Amia spa, pulizia(?) e paradossi…

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Sappiamo tutti che nell’universo delle ex municipalizzate, la galassia AMIA conta più di 2600 lavoratori. Il paradosso è quello che si vede in queste foto scattate il  25/08/2009 alle ore 12.00 ca, dove si evince lo stato di abbandono del sottopasso BASILE. La carta pubblicitaria ha sostituito i piloni in cemento e le relative pareti.

Tuttavia gli operai (in foto) della Gesip se ne stanno tranquillamente distesi al fresco, chiaccherando e fumando. Il furgone fermo quando potrebbe essere impiegato per caricare tutto il materiale tolto dal sottopasso, se solo gli operai facessero il proprio dovere, anzichè bighellonare o giocare a poker.

Una città bella come Palermo, abbandonata a se stessa a causa di scarsi controlli dei funzionari, un amministrazione assente e la mancanza di volontà per renderla vivibile. Quando cambierà tutto questo?

Questo succede ogni mattina…

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13 Thoughts to “Amia spa, pulizia(?) e paradossi…”

  1. E’ l’emblema della nostra cara città.
    Il giorno in cui non vedrò più queste scene sarà il momento il cui Palermo si starà risollevando….ma ho i miei dubbi.
    Fintantochè ci saranno queste amministrazioni clientelari….e nepotistiche e di assoluto asservimento alla NOSTRA causa sociale creata ad hoc per raccogliere voti tra LSU e precari…. saremo sempre punto e a capo….
    perchè come puoi permetterti di licenziare degli operatori ecologici o meglio spazzini?? e se poi questi non ti votano più?
    Ormai, ed è un po in tutto il nostro paese, la figura del politico è sinonimo di “culo seduto” ormai c’è l’idea radicata secondo la quale : io prometto raccologo voti, mi seggo, mi fotto lo stipendio, e faccio metà delle cose che ho promesso, riguardandomi bene dal perdere voti non stabilizzando precari ed LSU. Altrimenti alle prossime elezioni come faccio a sedermi sulla poltrona ed avere a fine mese 5000 euro al mese (e forse pochi sono)?

    Potere al popolo? Il poplo è sovrano?? si ma a so casa!

  2. A Palermo c’è disoccupazione? Quello che mi fa imbestialire è come gente laureata, dopo anni di studio e sacrifici, debba farsi in quattro per trovare un posto di lavoro. Alcuni finiscono a fare i tassisti laureati, altri (chi può) sono costretti a emigrare, oppure a finire in qualche azienda che li sfrutta 10 ore al giorno per essere decisamente sottopagati. In compenso questi parassiti si permettono il lusso di bivaccare. Mi hanno raccontato l’altra volta un episodio della serie “rido per non piangere”: durante l’ultima “acchianata” per Santa Rosalia, si intravedeva tra la folla che saliva, un signore seduto sulla sedia a sdraio che si prendeva comodamente il sole…il giornalista gli si avvicina, e chiede al signore cosa chiedeva a Santa Rosalia. Lui, senza neanche smuovere lo sguardo, rimanendo in perfetta posizione, ha risposto “cosa chiedo a Santa Rosalia? macari un travagghiu”. Ecco, così possono continuare a prendersi il sole pagati. Questa è la mentalità, fottersi lo stipendio…ma non è che lo fanno solo gli spazzini, lo fanno tutti! Gli impiegati comunali, provinciali, regionali, a partire dai nostri pseudo-politici. Le aziende pubbliche sono sinonimo di NULLAFACENZA. Ecco perché a parer mio bisogna privatizzare TUTTO. In Italia il concetto di pubblico non funziona proprio…bisogna PRIVATIZZARE. Come è successo con le Poste Italiane, che da quando sono privatizzate hanno pareggiato il bilancio nel giro di qualche anno, sono entrati in attivo, e hanno attivato tutta una serie di servizi che gli stanno facendo fare soldi a palate. E questo si ottiene con lavoro duro. Dopo la privatizzazione, gli impiegati sono stati messi sotto torchio…niente più ore a chiacchierare, niente più infinite pause caffè al bar, niente più giornate a parlare a telefono. Il privato ha interesse a fare funzionare l’azienda, non è come l’ente pubblico che serve solo a raccattare voti regalando posti di lavoro a raccomandati, fannulloni e incompetenti. Vergogna

  3. loro non chiedono “u’ travagghiu” ma chiedono una mensilità, qualunque essa sia. tanto poi o in un ufficio o per strada non faranno un cazzo.
    bisogna inserire delle unità di controllo per VIGILARE sul personale. l’azienda della nettezza urbana è una delle più importanti perchè dal suo funzionamento dipende il decoro e l’igiene di una città. ma scherziamo? io metterei i cecchini per controllarli

  4. Roberto1

    Questa mattina in Piazza Alcide De Gasperi ho visto un operatore dell’AMIA addetto allo spazzamento che in modo più che naturale nascondeva le cartacce spazzate dal marciapiedi fra i cespugli delle aiuole. NON CI SONO SPERANZE.

  5. moralix

    Darei la galera non solo a chi ruba ma anche chi si prende lo STIPENDIO senza fare un cazzo compreso politici ed affini.

  6. @Roberto1

    La prossima volta riprendi e invia i video

  7. Dopo la vicenda Alioto e la barca di Diego…non c’è di che stupirsi se la gente si comporta così

  8. Alle 11:00 su Radio Time interverrà il presidente dell’Amia.
    Potete inviare commenti/suggerimenti/domande tramite la pagina di Radio Time su Facebook
    http://www.facebook.com/pages/RADIO-TIME/42942825973

  9. Roberto1

    Mi sono perso la trasmissione di Radio Time. Qualcuno mi può fare un riassunto dell’intervento?

  10. Claudio

    quei piloni sono così da anni e nessuno fa niente, ogni tanto fanno finta di pulire….

  11. civispanormitanus

    Che novità…lo sappiamo che a Palermo dettano legge i “fancazzisti” (o detto alla nostrana “i lagnusazzi”) per questo credo che bisogna creare un partito che rappresenti i cittadini che ci credono davvero in una Palermo migliore, non dico perfetta, ma per lo meno vivibile; e non siamo una minoranza, smettiamola di sentirci deboli perchè siamo la maggior parte dei cittadini, perchè, apparte quegli stronzi che rubano lo stipendio, ogni palermitano dentro di se vorrebbe vivere in un posto migliore…è solo che pochi ci credono…

  12. IoGomesio

    Blackmorpheus, sbagli a dire che tutto andrebbe privatizzato. Non dire cose del genere: di’ piuttosto che lo Stato dovrebbe finalmente agire, e non cullare i propri figli-porci-cannavazzi

  13. @IoGomesio

    la penso come te, con la differenza che lo Stato non agirà mai senza cullare i propri figli-porci-cannavazzi. Quindi, siccome bisogna analizzare il contesto reale per trovare soluzioni valide e immediate, privatizzare è sicuramente una di quelle. Le aziende pubbliche servono solo a dare lavoro ai fannulloni, o incompetenti, o raccomandati, per raccogliere voti, creare enormi buchi di bilancio, e accumulare sprechi su sprechi. Questo perché chi le gestisce non intasca nulla, mentre i privati hanno tutto l’interesse a far funzionare le cose. Quindi, o continuiamo a vivere nel mondo delle favole, dove tutto ciò che è ideale può avvenire, oppure analizziamo la triste realtà e cerchiamo di trovare soluzioni concrete

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