Decoro urbano

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Molti di noi, immagino, si ritrovano a passeggiare per le vie del centro storico. Ogni giorno quelle stesse vie vengono percorse da migliaia di turisti desiderosi di godersi la città, i suoi vicoli, il suo sapore antico intriso di medioevo, rinascimento, neo-classicismo, un po’ di barocco qui e là e liberty. Palermo è la città europea con il centro storico tra i più estesi, possediamo opere che ci invidiano in tutto il mondo. Insomma siamo una grande disnayland, solo che i nostri bambini hanno un po’ più di 11 anni.

Non mi addentrerò in discussioni relative alla promozione turistica del territorio o alle strutture ricettive. In primo luogo si tratta di argomenti che esulano da questo mio articolo e, in secondo luogo, annoierei i più.

Quello su cui invece voglio attirare la vostra attenzione è lo stato di degrado e abbandono in cui versano le nostre strade e i nostri marciapiedi. L’incuria della cittadinanza e dell’amministrazione pubblica (e di chi per conto suo gestisce la manutenzione) sta toccando livelli che non possono essere tollerati in una città che vive della propria immagine pubblica – o che per lo meno dovrebbe farlo.

Non parlo della sporcizia, della spazzatura o altro, poiché richiederebbero una trattazione a parte. Le strade sono piene di buche o di rattoppi mal livellati, in alcuni punti l’asfalto è talmente usurato da essere ai limiti della praticabilità, i marciapiedi sono spesso dissestati, crepati e scivolosi in caso di pioggia, per non parlare delle pavimentazioni delle sedi stradali di molti vicoli. Capitolo a parte meriterebbe il verde pubblico quasi inesistente, se paragonato a molte altre città e la cattiva gestione del poco spazio che in città è destinato alla natura, piuttosto che al cemento o all’asfalto. Insomma, l’immagine che restituiamo all’esterno della nostra città è di una metropoli decadente. Lì dove dovremmo intervenire migliorando e abbellendo, invece ci limitiamo a sorvolare.

Credo che in realtà manchi un progetto di lungo periodo per la manutenzione e la ricostruzione, con criteri più attuali, sia delle strade che dei marciapiedi. Mi pare di notare una totale mancanza di direzione riguardo al decoro urbano della nostra città. Palermo dovrebbe essere una delle capitali europee ad alta attrazione turistica, invece esprimiamo una piccola percentuale delle nostre capacità, poiché l’impressione che restituiamo a chi viene a visitare la città, non è certo quella di un luogo da suggerire agli amici.

Credo che bisogna avviare una profonda riflessione su questi aspetti vitali per l’economia e la vivibilità della nostra città.

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15 Thoughts to “Decoro urbano”

  1. Prometeus

    Hai ragione, ci sono strade e marciapiedi in condizioni vergognose.
    Io ,poi, mi permetterei di suggerire una cosa: i nuovi marciapiedi dovrebbero aver il bordo esterno più alto di circa dieci cm, come una sorta di piccolo muro, un dissuasore, insomma. E il bordo rialzato servirebbe a impedire alle auto guidate da certi animali di sostare con una o più ruote sul marciapiede.
    Per permettere un facile accesso ai pedoni, e in special modo agli invalidi, il dissuasore dovrebbe interrompersi in corrispondenza delle strisce pedonali.
    Anche se via Maqueda e zone limitrofe sono quelle di maggiore interesse turistico, ti porto l’esempio drammatico del mariapiede che da piazza Vittorio veneto attraversa via Croce Rossa fino a piazza de Gasperi. costruito per Italia ’90 con materiali improponibili (marmo o_O ), oggi, a causa del parcheggio selvaggio durante le partite è completamente distrutto.
    In via Galileo Galilei, invece, il marciapiede è stato rifatto recentemente ed è molto bello. Ha pure le piste ciclabili. Peccato che i trogloditi ci parcheggino sopra la macchina.
    Mi rendo conto che la mia proposta rappresenta una soluzione paradossale: creare nuove barriere architettoniche per contrastare altre barriere. Ma ,se non altro, i marciapiedi saranno meglio fruibili longitudinalmente e facilmente accessibili dalle strisce (così iniziamo pure ad educare i pedoni ad attraversare sulle strisce in linea retta, piuttosto che fuori di esse e in diagonale…).

  2. peppe.pa

    @Prometeus

    Ma guarda che hai perfettamente ragione! A parigi, l’ultima volta che ci sono stato, hanno sperimentato un sistema del genere… Non si tratta di un bordo più alto, ma di piccoli paletti di ghisa non più alti di 10 cm, che corrono lungo il bordo esterno del marciapiede, e che si interrompono solo a livello delle strisce pedonali!

    E poi, aggiungo io… Una cosa che mi fa imbestialire a Palermo è la NON uniformità dei rivestimenti dei marciapiedi!

