Il vero probbrema di Palemmo è il “ciaffico”!

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D’altronde si sa…Palermo è una città con pochi problemi. Quasi ci si annoia. E’ per questo che per passare il tempo cerchiamo di demolire quel poco che di buono resta in questa città. Un esempio tra questi? La musica. Negli ultimi dieci anni la nostra città è rinata, grazie anche a tutti quei musicisti e quei locali che mettono loro spazio a disposizione, che animano le nostre serate. La movida palermitana è cresciuta costantemente, sino ad eguagliare (se non superare) quella di città storicamente vivaci come Catania. Chi vive a Palermo sa benissimo quanto stressante possa essere la vita qui, e a fine settimana hai solo voglia di sprofondare sul divanetto di un locale, berti in pace la tua birra e rilassarti.



Tuttavia, qualcuno decide che è ora di toglierci pure l’anima. Ecco che viene ripescata quindi una legge ridicola risalente al periodo fascista secondo la quale i locali, o si adeguano e attuano interventi strutturali costosissimi per concedere il palco a band con più di due elementi, oppure si limitano a far suonare due persone per volta. Di soluzioni se ne vedono ben poche: o cancelli i concerti e fai morire la tua attività, o chiedi al batterista e il bassista di interrompere ogni tanto per far salire sul palco il chitarrista e il cantante. Quando ho sentito sta cosa, sinceramente mi sono sbellicato dalle risate e non ho preso seriamente l’argomento…sino a qualche giorno fa, quando mi giunge voce che un noto locale alla Kalsa è stato chiuso per “reiterazione del reato”: spettacolo abusivo. Mi chiedo se anche questo faccia parte di quel progetto ben architettato per toglierci anche quel po’ che resta in questa città, quello che esternamente è ancora intoccabile perché insito in ogni soggetto a prescindere dal contesto che lo circonda: la cultura. La cultura è l’anima di un popolo, unisce le masse, fonda ideali, opinioni, è lo strumento più potente per poter cambiare le cose…perché questo paese sembra esserselo dimenticato? Perché si sta cercando di ammazzarla? Come mai questa improvvisa dedizione verso una legge obsoleta e risalente a un periodo di cui non dovremmo proprio esser fieri? Qualcuno disse “la cultura è una bomba per i padroni”, e mai frase fu più azzeccata. Ecco quindi che si trova una risposta al dilemma. Forse che la nostra città non necessità di interventi decisamente prioritari?

Dove sono le forze dell’ordine quando gli abusivi infestano le strade della nostra città? Dove è l’amministrazione quando soffochiamo nella nostra stessa immondizia? Dove sono i nostri quando lo smog satura l’aria e infesta i nostri polmoni? Dove sono i vigili quando le macchine sostano in terza e quarta fila, o quando i parcheggiatori abusivi minacciano e pestano i cittadini che non pagano? Dov’è l’amministrazione quando le palme, simbolo della nostra città, muoiono e lasciano spazio a un verde incolto? Dove sono quando le nostre strade da terzo mondo mietono vittime?

Ve lo dico io dove sono, esattamente qui…a guardare e a far nulla. Perché non possono? No, perché non VOGLIONO.

Mi viene in mente un altro episodio a dir poco curioso che si è verificato qualche giorno fa, quando un vigile ha multato un operaio AMIA in servizio per non aver parcheggiato nelle apposite strisce. Si vede che il comandante Di Peri questa volta non è arrivato a compromessi

Guardiamoci le spalle signori, perché a questi non basta più la libertà di parola…vogliono pure la libertà di pensiero.
In Italia non la finiamo più di sorprendere, stiamo pian piano prendendo le due peggiori invenzioni del secolo, ovvero il regime e la mafia, e li stiamo fondendo in un interessante connubio. La rete informa, almeno per ora…

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18 Thoughts to “Il vero probbrema di Palemmo è il “ciaffico”!”

  1. matteo ognibene

    Ma quindi è solo una proposta per adesso vero?
    e poi scusate il reato di spettacolo abusivo neanche dovrebbe esistere….che cavolo di reato è????

  2. no, quale proposta…il locale ha chiuso! e sarà solo uno di una lunga serie se qui non si protesta seriamente

  3. gkm

    io non riesco a capire come si possano fare delle operazioni di polizia in forza di leggi ed ordinanze dichiarate ILLEGITTIME. scandalo su scandalo su scandalo.

    Mi chiedo, CHI si preoccupa di fare queste cose? E’ evidente che qualcuno lo fa scientemente, perchè è un assurdo enorme preoccuparsi di chiudere locali live, come detto, illegittimamente.

    Per chi non lo conoscesse, questo gruppo http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=177670023951 “Live is Life” si interessa con molta serietà di questa tematica a palermo.

  4. la cosa davvero strana è che una sentenza del 1970 abroga questo provvedimento perché viola l’articolo 17 della costituzione italiana http://www.giurcost.org/decisioni/1970/0056s-70.html

    A questo punto la cosa non mi è chiara

  5. @blackmorpheus:

    IMVHO non c’è niente di non chiaro, nella RI il dominio della legge non esiste, anche per cose che coinvolgono molte ma molte più persone.

  6. Metropolitano

    Boh? Chi c’è ne capisce qualcosa quì…

  7. Metropolitano

    correzione: chi ce ne capisce

  8. Blackmorpheus, tu ti domandi dove sono? Ma è chiaro!
    Sono a chiudere qualche locale, no?

    Invece di stare soltanto a lamentarci (da bravi siciliani) perché non iniziamo con azioni concrete, tipo – che ne so – raccogliere le firme per far dimettere il Sindaco o il Presidente della Regione o quello della provincia?

    Insomma, quando ci decidiamo ad agire?

