Un progetto straniero per la nostra costa

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Un interessante progetto di un’università straniera per la sostituzione del mercato ittico con una struttura dedicata al leisure. Il progetto è sviluppato dall’architetto Hussam Elkhrraz con il quale sono stato lieto di collaborare fornendo fotografie, spunti, informazioni e i progetti del comune per la zona. Purtroppo ha deciso di non eliminare nel progetto l’edificio della Brancagel. In ogni caso per il momento rimarrà soltanto un bel progetto, ma speriamo che qualcuno al comune lo noti e provi a realizzarlo.

Pavilion Design In Palermo,Siciliy from Hussam Elkhrraz on Vimeo.


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47 Thoughts to “Un progetto straniero per la nostra costa”

  1. nikopa

    Ragazzi buongiorno a tutti!è la prima volta ke scrivo in questo sito,xò vi seguo da tantissimo tempo,siete grandi!passando al progetto:sicuramente è un’opera molto importante, ke riqualifikerebbe quella zona!xò mi sorge una domanda:il progetto è stato rikiesto dal comune oppure lo si presenterà in seguito o ancora è molto probabile ke nn se ne farà niente?poi ero a conoscenza di un accordo stipulato tra comune e dei privati,i quali si impegnavano a trasformare radicalmente il porto di palermo,quindi può darsi ke il progetto potrebbe rientrane in questo processo di ammodernamento del porto!Speriamo bn!

  2. peppe.pa

    Bei rendering… L’idea mi piace, è fresca e si sposa molto bene col paesaggio circostante! Potrebbe finalmente lasciarci vedere il mare, visto che a palermo è quasi impossibile! Speriamo in qualche politico illuminato (bah!?)…

    E a proposito di waterfront… Ma voi sapete se nei progetti dell’Autorità portuale è prevista qualche modifica (o ancora meglio, abbattimento) degli edifici del porto che hanno il prospetto su via Crispi? Saranno sì funzionali, ma sono brutti, vecchi e impediscono la visuale del mare ininterrottamente fino alla Cala! Non sarebbe meglio accorparli tutti in un unico grande palazzo, più spostato lateralmente, e lasciarci finalmente vedere e respirare il mare?

    Sì, lo so, fantascenza, ma lasciatemi sognare 😀

  3. panormus79

    Bellissimo progetto che renderebbe la Cala simile al porto olimpico di Barcellona.E’ un vero peccato che non si riesca a valorizzare una città così bella come Palermo

  4. @nikopa

    ciao, benvenuto. Il progetto è solo uno studio, nulla di più. Non c’è nessun accordo con il comune, né è previsto nel piano di recupero per il waterfront. Per ora è solo un bel sogno 😀

  5. Metropolitano

    A Palermo o ovunque Italia in generale questo resta un bel sogno almeno per ora, per colpa delle mentalità dei nostri amministratori locali (che vogliano o non vogliano innovazioni architettoniche) e per mancanza di fondi. Però è un bel progetto. Si farà mai ?

  6. Bellissima idea… Rilancio affiancando un progetto che andrebbe a braccetto con questo: http://www.riccardoagnello.it/pagine/opere_pub/cala.htm

  7. nikopa

    grazie x il benvenuto!XD

  8. bacillino80

    una piccola Valencia spagnola…
    bel rendering
    complimenti.
    Ci credono gli stranieri e noi ancora no…
    Speriamo in futuro migliore

  9. dnapanormita

    “palermo la citta che dà le spalle al mare”
    LEONARDO SCIASCIA

  10. huge

    Il progetto è un lavoro preparato da uno studente di un’università americana come parte del corso di studi. Quindi nessun legame col comune di Palermo. Ma l’idea è veramente buona. Moderna e che ben si sposa con la zona.
    Paco, perché non provi a chiedere a Hussam se acconsente a che si proponga quest’idea al comune? Si potrebbe far avere progetto e rendering a qualche assessore. Chi lo sa, magari ne resta folgorato! Così assicuriamo un futuro a questo picciotto e noi ci guadagniamo una nuova, bellissima area togliendola al degrado attuale! 😀 😀 😀

  11. @ Huge, già fatto, mi ha ringraziato 😉

    cmq ha 37 anni, non è esattamente uno studente, ho visto che ha all’attivo molti progetti

  12. freddie80

    Che sfiga, se fosse stato amico di “qualcuno” già per la bozza di progetto gli avrebbero dato almeno 100 mila euro di consulenza 😉

  13. Donato Didonna

    Perchè non creare una sezione del sito per raccogliere idee come questa per la riconversione di pezzi della città? La visione di rendering come questo (peraltro di notevole fattura digitale) è uno strumento emozionale efficace per far circalare voglia di nuovo e di bello nella testa dei palermitani, specie dei più giovani..

