Il palazzo della discordia

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Su piazza indipendenza sono presenti diversi immobili, alcuni di immenso valore artisitco monumentale, altri di edilizia più recente. Come sappiamo parecchi lavori hanno interessato e ancora interessano l’area. Lavori relativi al collettore fognario e lavori relativi al raddoppio del passante ferroviario. Se per il primo cantiere si è riusciti ad intervenire spostando il tracciato per preservare alcuni edifici, con il passante questo non è stato possibile. Il progetto del passante infatti prevedeva l’abbattimento di due immobili: una dimora nobiliare (Palazzo Corsini) ed un edificio di inizio secolo a 4 elevazioni. Dopo varie valutazioni fatte dalla sovrintendenza e dagli ingegneri  nel Maggio del 2008 si è arrivati ad una conclusione: Infatti, effetuando una piccola variante si è ottenuta la possibilità di salvare l’edificio nobiliare sacrificando soltanto l’edificio di inizio secolo situato esattamente in corso Calatafimi 53, come da nota della giunta comunale:

[…] Sempre ieri, la Giunta ha approvato un protocollo d’intesa fra il Comune e la Rfi spa (Rete Ferroviaria Italiana). L’accordo nasce dalla decisione, adottata a seguito di numerose riunioni tecniche, di spostare verso monte sia il tracciato del passante ferroviario interessato dai lavori per il raddoppio, che quello del realizzando collettore fognario (all’altezza di cortile Crescione-via Colonna Rotta) per salvaguardare Palazzo Corsini, che nel progetto iniziale si sarebbe dovuto demolire, e tiene conto dei rilievi mossi dalla Sovrintendenza ai Beni culturali di Palermo. “Il protocollo d’intesa – sottolinea l’assessore Lorenzo Ceraulo – riguarda una piccola porzione di lavori, ma e’ importantissimo, perche’ ci consente di andare avanti celermente, senza bloccare le due opere”.

Dopo un anno e mezzo di lavori sui binari, si è giunti proprio in quel punto e la necessità di abbattere l’edificio a 5 elevazioni è divenuta evidente a tutti. Questa decisione ha scatenato le proteste di molti. La sovrintendenza, nelle pagine di Repubblica Palermo, ha voluto confermare che si è riusciti a salvare Palazzo Corsini e che l’edificio che verrà abbattuto non è un bene monumentale.

Per Matteo Scognamiglio, del Servizio per i Beni Architettonici della Soprintendenza non è stato facile dipanare la questione: «Erano in ballo altre demolizioni, siamo riusciti ad evitarle sacrificando solo questo edificio che non è classificato come bene monumentale. Sono decisioni che si è chiamati a prendere quando si tratta della realizzazione di opere così importanti. Se si fosse trattato di altri motivi, probabilmente, avremmo detto di no».

Infine abbiamo chiesto ai tecnici del SIS, che ci hanno confermato che, per andare avanti con i lavori salvaguardando il passante, sarebbe stato estremamente difficoltoso, in quanto il progetto avrebbe dovuto essere rifatto da capo con enorme aggravio sui costi e sui tempi.

Inoltre ci è stato anche specificato che per l’area in questione è previsto un ampio progetto di recupero e di collegamento con via Imera. Il progetto, per grandi linee, include parcheggi multipiano su via Imera in corrispondenza della stazione ferroviaria, un collegamento viario tra la piazza e la via Imera, un collegamento pedonale sotterraneo, strutture moderne e verde pubblico.

Speriamo quindi che questo sacrificio porti ad una riqualificazione vera e duratura per una zona (soprattutto via Imera) che la necessinato veramente.

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23 Thoughts to “Il palazzo della discordia”

  1. speriamo veramente, visto che stanno abbattendo un palazzo storico, e di conseguenza muore un piccolo pezzo di città. Il progetto di recupero dovrebbe essere all’altezza delle aspettative…staremo a vedere

  2. AngeloCh

    Finalmente si abbattono delle porcherie (non ho capto che edificio è ma di certo è na porcheria o un “munnizzaru”).
    Abbattere e distruggere per ricostruire. Ci teniamo tanto ai palazzi vecchi e mal messi che alla fine cadono da soli perché non ci sono i soldi per ristrutturali e riutilizzarli? Io no!

