Io tifo PALERMO

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Mi cimento in un ragionamento un po’ atipico per le tematiche trattate solitamente da Mobilita Palermo. Quest’oggi voglio infatti parlarvi di calcio.  Il Palermo di mr. Zamparini sta terminando una stagione a dir poco sensazionale: l’obiettivo Champions stavolta è veramente a portata di mano.

Se questa sera SUA maestà Roma ci farà il favore di continuare a testa bassa la corsa verso lo scudetto, allora i numeri e le difficoltà degli incontri saranno tutti a nostro favore. Tre partite da giocare, di cui una contro un Siena praticamente spacciato, e due in casa per raggiungere il traguardo più ambito di tutta la storia dei rosanero. La possibilità di riscatto è concreta;  riscatto sportivo, se proprio dobbiamo ricordare con una lacrimuccia all’occhio quella Champions sfuggitaci di mano all’ultima giornata, e riscatto per la città. Raggiungere le grandi d’Europa sarebbe motivo di grande prestigio per noi, per una città che merita tanto, e soprattutto che merita di essere conosciuta in Europa per qualcosa che non riguardi necessariamente l’argomento Mafia o “munnizza”.  La prima “polemica”, se così vogliamo chiamarla, riguarda il fatto che a Palermo bisogna necessariamente attendere un uomo del nord per veder funzionare qualcosa. Zamparini infatti non si limita a incarnare il ruolo di presidente del Palermo, ma è diventato quasi una figura mitologica che può paradossalmente rovesciare le sorti di questa città abbandonata al suo destino, un destino di cui invece dovrebbero farsi carico i nostri amministratori. I suoi grandi progetti, come quello del nuovo stadio o la costruzione del polo commerciale di Fondo Raffo, sono un qualcosa che suona alle orecchie del palermitano come una novità assoluta e quasi incredibile per gli standard ai quali questa città ci ha abituato. Se è vero però che Champions significa anche focalizzare l’attenzione sulla nostra città, mi chiedo che città si troverebbero davanti i nostri concittadini europei… Probabilmente si troverebbero una città sommersa dai rifiuti, in cui il traffico la fa da padrone, e le carenze infrastrutturali sono quasi imbarazzanti. Così come altrettanto imbarazzanti sarebbero i comportamenti di molti NOSTRI concittadini, del tutto privi di ogni sensibilità e rispetto verso il luogo che abitano. Spulciando i vari forum calcistici, mi sono ritrovato di fronte a discussioni ridicole e decisamente imbarazzanti attorno al tifo del Palermo. Gente che si lamenta che la squadra non è abbastanza sostenuta in questo momento di vittorie, gente che si lamenta con la curva nord, altri che si lamentano di quei concittadini che tifano Inter o Juve, mentre non hanno per nulla a cuore le sorti della propria squadra. Leggo commenti come

“parlate tanto e avete tanto da dire bravi bravi a parole siamo tutti indignati…. vorrei chiedervi se prima che cominciasse il putiferio la curva stava cantando??? se risp di si allora ho cpt tutto … ma invece di lamentarvi perchè nn cominciate a fare qualcosa di utile tipo portare delle bandiere ???‘ ragazzi il palermitano è nato per lamentarsi e lo farà sempre perchè se nn gli metti la pappa in bocca lui piange… PALERMITANO NN LAMENTARTI CANTA…

E ancora

“INDIGNATO DA QUESTA CURVA……..NON MERITIAMO NULLA!!”

“Purtroppo è la verità, la Curva Nord è troppo spaccata!!!
Vogliono comandare tutti, ma comandare cosa poi???
La Curva è il motore trainante del tifo dell’ intero Stadio, ma è spaccata in mille pezzi, in mille gruppi, chi sopra, chi sotto, si vede benissimo quando fanno le “sciarapate”, poco dopo metà curva se ne fregano e non partecipano, per poi fare partire altri cori per i caxxi loro, cantati da 50 persone…
Ma finiamola, stiamo scehrzando, è una vergogna

