Nuovi colori a piazza Vittoria.

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Segnalo il restauro della deliziosa casina del custode a villa Bonanno in piazza Vittoria all’Albergheria. Realizzata dopo il 1905 (anno di impianto del giardino) è attribuita a Giuseppe Damiani Almeyda (del resto le affinità stilistiche con il teatro Politeama penso siano evidenti a tutti). In anni recenti è anche stata recuperata la guardiola, posta vicino corso Vittorio Emanuele:



la guardiola:

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8 Thoughts to “Nuovi colori a piazza Vittoria.”

  1. Andrea Bernasconi

    comincio a ritenere che sarebbe necessario prevedere per questo genere di restauri SEMPRE un impianto di videosorveglianza wi-fi, il cui costo non inciderebbe molto sul totale dell’opera. Ciò perchè, senza voler fare il disfattista, temo già i primi raid vandalici…

  2. matteo ognibene

    Bel restauro, però a volte a mio parere si esagera e si finisce col togliere quel senso di antico che hanno i monumenti….non so sinceramente a quando risale questo edificio, ma sembra appena costruito…
    Però è sicuramente una cosa positiva.

  3. matteo ognibene

    ah, non avevo visto 1905…

  4. Antonio Beccadelli

    Anch’io ritengo – e l’ho già sostenuto in altri su questo sito – che negli interventi su edifici storici occorra evitare che dal direttore dei lavori e, a seguire, all’ultimo dei manovali ci si lasci prendere un po’ troppo la mano; difficile – nel caso del restauro in questione – non esprimere qualche perplessità sul risultato finale ad effetto “cartone animato”. Se era proprio necessario ridipingere il tutto, perché non scegliere colori meno accesi e più rispettosi della patina del tempo? Come per le persone, anche per i manufatti certi “lifting” non sfuggono al giudizio di ridicolaggine (esattamente come accade quando si vedono decrepite carampane “tiratissime” e acconciate come ragazzine!).

  5. mao879

    Considerato il tempo di costruzione lo reputo appropriato come risultato finale PIUTTOSTO CHIEDIAMO A GRAN VOCE UN SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA con tanto di cartelli che scoraggi quei quattro idioti che imbrattano monumenti con “teghe” per il gusto dello SCEMPIO. E assurdo che la pietà dello XIMENS a piazza don Bosco sia ridotta in quello stato allucinante cosi come la piazza di “rappresentanza ” della nostra città con palchetto della Musica GIA’ VANDALIZZATO.

  6. salvo73

    Capisco la perplessità su quest’ effetto carton, che anche io come direttore dei lavori spesso mi sono posto come problema, seguendo comunque i canoni del restauro odierni, ma è anche vero che passando dopo pochi mesi dai miei cantieri mi sono reso conto che in tempo niente ci pensa lo smog a ridargli la patina del tempo….sarei invece in pieno accordo con impianti di video sorveglianza obbligatori non solo nei restauri publici ma anche in quelli dei privati che hanno avuto contributi al recupero.

  7. MAQVEDA

    Non sono completamente daccordo alla definizione di effetto cartoon (dicendo questo non nego che siano stati affettuati brutti interventi in città). Stiamo parlando di superfici intonacate, non di sculture o pitture. Daccordo forse l’effetto è un pò troppo nuovo, ma se si restaura il Politeama ad esempio, si cerca di ritrovare il rosso pompeiano utilizzato ai tempi dall’Almeyda, non un colore inventato a discrezione nostra, solo per dare l’illusione della patina del tempo, quella poi tanto ritorna automaticamente grazie agli agenti esterni che non comprendono solo l’inquinamento.
    Forse in parte tutto è da addebitare allo stato generale in cui i nostri monumenti versano da decenni, che ci ha portato ad accostare automaticamente antico e vecchio come in un binomio inscindibile, tanto che la vista del monumento restaurato, fresco fresco di cantiere ci lascia quasi basiti.
    Se mi parli si sculture, daccordissimo, il restauro della fontana Pretoria penso sia stato il massimo disastro che questa città ricordi, un restauro invasivo oltre ogni misura, che ha eliminato qualsiasi patina al marmo rendendolo di un bianco accecante. Per fortuna a rimediare ci ha pensato il tempo, che ha restituito alla nostra bella fontana una delicata patina.

  8. MAQVEDA

    Ovviamente daccordissimo ai sistemi di videosorveglianza. Nello specifico la casina è protetta comunque da una bella, alta, e acuminata cancellata;)

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