Vivere Palermo: la parola ad un vigile urbano

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Accogliamo molto positivamente l’intervento di un impiegato della Polizia Municipale, che ci ha scritto in seguito alle recenti discussioni che si sono svolte su MobilitaPalermo. Apprendiamo dunque anche il pensiero di chi lavora nel corpo dei vigili urbani e vive quotidianamente le problematiche del caso.

Molti comportamenti citati li ritroviamo nella vita di tutti i giorni. Speriamo pertanto di aprire un confronto alquanto oggettivo, razionale e costruttivo con tutti voi.

In una città moderna e sicura, fondata sul rispetto delle regole e su adeguate strategie per una mobilità sostenibile, parrebbe del tutto normale rivolgersi con gratitudine alle forze di polizia locale e municipale che, con il loro lavoro, contribuiscono a dare un’immagine quantomeno esemplare del territorio urbano. Vale per le città moderne, l’ho già detto, ma non per Palermo.
A Palermo, tutto è molto meno gratificante e, non sarò la sola a dirlo, molto meno “moderno”.
Gli sforzi di chi come noi opera per strada, dall’1 gennaio al 31 dicembre, dal lunedì alla domenica, di giorno e di notte, sotto l’acqua o sotto il sole, per ore in piedi allo smog degli incroci o a rischio della vita su una moto di servizio, non sono quasi mai apprezzati dalla cittadinanza. Con l’aggravante che, a sentir parlare la gente, si percepisca come i nostri concittadini riescano ad indignarsi per il nostro operato di forza dell’ordine con la stessa intensità e la stessa rabbia con cui si indignano per un atto scellerato commesso da uMobilita Palermo › Modifica — WordPressn delinquente. Eppure non siamo la stessa cosa, non lo siamo affatto. Come spiegarsi allora un tale paradosso?

Non è certo una questione di sconsideratezza, ma di costume. Affiancare il bene al male, porre tutti sullo stesso piano, mettere assieme persone, fatti e circostanze, permette facilmente di esprimere giudizi (tanto più generali quanto più superficiali), cosa che il palermitano adora fare. Alla fine, egli resterà il più bravo di tutti, mentre gli altri, attorno a lui, dei veri e propri incapaci su cui scatenare rabbia ed indignazione.

Già, il palermitano è fatto così: magari nella vita è agente di commercio, o geologo, o camionista, o tabaccaio, ma al “carnezziere” (come lo si chiama qui) deve sempre dire come si fa a tagliare la carne, al pescivendolo come si fa a riconoscere il pesce fresco, allo chef come si fa a preparare la pasta alla norma, allo sportellista delle poste come si fa a far scorrere più velocemente la fila e a noi agenti municipali, bèh a noi, deve dire come si fa a dirigere il traffico, a fare le multe, a rilevare gli incidenti stradali…

Con questo non voglio dire che sia contraria ai giudizi, tutt’altro: è dalla libertà di valutare che si può distinguere una democrazia da una dittatura. Ben vengano le opinioni della gente. Ma che esse siano tanto più oneste quanto più propositive. Che il nostro ruolo di garanti del rispetto delle regole sia contraffatto o stigmatizzato dall’opinione pubblica, non ci rende davvero giustizia, soprattutto quando si pensi che noi svolgiamo un mestiere difficile in una città difficile; è fin troppo semplicistico vituperare il nostro operato senza mai tenere conto del caos dovuto all’assenza di un piano traffico urbano, di adeguate risorse umane per i servizi di polizia stradale, di tecnologie.

Io ho le mie convinzioni, la prima delle quali è che questa città abbia bisogno di una polizia municipale forte. Ne sono convinta poiché una polizia municipale forte è una polizia municipale rispettata ed ascoltata, che si adopera per fare del rispetto delle regole un dogma per la popolazione e una garanzia per la gente onesta. Ma per riuscire in questo progetto c’è bisogno di una risposta altrettanto forte, che veda nel restaurare l’autorità del personale operante per strada l’unica soluzione possibile da dare a questa città. L’idea ormai radicata che di vigili a Palermo non se ne vedano, non fa che sminuire il nostro ruolo e consolidare il malcostume. Per tale motivo c’è bisogno di riaffermare il principio di autorità, rafforzando con uomini e mezzi i servizi operativi esterni.