Allora tutto mi torna chiaro, e mi chiedo quale destino si possa mai compiere in una città dove l’unica cosa che sta veramente a cuore è una partita di calcio, e neanche. Mi chiedo dove sia questa gente quando la città ha veramente bisogno di loro, come se il vero problema fosse il tifo. Mi chiedo che destino si possa mai compiere quando vedo gente ridicola insultarsi e azzuffarsi su chi ha una fede calcistica più forte, tutto in nome della legge del pallone. E vedo tutta l’ipocrisia e l’ignoranza che giacciono dietro questo psuedo tifo tanto osannato dai media nazionali. Capisco che il palermitano medio è uno a cui non frega proprio nulla della propria città, che ostenta il suo orgoglio di essere siciliano solo per nascondere  la sua mancata voglia  e il suo scarso senso del dovere  nel  rendere Palermo un posto migliore. Capisco che è molto più facile racchiudere l’orgoglio di una città dentro due curve e due tribune, affidandone le sorti a due squadre che si contendono un pallone, piuttosto che lottare quotidianamente in prima persona per poter dare motivi concreti di vanto d’appartenenza al posto in cui viviamo. Diciamoci la verità, il palermitano apprezza le cose buone, ma le apprezza ancora di più se a farle sono gli altri, così da poter appagare la sua inerzia e la sua pigrizia, e lavarsi le mani da ogni sorta di responsabilità. Questo può valere per la questione rifiuti, come può valere per una partita di pallone, la cosa non cambia. Non a caso finché il Palermo si rivela una squadra vincente, sono tutti pronti a osannarla, mentre se perde non tarda a venir fuori il gene “facciuolo” che in men che non si dica fa provare vergogna e spinge a rinnegare. Guardo Palermo e mi sento ferito, ferito perché tutti vedono ma fanno finta di non vedere, salvo poi tirar fuori tutta la loro ipocrisia da predicatori per argomenti futili. Gente che si indigna per lo stato in cui “fete” la città e che poi è la prima a buttare la carta per terra perché tanto lo fanno tutti. Gente che suona il clacson all’impazzata e si cimenta in manovre azzardatissime mentre concede insulti pesanti all’automobilista che gli sta accanto, avendo pure il coraggio di urlare che “i palermitani al volante sono delle bestie”. Gente che si lamenta del caro tasse, salvo poi ammettere che sono i primi a non pagarle. Potrei continuare all’infinito, ma penso che l’unica conclusione alla quale si possa giungere è che per rendere questa città degna della sua storia e del suo nome dovremmo toglierla dalle mani dei palermitani stessi che la depredano da generazioni e la trattano come una prostituta di basso borgo. Ben vengano quindi altri dieci, cento, mille Zamparini. Ben venga una “colonizzazione” che possa creare le basi per un’inversione di tendenza e possa magari spianare il terreno anche a quella gente onesta del posto che ha idee vere da portare avanti per lo sviluppo economico di questa città. Infine ben venga la Champions, con l’auspicio che i palermitani per una volta nella loro vita comincino a tifare anche PALERMO, e non solo IL Palermo, perché l’Aquila non è mai stata così ferita come in questo momento.

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25 Thoughts to “Io tifo PALERMO”

  1. Otto Mohr

    Dobbiamo solo dire grazie a Zamparini, per i grandi cambiamenti che ha fatto e sta facendo per la nostra città: la serie A, un nuovo e moderno stadio, un polo commerciale ed ora speriamo la Champions. Magari ci può essere qualcuno che se ne può uscire dicendo che il suo unico fine è il guadagno, ma senza dubbio questo imprenditore sta attuando concretamente progetti che negli ultimi anni nessuno si sarebbe impegnato a portare avanti.

  2. huge

    Bah, francamente quest’articolo mi lascia un po’ perplesso.
    Mi sembra che si parta da una conclusione poco sensata: “una città dove l’unica cosa che sta veramente a cuore è una partita di calcio” per costruire un ragionamento che porta all’esaltazione di Zamparini come prototipo del salvatore.
    Che la popolazione palermitana sia indifferente alla cosa pubblica e disinteressata a quelli che sono i problemi cittadini è cosa vera e nota. Mi risulta davvero difficile però fare l’acrobazia che ti ha portato a legare queste caratteristiche con il tifo allo stadio. Il palermitano da stadio si comporta mediamente come si comporta tutto il resto d’Italia. Il calcio da noi, in Italia, è una malattia. Come questo si leghi all’indifferenza verso ciò che avviene in città proprio non lo vedo.
    Cosi’ come non vedo in cosa e come Zamparini sarebbe il salvatore della patria. Cosa ha fatto finora per questa città? Cosa farà? Un centro commerciale, come hanno fatto al Forum PA, come stanno facendo a Carini o a Borgonuovo. Non mi sembra che tutto ciò possa rappresentare una rivoluzione copernicana per questa città. Certamente un po’ di posti di lavoro, e questi sono sempre i benvenuti, ma per il resto?

