Pedonalizzazione centro storico: cantiere in corso

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Si parla più insistentemente di pedonalizzazione del centro storico, fra le più svariate ipotesi e soluzioni.

Quanto dichiarato dal vicesindaco Scoma e dall’assessore Carta , lascia intravedere che sicuramente qualcosa verrà attuato. Ci saranno incontri con le categorie dei commercianti, con associazioni, comitati e cittadini. MobilitaPalermo darà senza dubbio il proprio contributo con proposte che erano state presentate (a chi di competenza) in tempi non sospetti e che di certo riproporrà.

I comercianti che dicono nel frattempo? Molti in passato si erano resi protagonisti per il NO.

Chi per pregiudizio, chi ancora per non vedere intaccati i propri affari. Oggi invece sembra che il vento cambi direzione e in gran parte sembrano essere favoreli.

Riportiamo alcune interviste che il quotidiano “Repubblica”  ha fatto ad alcuni noti commercianti da mercoledì ad oggi.

Da notare i motivi di chi è contrario alla pedonalizzazione, rispetto a chi si dimostra favorevole e contestualmente con spirito propositivo.

 

 

Un interessante sondaggio è stato anche aperto dallo stesso giornale ai seguenti link:

http://temi.repubblica.it/repubblicapalermo-sondaggio/?pollId=1650

http://temi.repubblica.it/repubblicapalermo-sondaggio/?pollId=1651

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48 Thoughts to “Pedonalizzazione centro storico: cantiere in corso”

  1. Certo alcuni non hanno poi tutti i torti.
    Qualora la nostra città dovesse cambiare in questo senso e quindi procedere alla pedonalizzazione di quella parte di centro, è necessario e direi quasi obbligatorio creare spazi di parcheggio e arredamenti urbani che diamo rspiro a quella zona.
    Ovviamente….con tanto di riguardo dal far si che i parcheggiatori abusivi si impadroniscano dei nuovi parcheggi!!!

    Di conseguenza…il famoso parcheggio sotterraneo a Piazzale ungheria non si farà più?? è chiaro che quello più prossimo sarà in piazza sturzo!!!

  2. marcozs

    Io rimango della mia idea.
    Bisogna pedonalizzare SENZA creare nuovi parcheggi.
    La gente deve capire che in centro ci deve arrivare con l’autobus, la bicicletta o, in futuro, con l’anello ferroviario.
    Con la costruzione di nuovi parcheggi tutti si sposterebbero dalle periferie al centro in auto.
    Pura follia.
    Quello che manca veramente sono i velotaxi (o ecolape) per chi non vuole camminare o non può.

  3. marcozs

    Dimenticavo, Helg è una disgrazia per la nostra città, almeno tanto quanto Cammarata.

  4. Il parcheggio Tribunale a breve verrà aperto, e speriamo che il parcheggio Basile sia completato entro Novembre.
    Si possono ampliare marciapiedi, come si possono chiudere gradualmente alcune strade limitrofi o delle piazze che sono solo pedonalizzate sulla carta.Il mezzo pubblico va incentivato anche così.
    E non vengano a dire che un bus 101 passa ogni 15′ come ha commentato Dell’Oglio!!
    Ma lo prende l’autobus questo signore?????????????????

  5. Metropolitano

    Il parcheggio al Tribunale doveva già essere aperto da pochi mesi e quello di via Emiri da molto più tempo. Altra vergogna.
    Comunque non occorrono altri parcheggi per rendere il centro storico pedonalizzato, che ci si può arrivare in autobus… e negli alberghi del centro non credo ci sia tutta quest’affluenza di turisti, dato che la città è troppo sporca per accoglierli. Ieri mentre ho percorso le zone limitrofe alla via M. Marine e Montagne non ho visto altro che sporcizia per terra. Sembra che neppure gli spazzini diano più un colpo di ramazze alle strade, marciapiedi e piste ciclabili.
    Il turismo è comunque compromesso, quindi non vedo problemi nel pedonalizzare il centro, che in ogni caso si dovrebbe fare comunque come si fa in quasi ogni città.