    Ogni giorno esco ed entro da Palermo (treno o auto). I lettori di questo sito sicuramente si, ma gli altri cittadini, si sono mai messi nei panni di uno “straniero” e guardare cosa si vede entrando in città?
    Insomma, nelle nostre case non mettiamo i rifiuti all’ingresso di casa, sta male.

  3. tasman sea

    mi dispiace un sacco! comunque la riqualificazione di via imera, asse che dalla zisa porta direttamente a piazza indipendenza, e’ importantissima. se dovesse partire il progetto notarbartolo, si avrebbe un’unica via dalla zona residenziale al centro storico transitando per piazza lolli.

  4. giacomo

    ciao raga l’abattimento dell’edificio sicuramentee un peccato , ma, se finalizzato ad un miglioramento, che ben venga, sono convinto che anche i proprietari da quasta situazione avranno avuto i suoi buoni compensi, inoltre comunque, sono certamento convinto che dopo l’abbattimento, non succedera piu nulla, dobbiamo ricordarci che siamo a Palermo, non a trento o padova o mantova .ciao

  5. MAQVEDA

    Angeloch, perdonami, premettendo che io per primo sono pronto a questo sacrificio per il bene della città (un pezzo della mia Palermo che se ne va per sempre), prima di asserire qualcosa che non sai, documentati. L’edificio in questione non è affatto munnizza o una porcheria, si tratta di un pregevole edificio dei primi del novecento, un edificio di qualità superiore a molta edilizia contemporanea, in stile modernista (o liberty). Probabilmente, osservando il prospetto, il progettista si è rifatto a certe soluzioni di Ernesto Basile. Gli interni presentavano sino a dieci giorni fa tutte le volte affrescate in stile Liberty (sono state abbattute). Perdonami nuovamente, ma penso che è grazie a gente che la pensa come te che oggi Palermo è così fortemente deturpata. A proposito di vecchiume, già che ci sei perchè non proponi l’abbattimento totale del centro storico. Paco, se ti è possibile inserisci nell’articolo le mie foto sull’edificio, così almeno non dovrò leggere di questi commenti. Scusate di nuovo.

  6. MAQVEDA

    Spero solo in questa futura riqualificazione e che non si riveli un bluff.

  7. eddy

    E Palazzo Corsini invece qual’è???

  8. BASTA COMMENTI OFFENSIVI

    @AngeloCh non usare termini offensivi nel forum, se devi contestare, fallo anche animatamente ma senza offendere

    @Maqveda non rispondere alle provocazioni, ci sono i moderatori per questo

  9. AngeloCh

    @Maqvada: di che illazioni parli.. io non ho scritto nulla.. dove lo vedi scritto? 😉

  10. ragazzi non buttatela sul personale, qui c’è una divergenza di opinioni. Abbiamo il vanto di essere il sito più civile di Palermo e non ho intenzione di rinunciarci 😀 quindi bacetto, e pace fatta

  11. MAQVEDA

    illazioni? io non ho mai accennato a nessuna illazione;) dai vieni qui che ti do un bacetto e non ne parliamo più.

  12. MAQVEDA

    eddy, palazzo Corsini è quello con l’edicoletta davanti, proprio accanto l’edificio da demolire.

  13. AngeloCh

    @Black, Maq: il concetto, al di la di tutto, ruotava sul fatto che insomma con la scusa dei bene architettonici non si abbatte nulla ed è solo un modo per tenere la città nel baratro.
    In effetti il palazzo della discordia (vero è!) non è un munnizzaro tutt’altro. Il fatto che però lo sarebbe diventato presto è purtroppo una previsione piuttosto realistica.

    @Maqveda: Siviglia la proponevo come esempio di centro storico. E’ TOTALMENTE ristrutturato, ed in effetti quando l’ho visitata sognavo lo stesso per Palermo.. tant’è sognare non costa nulla.

    Comunque: nenti ci fu, pigghiamuni u café.

