviamente in puro spirito costruttivo e senza prevaricare.Capita ovviamente di riprendere derterminati commenti però nel complesso ritengo che siano un’eccezionre 😉
    Una piccola dimostrazione la trovi (per esempio) anche nel post del 13 agosto circa gli alberi di via Da Vinci e su un appello nostro che già lanciammo qualche anno prima.Senza esito purtroppo 🙁

  35. Luca

    Esistono per caso studi che dimostrano che le emissioni del GSM fanno male? NO! Eppure quando la Wind, la TIM, TRE, o Vodafone pagano i condomini per installare le antennone sopra le loro teste non ci sono problemi!!!
    Ci teniamo le reti cellulari accese.
    Abbiamo gli access point a casa, WLAN, di fronte a noi. Ci chiediamo mai se ci fanno male? Eppure li teniamo accesi.

    Milioni di persone transitano da Punta Raisi. Un’antenna, fondamentale per la sicurezza, che esiste in tanti altri siti ma non in Sicilia ovviamente, dove servirebbe. Si perche’ noi possiamo morire avvelenati dalla munnizza, oddio se nasce un comitato contro questo schifo. Pero’per le antenne certo che ci pensiamo alla salute!!!

    L’antenna non e’ stata installata per l’IMPATTO AMBIENTALE che produrrebbe!
    Non abbiamo piu’ una costa tra Palermo e Trappeto, e parlano di impatto ambientale??? RIDICOLI!

    Vito Riggio, presidente ENAC:
    “Lungo una costa danneggiata dall’abusivismo edilizio – sottolinea Riggio – il sindaco si preoccupa dell’installazione di un’antenna, finanziata con 7 milioni di euro che prima o poi saranno dirottati altrove se non si provvede alla realizzazione dell’impianto”.

  36. @leone, vorrei però che i toni rimanessero pacati.Ma soprattutto non soffermarsi al solo articolo ma anche ai commenti, dove blackmorpheus ha potuto spiegare che l’espressione cancro non è indirizzata ai singoli cittadini

  37. @Luca

    no più che altro, da certi commenti si deduce che sarebbe più tollerabile rischiare un disastro aereo ad ogni temporale, per un dubbio assolutamente non confermato di pericolosità delle antenne. Come hai già detto tu, ogni giorno siamo inondati da campi elettromagnetici, respiriamo aria tossica, veleni e polveri sottili, mangiamo cibo contaminato….però a questo nessuno sembra farci caso. In questo caso, che si tratta di un’opera assolutamente necessaria, e ripeto…ASSOLUTAMENTE NECESSARIA, per la sicurezza dei passeggeri che atterrano a Punta Raisi, allora escono tutti i se, tutti i ma, e il cattivone è l’amministratore che osa contestare i comitati. Se ieri quella gente fosse morta, ve lo dico io che sarebbe successo oggi. Un casino! Un caso mediatico. Stiamo parlando di 143 persone che hanno sfiorato per un pelo una morte orribile. Non mi pare che ci si sia resi conto della gravità della situazione. I tecnici, i piloti, persino i politici si rendono conto dell’importanza di questo radar. Tanto che doveva essere già costruito nel lontano 2007. Quello che trovo scandaloso è che si venga a parlare di impatto ambientale, quando per anni hanno cementificato la costa senza neanche storcere il naso. Proprio adesso che si parla di una necessità assoluta per proteggere le vite di chi vola. Io ci vedo solo tanta incoerenza e nulla più.

