Il punk è morto, e le centraline dell’inquinamento a Palermo pure!

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http://151.1.183.204/archimedia/amia/fe_nuovo.php3?art=39&tabella=h_bacheca&livello3=36&sezione=259&livello4=39

Qualche decina di anni fa si diceva: il punk è morto.
Prendiamo spunto da quella frase per dire che a Palermo la maggior parte delle centraline del monitoraggio della qualità dell’aria, anche loro sono morte, e poche altre sono in agonia.
Prove alla mano: clicchiamo sul link dell’AMIA di sopra (il percorso di navigazione è www.amianet.it e poi cliccare su “servizi”, quindi click su “archivio storico”).
Andiamo al Bollettino del 28/06/2010, poi andiamo ad un qualsiasi bollettino di febbraio 2010, ad es. prendiamo il 26 febbraio 2010.
Apriamo i due documenti pdf e vediamo le differenze.
Nel bollettino più recente mancano molti dati (n.d.). In quello meno recente vengono riportati molti più dati sugli inquinanti.
E se vediamo i bollettini di mezzo, notiamo un costante decremento dei dati riportati dalle centraline.
E che significa? Che le centraline stanno morendo, alcune sono ancora in agonia, ma la maggior parte sono già morte, altrimenti perché non dovrebbero riportare i dati nei database quotidiani ?

Desta molta meraviglia un fatto: nell’edizione del 29 giugno 2010 della trasmissione radio “ditelo a RGS” il direttore del GDS chiede al vicesindaco di Palermo di fargli pervenire nel pomeriggio i dati sull’inquinamento atmosferico per fare i confronti tra i periodi pre e post provvedimento “targhe alterne” (cioè marzo 2010), su vivido sollecito del consigliere comunale Faraone anche lui al telefono in collegamento in trasmissione.
I dati dell’inquinamento atmosferico di Palermo rilevati dalle centraline sono da una vita sul sito web dell’AMIA!!!

Questo lo sanno direttore GDS, vicesindaco, cons.com.? Bisogna avere un po più di fiducia nelle potenzialità del web, signori giornalisti e amministratori!
Guardando i singoli bollettini per settimane e per mesi si puo’ chiaramente avere l’idea sugli andamenti degli inquinanti. Inoltre nel sito dell’AMIA ci sono pure i bollettini mensili (cioè riassunti) dal 2008 ad oggi che agevolano le comprensioni sull’andamento dell’inquinamento atmosferico nel tempo:
http://151.1.183.204/archimedia/amia/fe_nuovo.php3?art=261&tabella=h_bacheca&livello3=36&sezione=260&livello4=261

Altra chicca ascoltata oggi sulla stessa trasmissione radiofonica: il vicesindaco afferma telefonicamente di avere già trasmesso il P.U.T., Piano Urbano del Traffico, all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente per le valutazioni e subito dopo l’Assessore regionale al Territorio e Ambiente dichiara per telefono che il suo Assessorato fino a ieri non ha ricevuto alcun PUT dal Comune di Palermo. Una storia degna dei migliori agenti segreti. Chi chiamiamo quindi per scoprire l’arcano? Report, Presa diretta, Striscia la notizia, Le Iene ?

Continuando così tutte le centraline di monitoraggio saranno in via di estinzione molto presto (qualche mese da quello che si evince dalla periodicità di non fornitura dei dati disponibili online) e non ci sarà più possibilità di monitorare l’inquinamento atmosferico a Palermo, cosa di enorme gravità per una città come Palermo, che come possiamo vedere da quello che accade, sui vari tipi di inquinamento (ambientale, rifiuti, acustico, atmosferico) ci sta costruendo una fama mondiale.
Parliamo di questa rete di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico a perdere, domani a “ditelo a RGS”, signori giornalisti e amministratori ?

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5 Thoughts to “Il punk è morto, e le centraline dell’inquinamento a Palermo pure!”

  1. Bellissimo post.
    Aggiungo che nel sito dell’Amia c’è a disposizione un servizio newsletter che invia gratuitamente info sulla qualità dell’aria, e soprattutto email quando vengono registrati superamenti dei limiti.
    Sono abbonato già da diverso tempo.

    Per quanto riguarda i sempre più carenti dati sull’inquinamento atmosferico, non dobbiamo dimenticarci che c’è sempre l’Unione Europea che sanziona quelle città ree di aver oltrepassato il limite massimo consentito di sforamenti

  2. fatamorgana

    eh eh
    ma fra poco, senza dati rilevati Palermo non sarà nemmeno sanzionabile dall’Unione Europea perchè nessuno sarà in grado di dimostrare che ci sono stati i superamenti di legge degli inquinanti.
    A quel punto anche l’ordinanza comunale sulle targhe alterne sarà superflua !

    Quello che veramente stupisce è che il giornalismo locale (GDS, RepubblicaPalermo, Epolis) potrebbe accedere a questi dati online e capire quindi perfettamente l’andamento degli inquinanti negli ultimi mesi (con i giorni dei superamenti), da prima dell’ordinanza delle targhe alterne ad oggi.
    E perché non lo fanno, prima di intervistare assessori e consiglieri così sanno in anticipo i dati da contestare, mettendo scientificamente in discussione l’efficacia dei provvedimenti comunali adottati per combattere l’inquinamento atmosferico?????

  3. Ma perché non lo lasciate in pace Scoma??? E’ già abbastanza depresso che l’Italia non si è qualificata al girone 😀 Ora gli toccherà fare il biglietto per gli europei in Polonia

  4. Garrone71

    Da tanti mesi giornalmente (o quasi) leggo i dati delle centraline e ho capito due cose semplicissime

    1) La qualità dell’aria a palermo NON E’ STATA MAI SCADENTE COME CI VOGLIONO FAR CREDERE

    2) Le targhe alterne servono a fare cassa ed estese in tutta la città non servono proprio ad un tubo

    Piccola considerazione, visto che le navi da crociera sostano per giorni con i motori accesi, perche’ il comune non chiede all’ UE o al governo nazionale di finanziare la costruzione di impianti che permettano di portare la corrente direttamente dal molo a bordo delle navi ?

  5. fatamorgana

    @Garrone71
    in effetti se leggi i dati ti accorgi che l’inquinamento per alucni inquinanti specifici negli ultimi tempi (anni) è anche inferiore a quello di anni passati, anche per via del rinnovamento dei veicoli che circolano a Palermo.

    I dati sono dati e non sono pensieri soggetti a umori.

    Le targhe alterne, come provvedimento provvisorio, se monitorato con costanza puo’ essere un provvedimento efficace. Ma è sempre provvisorio. Poi ci vogliono i provvedimenti duraturi che dovrebbero essere dettati dal PUT, quando entrerà in vigore (cioè quando il consiglio comunale lo approverà).

    Sulle navi da crociera ti rimando a questo articolo sempre curato da MP:
    http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2010/04/21/primavera-tempo-di-%E2%80%9Cfloating-cities%E2%80%9D-e-non-solo%E2%80%A6-2/

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