  3. Freddie

    Molti confondono appunto l’appartenenza e l’amore per la città con il tifare per la squadra di calcio…credono che amare la città significhi fare l’abbonamento allo stadio.

  4. huge

    I grandi cambiamenti?? Scusate, ma la serie A ed eventualmente la Champions quali “grandi” cambiamenti avrebbero o dovrebbero portare in questa città? Perche’ ho come l’impressione che quando si parli di Palermo (ed ecco che entra in gioco Zamparini) si perda un po’ di vista la realtà.

  5. emmegi

    Zamparini è un imprenditore che ha portato il Palermo in serie A, forse in Champion’ s , che non fa beneficenza e che è venuto a scommettere nella nostra città per investire il suo denaro.
    Ha seminato, ha raccolto e spera di raccogliere ancora di più.
    Nel fare i suoi interessi ha fatto quello che altri non hanno saputo/voluto fare.
    Di tutto ciò, dai tifosi prima e da chi spera in un posto di lavoro poi, credo che meriti se non gratitudine almeno che gli si dia atto dei risultati ottenuti.
    Il resto possono essere chiacchiere o disquisizioni più o meno degne di nota.

  6. huge

    Che Zamparini vada ringraziato per aver riportato il Palermo in serie A è cosa ovvia che non ci sarebbe neanche bisogno di ribadire.
    Ma il Zamparini presidente e il Zamparini imprenditore sono due cose diverse e i meriti in un campo non diventano automaticamente meriti in altri campi.
    E come imprenditore non ha fatto nulla di più di quanto stanno facendo altri. Certamente il CC sarà un fonte di lavoro importante, ma se questo lo rende colui che sta facendo grandi cose per questa città, siamo davvero messi male.

  7. @huge

    attenzione, io ho messo in relazione il tifo da stadio con l’amore per la città per mettere in evidenza il fatto che il palermitano creda che per essere orgogliosi della propria città basti tifare una squadra di calcio. La mia critica è in relazione al fatto che si sbraccino tanto e facciano “abbili” su stronzate come il tifo, mentre si disinteressano totalmente delle cose veramente importanti. Il merito di Zamparini non sta certo nell’imponenza dei suoi progetti, sta nel fatto di dare un nuova ottica alla mente obnubilata del nostro concittadino medio. Sta nel fatto di poter mettere alla luce cosa significhi gestire un’impresa e farla funzionare, cosa significhi fare una cosa per il verso giusto. Zamparini, almeno in relazione allo sport, ci fa capire quali sono le potenzialità di questa città, prendendo una squadra dal nulla e facendola arrivare in europa, e di come potremmo risollevarci ed essere il fiore all’occhiello d’Italia se solo lo volessimo. Ma ai palermitani tutto questo non interessa, sono passivi, inetti… Danno importanza solo alle battaglie che non li coinvolgono di persona, che sia il Palermo che deve “vincere per loro”, o che sia Silvio che “non li deve abbandonare”. Anziché capire che devono essere loro i primi ad aiutarsi e fare qualcosa per se stessi e per la città, mettono sempre tutto nelle mani degli altri. Ostentano orgoglio siculo e orgoglio verso la propria squadra che nella realtà non hanno, è solo una scusa per nascondere il fatto che non hanno voglia di far nulla. Poi però vanno fuori e ammirano la civiltà delle città europee. E’ un palermitano rassegnato, privo di lungimiranza e speranza verso il futuro che critico. Il fatto che si riesca a far smuovere il culo di un palermitano solo quando si parla di calcio o di mangiate deve far riflettere…

  8. emmegi

    Zamparini ha scelto la piazza a lui più favorevole.
    Poteva scegliere anche Savona o Campobasso, avrebbe ottenuto gli stessi risultati.
    A mio avviso ha scelto Palermo perchè, escludendo Roma, Torino o Milano (impossibili da espugnare), poteva contare su una delle maggiori città d’ Italia e con un bacino di abitanti superiore alle 500.000 unità.
    Aveva il Venezia. Ma che poteva fare lì, in una città che vive prevalentemente di turismo e con uno stadio con pochi spettatori ?