  38. Come spesso accade si scrive e si commenta di getto, senza attendere un attimo per reperire più informazioni possibili sul fatto. Magari ci si fa prendere la mano, oppure nella fretta di essere i primi non si ha il tempo di acquisire le informazioni di base… Quindi, anche se questo è un blog che apprezzo molto, prima di sparare prendete bene la mira. La storia dell’aeroporto di Punta Raisi è risaputa, la scelta la fece don Tano Badalamenti grazie ai suoi amici politici e politicanti; una scelta dettata dal traffico internazionale di droga via mare e via aerea (dalle coste africane a Cinisi e da li negli Stati Uniti). Ma ormai l’aeroporto è lì. Questo non vuol dire continuare a far danni ad un territorio che prima della costruzione dell’aeroporto di Punta Raisi era una specie di paradiso terrestre e, dopo allora, con la costruzione dell’autostrada di collegamento si è trasformato in una immensa colata di cemento. Proprio il cemento è una delle tante cause dell’incazzatura di molti cittadini di Isola delle Femmine, che già tanti morti piange a causa di una industria in pieno centro urbano (anche se non ne parla quasi nessuno i dati sono abbastanza terrificanti…). Altro fatto strano che fa incacchiare gli Isolani è l’ex base militare, dove oggi vorrebbero istallare il radar. Ma sappiamo tutti cosa custodiva questa base nelle sue immense gallerie sotterranee? Perché una parte di queste, dopo che la base è stata chiusa, sono rimaste inaccessibili e protette dai militari? Se poi nasce un comitato di cittadini che cerca di proteggere le proprie famiglie potete dargli torto? Ancora non ci sono studi che le onde elettromagnetiche facciano male, ma di sicuro bene non fanno. L’arco temporale necessario per uno studio è abbastanza ampio (almeno 20-25 anni) e gli studi ancora si basano su tempi di circa 10 anni. Non vorrei che fosse come il DDT, che quando lo inventarono lo spruzzavano pure sui bambini, salvo poi scoprire che era cancerogeno…
    Il problema vero è che Punta Raisi è un aeroporto costruito in un posto infelice, ed in alcune condizioni meteo va temporaneamente chiuso. Molte compagnie, specialmente low cost, forzano la mano e rischiano, speriamo che la fortuna continui ad assisterci. Personalmente ho provato una esperienza simile a quella accaduta ieri, solo che ci siamo fermati a pochi metri dalla fine della pista, con una cabrata di quasi 90 gradi con la pista sotto di noi (dal finestrino mi sono trovato faccia a faccia con l’asfalto), causa scirocco e maestrale che litigavano. La compagnia dell’epoca (Air Sicilia per chi la ricorda) non aveva grandi standard di sicurezza e costringeva i piloti a follie. Sta all’abilità di questi ultimi portare giù l’aereo sano e salvo. Ieri probabilmente qualcosa non è andato esattamente bene, tant’è che l’aereo è atterrato qualche centinaio di metri prima…
    Tra le altre cose, da considerare pure nel caso, i venti dinnanzi Isola delle Femmine, il cosidetto corridoio di atterraggio, non sono proprio gli stessi che poi l’aereo si ritrova qualche centinaio di metri prima della pista, con forti correnti ascensionali provenienti dal mare verso la montagna, che risentono della conformazione del sito. Le stesse correnti che hanno fatto scegliere all’aquila reale monte Pecoraro (la montagna alle spalle dell’aeroporto) come sua casa stabile.
    E poi non mi piace per niente la dichiarazione del presidente dell’ENAC che rischia di perdere il finanziamento se non si sbrigano.
    Altro quesito per gli abitanti dei paesi limitrofi all’aeroporto: sapete che danno fanno i residui di carburante incombusto in fase di decollo che vengono scaricati in aria? E per aria intendo il centro di Terrasini…

  39. Luca

    Io la vedo cosi’:
    almeno tre volte atterrando mi e’ capitato di ridecollare al semplice approccio della pista. Motivo: maltempo.
    Conosco un pilota alitalia, voli intercontinentali (top level).
    Mi ha detto chiaramente che quando torna a casa, a Palermo, si tocca le p***e, per scaramanzia. Mi ha confermato che ci vuole un brevetto supplementare per atterrare a punta raisi. Per la serie, solo piloti esperti posso atterrare a Palermo.