  14. Athon

    Bel progetto !! Tuttavia, anche se fosse già stato realizzato, non sarei contento. Sarò soddisfatto, e con me credo tutti i palermitani, solo quando verrà abbattuto l’ORRENDO PALAZZONE DELLA BRANCAGEL. Continuiamo a dirlo senza sosta !!

  15. Chissà quanti ce ne sono di progetti abbandonati nei meandri degli archivi della Facoltà di Architettura completamente lasciati a marcire per la scarsa lungimiranza delle amministrazioni che negli anni si sono susseguite.
    Purtroppo, qui i soldi si sperperano inutilmente, non si guarda alle opportunità e al vero valore degli investimenti (che spesso si confondono con spese di nessuna necessità).
    Una città che dovrebbe vivere di turismo, invece continua a brancolare nel buio di un’evoluzione che non c’è.

  16. marco

    ai primi rendering del Forum Palermo fi detta la stessa cosa! eppure il forum è fatto!

    Think Positive!

  17. civispanormitanus

    Io credo che Palermo stia attraversando un’era di grande cambiamento, 40 anni fa si distruggevano le bellezze del territorio e le opere d’arte, poi lo stato ha sottratto lentamente il dominio alla mafia e la legalità è diventata sempre più diffusa. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma se un’università americana ha speso tempo e denaro scommettendo in questa città, noi dovremmo, per lo meno, spendere il doppio del tempo e il doppio della fatica credendo nella rinascita di questa città perchè anche noi siamo i Palermitani, anche noi decidiamo chi amministra il nostro comune, anche noi con il nostro comportamento facciamo questa città; come l’architetto Hussam Elkhrraz ha pensato in grande, pensiamo anche noi in grande e faremo grande Palermo!

  18. lucatime

    Sicuramente un bellissimo progetto che affascina e che attira..Non penso però che sia nell’agenda dei prossimi lavori di riqualificazione del comune palermitano..Cmq ci sn già dei lavori di riqualificazione della costa palermitana..Almeno è un inizio!!

  19. Ciccio

    Raga, non scherziamo con le cose serie. Ho letto che qualcuno vorrebbe toccare il palazzo della Brancagel. Finiamola.
    Pensiamo a cose più concrete.
    Io, per esempio, in occasione dell’avvio (sa quannu) dei lavori per la riqualificazione dell’area in questione, chiuderei al traffico l’intera area.
    Proporrei di montare sulla via delle tribune, tipo gran premio di formula 1, con una capienza di non meno di 5000 spettatori.
    Quindi, al taglio del nastro, davanti all’estasi e all’emozione del pubblico deliranta, ecco l’implosione per deflagrazione dinamitaria del pallazzo della Brancagel…. Ahaaaaaaaaa! Ora si! E tappi di champagna che saltano a go go!

    In un primo momento avevo pensato alle Freccie Tricolori che, per la prima volta in assoluto, al passaggio sganciavano un paio di missili…
    Mi son detto che forse era un pò troppo e che cmq, già che c’erano, la tentazione di sganciarne altri qua e la per la città, sarebbe stata davvero forte… (palazzo al curvone di vergine maria, palazzo a via ponte di mare, etc. etc.)

  20. fabdel

    “palazzo al curvone di vergine maria”
    ^
    è quello color arancio (o qlcs di simile), vero? QUOTO
    quoto anche brancagel, ovviamente!!!
    e aggiungo il larghissimo palazzo incommensurabilmente osceno che si vede sulla sinistra (arrivando da v.messina marine) prima del foro italico

    “palazzo a via ponte di mare”_non lo conosco

  21. al di là della bellezza (soggettiva) del progetto. come si fa a progettare qualcosa senza essere mai stati nel luogo di destinazione dell’opera? cosa c’entra un’opera del genere, per carità di slancio avveniristico e futuristico, con Palermo? cerchiamo di non dare troppo risalto a progetti strettamente accademici e sollecitiamo le amministrazioni locali alla risoluzione dei veri problemi di questa città

  22. IoGomesio

    io propongo un altro progetto (ideato dall’architetto Mestesso Ilsottoscritto): prendere un milioncino di bombe a mano e farle cadere accidentalmente sulla città. Poi, ricominciare a respirare.

