Qualche scatto dal restaurato Archivio di Stato

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Inaugurato qualche settimana fa in pompa magna l’Archivio di Stato in corso Vittorio Emanuele, nel mandamento della Loggia o Castellammare. Realizzato nel 1602, i Padri Teatini vi risiedettero sino a che non venne terminata la chiesa di San Giuseppe con annesso convento ai Quattro canti (1645).
Nel 1812 divenne ospedale delle truppe britanniche, mentre dal 1844 vi è alloggiato stabilmente l’Archivio di Stato (con una seconda sede nell’ex convento della Gancia) dove sono conservati importanti documenti che ricoprono un arco cronologico che va dal XII al XIX secolo. Il diploma della contessa Adelasia risalente al 1109 è il più antico documento cartaceo presente in Europa.
La severa facciata presenta mensoloni in pietra da taglio con mascheroni mentre all’interno è sicuramente da segnalare il bellissimo cortile, anch’esso in pietra da taglio. Da una porticina appena dietro il cortile stesso è visibile l’abside di Santa Maria della Catena:


l’abside di Santa Maria della Catena:

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10 Thoughts to “Qualche scatto dal restaurato Archivio di Stato”

  1. Lele

    semplicemente stupendo. manca la valorizzazione di questi palazzi storici.

  2. tasman sea

    è aperto al pubblico?

  3. Che bellezza! Abbiamo edifici storici di un fascino disarmante, e al contempo non c’è nessuno che li sappia “vendere” a turisti, visitatori e ai palermitani stessi.

  4. samir

    @tasman

    Certo! e’ l’Archivio di Stato, deve essere aperto a tutti per forza!
    saluti…

  5. MAQVEDA

    Beh, è passato ormai un mesetto dall’inaugurazione, e al telegiornale avevano detto che sarebbe ritornato fruibile proprio dopo questo lasso di tempo. Io per fare le foto mi sono intrufolato insieme a degli operai che scaricavano piante (ormai più di due settimane fa), ma era di fatto ancora chiuso. Volevo anche segnalare, che anche se ancora non è stata attivata, è stata realizzata una suggestiva illuminazione notturna, non invasiva, ma soffusa e delicata (l’ho vista accesa qualche volta prima dell’inaugurazione).

  6. dnapanormita

    Grande MAQVEDA che tutto il mondo ci invidia…!!!
    Volevo farti una domanda a te che sei la nostra memoria storica del centro storico di Palermo. Salendo per Corso Vittorio Emanuele poco prima della Cattedrale, guardando a sinistra di fronte la biblioteca regionale, vi è un edificio che sembra bombardato dalla guerra tale è la sua fatiscenza. Volevo sapere come si chiama questo Palazzo in origine e poi se rientra in qualche tipo di progetto per il suo completo recupero. Fa veramente pena in una zona così monumentale vedere un tale scempio. Grazie

  7. MAQVEDA

    @dnapanormita, si tratta di palazzo Papé di Valdina, una dimora nobiliare che prima delle distruzioni belliche era tra le più fastose di Palermo. Ti posso dare un’ottima notizia in merito, circa un mese fa mi è errivata da voci ufficiose che a breve sarebbe partito il cantiere di recupero, in più mi sono informato con un condomino che mi ha confermato la voce. Non si sa di preciso quando, forse il mese prossimo forse tra due, forse direttamente dopo l’estate, non mi hanno saputo dire di più, ma ormai è ufficiale, si recupererà a breve, tutto sta avere un pò di pazienza.
    Altra notizione, Repubblica ha annunciato che il 20 di questo mese partono finalmente i lavori per il recupero dell’area Quaroni in via Maqueda, con l’edificazione del previsto centro polifunzionale, che a quanto pare presenterà una facciata che ricreerà l’aspetto degli edifici perduti (quando potrò essere più preciso ne riparlerò). In più, cosa importantissima vista la zona, è previsto sotto un parcheggio sotterraneo con un numero di posti non indifferente, probabilmente a usufrutto del centro stesso, ma è importante che un domani questi ulteriori mezzi, non andranno a rendere più caotica una zona già sufficientemente collassata. Forse è in merito ai lavori per il parcheggio che sino ad ora si sono effettuati scavi archeologici nell’area.

  8. dnapanormita

    MAQVEDA sei un mito, apro questo sito solo per leggere te, grazie. Con questi due recuperi (palazzo Papé di Valdina e Quironi) si sono tappati due grandi sfregi al centro storico adesso rimane la Gallerie delle Vittorie che non si sa perchè nessun imprenditori si è interessato per fargli un’area commerciale, …bhoooooo!!!!

  9. Otto Mohr

    Si, da quanto ho capito da Repubblica all’interno del centro polifunzionale nell’area Quaroni è previsto un parcheggio sotterraneo da 140 posti che verrà dato ai privati (residenti?) ed uno da 80 posti da cedere al comune….a mio parere si potrebbe utilizzare per le auto dei residenti, di modo tale che una volta pedonalizzata via Maqueda, si eliminino parte delle auto nelle stradine laterali. Inoltre già sono cominciati i lavori (ieri ho visto delle ruspe)…

  10. salvo73

    La Galleria delle Vittorie ha una soluzione troppo complicata, poichè si tratta di una proprietà condominiale, e sapete benissimo che una delle cose più complesse e mettere d’accorco i condomini, in questo caso una 50 di famiglie. L’unica buona fine potrebbe essere che il comune, ritenedola un area storica di interesse, emandasse un sorta di espropio per incuria e abbandono (procedura già quasi iniziata)……e di conseguenza restaurarla o più inteliggentemente rivenderla ad un privato unico per la realizzazione di un area commerciale…..
    Per quanto concerne l’area Quaroni finalmente ieri ho visto nuovamente aprire i cancelli e parrebbe che si stiano rimuevendo, probabilmente come dice MAQUEDA é tutto pronto per ripartie il 20.
    Il fermo non é stato determinato da problemi legati ai sondaggi, il progetto é ben chiaro dall’inizio cantiere e anche tutti gli esami del lotto erano già fatti, ma incredibile il lungo fermo è stato determinato dalla demolizione di quella palma che era nata in prossimità del centro del lotto. Pare che non ci si era resi conto che autorizzando i lavori si sarebbe abbattuta….così dopo svariate segnalazioni la sovraintendenza ha bloccato, poi accertato che era una palma non storicizzata col vecchio sito, ha fatto pagare una multa e per fortuna si riparte.
    Per quanto concerne l’uso dell’edificio sarà:
    livello interreto e seminterrato, due piani di parcheggi privati con accesso da piazza S. Onosfrio
    piano terra e ammezzato uso commerciale
    piano primo e mansarede terrazzate appartamenti.

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