  6. Appunto…..tutta questa vocazione di parcheggi…..ma poi…dove li vogliono sti parcheggi??sotto i 4 Canti? 😀

  7. grillo79

    avete dato un’occhiata al sondaggio di repubblica?
    si sempre 72%
    no 10%
    solo weekend 18%
    penso che si possa chiamare PLEBISCITO!!! sti commercianti non hanno ancora capito che comanda e conta il cittadino ed il suo benessere non i loro sporchi affari…
    ma poi che si facciano un giro nelle città (ricche) nel nord italia e vedano se c’è un centro aperto alle auto…li si che si fanno affari e nessuno è preoccupato di lasciare l’auto a casa…

  8. freddie80

    Ragazzi vi ricodate quando l’assessore Carta ci disse che si sarebbe seriamente impegnato con le pedonalizzazioni in centro? Non pensavo che lo facesse così presto, sono favorevolmente sorpreso. Per di più ha parlato anche di definitiva pedonalizzazione anche per piazza Bologni, piazza San Domenico…un mito!!!

  9. huge

    I commercianti sono contrarti, ok… allora perché non cercare di convincerli tramite un’efficace strategia di “marketing”. Il prodotto bisogna saperlo vendere e la prima regola è creare degli spot pubblicitari che convincani i “potenziali acquirenti” della bontà del prodotto stesso.
    Cerco di essere più preciso. Sappiamo che la pedonalizzazione di zone centrali in svariate città si è sempre dimostrata un grosso successo, apprezzato sia dai cittadini, che si ritrovano con ampi spazi a disposizione dove poter trascorrere il loro tempo, sia dai commercianti che vedono di fatto aumentare le proprie vendite, vista la maggior quantità di gente in giro e soprattutto di gente a piedi che passa davanti le vetrine ed è quindi maggiormente invogliata a entrare. Perché allora non realizzare dei veri a propri video informativi che mostrino in modo dettagliato cosa sia successo in altre città, che presentino il parere dei commercianti di quei posti, che spieghino come e perché di fatto la pedonalizzazione non può che essere un vantaggio. Creato lo strumento pubblicitario, si spediscano degli incaricati a discuterne con ogni singolo commerciante (parlo di veri e propri “venditori”, gente che sa come vendere un prodotto. Che venderebbe della neve anche a un beduino). In questo modo si spaccherà quel fronte compatto che al momento li rende così forti e sarà più semplice arrivare a una conclusione positiva della vicenda. Sono convinto che molti commercianti seguono quella disgrazia pubblica di Helg solo per “ignoranza”. S’appoggiano a chi li rappresenta bevendosi tutti gli scenari catastrofici che quello gli propina in caso di pedonalizzazione. Helg e la sua cricca vanno emarginati, ma non attaccandoli forntalmente, bensì in modo sottile, togliendogli il terreno da sotto i piedi, facendo breccia nella loro base, indebolendone e alla fine azzerandone il potere d’influenza.

  10. @huge

    i commercianti dovranno reinventarsi il commercio in centro e lo sanno, anche perchè sennò i centri commerciali li distruggeranno. Ormai sono alla canna del gas, e non hanno altra alternativa alla pedonalizzazione. Se una zona pedonale la fai vivere, allora il commercio esplode, altrimenti è solo una zona chiusa e morta lasciata al degrado. Quindi è compito sia loro che dell’amministrazione quello di cercare di tenere il vita le zone pedonali. Ci sono mille modi per farlo, io per esempio investirei sulla cultura…coinvolgerei l’accademia delle belle arti, i tanti musicisti che ci sono in città e che avrebbero occasione di farsi conoscere, WiMax…insomma non penso sia questo il problema

  11. emmegi

    Piazza Bologni è un’ isola pedonale (mai rispettata come tale) da anni.
    Piazza S. Domenico lo è per la quasi totalità, eccezion fatta per una corsia che collega la via Gagini con la via Meli.
    Anche la via Rosolino Pilo è un’ isola pedonale, ma solo secondo i cartelli.
    La verità è che alcuni hanno deciso di trasformarle, per loro comodità, utilizzandole come aree di sosta :eusa_wall:

  12. IoGomesio

    secondo me è inutile parlarne in maniera così vaga e distante, basandosi solo sul “che ne pensate”. Bisognerebbe semplicemente svolgere dei seri studi di fattibilità della cosa (che dovrebbero anche tenere conto almeno di una linea di tram/filobus a mo’ di “anello” attorno al centro storico propriamente detto) e organizzare altri incontri con le categorie dei commercianti e i cittadini illustrando loro eventuali statistiche (Se esistono) sulla “qualità della passeggiata” e l’aumento (o diminuzione) degli acquisti prima e dopo le pedonalizzazioni di aree nelle principali città europee, così da far comprendere i vantaggi della cosa. Comunque, ahimè, continuo a sostenere l’attuale IMPOSSIBILITà sostanziale della mancanza nel progetto di parcheggi. Qualora potenziassero sensibilmente le possibilità dei mezzi pubblici non sarebbero necessarie le automobili, ma ora come ora è improponibile non considerare l’uso di mezzi privati per raggiungere il centro. AH, e potenziare sensibilmente le possibilità dei mezzi pubblici non significa mettere più linee 101, perchè io che abito al cep non me ne faccio NIENTE del 101.

  13. moralix

    Finchè non non ci sarà un zona pedonale in centro dove si puo’ passeggiare tranquilli senza intossicarci di smog è intontirci a suon di clacson io e la mia compagna abbiamo deciso che per i nostri acquisti è meglio orientarci per i comodi centri commerciali.Spero che come noi la pensino in molti.

  14. freddie80

    Scusa Gomesio, non ti capisco. Non si sta parlando di chiudere al traffico l’intero perimetro delle ztl A e B, si vuole chiudere principalmente via libertà/Ruggero Settimo da Piazza Croci fino a piazza Verdi. Un unico rettilineo, senza sottrarre alcun parcheggio alle auto.
    Puoi partire dal cep e posteggiare nelle traverse limitrofe alla zona pedonale… via catania via trapani via agrigento, via enrico albanese etc…a circa 20 metri in linea d’aria dalla zona pedonale.
    Se il problema tuo è la mancanza di parcheggi, con o senza area pedonale al momento i parcheggi sono sempre quelli, cosa cambia?

  15. Calò

    Io direi di iniziare da Via Maqueda, e non solo dal teatro Massimo ai Quattro canti, ma proprio tutta via Maqueda. E tutti i giorni. Oramai questa strada è in un declino pazzesco, gli stessi commercianti della via sono in declino, quindi non vedo cosa ci possano perdere i commercianti da una decisione del genere. I palermitani la considerano solo una via di passaggio per la propria auto. Bisogna far riscoprire al cittadino palermitano medio il fascino di Via Maqueda. E se il palermitano la percorre in auto non potrà mai farlo.

  16. @Calò

    via Maqueda da piazza giulio cesare ai quattro canti è ormai compromessa, è finita in mano ad immigrati che aprono cagate di negozi allucinanti. Tra l’altro non viene rispettata neanche l’ordinanza riguardo il decoro urbano. Insomma…una parte ce la siamo già giocata per il degrado, speriamo che la restante parte non faccia la stessa fine

  17. IoGomesio

    freddie80, ma io infatti sarei per la TOTALE pedonalizzazione del centro; e sono per la totale pedonalizzazione del centro anche per incentivare soprattutto l’aggiunta di linee e mezzi pubblici, non tanto l’uso di questi da parte dei cittadini (che suppongo sarà conseguente: se io mi rendo conto che con un tram che passa a massimo 200 metri da casa mia raggiungo il centro senza stress e risparmiando in benzina dovrei essere cretino per prendere ancora la macchina)

  18. Calò

    Blackmorpheus, non è irrecuperabile. Nulla è impossibile. Ci vuole il pugno di ferro.