    Il tempo dei sorrisini è finito, deve cominciare il tempo dei calci. Dove ve lo lascio soltanto immaginare.

  9. ah marcè…io posso fare il “giornalista”, mica il paladino della giustizia 😀 Di battaglie ne portiamo avanti, ma non è che possiamo occuparci di tutto noi. Le nostre iniziative sono limitate al tempo che abbiamo a disposizione. Se poi voi avete idee da portare avanti, abbiamo questo bellissimo sito che può fare da strumento di divulgazione. Ma serve la collaborazione di tutti. Anche tu dici giustamente “invece di stare soltanto a lamentarci”…ma alla fine c’è qualcuno che prende l’iniziativa? Ho saputo ad esempio che in merito alla questione, avevano organizzato una manifestazione al Kalhesa…non sono arrivati ad essere neanche un centinaio di persone. In questi casi che si fa?

  10. sempriunacinne

    mi viene da pensare se dietro tutto ciò non ci sia il solito vicino
    a cui da fastidio la musica…
    o che non sia stata pagata l’agibilità per gli spettacoli…??
    certo è che se fosse per questa legge…
    ragazzi mi biene da piangere…

  11. il problema è proprio la legge…tra l’altro Fabio Rizzo, chitarrista e voce dei Waines, aveva già profetizzato qualche mese fa in questo articolo http://www.rosalio.it/2010/03/05/stroncare-la-musica-a-palermo-avanti-march/ Siamo veramente alla frutta

  12. sempriunacinne

    Al peggio non c’è mai fine…
    leggete l’articolo
    che parla della vicenda…

    http://www.balarm.it/articoli/vis.asp?IdArticolo=6136

    che tristezza…

    va bene rispettare le leggi… ma prima di fare un gesto del genere perchè la questura non si preoccupa di levare tutta la “merda” che c’è nelle strade…??
    a me sembra la stessa storia di sempre… cioè colpire i più deboli, i più facili per riempire i fogli di verbali e dimostrare che qualche cosa la fanno…

    Poi quando si tratta di uscire le palle!!! di mostrare veramente decisione e coraggio e risolvere delle questioni SERIE (in primis i vigili urbani…) cosa fanno??? se ne vanno al bar…
    che schifo…

  13. Palermitani alle volte complici di tutto ciò…
    Si rischia di non accorgerci più di niente

  14. mars 76

    Alcune precisazioni e riflessioni:
    il 6 maggio i vigili hanno fatto l’ispezione al Mikalsa riscontrando il problema di cui avete parlato.
    Il solerte comandante Di Peri, invece di preoccuparsi di combattere la doppia fila in corso C Finocchiaro Aprile e facilitare così l’uso del nuovo parcheggio, pensa bene di regolamentare la movida palermitana.
    Ora se è giusto contrastare chi pratica l’inquinamente acustico (bisogna anche salvaguardare gli abitanti, ora più numerosi, del centro storico), se è necessario chiudere locali privi di misure di sicurezza, come le uscite sul retro ecc, o chiudere locali con scarse condizioni igieniche, quello che non si capisce è perchè il magistrato, e dico il magistrato, non il vigile, abbia avallato la richiesta di chiusura!
    Per un “reato” così lieve come il contravvenire ad una disposizione assurda del 1931, il magistrato poteva infliggere una multa magari, ma non disporre la chiusura del locale.
    La legge è nazionale dunque bisogna vedere come si regolano altrove.
    Comunque io non penso che si tratti di volere limitare la libertà d’espressione e cose del genere, come detto da Blackmorpheus all’inizio, specialmente perchè il provvedimento giunge da un magistrato, categoria di solita attenta a questa problematica libertaria, ma che si tratti di stupido rigore, piccolezza mentale e voglia di farsi scrivere sul giornale che i vigili fanno tanta prevenzione e tanti controlli.
    Rimane un unico dato positivo: prima o poi la bolla doveva scoppiare e finalmente si è posta la questione all’attenzione della stampa e del comune.
    L’assessore alla attività produttive Bruscia ha chiesto un incontro con il questore per cercare di risolvere il problema.

  15. a me sembra che troppe volte si utilizzino 2 metri e 2 misure…

  16. Panormus

    Io penso che dietro ci sia soltanto la segnalazione/protesta dei residenti, anzi è certamente così come riportato spesso dai quotidiani. Per il resto quoto Mars76, cioè neanch’io penso che si tratti di volere limitare la libertà d’espressione e cose del genere.

  17. @Panormus

    non lo so cosa ci stia dietro, il problema è che nell’ultimo periodo i controlli si sono irrigiditi un po’ ovunque, e questo fa pensare a qualcosa che va oltre una semplice protesta dei residenti

  18. franz

    Sono anch’io musicista e sapeste quanto mi piacerebbe suonare dovunque e in qualunque ora del giorno; devo però riconoscere che chi vive accanto a questi locali non ha più pace, soprattutto nelle ore notturne quando chi lavora tutto il giorno ha diritto al meritato riposo. Le soluzioni sono tante incominciando dall’orario in cui è consentito fare rumore (e credo che dopo le 22,30 debba cessare per legge) per finire a lavori di insonorizzazione che nessun locale intende fare perchè costoso (non capisco perchè se c’è da guadagnare è tutto ok, mentre se c’è da spendere qualcosa allora non va bene). L’amministrazione dovrebbe individuare delle strutture adeguate per tenere concerti senza creare problemi alla quiete pubblica, ma come sempre si sà la cosa pubblica non rientra nel DNA dei palermitani e quindi non essendo di nessuno viene più semplice calpestarla.
    p.s. quando vogliamo suonare con il mio gruppo, organizziamo concerti nei teatri facendo pagare un piccolo contributo spese agli invitati al concerto, così siamo sicuri di non creare problemi a nessuno.

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