L’altra mia convinzione è che le persone per bene ci vogliano vedere per strada. La nostra storia, il nostro ruolo di prossimità, sono un chiaro esempio del dialogo sempre crescente tra noi e i cittadini. Basta solo chiedersi, quanti ogni giorno hanno a che fare con la finanza, o con i carabinieri, o con la polizia di stato e quanti invece con noi “odiati” vigili? Sempre pronti ad accogliere ogni disappunto, ogni rimostranza, ogni segnalazione: buche per strada, tombini scoperchiati, scarichi abusivi, alberi abbattuti, passi carrabili ostruiti, posti “H” occupati, soste irregolari, sinistri stradali, scioperi, manifestazioni, deviazioni del traffico, chiusura delle strade per lavori, cambiamento di sensi di marcia, smarrimento di un cane, informazioni su dove è la “via tot”, qualunque cosa, ma proprio qualunque cosa avvenga sulla sede stradale non fa che consolidare la stretta relazione che la cittadinanza ha con la polizia municipale. Questo semplicemente perché le altre forze dell’ordine hanno compiti diversi dai nostri. E’ un dato di fatto.

Conosciamo bene come la mancanza di una legge regionale sulla polizia locale il Sicilia ci porti ad essere ancora molto indietro rispetto ad altre città del nord, Milano in testa. Se il problema è istituzionale allora c’è bisogno che anche la risposta sia istituzionale. Tuttavia, nell’attesa che per noi le cose migliorino, ci basterebbe che i palermitani cominciassero a guardare con un po’ più simpatia questa nostra divisa, istaurando un dialogo fondato sul rispetto reciproco. Per noi dovrebbe essere un po’ più facile, il rispetto per il cittadino ha un nome, si chiama deontologia e fa parte della nostra professione. Per il palermitano invece…

Ci piacerebbe che non si esprimessero giudizi affrettati sul nostro operato, senza mai tenere conto delle difficoltà della nostra missione, perché altrimenti sembrerebbe che il “perfetto cittadino palermitano” voglia solo il nostro sangue. E questo non è affatto giusto. Lavorare quotidianamente con nemmeno 10 pattuglie per strada in una città di quasi un milione di abitanti (la quinta d’Italia) non è un’impresa facile. A chi ci accusa di fare poche multe, vorrei solo ricordare che a Palermo il rapporto tra il numero di strade e il numero di vigili presenti per strada è di 1:300, cioè a dire un vigile ogni 300 vie, davvero un’area troppo vasta perché si possa pretendere da noi di stabilire l’ordine elvetico ovunque.

Chi ci accusa invece di negligenza nei confronti di chi, senza casco sfreccia sul motorino, mentre noi restiamo all’incrocio, sappia che contestare l’art. 171 del codice della strada “guida senza casco”, richiede del tempo, per la redazione dei verbali, l’attesa della ditta di turno per il fermo amministrativo e l’apposizione dei sigilli e non è detto che l’agente operante intento a dirigere il traffico (cosa che richiede massima attenzione per evitare sinistri stradali), possa lasciare l’incrocio, col caos che questo determinerebbe, per contestare un’infrazione. Siamo degli esseri umani anche noi e possiamo fare solo una cosa alla volta. Se comunque può essere di consolazione (e per me lo è molto), chi va in moto senza casco ha l’abitudine di farlo, quindi prima o poi la multa per il 171 gliela facciamo. Così come per le soste irregolari. E’ solo una questione di tempo.

Spererei comunque che la gente che si indigna oltremodo per la troppa gente che va in giro senza casco col motorino, facesse uso della cintura di sicurezza quando cammina in auto, perché fin troppo spesso ci capita di sentire la frase: “Ma con tutta la gente che cammina senza casco lei multa proprio me perché sono senza cintura?”. Così come fin troppo spesso ci sentiamo dire: “ma con tutta la gente che posteggia sul marciapiede lei multa proprio me che ho la macchina a vertice d’incrocio?”. Una osservazione analoga potrebbe essere: “ma con tutta la gente che rapina le banche, lei arresta proprio me che ho rubato l’incasso al supermercato?”. Sonia Pecorella

 

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25 Thoughts to “Vivere Palermo: la parola ad un vigile urbano”

  1. Ringraziamo la sig.a Sonia per la risposta, noi come mobilitapalermo siamo sempre a favore dell’operato dei vigili urbani e natruralmente non siamo così miopi da non capire le obiettive difficoltà che si incontrano per strada, cosa che abbiamo notato nella nostra ultima iniziativa in corso Finocchiaro Aprile. Anche per questo motivo vorremmo incontrare una rappresentaza della dirigenza della polizia municipale per proporre alcune idee.