  9. huge

    @emmegi: Venezia non solo Venezia città, ma tutto l’hinterland. Zamparini se n’è andato da là non per mancanza di possibilità e potenzialità del posto. Quelle c’erano eccome, anche più di qui, visto che il Veneto è nettamente più ricco della Sicilia, soltanto che non gli hanno permesso di fare quel che voleva, cosi’ ha tolto baracca e burattini e si è trasforito a Palermo. E ha fatto benissimo, per quanto mi riguarda. Su una cosa sono totalmente d’accordo con Blackmorpheous, che ci invadano dal nord se questo deve servire a risollevare la nostra economia.

    @Black: attenzione, io non critico Zamparini. Solo non lo osanno. Anche perche’ come imprenditore (perche’ è di quello che stiamo parlando) ancora non ha fatto nulla per questa città. Aspetto, poi giudicherò. Certamente la visibilità che dovuta al fatto che è presidente del Palermo lo mantiene costantemente sotto i riflettori, anche come imprenditore. E da questo punto di vista hai certamente ragione. Potrebbe spingere qualcuno a capire che per ottenere qualcosa nella vita bisogna prima di tutto darsi una mano da soli, anziche’ aspettare di essere imboccati da qualcun altro.

  10. emmegi

    Ciò che Zamparini imprenditore farà per Palermo, se lo farà, sarà soltanto una conseguenza del suo scopo primario.
    Che è, l’ ho già detto, aumentare il suo patrimonio.
    Che io sappia non è nè un filantropo nè qualcuno che ha ambizioni di far carriera politica.
    Pensare ad un Zamparini che abbia altri obiettivi è fuorviante.
    E niente va chiesto a chi rischia sulla propria pelle (non mi pare che abbia avuto aiuti economici).
    Ripagherà questa città con servizi di pubblica utilità, vicini al CC, in cambio delle concessioni ricevute.
    E se questo non è un “do ut des”…

  11. @huge

    ma io infatti non dico di osannarlo, non è certo un eroe. E’ un imprenditore che fa il suo mestiere senza se e senza ma. Quando dica ben venga questa gente, non è perché li ritengo più validi di altri, ma perché fanno semplicemente il loro lavoro dando esempio ai palermitani in un contesto di totale anormalità. E’ logico che quello viene qui a fare i suoi interessi, e sarebbe bello se ciò che lui sta realizzando qui a Palermo facesse da volano per tutti quegli imprenditori e politici locali che hanno idee valide da realizzare per lo sviluppo economico della sicilia. E’ necessario emarginare un certo tipo di mentalità retrograda, egoista, ignorante e mafiosa se si vuole andare avanti. Per far questo bisogna sviluppare un modo di ragionare che vada oltre la partitella di calcio o le arrustute primaverili, è necessario cominciare a sentire la città come propria e rispettarla in quanto tale, anziché mostrare orgoglio che non ha motivo di esistere. Perché chi dice “io amo Palermo” e se la difende così per com’è, dimostra di non tenerci affatto. Penso che chi ami veramente la propria città, ne sappia individuare gli enormi difetti e abbia la capacità di far qualcosa per cambiarla in meglio. Il resto sono solo chiacchiere per chiacchieroni

  12. Riflessione che porta a focalizzare l’atteNzione ANCHE su un dato di fatto: per la città (interesse e cosa bisogna fare), non c’è la stessa attenzione che si PONE per il calcio.
    E sarai davvero curioso se un bel giorno i vigili cominciassero a fare multe a tempesta la domenica, e vedere la gente cosa avrebbe da lamentarsi.Allora ecco che vedremo tantissime proposte su parcheggi e navette da parte di tutti quelli che si recano allo stadio.
    Bisogna far sì che si possa mantenere un certo livello di competizione e propositività, e non rassegnazione con lamenti a mai finire.