  19. @Calò

    pugno di ferro, significa mandare a casa tutti quegli immigrati che stanno lì. Mandare l’ispettore di igiene, o multarli pesantamente. Ci sono tutte le basi per una rivolta 😀 A Milano i cinesi hanno organizzato una rivolta contro le forze dell’ordine per molto meno: c’erano vincoli troppo ristretti per il carico/scarico della merce

  20. Calò

    A Milano i Cinesi si sono rivoltati perchè subivano, secondo loro, un trattamento diverso rispetto ai colleghi italiani. Almeno così mi ha raccontato mio padre che lavora a Milano.
    Comunque pugno di ferro non vuol dire che bisogna essere intolleranti nei loro confronti(ci mancherebbe!). Semplicemente devono rispettare la legge italiana e le ordinanze del comune. Non possiamo lasciare nel degrado quella parte di via Maqueda(che è un patrimonio di tutti secondo me) per paura che loro si rivoltino. Le loro attività commerciali possono restare, basta che si resti nella legalità.

  21. freddie80

    Si, e una volta che hai ripristinato le norme igieniche e le ordinanze del comune in quei negozietti che hai risolto?Il problema, come ti diceva Black, è che la via maqueda è piena di phone center per chiamare il Congo a basso prezzo, macellerie halal per i musulmani e salumerie con le “delicattessen etiopiane” (alta pasticceria eh?). Tutti posti dai quali i Palermitani stanno alla larga, a che servono questi esercizi proprio in via Maqueda? a niente, solo a tenere alla larga la gente. E’ stato un errore dargli le licenze.

  22. IoGomesio

    A questo punto il pugno di ferro pure con i commercianti palermitani.. non mi pare che siano GLI SVIZZERI della situazione. Che quelli dei migranti siano “cagate di negozi allucinanti” poi mi pare un giudizio più che razzista: i negozi di alimentari non devono esistere? Solo grandi griffe e Burger king ci devono essere? I piccoli negozi di imprenditoria etnica (quando si tratta di merce effettivamente extra-europea, visto che sono nati anche tanti negozi gestiti sì da migranti ma che di etnico non hanno un bel niente -tipo gli internet point-) sono spuntati come funghi per via di dinamiche normali, proprie di ogni centro urbano: via Maqueda è stata di fatto abbandonata dai Palermitani (perchè giudicata situata in una “brutta zona” della città, probabilmente anche a causa di una mancata rivalutazione di quella parte del centro storico) e, di conseguenza, è stata “invasa” dalle fasce più deboli e meno ricche della società, ossia dagli immigrati, i quali -nel giro di meno di una generazione- hanno GIUSTAMENTE ed OVVIAMENTE aperto le proprie attività commerciali per vivere onestamente: questo succede in ogni città del mondo interessata dal fenomeno migratorio.

  23. IoGomesio

    ma perchè non emigrate tutti in via Montenapoleone? veramente ragazzi, certi giudizi mi sembrano provenienti da gente che non sa come gira il mondo e che non ha frequentato neanche un giorno di scuola.. e non pensavo proprio che questo sito fosse frequentato da questo tipo di persone.

  24. Calò

    @IoGomesio, mi sembra sottointeso che il pugno di ferro deve essere nei confronti di tutti i commercianti.

    @freddie80, non possiamo vietare a costoro di aprire un’attività in centro. E poi proprio in quel tratto di via Maqueda ci sono diversi edifici di interesse turistico, quindi in tutti i casi via Maqueda non resterebbe deserta.

  25. Panormus

    Sono assolutamente favorevole alla pedonalizzazione del centro storico e senza troppe storie. A Palermo si è troppo indulgenti con la categoria dei commercianti… e parlo di quei commercianti che non gliene frega niente dello sviluppo della città, presi come sono a difendere il loro “giardinetto” (vedi Corso Tukory solo per fare un esempio eclatante).
    Io di recente sono stato a Praga dove buona parte del centro storico è assolutamente pedonalizzato. Ebbene, il mio albergo era in pieno centro e il pullman turistico lasciava il gruppo al limite dell’area pedonale… per il resto a piedi. Nessuno si lamentava lì, nè albergatori nè turisti. Solo a Palermo deve esserci questa pestilenza dei commercianti piagnoni?