    Perchè i marciapiedi di Notarbartolo, Libertà e Ruggero Settimo sono tutti diversi tra di loro? Sono stati tutti rifatti da poco, eppure sono stati usati rivestimenti tutti diversi… Cosa siamo, una città coi rattoppi? Dico, io… anzicchè ogni volta dare fior di quattrini agli architetti per la progettazione, non si potrebbe scegliere un modello di marciapiede “unico” e applicarlo a poco a poco a tutta la città? Mah….

  3. Prometeus

    anche la tua idea non è male! Però il problema dei paletti è che, per motivi economici ed estetici, non si può impalare tutta la città :))
    Invece il bordo rialzato, fatto in cemento o altro materiale edilizio robusto e resistente, magari è un pò più discreto e si presta ad essere messo, di regola, in tutti i marciapiedi…
    Peraltro se un’auto urta un paletto lo inclina o lo piega irrimediabilmente. Invece se la stessa auto urta un bordo rialzato si danneggia l’auto (sotto il paraurti, lo spoiler o la “mini-gonna”, per intenderci).
    Quanto ai marciapiedi hai ragione. Pur riconoscendo valore artistico ad alcuni di essi (ad es. a quelli di via Notarbartolo), riconosco che sarebbe meglio spendere un pò meno per ognuno e sistemarne il maggior numero possibile.

  4. griffild

    peccato basterebbe veramente poco…. e invece come al solito e come sempre la città è abbandonata a se stessa, proprio l’altra sera hanno intervistato sgarbi chiamatelo pazzo esaurito e tt quello che volete, ma quando parlava di salemi e delle sue opere secolari abbandonate a costrette a marcire diventava un pazzo amava ogni singolo mattone, ci vorebbe una xsona proprio come lui qui da noi che ami il paesaggio e l’arte.. invece qui si ama a panza china e u mancia mancia 🙁 ke skifo….
    per quanto rigurda la strada dopo il ponte giafar (pressi forum) fino ad arrivare in via messina marine hanno fatto dei lavori di sostituzione tubi, saranno un 5 km d strada, ragazzi ma COME SI FA A LASCIARE UNA STRADA in quelle condizioni sembra di farsi una gara nelle dune del deserto… dovrebbero denuciare la ditta… ke SKIFOOO…

  5. peppe.pa

    Beh, la soluzione parigina era molto elegante… Non ho trovato immagini, su internet, e le mie devono essere andate perdute… Comunque erano come delle mezze sfere di ghisa, alte 10 cm circa , impossibili da distruggere, credimi! E’ ovvio però che stiamo parlando della capitale della francia… il bordo di cemento, per le limitate tasche (e menti degli amministratori? 😀 ) di Palermo sarebbe già una gigantesca conquista!

  6. MAQVEDA

    Pienamente daccordo con quanto scritto sull’articolo, è davvero insostenibile come situazione, troppo poco sino ad ora è stato fatto su questo punto. Comunque ragazzi, mi sento in dovere di sfatare un mito. Il centro storico di Palermo, non è il più esteso d’Europa. La settimana scorsa sono stato al convegno a palazzo Steri (di cui si è parlato qualche post fa) sui centri storici e le città contemporanee. Una professoressa, mentre stava esponendo le problematiche del nostro centro storico, ha puntualizzato la falsità di questa diceria, fatta girare a suo tempo da Orlando per questioni di “immagine”. Il nostro è per estensione un centro di tutto rispetto oltre che ricchissimo, ma ahimè, non è per nulla il più esteso.

  7. MAQVEDA

    Daccordo all’inesrimento di paletti o latri genere di dissuasori, assolutamente no a risagomare, sollevare, eliminare o qualsiasi altra manomissione di originali marciapiedi, strade e piazze. La soluzione francese è molto interessante.

  8. alex72

    Secondo me, il decoro urbano in una città è come un biglietto da visita per i tanti turisti e visitatori ma anche e soprattutto una forma di espressione e di civiltà di coloro che ci abitano. Un’aspetto importante del modo di vivere cittadino. Non è necessario uno sforzo economico elevato, ma piuttosto una buona pianificazione e un elevato senso civico. Perchè non cominciamo a rendere più fruibili i marciapiedi e percorribili le strade ? E rendere più decorose e gradevoli le tante aree dimenticate e abbandonate di questa città ? Palermo ha un grande potenziale, sia a livello turistico che sociale. Dobbiamo capire che la città è di tutti, non solo di qualcuno…..

