Il giardino di Piazza Sant’Agata

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Ha ormai preso forma il piccolo giardinetto in piazza Sant’Agata alla Guilla nel Seralcadio, davanti il palazzo dei marchesi di Sant’Isidoro. Non è male, certo le piantumazioni sono giovani e al momento appare un pò minimal, ma chissà tra qualche anno. Sono curioso di vedere il risultato tolte le lamiere di recinzione:



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23 Thoughts to “Il giardino di Piazza Sant’Agata”

  1. bloodflower

    Spettacolare!!! 😀

  2. semplicemente un piccolo gioiellino!!

  3. Real

    Sembra interessante…bisogna vederlo dal vivo…!

  4. Kallisto

    gioiellino….interessante??? ma scherziamo????le orrende architravi con le oBsolete colonne beverly hills stridono un pochetto col meraviglioso bugnato del portone del palazzo davanti la villetta….POI PARLIAMO DELL’EUCALIPTUS …sapete k si fanno giganti e non vengono più piAntati in aree urbane perchè le radici viaggiano raso terra deformando tutto ciò che trovano incluso manto stradale e pavimentazione.parliamo dell’uso dei materiali,finto tufo con travertini da villetta di paese…ma quando è così meglio non far nulla….. inutile, quando si vuole strafare si rischia (riuscendoci benissimo) di fare immani porcate!!!! uno scempio bello e buono….non era sufficiente un bel paviemnto antico e magari 4 aiuole con una fontanella,ECONOMIA E BUON GUSTO!!!

  5. SalvatoreB

    Dalle foto non sembra male, spero di vederlo presto da vicino.
    Per quanto riguarda gli eucalipti kallisto ha ragione, appena si farà un po più grande l’albero spaccherà tutta la pavimentazione. E non è un problema isolato, in molte strade non si capisce perchè negli ultimi decenni hanno messo alberi con radici poche profonde e ora ci ritroviamo i marciapiedi spaccati, ma informarsi un minimo prima no?

  6. newarch

    Rispondo a Kallisto
    grazie per la tua incompetenza.
    Gli alberi piantumati nel piccolo giardino non sono EUCALIPTUS , ma dei Celtis australis meglio conosciuti come bagolari. Questi alberi spoglianti fanno parte del nostro patrimonio botanico, pertanto questa la scelta di tale piantumazione. Questi fra qualche anno avranno una chioma globosa e regolare che in estate offrirà una grande ombra all’interno del nuovo spazio e certamente non spaccheranno la pavimentazione in quanto sono piantati su una buona quantità di terra e predisposti su aiuole abbastanza ampie. Come puntualizzava qualcuno, il giardino avrà il suo fascino tra qualche anno. Sarà anche opportunemente illuminato gradevolmente nelle ore serali. vi ricordo anche che il progetto è stato visionato ed approvato dalla Soprintendenza Regionale che ha condiviso ogni scelta del progettista, ossia chi vi parla. I lavori non sono ancora conclusi, bisogna realizzare alcuni parapetti di sicurezza, gli impianti di illuminazione e varie verniciature. Specifico al Sig. Kallisto che la pietra utilizzata per i muri e cacarenite compatta di Sabucina e non un semplice rivestimento da spiagga, questa sarà trattata con idoneo idrorepellente ai silicati per la sua salvaguardia nel tempo. La pavimntazione è realizzata con pietra calcarea grigia tipo Billiemi e con tufina, tutti materiali nobili. Ti ricordo anche che il nostro impegno di tecnici non viene gratificato assolutamente da questa amministrazione, io amo il mio lavoro, non sono ricco sono impiegato è basta, ma contribuisco a migliorare queta città con il mio lavoro svolto seriamente con molta dedizione. Per quanto riguarda, le colonne beverly hills, guarda bene il progetto, questa cerniera tra le murature in calarenite scanalate, rappresenta l’ingreso principale al giardino nonchè è la porta d’ingresso al passaggio pedonale urbano che congiungerà la via Beati paoli con Piazza Sett’Angeli, percorso svolto quotidianamente dalle miriadi di turisti stranieri che raggiungono dalla Cattedrale il mercato del Capo. Come vedi un progetto va studiato e meditato e anche approfondito. Caro Kallisto fare l’architteto non è una cosa semplice, tanto più quando questo mestiere si fà da funzionario dell’amministrazione pubblica. Se ti capita guarda qualche foto di piazza S. agata prima dell’intervento, era meglio prima!
    Volevo anche dirti che il sottoscritto che scrive è l’esecutore è progettista dei seguenti lavori è non lo dico per farmi pubblicità, non me ne frega niente: Giardino dell’Alloro, Piazza Magione, del rifacimento del prato e dell’impianto d’irrigazione del Foro italico, del nuovo parapetto alla villa a mare, del basolato di via meli e sottoreti, del giardino dell’ex Fonderia, dellla nuova piazza S. Onofrio e per finire anche co-progettista del reupero delle tre grandi piazze, piazza della Vittoria, piazza bologni e piazza Marina e altri. Scusate per lo sfogo, ma uno che lavora seriamente per questa città e che non gli frega niente chi oggi o domani è sindaco va rispettato o meglio anche criticato, ma con accuratezza ed intelligenza. grazie