  26. Panormus

    Dimenticavo: dove sono gli ambientalisti??? Ovviamente tacciono perchè la proposta viene da una certa parte politica!!! Allora non mi sbagliavo quando qualche post fa dicevo che ormai qui a Palermo è sempre e solo una questione di schieramenti partitici. Vergogna! Me ne scapperei nottetempo se potessi… ma amo troppo la mia città e spero sempre che qualcosa possa cambiare.
    Meno male che esistono siti come MobilitaPalermo… non risolverà le questioni ma almeno le porta allo scoperto.

  27. matteo88

    Onestamente ho girato diverse città d’Italia e anche estere, e non è per male, ma secondo me se prima non si fa la metropolitana leggera non ha alcun senso parlare di pedonalizzazione del centro storico.
    Solo a quel punto si potrà fare tutto questo e altro, come ad esempio riempire il centro storico di piste ciclabili…..
    A mio parere è l’unico modo per avere una città vivibile: metropolitana, autobus, piste ciclabili e centro storico chiuso al traffico. Ma l’ordine di realizzazione deve essere questo!!

  28. freddie80

    @Gomesio
    Se gli stessi che hanno aperto i phone center e le macellerie musulmane avessero aperto negozi di scarpe o prodotti tecnologici non avrei avuto nulla in contrario, solo tu non hai capito che quello che ho scritto è in riferimento al tipo di attività commerciali e non ai titolari delle stesse.

  29. @IoGomesio

    con “cagate di negozi allucinanti” non intendevo certo dare giudizi razzisti, anzi mi offende che tu possa pensare questo. Intendevo che sono negozi privi di ogni decoro. I cinesi aprono negozi di abbigliamento che non sono altro che cumuli di scatoloni buttati a terra, i ghanesi e quelli dello sri lanka con tutti sti phone center confusionari e brutti esteticamente. Insomma, siamo in centro storico! Guarda lo schifo che è diventata via Lincoln o via Oreto! Avevamo Barone che era un signor negozio, e adesso c’è una schifezza di centro commerciale cinese. Non ce l’ho con loro, ce l’ho col comune che se ne sbatte di far rispettare un minimo di regola…danno licenze a destra e a manca, e chissà che non ci sia implicata pure la mafia cinese. Quindi guardiamo in faccia la realtà, mi sembra che via Maqueda faccia veramente schifo, quando invece dovrebbe essere il fiore all’occhiello di questa città! Ci sono passato fino a poco fa….il caos infernale, lo smog mischiato all’acidità della munnizza rendono l’aria irrespirabile, me la sono dovuta fare tutta in apnea. La strada sporca più che mai, macchine posteggiate ovuqneu, traffico disordinato. Palermo sta pagando il caro prezzo per aver votato certi elementi

  30. marco70

    in realtà per rispettare le isole pedonali sarebbero state sufficcienti dei dissuatori fissi di metallo allo scopo di non far entrare le auto, in alcune città europee cè ne sono così…sulla questione dei ambientalisti purtroppo io li vedo solo dei opportunisti x farsi pubblicità e non per proposte serie che mettono d’accordo tutti, talvolta bocciano progetti senza un motivo come quello di sant’erasmo

  31. huge

    Non credo esista nessuna ordinanza comunale o legge nazionale che detti le regole su come deve essere esteticamente tenuto un negozio al suo interno. Se le norme igienico sanitarie e quelle di sicurezza sono rispettate (e in questo non credo che i cinesi o i senegalesi o chi volete siano peggio dei commercianti palermitani) ognuno è poi libero di sistemare il proprio negozio come meglio crede. L’unica parte estetica su cui il comune può intervenire è l’esterno, ossia vetrina e insegna.
    Mi sembra assurdo che si possa solo pensare che il comune non dovrebbe dare la licenza a queste persone solo perché secondo i vostri standard quei negozi hanno un aspetto penoso o perché invece del phone centre voi vorreste un negozio di scarpe.
    Quei negozi sono la solo perché il mercato lo consente. Via Maqueda ha evidentemente un bassissimo valore commerciale (e non è certo colpa loro, ma del comune e dei palermitani che l’hanno abbandonata).
    Un cinese che vende chincaglieria non potrebbe mai aprire in via Ruggero Settimo. O un phone centre in via Libertà.
    Riqualifichiamo via Maqueda e vedrete che sarà il mercato stesso a selezionare il tipo di negozi in zona.