  14. MAQVEDA

    ok, ma offri tu;) la cosa che fondamentalmente mi infastidisce è il fatto che questo viene giù, mentre il palazzo della Brancagel davanti il Castellammare, il blocco schifoso accanto piazza della Pace, il palazzone alto dodici piani a Sant’Erasmo, tanto per citare qualche esempio, rimarranno li. Le porcherie ci sono e andrebbero eliminate, ma non c’è coraggio in questa città.

  15. @AngeloCh

    il fulcro del dibattito allora dovrebbe essere: è giusto che per interessarsi a un monumento bisogna aspettare il momento della demolizione per dire “salviamolo” o “non salviamolo”? Benomale a Palermo è in atto una grande fase di recupero del centro, che, sebbene proceda a piccoli passi, sta dando i suoi frutti. Il problema è la mancanza di una politica di tutela del centro storico. Il recupero va benissimo, ma va anche tutelato per non gettare al vento i soldi spesi. Perché questo palazzo viene giù? Per l’impossibilità di variare un progetto ormai esecutivo. Allora, la domanda che mi sovviene è: perché non si pensava prima a variare il progetto? Probabilmente perché gli enti non dialogano tra loro. La burocrazia italiana da ogni volta questi pessimi risultati, perché ogni figura che interviene è un’entità a se stante, che non si occupa di stabilire un contatto tra le parti. Ormai il danno è inevitabile, possiamo solo sperare che il progetto di riqualificazione sia all’altezza. Dovremmo invece chiederci cosa si può fare per evitare che in futuro avvengano cose di questo genere

  16. MAQVEDA

    hai centrato il punto.

  17. AngeloCh

    @Black: perché tu sei un ottimista.
    Io la vedo così: vuoi vedere che un palazzo vecchio ferma l’unica opera che in vita mia ho visto procedere speditamente in Sicilia?

    Tu sei ottimista perché cerchi soluzioni al problema reale delle cose mentre io cerco solo la soluiìzione per non fermare l’opera.

    La risposta a “Dovremmo invece chiederci cosa si può fare per evitare che in futuro avvengano cose di questo genere” è l’illuminazione delle persone: amministratori, enti e loro dirigenti. La credi possibile in breve?

  18. WOW, ho alzato un polverone 😀

    cmq una parte del progetto di riqualificazione è a carico del SIS nell’ambito dello stesso passante, altre opere sono in carico al comune che potrebbe affidarle in roject financing.

  19. eddy

    Se il risultato della riqualificazione dell’area, dovesse corrispondere a quello di Piazza Vittoroio Emanuele, siamo proprio a mare…

    Cmq non ho ben capito una cosa, il collegamento pedonale sotterraneo, sarà sotto il collegamento viario tra piazza indipendenza e via imera? E perchè sotterraneo?

    E poi se non sbaglio, in quel punto non ci passa proprio il fiume papireto?

  20. Il collegamtno sotterraneo sarà PEDONALE.

    Cmq continua a pensare che piazza Vittorio Emanuele Orlando (Tribunale) sia venuta benissimo.

  21. monte_Pellegrino

    Sbaglio o in Egitto, in occasione della costruzione della diga di Hassuan, il genio dei nostri tecnici ed archeologi (italiani) ha consentito di smontare pezzo per pezzo i monumenti di Abu Simbel e di ricostruili più a monte? E quì a Palermo, non si riesce a smontare il palazzo antico e ricostruirlo altrove?

  22. grillo79

    speriamo che si riesca a recuperare tutta la via imera perche è uno schifo veramente…ci passo ogni giorno ed è sempre un vero munnizzaro…qualche giorno vi mando le foto delle schifezze che la gente è in grado di buttare e che quando il papireto esonda (ad ogni acquazzone ovviamente) si mischiano alle acque in un’infernale orgia di sostanze chimiche…vorrei far notare che la suddetta munnizza ha probailmente quasi sempre la stessa “origine”, ciè viene buttata in situ sempre dalle stesse “menti”…e per precisione da qualcuno di questi che effettuano “sbarazzi e traslochi” con i lapini. Lo si desume dal fatto che si tratta proprio di oggetti domestici tipo frigo, mobili, pezzi di cucina e bagno, eternit di tettoie e vasche. Ma che ci vuole a piazzare una bella telecamera e beccare il/i porco/i che continuano in questa opera incivile?

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