  13. emmegi

    Il nuovo stadio darà un sacco di lavoro alla gente dello Zen: panellari, venditori di bandiere, bagarini e posteggiatori a tempesta 🙂 🙂 🙂

  14. era meglio che non lo pubblicavate questo articolo ……

  15. Nio

    indipendentemente dall’articolo e dai post precedenti, ne prendo spunto per dire che ogni volta che si parla di Zamaprini emerge sistematicamente un concetto, ovvero…Guai a paventare anche lontanamente o solo sfiorare col pensiere l’idea di sudditanza del palermitano verso Re Zamparini espresso in qualsiasi forma foss’anche solo il tifo che sconfini al di là del semplice evento sportivo…levate di scudi, gente che si offende…l’orgoglio panormita che si risveglia, assieme evidentemente a dolorosi ricordi di decenni di dominazioni,,,,,sarebbe bello vedere però questo orgoglio dei palermitani nella vita quotidiana quando giornalmente si prostano a tutto quello che succede in città, agli abusi, alla maleducazione, alle vessazioni (dai mafiosi ai posteggiatori) ai comportamenti arroganti…e via dicendo, per cui io invece mi dichiaro fan e sostenitore di Re Zamparini qualsiasi cosa egli faccia perchè ho molta più fiducia di un friulano che viene dal nord che di molti palermitani.

  16. giacomino

    ma tutti quelli che scrivono, vi seguono, etc etc, si appassionano… sono tutti hooligans del palermo pronti a dare fuoco ai cassonetti? se così fosse, che ci stiamo a fare… certo, non mi farei bruciare per difendere tout court il palermitano medio, ma ci sono molti che la carta se la mettono in tasca, e la buttano nel cestino – ne devono trovare uno… io comincerei da qui, sempre liberi però di andarcene al nord, se ci va!
    Dice, ma quelli del nord vengono qui a investire.
    uhmmm… intanto, potevano andare da un’altra parte… e poi, magari, impariamo anche qualcosa, e ci viene l’appetito anche a noi… quanti in questi mesi si sono appassionati al palermo calcio, quando prima se ne stra-fottevano – io il primo… devo credere che se ci sono i presupposti giusti, i miei concittadini si sanno esprimere al meglio… ecco i presupposti! se guardo a chi scrive qui, mi sembra che ci potrebbero essere tutti…

  17. @giacomino

    perfettamente d’accordo, ma ricordiamoci di essere sempre una minoranza, altrimenti le cose andrebbero già molto meglio in questa città. Il mio articolo vuole essere una provocazione per costringere certuni a guardarsi allo specchio e riflettere.

  18. Roberto1

    Tempo fa mi trovavo su un autobus di Domenica e c’era un ragazzino con la sciarpa del Palermo che tornava dallo stadio e stava prendendo a calci un sediolino. Lo avvicino e gli dico. “tu tifi Palermo?” – risposta “si”, “e perchè?” – risposta “perchè sono di Palermo!” – “e se sei Palermitano e tifi Palermo, perchè danneggi Palermo?” – risposta “….”, smette di prendere a calci il sediolino e si siede.

  19. piero82

    Ognuno può dire la sua, da parte mia…ringrazio e ringrazierò sempre Zamparini(sia come tifoso che cittadino)! Sappiamo tutti quanto sia importante il calcio sia a livello nazionale che internazionale per portare in alto il nome di una città e pubblicizzarla! Ebbene,palermo non esisteva..grazie a zamparini(l’italia e l’europa sa che palermo C’E’)! come imprenditore..lo ringrazio tantissimo,poichè..oramai non è un mistero o notizie campate per aria(il centro commerciale sta per esserci e porterà lavoro) lo stadio si farà..e porterà lavoro piu una struttura moderna e all’avanguardia per la nostra città!

    Ripeto,ognuno può dire la sua…viva zamparini e speriamo di trovarne altri!

  20. aziz

    Zamparini sindaco!!!!Per prima cosa licensierebbe il Di peri e poi farebbe diventare gli operai Gesip e Amia dei gran lavoratori a “”carcagnate però””per quanti sono la città sarebbe la più pulita al mondo!! A parte lo scherzo ci vorrebbe uno con la sua caparbietà per cambiare le cose anzi,ce ne vorrebbero duemila come lui per Palermo,una nuova colonizzaaione perchè no?In fondo la storia ci dice che forse sarebbe meglio no?Qui è dai tempi dei Normanni che non si vede lira….ahahahah

  21. Roberto1

    @aziz: uno con le “palle quadrate” come Zamparini sarebbe una manna dal cielo come sindaco di Palermo!!!!!

  22. monte_Pellegrino

    Festeggiamenti pro scudetto inter di ieri sera a Palermo: Vorrei sapere cosa ne pensano gli altri utenti della indecorosa (per me palermitano e tifoso della mia città e della sua squadra) gazzara di ieri sera a piazza Politeama organizzata da questi tifosi di una squadra del nord, proprietà di un petroliere del nord dove con la lega disprezzano noi meridionali.
    Credo che quì sia più indicato mettere il mio commento che avevo già postato altrove.