  32. IoGomesio

    Esatto, ribadisco (come già avevo fatto nel mio intervento precedente) ciò che ha detto pure Huge: il basso valore commerciale della zona in cui si trova via Maqueda è stata una delle ragioni per cui sono nati questi negozi di pochissime pretese ma allo stesso tempo FONDAMENTALI sia per le comunità di immigrati (che riescono -nei limit del possibile- non solo a trovare un primo inserimento nel mondo del lavoro del Paese che li ospita(senza dover diventare spacciatori o altro), ma che soprattutto non sono costretti ad uniformarsi totalmente alla cultura locale -trovando ingredienti e merci dei loro Paesi d’origine-) che per gli italiani (tutti i negozi esteticamente bruttissimi ma utilissimi, visto che i commercianti italiani -e palermitani nello specifico- fino a pochissimo tempo fa -ossia prima della crisi- facevano prezzi FOLLI, giusto per mangiarci come al solito il 200% e più). Di certo nessuno di questi “imprenditori etnici” ha puntato la pistola ai proprietari dei locali per lasciarglieli acquistare: hanno pagato come tutti e come tutti hanno tutto il diritto di lavorare. I signori negozi per me possono pure fallire se dal cinese trovo un paio di jeans che mi costano un decimo della cifra SPROPOSITATA che pagherei in un negozio “di marca”, dove magari l’estetica è curata ma la commessa ti accoglie ch’i tappini, masticando a bocca aperta una gomma e con la voglia di lavorare di un LSU berlusconiano.

  33. @IoGomesio

    non sono assolutamente d’accordo con te, il decoro è importante. Altrimenti, facciamo diventare sta città una baraccopoli, solo perché tanto l’amministrazione non sa come gestire la cosa. A detta di un assessore, per giunta Tunisi ormai ci ha superato come qualità della vita, le strade sono molto pulite e la polizia è ovunque a fare sempre controlli. Qui siamo ormai allo sbando

  34. freddie80

    Tra l’altro ci siamo spostati dal nocciolo della questione. Appurato che qua nessuno è razzista ,ma si cerca invece insieme di disseppellire il più possibile quel tesoro che la nostra città è, torno a chiedermi se è giusto che in via maqueda debbano esserci minimarket e macellerie…

  35. huge

    Scusa Freddie, ma non capisco. Che significa è giusto? Esiste una legge che vieta l’apertura di macellerie e minimarket in via Maqueda? Non mi sembra, per cui di che stiamo parlando? E non avrebbe neanche senso che ci fosse. Si chiama libero mercato e in via Maqueda al momento trovi quello. Ti dovresti chiedere perché siamo arrivati a questo punto. Gli immigrati che hanno aperto lì non hanno nessuna colpa, se non quella d’aver colto l’occasione che gli si presentava. Prezzi d’affitto o acquisto dei locali abbordabili a causa di un decadimento della zona precedente al loro arrivo. Il degrado e lo stato di abbandono in cui quella zona versa lo si deve alla miopia di un’amministrazione che non ha mai fatto nulla per valorizzarla. I commercianti che c’erano prima si sono fatti due conti facili facili: mi faccio un po’ di contanti vendendo il negozio a dei cinese e riaprendo in una zona migliore della città o continuo a tenermi il negozio assistendo alla sua inevitabile svalutazione? Penso che chiunque avrebbe optato per la prima scelta. E’ chiaro che una volta avviato, quel processo è proseguito a valanga in modo inesorabile.

  36. freddie80

    Certo che esiste una legge in questo senso, si chiama vincolo di destinazione d’uso e nei centri storici ed aree a forte tendenza turistica prevede botteghe storiche e/o artigianali, locali storici, botteghe degli antichi mestieri e la presenza di attività commerciali che abbiano la capacità di fare da “magnete”, quindi di attrarre la gente.