  2. antony977

    Durante le nostre iniziative, avevamo riscontrato le difficoltà specialmente nei weekend, che affronta la Polizia Municipale ovvero le pochissime pattuglie in giro.Va a loro il nostro plauso per i significativi interventi su alcune strade segnalate da noi e da molti che ci seguono (vedi interventi su piste ciclabili per esempio).
    Ben venga un incontro fra MobilitaPalermo e il comando VV.UU., cosa che era già in cantiere

  3. freddie80

    Benvenuta Sig.ra Pecorella, apprezzo molto il suo intervento. Spero questo non sia il primo e l’ultimo, questo tipo di confronto non può essere che costruttivo sia per gli utenti di Mobilità Palermo che per i VV.UU

  4. Guida alla Palermitana – ( ricetta )

    -Tagliare la strada – per passare prima dell’altro.
    – Giallo al semaforo? – accelero.
    – Corsia preferenziale – è opportunità per passare prima.
    – Vedo un vigile? faccio il bravo e vado piano e metto la cintura, poi la tolgo.
    – Segnalatori di direzione ( frecce) – le lasciamo agli indiani.
    – Se il tipo davanti a me con l’auto rallenta, io di botto lo scanzo sterzando giro e lo supero e me ne frego di chi c è dietro di me.

    APRIAMO IN CAPITOLO DOPPIA FILA – A VOLTE TRIPLA
    – Corso Calatafimi – Banche – tabaccai – negozi di abbigliamento – panificio –
    sono tutti luoghi dove parcheggiare in doppia fila –
    Corso calatafimi – 2 file parcheggiate x senso di marcia = 4 file di auto parcheggiate.
    Il resto se resta spazio è per le auto passanti.

    – Corso albero amedeo – giungla – tutti in direzione piazza indipendenza.-
    Ma alla fine della strada di botto devono girare verso corso vittorio emanuele.

    to be continued……..

    w Palermo europea –
    abbasso Palermo merda.

  5. Dimenticavo –
    C ‘ è un nuovo semaforo – bellissimo incrocio corso calatafimi via paruta.
    C è solo da segnalare un piccolo dettaglio.
    E’ spento.

    gigi

  6. auri

    Ciao ragazzi, sono un nuovo utente registrato. E’ da un pò che vi seguo con passione e, perchè no, anche ammirazione; faccio un encomio al vostro operato e spero di rendermi utile per quanto mi è possibile.
    Vorrei rispondere alla mail del vigile Sonia raccontando un episodio:
    questa estate a Mondello i bagnanti hanno effettuato un arresto civile (previsto dal nostro codice penale) nei confronti di un ragazzo colto in flagranza di reato; è stata chiamata la Polizia Municipale per formalizzare l’arresto, poiché è organo di Polizia Giudiziaria all’interno del comune in cui opera (come la Polizia di Stato, i Carabinieri, etc.). Bene, gli agenti di Polizia Municipale intervenuti, che potevano formalizzare tranquillamente l’arresto, hanno ritenuto opportuno chiamare a loro volta la Polizia di Stato. Questo semplicemente perché i vigili non sanno quali sono le loro competenze e quali sono i loro limiti.
    Con questo racconto intendo rappresentare che i Vigili Urbani quando devono fare qualcosa che sia diverso dal consueto, non sono in grado di prendere iniziative, tranne che non arrivi un ordine specifico dall’alto.
    Ritengo, inoltre, che sarebbe opportuno, in una città difficile come Palermo, avere dei Vigili più preparati riguardo ai loro compiti, possibilmente rimpiazzando coloro che attualmente fanno di tutto per imboscarsi negli uffici.
    Un abbraccio a tutti ed a presto!

  7. Chiediamo agli utenti di raccogliere delle idee da proporre al comando dei vigili urbani, naturalmente senza effettuare voli pindarici ma restando con i piedi per terra. Abbiamo già in mente delle proposte ma vorremmo poter portare la voce della Palermo legale.