  23. marco

    buono a sapersi , ti depenno dalla lista degli arch che potevano interessarmi per la mia azienda! pero una bomba mettitela pure li dove sai…

  24. AL

    “[…]speriamo che qualcuno al comune lo noti e provi a realizzarlo”
    Ma anche no.
    Inannzitutto ritengo che le priorità urbanistiche di Palermo siano ben altre e che abbiano poco a che fare con il leisure (mi sfugge inoltre il perchè dell’abbandono di termini come “svago” o “divertimento” a favore di inutili forestierismi).
    Da un punto di vista squisitamente estetico non credo che la modernità di un progetto sia ascrivibile esclusivamente alla quantità di vetro impiegata e alla presunta “originalità” delle forme.
    Immaginate la resa del vetro e dell’acciaio sotto un normale sole siculo d’agosto, ma anche all’impressione straniante che un’architettura del genere possa suscitare in un contesto fortemente connotato.
    E’ sufficiente lo scintillio di vetro e acciaio per accecarci tutti?

  25. FedePA.87

    Beh da un certo punto di vista anche io ritengo che la rivalutazione di quel pezzo non sia qualcosa di tremendamente urgente..o almeno non rappresenta una priorità per la città..il progetto e di ammirevole originalità e comunque deve comunicare con il mare non con le strutture adiacenti..questo è il senso..anche perchè una struttura contemporanea difficilmente comunicherà bene con palazzi del 900 ed anche prima…il fatto che sia in vetro non pregiudica la funzionalità anche in periodo estivo dato che certe cose sono progettate anche nel materiale da utilizzare..comunque in generale è una proposta interessante ma per la città opterei per altro per tutta una serie di lunghi motivi.

  26. AL

    Ok, ma climatizzare uno spazio simile richiederebbe un certo dispendio energetico, di questi tempi sarebbe meglio progettare qualcosa di più “ecosostenibile”.
    Di sicuro mancano i dettagli del progetto e “leggerlo” per bene non è facile, ma cosa c’è di originale? A cosa servirebbe un’area simile?

  27. civispanormitanus

    @AL
    Intanto nell’eventualità che tu non lo sapessi la maggior parte dei moderni edifici vengono realizzati in vetro ed acciaio, materiali che inquinano meno del cemento, che sono riciclabili, molto duraturi (gli edifici in vetro e cemento li costruiscono anche a Dubai, dove il sole è un po’ più forte che da noi..) e resistenti ai terremoti.
    Detto questo, io posso anche capire e discutere con chi mette in dubbio il valore estetico della struttura, ma dire che è inutile no! Palermo ha un porto turistico potenzialmente fantastico che attirerebbe in città tantissimi visitatori se solo fosse costruito a dovere, siccome turisti = opportunità, io ribadisco senza esitazione che si, è un’opera prioritaria per la città.

  28. huge

    Mamma mia. Ma siete stati morsi da un tarantola? 😀
    E meno male che stiamo parlando di un progetto che esiste solo sulla carta, realizzato da un ragazzo per un suo personale progetto di studio durante un master.
    Manco vi avessero detto che da domani qualsiasi altra opera in città verrà bloccata per dedicarsi unicamente a questo progetto.
    Certi ragionamenti faccio davvero fatica a comprenderli.
    Quindi secondo alcuni di voi, se le priorità urbanistiche di Palermo sono altre, non è ammissibile discutere di qualcos’altro?

  29. AL

    E rendere la città vivibile anche per i cittadini sarebbe dunque secondario? Perchè si dovrebbe rinunciare a coniugare in modo più intelligente sviluppo urbanistico ed economico? Se le presenze annuali di turisti calano di certo è più per la situazione generale di degrado in cui versa la città che per la mancanza di un fantomatico centro “leisure” al porto.
    Inoltre i criteri che dovrebbero fare propendere i progettisti per il vetro e l’acciaio (meno inquinamento, antisismicità etc) sono gli stessi che, ad esempio, potrebbero indirizzarli verso un uso responsabile del legno. Mi pare solo una questione di “estetica inflazionata”.
    Si cita Dubai, ma a mio parere bisognerebbe porsi qualche domanda sull’impatto che la costruzione di edifici simili ha sul territorio. Non è che se li fanno all’equatore allora siamo giustificati perchè li fa più caldo…

  30. AL

    @ Huge.
    No, infatti mi pare che se ne stia discutendo.