  9. SalParadise

    Trovo l’argomento di questo post molto interessante ed attuale; infatti l’abbandono in cui versa Palermo da molto tempo è testimoniato secondo me soprattutto dallo stato di incuria degli spazi pubblici.
    L’asfalto delle strade è sempre più rattoppato ogni giorno che passa, basta fare l’esempio di una strada principale come la via Papa Sergio I, che portando al cimitero dei Rotoli, è attraversata ogni giorno da persone provenienti da tutta la città: ebbene l’asfalto di questa strada subito dopo villa Igiea è così pieno di rattoppi e avvallamenti che quando la percorro già a 30 Km/h sembra di essere sulle montagne russe! ci sono rattoppi incredibili anche sulla circonvallazione che possono provocare gravissimi incidenti, la cui causa quindi non è solo l’alta velocità. Potrei continuare con le strade nel centro storico in cui c’è metà pavè e metà asfalto o con alcune strade in cui l’asfato è venuto via lasciando buche profonde circa 20 cm quali la via Monreale a Cardillo che costeggia la ferrovia che anche percorrendola in prima si distruggono gli ammortizzatori.
    Per quanto riguarda i marciapiedi, questi sono pieni di buche (vicino casa mia in via Danimarca da qualche giorno si è aperta una voraggine spaventosa), pieni di piante infestanti e soprattutto pieni di macchine! Sempre riprendendo l’esempio della via Papa Sergio I mi chiedo come mai questa strada, che ha due marciapiedi abbastanza ampi e la strada anch’essa abbastanza larga da permettere la sosta delle macchine da entrambi i lati, sia piena di auto posteggiate invece puntualmente sopra il marciapiede soprattutto davanti villa Igiea e dove c’è il cimitero dove ci sono i nostri “cari amici” posteggiatori abusivi a farla da padroni.
    Un motivo per cui la gente a Palermo usa troppo l’auto privata è anche quello che camminare a piedi a volte è davvero rischioso per via dei marciapiedi inesistenti/dissestati o comunque inagibili per la presenza delle macchine posteggiate e se si vuole incentivare una mobilità diversa da quella del mezzo privato questo aspetto sarebbe tra i primi su cui lavorare.
    Mi scuso per la lunghezza del commento ma è proprio un argomento che mi sta a cuore

  10. Ci sono piccoli accorgimenti che potrebbero, poco tempo, ridare luce a tutta la città. Io non sono molto d’accordo sui “marciapiedi tutti uguali”, io punterei piuttosto a raggiungere una certa unità stilistica all’interno di uno stesso quartiere: questo già sarebbe un gran risultato.
    Sul problema delle auto posteggiate sui marciapiedi, o sulle piste ciclabili, io, piuttosto che installare paletti o dissuasori in tutta la città, punterei a fare elevare più multe per questo tipo di infrazioni al codice. Forse, il pugno duro potrebbe essere il migliore deterrente per certi comportamenti anormali.
    Sulle strade aprirei un capitolo a parte, perché è scandaloso vivere in una città che ha più rattoppi che buchi in una forma di groviera.
    Come ho scritto nel post, basterebbe poco e basterebbe la volontà di farlo.

  11. Domenico365

    Il decoro urbano in questa città non esiste. Io volevo soffermarmi su una cosa che ho visto per ben due volte in strade diverse. Ero fermo in macchina in piazza Vittorio Veneto e ho visto degli operai amat fermarsi con il loro camioncino e svuotare un sacco in strada e poi livellarlo con un rastrello e andare via. Vedendolo poi una seconda volta mi sono chiesto.. è normale depositare asfalto in più in una strada creando un avvallamento o c’è qualcosa sotto?

  12. Real

    A mio avviso il problema del decoro urbano è in qualche modo la sintesi dello stato di degrado socio economico in cui versa questa città, afflitta da una miriade di problemi insoluti. Uno dei problemi più rilevanti è la mancanza di fondi, l’amministrazione non ha fondi a sufficienza e quei pochi che ha sono spesi male e come si diceva senza un vero piano di riqualifica urbana; Palermo non è Parigi, non è una capitale, non ha le ricchezze di Parigi. Sicuramente è necessario risolvere i problemi alla base, e con il tempo occuparsi del decoro urbano, come una sorta di ciliegina sulla torta. Nel frattempo si potrebbe fare un piano consono e spendere in modo più mirato i fondi disponibili.

  13. Virus

    Comunque il fatto che a Parigi ci sono i paletti in ghisa, significa che anche i parigini avevano l’abitudine di parcheggiare sopra il marciapiede. E questa è un’abitudine italiana.
    per quanto riguarda il centro storico più grande, sono tante le città europee che vantano questo primato, ma ancora nessunoo lo ha misurato con certezza.
    Non credo che il marciapiede più alto possa venire attuato per motivi di sicurezza, se metti un piede in fallo e cadi ti fai male sul serio.

  14. capricorno

    #11 Domenico365 Says:
    febbraio 12th, 2010 at 11:57
    …Ero fermo in macchina in piazza Vittorio Veneto e ho visto degli operai amat fermarsi con il loro camioncino e svuotare un sacco in strada e poi livellarlo con un rastrello e andare via…

    Semmai operai AMIA non amat, da quanto ne so AMAT non fa manutenzione strade…..

  15. freddie80

    Sono favorevolissimo ad impedimenti al margine del marciapiede che impediscano alle auto di invaderli…si eliminerebbe in un sol colpo la vergogna delle auto sui marciapiedi e si otterrebbe una notevole diminuzione della doppia fila selvaggia (perchè non potendo mettere metà macchina sul marciapiede sei costretto a lasciarla interamente sulla strada, ma non puoi farlo perchè la lasci in piena carreggiata…un esempio per tutti Corso Vittorio Emanuele dall’incrocio di via Roma fino a Piazza Marina)

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