Il Piano di interventi di mobilità sostenibile Palermo: se son rose fioriranno! Altrimenti…?

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Abbiamo il piacere di portarvi a conoscenza di un interessante iniziativa recentemente avviata dal comune di Palermo in favore della mobilità sostenibile. E non è affatto uno scherzo.

Ormai noi del comitato MobilitaPalermo ci siamo abituati a leggere sul sito istituzionale le delibere approvate dalla Giunta e dal Consiglio comunale, al fine di monitorare l’azione amministrativa nel campo delle grandi opere e della mobilità.
 
La nostra attenzione è caduta nella recente delibera di Giunta n. 65 del 9.04.2009 che porta il titolo: “Approvazione del Programma operativo di dettaglio del Piano di interventi di mobilità sostenibile per la città di Palermo e rimodulazione dei progetti da presentare al Ministero dell’Ambiente per il cofinanziamento”.
 

Leggiamo che il comune di Palermo, aderendo ad un bando pubblico del Ministero dell’Ambiente ha trasmesso il piano operativo di dettaglio dei seguenti progetti:
 
·         sostituzione di mezzi inquinanti con altri a bassa emissione
·         sicurezza nei percorsi pedonali "a piedi sicuri"
·         busvie realizzazione di corsie preferenziali protette con cordoli
·         potenziamento della stazione di distribuzione del gas metano per la flotta pubblica nel deposito autobus in località roccazzo e realizzazione di una stazione in viale francia
·         ampliamento del sistema di videocontrollo del traffico all’interno della ztl
·         acquisto di autobus a basse emissioni
·         realizzazione di due tratti di piste ciclabili all’interno della ztl
·         potenziamento del sistema di car sharing
 
Leggendo la delibera apprendiamo che il Ministero dell’Ambiente ha già trasmesso circa 8.389.000 euro al comune di Palermo per i primi due accordi di programma contenenti progetti già approvati.
 
Il bando del Ministero prevede un cofinanziamento ministeriale pari al 70% delle azioni presentate dal comune di Palermo.
Il comune dovrebbe, quindi, provvedere a cofinanziare il restante 30% che ammonta a circa 6.000.000 di euro.
 
Ma continuiamo a leggere per capire come l’amministrazione comunale, anche senza disporre di ampie risorse proprie per cofinanziare questi progetti, e lo possiamo ben capire in questi momenti di crisi, con una “intelligente” mossa chiama le ex aziende municipalizzate AMAT e AMG per partecipare alla realizzazione dei progetti e soprattutto al fine di farsi carico dei relativi costi.
 
Vediamo di spiegarci meglio:
il Piano strategico di impresa dell’AMAT 2008-2010 prevede l’acquisto di 50 autobus ecologici per un costo di 12.000.000 euro. E questo lo dice un verbale del consiglio di amministrazione citato nella delibera 65 del 9.04.2009. Quindi il Piano di interventi di mobilità sostenibile di Palermo prevede un progetto ad hoc di acquisto autobus ecologici per un costo di 6.960.000 euro, somma che permetterebbe, così, di coprire la parte di cofinanziamento comunale complessivo al Piano stesso (di circa 6.000.000 di euro).
 
Il consiglio di amministrazione dell’AMG di Palermo delibera la manifestazione di volontà a cofinanziare al 30% la realizzazione delle stazioni di metano di Roccazzo (potenziamento dell’attuale stazione) e di quella nuova di viale Francia. Anche questo viene citato nella delibera.
 
Un ammirabile azione di astuta ingegneria finanziaria, e tutto alla luce del sole, infatti nella delibera si legge che l’operazione complessiva non comporta alcuna spesa per il comune di Palermo, in quanto il 30% del cofinanziamento comunale è coperto dalle somme messe a disposizione da AMG per i 2 impianti a metano e dall’AMAT per l’acquisto degli autobus ecologici.
In più, nella delibera si legge ancora, che per i cordoli delle corsie preferenziali, una somma è già stata precedentemente messa a disposizione dal comune di Palermo nell’ambito del contratto di servizio tra comune e AMAT per la segnaletica.
 
Fin qui non possiamo fare altro che applaudire l’amministrazione comunale e le aziende AMAT E AMG per l’impegno manifestato a realizzare progetti per la mobilità sostenibile in una città nella quale il traffico ha assunto livelli estremamente negativi.
 
Anche il fatto di trovare soluzioni finanziare insieme alle ex aziende municipalizzate AMAT e AMG per realizzare gli interventi ci fa pensare ad un sano rapporto collaborativo tra comune e queste aziende per far fronte al traffico e all’inquinamento.
 