    Morale: aereoporto abusivo, pericolosissimo, su tratto di costa un tempo paradisiaco oggi ipercementificato e iperinquinato. Eppure ci si scandalizza per un antenna di cui non si conoscono gli effetti…
    Cosi’ come GSM, UMTS, WLAN, Italcementi, Scarichi abusivi, inceneritori, munnizza, e via discorrendo…

  40. Calò

    Luca, sinceramente non ci credo. Oggi su “La Stampa” un pilota di Alitalia ha chiaramente detto che l’aeroporto di Palermo non è assolutamente pericoloso. Ha solo la particolarità di avere una monte molto vicino come altri scali dopo tutto. Detto questo un incidente simile è successo pure a Catania qualche anno fa.

  41. huge

    Le frasi “le radiazione elettromagnetiche sono nocive” o, viceversa, “non sono nocive”, non hanno alcun significato. Anche la luce visibile è una radiazione elettromagnetica, non per questo pericolosa per l’uomo. Non ha senso fare un discorso generale, o accostare il RADAR a una radiografia.
    Il Radar usa onde radio o al più millimetriche, con lunghezza d’onda che va da decine di cm a pochi mm. Per le radiografie si usano i raggi X, di lunghezza d’onda da un milione a un miliardo di volte più corta. Quindi che le radiografie siano potenzialmente cancerogene non implica in nessun modo che lo sia anche il RADAR.
    Giusto per chi non lo sapesse, i RADAR usano frequenze vicine, se non in alcuni casi, sovrapponibili, con quelle dei sistemi Wi-Fi, della TV e la radio in FM!
    Con ciò non sto dicendo che un RADAR non possa essere pericoloso per la salute umana (non conta solo la frequenza, ma l’intensità, la durata dell’esposizione, ecc…). Soltanto che non mi sembra così scontato (e dubito ci siano studi scientificamente definitivi al riguardo).
    Né ovviamente possiamo al momento essere certi del contrario.
    Poiché però bisogna prendere una decisione (nell’incertezza non si può certo restare a guardare), i dati scientifici attualmente a disposizione sono quelli su cui ci si deve basare, non certo su paure ancestrali dell’ignoto o per sentito dire.

  42. super80

    Prima di dire che la causa dell’incivolo sia da addebitare al wind-shear, aspettiamo le indagini, le cause possono essere svariate.
    Purtroppo c’è chi si lascia trascinare da ciò che i media riferiscono dopo una vicenda pur di far clamore.

  43. Miky 19

    Mi sembra abbastanza improbabile che l’aereo sia atterrato dalla pista 25, in quanto ieri è stata in uso tutto il giorno la 20 essendoci vento da 180° a 20 nodi.
    Per quanto riguarda abilitazioni speciali per atterrare a Raisi mi suona nuovo in quanto le procedure per l’atterraggio sono uguali a tutti gli altri aeroporti del mondo cioè due ILS (per la 25 e la 20 dove l’aereo atterra praticamente solo) ed una VOR (per la 07 dove il pilota segue una radiale del radiofaro di Punta Raisi per centrare la pista) nulla di particolarmente difficoltoso per i piloti (la pista 02 invece non si utilizza quasi mai).
    Ieri ragazzi il tempo era veramente brutto l’acqua cadeva giù forte ed in più c’era molto vento per cui ritengo il radar per il rilevamento del windshear fondamentale per la sicurezza del Falcone-Borsellino.
    Ragazzi l’aeroporto sta li oramai non si può far più nulla, è inutile parlare dei tempi che furono perchè sarebbero solo chiacchere, ora ci vogliono i fatti cioè bisogna solo renderlo più sicuro perchè oggi è l’unica cosa che si può fare.
    Saluti a tutti!

  44. @super80

    prima del Windjet già un aereo Alitalia aveva avuto problemi, tentando l’atterraggio due volte. E’ evidente che UNA delle cause sia stata sicuramente il wind shear, che poi non sia stata l’unica causa è un altro discorso, questo solo le indagini potranno dirlo. In ogni caso a spingere l’aereo fuori pista è stato il vento. Tanto basta a rimarcare la necessità assoluta del radar

  45. Orazio

    Beh di sicuro il rilevatore del wind.shear serve, non capisco perchè Riggio (di cui non mi fido per nulla) lo debba far realizzare ad Isola, Cinisi (comune ove ha sede l’aeroporto e che si incassa tasse e multe) non gli va bene?