  31. IoGomesio

    marco, ma picchì un ti fai na bbella frebbo ri camomilla? come se non fosse condivisibile il desiderio (pur iperbolico) di veder saltare in aria buona parte della nostra città, sia per ragioni di orrore edilizio (IMPERANTE, e non c’è altro da dire) che per eliminare la maggior parte dei nostri concittadini/belve

  32. @ Huge: sai quanti progetti sulla carta esistono? e sono anche molto più validi di questo. penso che il senso di questo post sia proprio quello di discutere sulla possibile destinazione d’uso della zona, sfruttando la fantasia di un giovane architetto non siciliano (che peraltro non è mai stato a Palermo!!).

  33. FedePA.87

    Ehy io prima ho solo esposto una mia idea sulla base di una mia conoscenza personale..rinnovo comunque con il dire che non è qualcosa di assolutamente prioritario…ma comunque sempre da tenere in considerazione..

  34. FedePA.87

    supponga che una struttura del genere collegata al giardino di piazza fonderia..la nuova linea di costa della cala ed il giardino del foro italico darebbe una botta turistica alla zona..quindi anche se non opera primaria sarebbe comunque una grande opera strategica..

  35. piero82

    Un’pò come tutti voi rimango affascinato dal progetto,un’pò come tutti voi stanotte sognerà che tutto questo venga realizzato…non voglio andare lontano(rimaniamo in zona) a pochi metri da questo meraviglioso progetto,vi è un sottopasso indecente(da poter riprendere con pochi soldi)!
    quindi, non “vogliamo” riprendere un misero sottopasso..inutile sperare di costruire un qualcosa in stile DUBAI.

  36. monte_Pellegrino

    E veramente bello ed architettonicamente valido: finalmente qualcosa di futuristico come già esistente in molte città europee, anch’esse ricche di storia! Ma faccio una domanda agli esperti di questo sito: quella palla al piede che è la Soprintendenza lo approverebbe?

  37. AL

    Posso domandarvi secondo quali criteri è possibile giudicare questo progetto come “architettonicamente valido”?

  38. FedePA.87

    beh l’idea dello spazio è valida..ma l’idea estetica di architettura noi non possiamo sapere se è valida o no…la validità estetica di questo progetto risiede solo nell’idea emotiva/artistica del suo creatore…so dovrebbe capire come l’architetto ha tirato fuori questa idea e da lì eventuamente valutare avendone le capacità. Comunque l’idea come spazio è valida.

  39. peppe.pa

    Mah, credo che qui, chi parla di ALTRE PRIORITA’ non abbia chiaro un concetto fondamentale…

    Siamo stati fin troppo abituati a guardare interventi ORDINARI (soldi per le municipalizzate, riasfaltamenti, rifacimento facciate dei palazzi storici) come degli avvenimenti STRAORDINARI

  40. peppe.pa

    (scusate, mi è impazzito il pc) 😀 comunque dicevo….

    ma non è così! E’ logico che in un una città vi siano spese ordinarie di gestione (anche se a palermo non accade, così i presidenti delle circoscrizioni fanno pubblicare sul GdS la notizia dello STRAORDINARIO RIASFALTAMENTO DI VIA CARRAPIPI!), e poi quando ci sono soldi messi da parte, utilizzarli per eventi di riqualificazione….

    Nella fattispecie, penso che per questo progetto la competenze spetti all’autorità portuale, che dovrebbe essere la proprietaria degli spazi… O NO?

  41. Athon

    Vogliamo vedere il Parco archeologico e il mare ! ABBATTETE IL VERGOGNOSO PALAZZONE DELLA BRANCAGEL !! Onore all’amministrazione che farà questo regalo ai palermitani !!

  42. civispanormitanus

    In teoria la cosa migliore sarebbe abbattere tutta la schiera di palazzi che stanno tra la cala e il porto, palazzo brancagel, mercato ittico, hotel ponte, etc… chiaramente nonostante io continui a ritenere una priorità assoluta la riqualificazione della costa mi rendo conto che si tratta di un intervento che richiede sforzi economici ingenti, anche se secondo me i fondi europei per le zone obiettivo potrebbero coprire molte spese…ammesso e non concesso che l’amministrazione non continui a sprecarli in min****te

  43. Antonio Beccadelli

    Per fortuna – non è una semplice provocazione, ma cercherò di spiegarmi dopo – quello proposto più che un progetto è solo un’esercitazione stilistica (poco meno un’idea campata in aria).

