Parco Orleans| anticipiamo il futuro: chi e come gestirà l’area?

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A passo di formica, ma almeno senza interruzioni, vanno avanti i lavori su questo parco che, ricordiamo, doveva essere inaugurato più di un anno fa.

La struttura generale è oramai delineata: il teatro, i punti ristoro, le vasche, la pista di pattinaggio, Villa Forni, la viabilità interna con annessi arredi a verde , panchine e gettacarta.

Manca il verde di fondo, poichè gran parte della piantumazioni sono giovani e l’impatto visivo non restituisce la cromia classica di un parco verde. Occorrerà aspettare che questi arbusti crescano per riempire i nostri occhi.

Tuttavia, al momento mancano anche i prati all’inglese in alcune aree, così come ci era stato spiegato diverso tempo fa. Vedremo.

Nell’attesa che vengano definite gli ultimi dettagli (almeno speriamo) vogliamo proiettarci avanti.

Chi e come gestirà il parco una volta inaugurato?

Sappiamo (sempre da incontri precedenti con i tecnici dell’area) che per il primo anno di apertura, l’area verrà gestita dalla stessa ditta che sta curando i lavori. Successivamente, sarà compito del comune individuare un ente che dovrà curare e mantenere il parco.

Per l’esperienza maturata, ci preoccupa questo ultimo aspetto. L’individuazione di una azienda di gestione seria non dovrebbe essere poi così difficile. Quello che sarà difficile è assicurare rifornimenti monetari a quest’ultima da parte del comune, che dovrà destinare dunque un piccolo capitolo di spesa al nuovo “polmone” della città.

Sarebbe cosa assai gradita che si facesse già luce adesso sull’amministrazione di questo luogo, che viceversa, diventerebbe uno dei tanti posti abbandonati, vandalizzati e dimenticati. Faremo pressione per sapere gli orari, le misure di sicurezza e controllo, ecc.

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14 Thoughts to “Parco Orleans| anticipiamo il futuro: chi e come gestirà l’area?”

  1. diesse78

    e’ stata data una data ipotetica di apertura??

  2. turi77

    Figuriamoci, ci metteranno i soliti “ex detenuti” (leggi LSU) che nella migliore delle ipotesi si limiteranno a timbrare il cartellino ed andare a fare i parcheggiatori abbusivi altrove..e nella peggiore delle ipotesi (per me anche la più probabile) vandalizzeranno loro stessi il parco rubando tutto ciò che è umanamente possibile, dalle piante alle panchine alle prese di corrente, ma anche lampadine dell’illuminazione, rame dall’impianto elettrico e magari anche i sanitari dai bagni.
    Ragazzi non fraintendetemi, il mio non è disfattismo, ma questo è il solito film già visto. Daltronde quando metti degli avanzi di galera in tutti quei settori che dovrebbero rendere migliore e vivibile una città, questi sono i risultati.
    Lo abbiamo già visto con l’amia, lo abbiamo visto con la piscina comunale, con le scuole (ai miei tempi il bidello era uno e le aule erano sempre pulite), con la gesip, col giardino della Zisa e chi più ne ha più ne metta…
    Sogno di vedere la mia città LIBERA

  3. turi77

    ..sogno di vedere la mia città LIBERA da questi galeotti, ma tutta questa gentaglia ormai è stata assunta..e non ce ne libereremo tanto facilmente perchè rappresentano un enorme bacino di voti. Però potremmo almeno costringerli a lavorare!!!!!

  4. tasman sea

    @turi77
    potremmo arrestarli tutti, e ce ne libereremmo, o spedirli nello spazio.

  5. Daniele

    Ci passo quasi ogni mattina per andare all’università .. dall’esterno sembra molto bello, e sicuramente lo sarà ancora di più, quando i lavori saranno completati .. il comitato dovrebbe proporre di mettere dei custodi oltre che delle telecamere ..

  6. Luca

    @turi77

    Ho frequentato la piscina per anni, da quando ci hanno messo dentro gli LSU e’ divenuta praticamente inaccessibile, regolarmente vandalizzata e depredata di tutto cio’ che era possibile.

    Complimenti a chi li vuole pure rendere stabili, come il nostro bel Lombardo!

  7. Roberto1

    Come gli ex LSU di AMIA Essemme: cose inutili e scanzafatiche che di lavorare non ne vogliono sentire parlare (non tutti chiaramente).

  8. matteo O.

    Ma che ne pensate dell’idea di collegare il parco con viale delle scienze e creare una via che colleghi il CUS all’università?
    Sicuramente aumenterebbe il numero di studenti iscritti al CUS e ci sarebbe anche un bel ritorno economico per quest’ultimo.

  9. ma farla gestire da privati? tenendo fuori tutti quegli stabilizzati inutili che non fanno niente se non distruggere la nostra città?

  10. peppe.pa

    già, tanto sappiamo come andrebbe a finire…

    Troverebbero, nei loro contratti, tutti gli escamotage di questo mondo pur di lavorare il meno possibile! Sarebbero capaci di trovare norme del tipo “non è compito potare i cespugli più alti di cm 30” oppure “non è compito levare le cartacce da terra qualora queste siano di colore blu” ecc ecc…

    Ma poi qualcuno è capace di spiegarmi come funziona la manutenzione del verde pubblico in questa città? In base a cosa viene affidata agli LSU dell’Amia o all’assessorato ville e giardini (esiste ancora?) ?

  11. matteo O.

    Ma perchè tutto questo pessimismo scusate?
    Il giradino inglese non mi pare sia tenuto male, anzi…
    Si potrebbe fare una gestione simile a quella non credete?

  12. @ Matteo O. : certo, sarebbe perfetto così come è gestito il giardino inglese. Non è detto che non venga gestito ancora meglio. Infatti il nostro articolo recita “facciamo prevenzione”, con l’obiettivo dichiarato di tenere sin da da adesso alta l’attenzione su questo aspetto.

  13. matteo O.

    e per quanto riguarda il collegamento con viale delle scienze e il cus? è già in progetto per caso?

  14. matteo O.

    inoltre tutta la gente che va a correre in viale delle scienze (intossicandosi di CO2) potrebbe raggiungere il parco in pochissimo tempo.

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