  7. Un applauso a newarch per l’intervento sul blog e sull’ottimo intervento architettonico. Sarebbe molto importante se volessi svelarci qualche cosa sulle tre piazze sottoposte ad intervento.

  8. MAQVEDA

    Ehhh?!? tu partecipi a progetti così importanti e non dici nulla?!?!? spero solo una cosa, il basolato di piazza Bologni non verrà stravolto da aiuole o che so io vero? io la immagino come in qualche vecchia foto o qualche più vecchia incisione, cioè nuda.

  9. @ Giuseppe, invece io lo stravolgerei, è vero era nuda, ma bisogna avere più coraggio nel centro storico, in Spagna ne farebbero una piazza piena di verde e panchine.

  10. roberto

    ma una bella fontana no?! sempre le solite cose o sbaglio .. cmq meglio di niente !!

  11. MAQVEDA

    Se in Spagna si buttano da un ponte tu lo fai?;-) a parte lo scherzo, in altre piazze magari si, come piazza Sant’Onofrio o piazza del Gran Cancelliere (dietro previa demolizione dell’orrendo edificio scolastico) oppure piazzetta sett’Angeli, ma piazza Bologni proprio no, ad un certo punto l’innovazione smette di essere vero progresso o miglioramento se si supera una certa linea. Semplicità, è sempre la soluzione migliore. Una distesa di basole in un contesto storico spesso è molto meglio di tanti artifici (non vuole essere una critica al giardinetto in questione intendiamoci). Ogni caso deve essere esaminato nella sua unicità, non si può prendere un modello di arredo urbano e infilarlo a forza ovunque sempre e comunque.

  12. Luigi70

    @newarch
    …hai qualche problema con le congiunzioni semplici e gli ausiliari…

    dalle foto, comunque, mi sembra che ci sia troppa pietra e poco giardino

  13. manu70

    @newarch

    che ne pensi di riprogettare piazza del carciofo( alcide de gasperi) tipo una piazza spagnola con mega fontana con annessi giochi d’acqua talmente bella da farla diventare una attrazione turistica e in modo tale da iniziare a decentrare anche in altre parti della ns bella città i flussi turistici???

  14. se penso a ciò che era prima quella piazza….

  15. manu70

    @antony977

    nulla !!!!!!!!!
    non esisteva fino al 1989 poi in occasione dei mondiali del 90 con l’abbattimento di diverse casupole fu creata ma secondo me si perse un’occasione in ottica di creatività

  16. marcos

    magari….qui manca di fantasia e ce ne vorrebbe x la città, l’intervento di newarch è interessante e ci fa capire come viene fatto un opera di pubblica utilità, bravo!