  37. huge

    Poiché mi sembra evidente che nessuno di questi vincoli esista per quel tratto di via Maqueda, a meno che il comune non abbia rilasciato licenze fuori legge, ognuno di quei negozi è pienamente legittimo. Cosa dovremmo fare?
    Istituire i vincoli di cui parlavi e cacciare via tutti a calci nel sedere?
    Stai tranquillo che se per un motivo o per un altro quell’area dovesse rivalutarsi, saranno gli immigrati stessi a cambiare il tipo d’attività per adeguarsi al mercato.

  38. Tornando in tema: penso ci siamo buone proposte come l’ampliamento dei marciapiedi dell’asse principale maqueda-4 canti e consentire comunque il passaggio dei mezzi pubblici e di soccorso.Oppure ancorala chiusura di alcune vie limitrofi.
    Via Maqueda è un’asse viario di vitale importanza.Tutto dovrà essere fatto in funzione di quello che prevederà il P.U.T. e verificando se quanto è previsto domani, possa funzionare già oggi

  39. marcozs

    @matteo88: ancora con sta storia!
    Ma vi rendete conto che il comune non ha i soldi per raccogliere l’immondizia?
    Se andiamo avanti con questa mentalità ci sarà sempre qualcosa da fare prima: prima la metro, prima i parcheggi…
    Io invece sono per la pedonalizzazione subito, che costa pochissimo (basta cambiare 4 segnali stradali) e da risultati immendiati (meno traffico, meno auto in giro, più bici in circolazione, città più vivibile).

  40. @matteo, la domanda è sempre la stessa: e nel frattempo che facciamo?????

  41. Donato Didonna

    Il problema dei commercianti non è tanto la clientela palermitana che si può organizzare con i mezzi pubblici o le bici, ma è non perdere il flusso dei clienti dalla provincia: la soluzione per costore potrebbe essere creare delle navette tra i grandi (e vuoti) parcheggi della circonvallazione (Giotto, Emiri, Basile) e il centro commerciale.

  42. marcozs

    Come ha già sottolineato qualcuno le strade che si ipotizza di chiudere non hanno parcheggi.
    In via maqueda non ci sono parcheggi, in via ruggero settimo dovrebbero servire solo per i disabili, nella corsia centrale di via libertà non si parcheggia.
    Quindi, anche per quanto riguarda chi viene dalla provincia, tutta questa differenza rispetto ad oggi non ci sarebbe.
    Certo, non potrebbero più parcheggiare sui marciapiedi di via maqueda…
    ma sarebbe un male per i commercianti?

  43. @Didonna, questo senz’altro!
    Ecco perchè abbiamo chiesto che entro l’attuazione della pedonalizzazione, il parcheggio Basile sia già pronto.

  44. Bisogna migliorare il trasporto pubblico di superficie.
    Non c’è poi bisogno di realizzare tutti questi parcheggi in centro
    Cmq grandi novità questa settimana 😀

  45. freddie80

    @Antony
    Allora questo dico/non dico è un vizio che aveteeeeee 🙂

  46. marco

    arriva il certificato per apertura del parking tribunale?

  47. Penso che entro fine mese il parcheggio Tribunale (finalmente) aprirà.
    Questa settimana invece l’Amia asfalterà i 2 varchi nello spartitraffico centrale di via Basile; necessari per le navette e bus e la posa dei cordoli.

    @freddie80, abbi pazienza 😀

  48. antonio beccadelli

    Caro Comitato,

    solitamente la discussione sulla chiusura del centro storico di Palermo verte sull’asse viario che da piazza Crispi-Mordini (Croci) conduce a piazza Villena (Quattro Canti): via Libertà, via R. Settimo, via Maqueda.

    Non sarebbe invece il caso di cominciare a ragionare sulla chiusura della “croce barocca”, ovvero di via R. Settimo – a partire da via Cavour – e via Maqueda sino a porta Monriquez (S. Antonino), nonché corso Vittorio Emanuele da Porta Nuova a Porta Felice? Ritengo che un’area pedonalizzata così significativa non solo renderebbe più vivibile la città, ma – e da subito, nonostante i signori commercianti non sembrino capirlo – più “vivaci” tutte le attività economiche che su tali assi gravitano.

    Ringrazio per l’attenzione e invio cordiali saluti, Antonio Beccadelli

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