  23. riccardino85

    Ho appena letto l’articolo e a dirvi la verità rimango basito e incredulo.
    Rifiuto le affermazioni dove si da il benvenuto ad altri 1000 Zamparini per rinnovare una città che nessuno sa rinnovare e che nessuno vuole rinnovare.
    Ci sono ancora imprenditori seri in sicilia e ci sono stati solo che subito viene loro tagliata ogni possibilità o direttamente vengono uccisi(vedi Libero).
    Zamparini è un ottimo imprenditore e fa il suo mestiere credo egregiamente. Voi credete davvero che i centri commerciali portino ricchezza e lavoro? credete veramente che un nuovo stadio con un centro commerciale sia una buona risoluzione per lo Zen. i centri commerciali sono comodi ma uccidono letteralmente sacche economiche immense.
    si parla spesso di Ikea per esempio. immaginate quanti falegnami chiuderebbero se aprisse una nuova sede a Palermo.oltre a questo un centro commerciale disarticola ancor di più una città perchè questi centri vengono sempre costruiti in periferia. costruire in periferia espandere la città ancora di più sarebbe gravissimo e la mazzata finale per Palermo.
    Zamparini vuole si creare infrastrutture nuove ma queste infrastrutture di solito generano tutta una serie di speculazioni edilizie che portano a nuove costruzioni residenziali nuove strade e nuovi costi di gestione. attenzione ai facili entusiasmi sopratutto adesso dove forse si sta muovendo qualcosa.
    un saluto

  24. salvo73

    Sinceramente io ho la mia idea sulla realizzazione della “grande Palermo”
    mi sembra incredibile che non debbano aprire centri commerciali o Ikea perchè altrimenti chiudono i piccoli ebanisti…..tutte le metropoli hanno un Ikea e hanno ebanisti bravissimi che realizzando mobili di altissimo livello, si rivolgono ad un publico differente….é chiaro che il professionista o l’imprenditore non va da ikea a comprare il mobiletto…..ma lo studente o l’operaio con due figli si…..
    In merito all’allontanarsi dal centro non c’è alternativa…..non tutti i cittadini in nessuna grande città vanno a fare spese in centro storico…..basta vedere Roma io ho amici che vivono li ma vanno in centro solo quando hanno altri amici che vogliono verere la storia….anche Palermo sarà così in futuro,…il centro sarà solo dei turisti, dei ricchi, delle sedi di rappresentanza e di quei pultroppo pochi cittadini che la domenica si fanno un giro in centro e che sono equiparabili ai turisti….ma tu pensi che una città grande come palermo ed il suo indotto possa veramente sfogare le sue necessità solo in centro storico,…..fammi un’altro esempio di una città con un milione di abitanti che vive andando tutti i giorni solo in centro!

  25. riccardino85

    Caro Salvo 73,
    la politica urbana negli ultimi anni ha avuto un inversione di tendenza. Oggi la priorità è che la città sia il più compatto possibile per diminuire l’inquinamento prodotto dalle auto e i costi di urbanizzazione(strade,fognatura,luce, ecc),aumentare l’accessibilità ai servizi e ricreare una coesione sociale.
    Questo non lo dico io ma le azioni che stanno intraprendendo diverse amministrazioni( vedi nuovi piani di Parigi, Sevilla, ecc). Palermo fa 600mila abitanti e credo abbia il 50% delle abitazioni sfitte, vuote, non abitate.
    quindi la città è già molto più amplia di quanto dovrebbe essere.
    la Metropoli non è metropoli per i centri commerciali. è metropoli per lo scambio non solo di merci ma anche di idee e di persone.
    come esempio ti porto Valencia:800mila ab, 6 linee metropolitane poche macchine e un sacco di alberi. mi dici tu chi a Palermo va solo in centro? io faccio la spesa nel mio quartiere, vado all’università che è da tutt’altra parte, lavoro in un altra ancora. la soluzione non è costruire un centro grande ma collegare le piccole centralità che hanno le proprie caratteristiche e i propri ruoli. Fondamentale sarebbe per me far rivivere i vecchi mercati, far rivivere il centro che solo da alcuni anni inizia pian piano a risvegliarsi.
    Un saluto e sempre disponibile al confronto.

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