  17. newarch

    @Luigi70
    Scusami gli errori, ho scritto velocemente e riletto con poca attenzione, ma ti prego non voglio fare alcuna polemica. Ben vengano le critiche, ognuno di noi è libero di dire qualsiasi cosa, ma con compostezza e con la massima serietà. Comunque trovo che non è corretto fare tra noi i professori. In questo blog interessante e partecipativo ci confrontiamo ed esprimamo i nostri pareri, però il tutto senza rilasciare offese gratuite, questo non è nel mio costume. Comunque grazie

  18. @ newarch, se vuoi puoi contattarci via mail e possiamo aprire una collaborazione con te.

  19. caudino

    … a me nn piace, senza offesa newark! Mi sembra un progetto vecchio e invasivo. Un pò sullo stile fine anni 80 del nord italia!
    “Bomboniere che nn sai mai che fartene” Come sempre e su ogni cosa, qui ci arriviamo 20 anni dopo!
    Inoltre se ho capito bene il posto, li prima ci parcheggiavano almeno 50 auto. Un progetto che mettesse assieme giardino e necessità dei residenti no eh?!
    ennesima occasione persa 🙁

  20. caudino

    ahh…. ora ricordo.
    Riguardando le foto mi sono ricordato che cosa mi ricorda questo giardino. (scusate il gioco di parole)…. I MONUMENTI AI CADUTI!
    Quelli che spuntarono come funghi all’inizio degli anni 90 un pò in tutti i comuni del centro nord. Davvero eh, non è uno sfottò. Non mi permetterei mai.

  21. newarch

    @caudino
    Non mi offendo assolutamente, però meglio un “MONUMENTI AI CADUTI” che un’area degradata e abbandonata a se stessa.
    Circa tre anni fà presentammo alla soprintendenza regionale il progetto della sistemazione a verde con annesso un piccolo parcheggio alberato, pochi posti auto a norma, il tutto in variante al piano particolareggiato esecutivo del centro storico che prevedeva un verde pubblico di progetto, purtroppo chi sta più in alto di noi non approvò, quindi tutto da rifare. Da qui la redazione di un nuovo progetto come spazio a verde. Caro Caudino capisco l’esigenza dei posti auto in una città sofferente come la nostra, mi dispiace per l’occasione persa, ma non è certo colpa del comune.

    @Luigi70
    La presenza delle piante è volutamente contenuta, sia a livello di quantità che di numero di essenze, ciò per un duplice motivo: uno è quello di far sì che il giardino abbia comunque anche degli spazi vuoti, senza piante, destinati al gioco libero, non strutturato; l’altro è quello di fare un giardino a bassissima manutenzione, in cui l’apporto idrico viene assicurato dagli operatori del Settore Ville e Giardini; ciò al fine di evitare, data la pregressa esperienza per piccoli giardini del genere (vedi giardino di via alloro), vandalizzati nell’impianto d’irrigazione, con conseguente deperimento delle piante e successivo reimpianto delle stesse.
    Il vero nodo progettuale si è incentrato sulla tipologia di giardino da realizzare. La suggestione su cui si è basata la scelta progettuale è stata quella di riproporre lo schema dei “giardini” di agrumi palermitani cintati da alte mura di pietrame. Ma contrariamente ai “giardini” palermitani (come ancora oggi vengono chiamati i fondi agricoli), quello oggetto del progetto non è propriamente chiuso, anzi, al suo interno è attraversato da un percorso urbano pedonale che collega il mercato storico del Capo e Piazza Beati Paoli, attraverso la Via Beati Paoli, con la Piazzetta S. Agata alla Guilla e la Salita Artale e quindi con il piano di Piazza Sett’Angeli e il suggestivo sfondo delle absidi della cattedrale. Quindi, un giardino concluso ma aperto allo stesso tempo con ben quattro accessi, quasi in prossimità di ogni angolo. I muri perimetrali ri-definiscono
    l’area di sedime del ex palazzo Notarbartolo di Sciara andato distrutto durante il corso degli eventi bellici della seconda guerra mondiale.

    Ringrazio @ MAQVEDA e @Paco, vi farò sapere quando il giardino sarà pronto per consegnarlo alla città. A presto vi contatterò, possiamo certamente collaborare insieme per il bene di questa città.
    Saluti

  22. tasman sea

    @newarch
    complimenti per il progetto.
    gli agrumi però vanno innaffiati per bene, altrimenti seccano.

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