Realizzare piste ciclabili, sostituire i mezzi comunali con altri ecologici, costruire stazioni di metano per le auto, aumentare il numero dei bus, aumentare il numero delle auto del car sharing e dei parcheggi, realizzare percorsi pedonali sicuri per i pedoni, sono tutte iniziative che indubbiamente ci avvicinano alle città europee che con questi progetti hanno ridotto il traffico e l’inquinamento rendendo la qualità della vita migliore.
 
Ma……
vogliamo pensare male per un momento, anche perché la cultura imperante del luogo in cui viviamo ce lo impone.
 
E la nostra malizia consiste nel domandarci se realmente l’AMAT acquisterà 6.960.000 di euro di bus ecologici entro il 2010, quale parte dei 12.000.000 di euro di investimenti, come dichiarato nel Piano strategico di impresa approvato dal consiglio di amministrazione.
Se un periodo di crisi globale impone ristrettezze e limitazione di investimenti, riuscirà la nostra AMAT a stupirci con l’effetto speciale dell’acquisto di così tanti bus ecologici ?
 
E l’AMG riuscirà davvero a farsi carico finanziario di quel 30%, anche se di minore entità rispetto all’AMAT, per realizzare le stazione di metano per auto? Un veloce e approssimativo piano di impresa ci porta a pensare che l’AMG potrebbe ricavare utili non indifferenti dalla gestione delle 2 stazioni di metano, vendendo il carburante ecologico ai cittadini che saranno molto più invogliati a comprare auto a metano, che costa quasi la metà della benzina, o a convertire le attuali auto a benzina. Quel 30% investito verrebbe, in effetti, ad essere ammortizzato in breve tempo.
 
Se questi interventi saranno tutti realizzati non avremo altra possibilità che scrivere continui post di elogi alle 2 aziende per aver realmente contribuito a realizzare importanti ed efficaci progetti per la mobilità sostenibile.
Solo il tempo ci darà la conferma se una delibera comunale o un verbale di un consiglio di amministrazione di un azienda è solo carta da leggere e da dimenticare presto, oppure sarà realmente l’inizio di una nuova volontà politica “pragmatica”, “operativa” e al servizio dell’ambiente e dei cittadini.
 
Ci farebbe piacere interloquire con gli amministratori comunali e delle aziende per capire i tempi necessari previsti per l’avvio di questi interventi. A breve ci organizzeremo per un colloquio e vi terremo aggiornati.

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8 Thoughts to “Il Piano di interventi di mobilità sostenibile Palermo: se son rose fioriranno! Altrimenti…?”

  1. freddie80

    Che sogno sarebbe, le piste ciclabili in centro…

  2. PeppePa

    Ragazzi, la nostra città purtroppo necessità di interventi per limitare il traffico e l’inquinamento.
    Spero vivamente con tutto il cuore che tutte queste iniziative vadano in porto.
    Viviamo nella quinta città d’Italia, e necessitiamo di avere delle strutture efficienti per la sostenibilità, come avviene in tutte le città d’Europa.
    Io sono uno di quelli che sogna un futuro migliore, in cui il treno che collega Palermo e Roma viaggi in meno tempo che le 11 ore attuali; un futuro in cui la gente della mia città pensa che sia più sano prendere la metro per spostarsi e lasciare la macchina solo per i grandi spostamenti…
    Io ci credo, e voglio dare fiducia ad ogni iniziativa, e spero vivamente di non rimanere deluso un altra volta.

  3. fatamorgana

    that’s interesting:

    Via Basile, parcheggio bus con navetta per la Stazione
    Repubblica — 04 maggio 2009 (pagina 6 sezione: PALERMO)