    Blackmorfeus, credo che sei stato gratuitamente pesante con il comitato: gli abitanti di Isola credo abbiano tutte le ragioni per opporsi, ripeto, ma a Cinisi no? Chi lo dice?

  46. @Orazio, blackmorpheus ha già spiegato il significato metaforico della parola cancro al commento #10.Non limitiamoci pertanto a leggere solo il titolo ma anche i commenti 😉
    Protestare è lecito.Purchè non si cada in facili contraddizioni che oramai sono sotto gli occhi di tutti. Come avrai letto, molti utenti hanno fatto notare le notevoli contraddizioni circa l’opporsi ad un radar, quando quotidianamente siamo esposti ai sistemi Wi-Fi, della TV, la radio in FM, i cellulari e i ripetitori Gsm sui tetti.Per non parlare di tutto il campo magnetico generato dagli elettrodomestici di casa.
    Fra l’altro adesso il sindaco Portobello sembra voler fare marcia indietro.Come mai?
    C’è anche un interessante editoriale sul Gds di oggi
    http://www.gds.it/gds/sezioni/commenti/dettaglio/articolo/gdsid/128618/

  47. Però personalmente sarei contrario alla sua installazione nella ex base Nato (un tempo ricovero di missili a testata nucleare), ed utilizzare quell’area diversamente

  48. Orazio

    Antony, ammetterai che essere costantemente esposti a frequenze, 24 ore su 24, e di forte intensità, sia un fatto ben diverso e il relativo inquinamento sia ben maggiore. Chiedo scusa per l’utilizzo improprio di termini di cui non conosco l’esatto significato non essendo un fisico.
    Tra l’altro quando si parla di inquinamento di questo tipo, pure per i WI-Fi e per i cellulari, la scienza improvvisamente diventa, e di molto, insolitamente prudente, i “pompieri” (quelli che… “ma non è vero che fa male… non è davvero provato che nuoccia…” (e quasi solo loro) si impadroniscono dei media e questo penso per soldi, per quieto vivere e non aver fastidi dalle multinazionali.

    Il dubbio mi resta, perchè temo che non ci sia chiarezza sul punto, poichè il banco non illustra chiaramente le regole del gioco imponendo di dover giocare al buio.

    Infine: è un peccato se io del GDS non mi fido ma nemmeno un pochetto? Hanno visto sfasciare Palermo e non hanno mai mosso obiezioni, fino a poco tempo fa negavano pure esistesse la mafia e Falcone e Borsellino per loro erano giudici comunisti… no, il GDS proprio non mi dice niente quando si parla di battaglie per il bene comune, anzi diffido apertamente. Ma forse questo è un problema mio.

    P.S.: non vivo ad Isola, non sono militante ambientalista e non credo che si debba viaggiare sul somaro (con l’aereo ci viaggio, anche se adesso molto meno di poco tempo addietro) e comunicare accendendo falò, sia chiaro…

  49. Ho postato il link del Gds in quanto non per chiarimenti di tipo tecnico-scientifici (non li contiene infatti) ma per sottolineare la polemica che si è già innescata e su come in questi anni alcuni ci abbiano cavalcato sopra.

  50. malignetto

    Se posso dire la mia… Il problema dei “comitati del no” è che la maggior parte della gente non vuole alcune strutture solo perchè vicine, secondo i comitati si dovrebbero sempre trovare altre aree… Il problema è che, individuata un’altra area (ammesso che sia ugualmente indicata), sorge un altro “comitato del no” che chiede l’annullamento/spostamento dell’opera da un’altra parte. E così via… Vedi i comitati contro la TAV nel Nord Italia, contro i termovalorizzatori…. Chi più ne ha… Risultato? L’immobilismo totale delle amministrazioni. OK fare le cose, purchè non sia un problema per me… Che le facciano pure da un’altra parte… gli altri? Saranno problemi loro….
    Wow…