    Poiché siamo nell’ambito del soggettivismo più spinto, dirò subito che – in base alle immagini proposte – la “fantasia” dall’architetto Hussam Elkhrraz (“cozze giganti” in vetro-metallo) a me, da un punto di vista estetico-emotivo non piace. Altro ragionamento – più “distaccato” – va fatto sulla sulla “contestualizzazione” di tale – ipoteticissima – realizzazione.

    La Cala è un unicum assoluto di stratificazioni storiche. Per non partire troppo da lontano – tale bacino è, da tempo immemorabile, uno dei porti della città di Palermo – va ricordato che esso ha la sua forma attuale da oltre cinque secoli e mezzo (dal 1445) e che le variazioni intervenute nel 1575 (costruzione del “molo Sud” e nel 1576 (costruzione del “molo Nord”) non ne hanno sostanzialmente mutato la conformazione.

    Poi, in nome di una modernità senza progresso, negli anni 1922-23, si è proditoriamente distrutto il Castellammare – che delimitava scenograficamente la Cala verso Nord – e nel 1933, progettato il mercato ittico, si pensò di togliere l'”impaccio” della chiesetta di Santa Maria di Piedigrotta (in tardo stile rinascimentale costruita fra il 1565 e il 1579); quel che non potette un’ottusa burocrazia, potette l’ottusità della guerra: la chiesetta citata fu distrutta dai bombardamenti aerei del 1943. “Naturalmente” non parve vero, nella fase di “ricostruzione” (sic!) postbellica abbattere anche il superstite campanile dell’edificio di culto e coprire la grotticella oggetto della venerazione mariana (grotticella che, a quanto parrebbe, è ancora esistente sotto l’impiantito di qualche locale dell’attuale mercato ittico).

    Ora se è vero che la “ricostruzione” postbellica dell’intera zona (si pensi anche a via Crispi, su cui, sino agli anni ’40, prospettavano edifici in stile eclettico o floreale) è stata quantomeno discutibile, ciò non può costituire il “viatico” per una ulteriore violenza; ché tale sarebbe, a mio avviso, la realizzazione inutilmente “moderna” come quella “sognata” dall’architetto Hussam Elkhrraz (che, parrebbe assodato, di Palermo conosce poco o nulla).

    Indubbiamente, l’intero “contesto Cala” necessita di una riqualificazione, ma esso non avverrà certamente mediante la superfetazione di “oniriche cattedrali”; meglio sarebbe intervenire con microrealizzazioni (il giardino di piazza Fonderia ne è un esempio) progettabili anche da un architetto non “di grido” ma che sappia coscienziosamente leggere la storia architettonica di Palermo. C’è, a proposito, qualcuna/o che sappia dirmi se Palermo ha un piano coloristico?

    Non sono pregiudizialmente contrario all’architettura cosiddetta moderna, ma se penso che “moderno” a Palermo significa i 1400 pretenziosi profili (i birilli!) ceramici di Eleonora d’Aragona pensati da Italo Rota per il Foro Italico di Palermo o la sciatta “reinterpretazione” dei Giardini della Zisa ad opera di un epigono di Carlo Scarpa, ritengo che la mia “paura” per una rilettura “d’avanguardia” della Cala sia più che motivata.

  44. marco

    IOgomesio: infatti eliminare una parte di concittadini ( anche se sono belve) è una cosa apprezzabile? ho risposto cosi perchè hai offeso parte della città di Palermo se non ti piace abbi le palle di andartene! ma è troppo facile lamentarsi per molti , ma che continuano a rimanere qua!

    Con questo non intendo rispondere perchè non mi piacciono i pin pong , oltre modo annoio gli altri , cosa che non voglio!

    chiuso!

  45. lisa simpson

    E tutto intorno ci vedrei bene curatissime siepi di sacchetti di munnizza, giornalmente sostituiti, perchè, come dire, anche l’occhio vuole la sua parte!!!!!

  46. panormocritico

    belle le curve alla moda dell’architetto straniero.
    progetto modaiolo e totalmente inadatto ad un clima come il nostro.
    talmente delicato ed inserito bene che sovrasta di parecchi metri tutto quanto gli sta vicino.
    non rispetta alduna giacitura, direzione, significato, linguaggio del centro storico, di palermo e del mediterraneo intero, ad abu dhabi o a pechino avrebbe fatto lo stesso effetto.
    tra l’altro praticamente devasta quel che resta del castellammare.
    pure gli uccelli che volano nel video.
    orribile

  47. katsumoto

    Sognare non costa nulla almeno a palermo ci lascino questo……
    Sposo in pieno l’idea di Athon abbattiamo l’ORRENDO PALAZZONE DELLA BRANCAGEL

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