    VERTICE fra Comune e Amat per decidere il futuro del parcheggio di via Ernesto Basile. Gli oltre novecento posti auto dell’ enorme area finora pressoché inutilizzata potrebbero infatti diventare un importante nodo di interscambio per alleggerire il traffico cittadino in una zona critica come quella universitaria.
    Gli assessori comunali Mario Tinervia (Traffico) e Pippo Enea (Patrimonio) domani stileranno, insieme con i dirigenti dell’ Amat, le linee guida del progetto per rilanciare il mega-posteggio, costato tre milioni di euro e completato già tre anni fa.
    Saranno trasferiti nel parcheggio i capilinea degli autobus Amat attualmente in piazza Indipendenzaei pullman dell’ Ast che intasano via Brasa. E sarà attivato un servizio di navetta gratuito in direzione della stazione centrale. Prima di tutto ciò, però, sarà necessario prevedere corsie preferenziali in via Basile e cambiare l’ assetto viario della zona. «Secondo i nostri programmi – dice l’ assessore Tinervia – l’ inaugurazione del parcheggio potrebbe essere fissata per la fine di maggio».
    Nell’ asse parallelo, viale delle Scienze, sempre domani parte un’ iniziativa per snellire il traffico. Studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo della città universitaria potranno prenotarsi per il “bike sharing”, avviato grazie a una convenzione con la Federazione italiana mobilità sostenibile. In un’ area di fronte all’ edificio 19, nella parte alta di viale delle Scienze, in corrispondenza del terzo ingresso, sarà possibile accreditarsi, ricevere una tessera e provare la bici che verrà data in noleggio a partire dalla seconda metà di maggio. Il servizio sarà gratis per brevi spostamenti e costerà un euro per l’ intera giornata.
    «Questo progetto – dice il rettore Roberto Lagalla – è attento alle esigenze della lotta all’ inquinamento atmosferico e contribuisce allo snellimento del traffico all’ interno del Parco d’ Orleans».
    Le biciclette saranno quaranta, dotate di antifurtoe numero di matricola.
    Dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 19, si potrà lasciare l’ auto nel parcheggio scambiatore e salire in sella alle due ruote.
    Previsti abbonamenti settimanali a cinque euro e mensili a dieci euro.
    Per gli studenti stranieri, ospiti delle residenze universitarie, il bike sharing sarà invece gratuito. .

  4. Come recita l’articolo, questo potrebbe essere un’ottima soluzione in tempi di ristrettezza estrema come quelli odierni.

    Poi, questi finanziamenti ministeriali sembrano essere i pochi che Palermo, nel giro di pochi anni, potrà acchiappare, visto che tra qualche anno, l’UE finanzierà con ogni probabilità altre città di nazioni più povere che si apprestano a far parte dell ‘ Ue appunto.

  5. Metropolitano

    Sembra che qualcosa si muova in questa città, ma poi bisogna vedere.

    @PeppePa io ci credo pure, e se le procedure per mandare avanti questa iniziativa sono già state avviate, prepariamoci ad una città più sana nei prossimi mesi. Io dovrei ancora farmi un giro sulle automobili a metano che affittano al car sharing. Alcuni progetti come i cordoli e il car sharing comunque sono già attivi e ne sono soddisfatto.
    Il viaggio in treno Roma-Palermo non rientra nell’ambito metropolitano, ma sappi che col raddoppio Fiumetorto-Castelbuono (quì ne parlano), con il ponte se si farà, e coi raddoppi in provincia di Messina i tempi di percorrenza dei treni si ridurranno a meno di 8 ore tra le due metropoli.

  6. Metropolitano

    Ovvio che il Comune combinato com’è non riuscirebbe a comprare neppure auto blu per il nostro ridente sindaco. E’ meglio così che le municipalizzate e lo Stato intervengano per il Comune, per avere qualche certezza. In effetti alcune cose elencate quì sembra siano state già fatte. Mancano solo gli interventi della ZTL che come vi ricordate fu bocciata dal Tar.

  7. huge

    Ribadisco la mia idea. Proibire completamente il transito di auto all’interno della cittadella universitaria, rendendo centrale il parcheggio Basile con l’istituzione di un servizio navetta gratuito che compia il giro completo del polo universitario fino alla fermata Orleans. Contestualmente alla chiusura di viale delle Scienze alle auto, creazione di piste ciclabili lungo tutto il campus, ben separate dai percorsi pedonali e da quello del bus navetta e recupero dei parcheggi interni trasformandoli in spazi verdi o piazze, in modo che possano diventare punti di ritrovo all’aperto per gli studenti. L’ampia zona pedonale del campus potrebbe poi essere facilmente integrata col Parco d’Orleans.

  8. marcozs

    Esatto huge, sottoscrivo tutto.

    Il vero problema è che viale delle scienze è “isolata ciclisticamente” dal resto della città: da una parte c’è viale regione, dall’altra via Basile (pericolosissima) e corso re ruggero (dove si rischia veramente la vita andando in bici).

    Serve una pista ciclabile università – piazza della vittoria per spezzare l’isolamento.

    Per il centro storico non servono moltissimi soldi, basterebbe chiudere corso vittorio emanuele e via maqueda (unica deroga: bus amat) con un bel cartello per migliorare la mobilità ciclabile nel centro storico.

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