  51. sud

    Posto solamente per spezzare una lancia a favore di alcuni comitati del NO. Al di la del titolo dell’articolo che è stato, a mio avviso giustamente, corretto. Ho letto alcuni post che attaccano direttamente ben altri comitati come quelli contro la costruzione degli inceneritori (o più saggiamente detti “termovalorizzatori”).
    Non conosco bene il comitato di Isola e le sue motivazioni, non mi esprimo perciò a riguardo. Ma da qui a mettere in mezzo altri comitati che portano avanti lotte per la difesa dell’ambiente di tutti (e non solo dell’ambiente a loro vicino come ha scritto qualcuno) mi sembra un po’ fuoriluogo.
    Ben venga un confronto aperto fra le varie parti, ma preferirei che l’incidente all’aeroporto non diventasse scintilla scatenante di conflitti per niente inerenti al caso.

  52. @ tutti:
    non usciamo dal tema, parlando di comitati che riguardano altri tipi di infrastrutture.
    Grazie.

  53. @Orazio

    proprio per evitare ulteriori polemiche ho pubblicato un altro articolo con un’inchiesta di Report, che chiarisce abbondantemente le posizioni del comitato di Isola, e le relative contraddizioni messe a nudo dal direttore generale dell’Enav. Detto questo, spero che non continui questo processo alle intenzioni perché mi sono spiegato abbondantemente

  54. Orazio

    Validissimo contributo alla serena soluzione di un problema che esiste.

    http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/104611/antenna-wind-shear-commissione.htm

    Black, dai, nessun processo alle intenzioni, apprezzo questa testata ed il suo sforzo di inculcare una cultura del fare, io sono per il fare, ma la semplice osservazione delle cose fatte spesso male in Italia mi induce ad essere critico. Ero e sono convinto che fare quel radar sulla galleria di Isola sia sbagliato. Nell’articolo linkato c’è la dimostrazione tecnica.

  55. _aquila_

    L’installazione del dispositivo contro il windshear permetterebbe una più puntuale rilevazione del fenomeno e, quindi, una maggiore sicurezza nella gestione di decolli e atterraggi.

    Anche io ho l’impressione che forse ci sia qualche posizione pre-concetta da parte del “comitato del no”, ma ad ogni modo voglio restare fuori da questa discussione.

    Sicurezza dunque, ma anche “il rischio” che il dispositivo rilevi il fenomeno con maggiore frequenza rispetto all’ attuale sistema e che pertanto l’aeroporto sarà costretto a chiudere al traffico molto più spesso di quanto non succeda attualmente.

    Lancio allora una provocazione, o un’idea se volete.

    Recentemente sono stati stanziati 200 milioni di euro per il nostro aeroporto.

    Con 200 milioni di euro si potrebbe costruire un aeroporto nuovo con la stessa capacità di Punta Raisi: perchè non costruirlo più vicino a Palermo, in una zona in cui non ci siano problemi di sicurezza ?

    E’ ancora pensabile costruirlo ad est di Palermo ?

  56. Calò

    @Aquila(o low cost?) Ad est di Palermo non c’è spazio almeno che non radino al suolo qualche quartiere o qualche comune. Inoltre non basterebbe “spostare” la pista e il terminal, ma bisognerebbe costruire anche tutta la viabilità di accesso e una stazione ferroviaria in zona. Insomma sarebbe molto complesso e costoso(molto probabilmente non basterebbero nemmeno quei 200 milioni che ancora Gesap non ha nemmeno visto). Il tutto dopo aver investito molte risorse sull’attuale aerostazione. Dopo aver realizzato una bretella autostradale, una bretella ferroviaria e due stazioni ferroviarie in zona. Non avrebbe senso. Detto questo il radar serve e credo che non si possano spostare tutti gli aeroporti che sono soggetti a questo fenomeno(perché non è solo Punta Raisi ad avere questo problema).

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