  8. @ Auri:

    Benvenuto tra noi. Purtroppo la “preparazione” didattica riguarda tantissimi altri campi della nostra società e delle nostre amministrazioni.
    E’ pur vero che un vigile urbano, avendo a che fare continuamente con la gente, debba sapere sicuramente qual’è il perimetro esatto delle sue azioni.
    Su questo però non mi sento di dare ESCLUSIVAMENTE la colpa ai singoli impiegati, perchè possibilmente molti di loro vengono mandati in avanscoperta per compiere molteplici impieghi, anche quelli non consoni alla loro attività.
    Così come dipende da disposizioni superiori il fatto che ci siano DUE pattuglie disponibili per una città di 800.000 abitanti.

    Questo sta a significare che il pesce fa puzza dalla testa.

    Detto questo, mettiamoci nei panni anche dei cittadini che, nel caos più totale, vedono certi impiegati “immobili” (così come è capitato di vedere) e vanno su tutte le furie.
    Quasi nessuno è a conoscenza di quali procedure o disposizioni ci siano dietro una multa, un “fermo stradale” o chissà cos’altro, però credo che l’intervento repressivo stia alla base di tutto.

    Sembra quasi una guerra tra poveri, tra i cittadini e gli impiegati della Municipale, mentre chi dispone il tutto non fa altro che ridurre mezzi e forza per le strade.

    Ci saranno sicuramente problemi economici di fondo, ma occorre senza dubbio cercare vie alternative. Non può essere una scusante.
    La cosa grave è che non sia stato fatto niente fino a ora.

  9. Io non amo i luoghi comuni e le frasi fatte,
    ma devo dire che hai proprio ragione.

    Il pesce puzza sempre – sempre – dalla testa.

    e in certi casi, il tanfo è insopportabile.

  10. Jimmy Reptile

    Si parlava qualche post fa di proposte concrete:

    1) so per certo che fino a due anni fa il reparto verbali della PolMunic era sprovvisto di adeguati spazi per l’archivio, risorse umane gravemente insufficienti, computer e altri supporti informatici o assenti o malfunzionanti.Credo che questo reparto dovrebbe essere tenuto maggiormente in considerazione visto che è assolutamente indispensabile per il buon funzionamento della Polizia Municipale (il motivo della frequenza con cui le multe vengono notificate male o non vengono notificate causandone l’annullabilità è proprio nello stato di semi-abbandono in cui versa il servizio)
    2) assunzioni di ausiliari (come quelli dell’amat) con il solo scopo della lotta alla sosta irregolare (in doppia fila, divieto di sosta ecc), il salario di questi sarebbe pagato con una percentuale delle multe da loro elevate (e poi effettivamente incassate)
    3) aumento del numero di carroattrezzi e uffici mobili (non solo per l’infortunistica), anche questi, come nel caso degli ausiliari, si finanzierebbero da soli grazie all’aumento della possibilità di elevare multe effetto di una maggiore presenza sul territorio

  11. freddie80

    @Paco
    Riguardo le proposte da proporre al comando dei vigili urbani, vedo bene la proposta dell’utente marcozs, cioè bloccare con le ganasce le auto che violano il codice della strada anzichè servirsi dell’auto gru. Le auto rimarrebbero bloccate sul posto e liberato solo dopo aver pagato la multa. La vista dell’auto bloccata con le ganasce sarebbe anche un deterrente verso tutti gli altri automobilisti.

  12. fatamorgana

    d’accordissimo con le ganasce fisiche alle ruote,
    prima paghi la multa e prima te le levano e prima ti riprendi l’auto,
    dopo la prima settimana, il tempo di spargere la voce, vorrei vedere se non cambiano i comportamenti dei palermitani strafottenti.
    Questa è una proposta concreta che tra l’altro fa entrare una bella somma di denaro immediatamente nelle tasche della polizia municipale, …altro che notificare cartelle esattoriali in tempi biblici……
    Spero che la sensibile e gentile Sig.ra Pecorella (che ringrazio a titolo di cittadino per l’articolo) possa attivarsi per portare questa proposta delle “ganasce fisiche” nelle stanze dei dirigenti amministrativi e del comandante della polizia municipale di palermo.

    Successivamente sarebbe gradito un feedback sulla proposta resentata, proprio in questo comodo e stimolante blog.
    Un blog come quello di MOBILITA PALERMO dovrebbe essere letto quotidianamente da tutti gli operatori istituzionali (dagli assessori ai dirigenti ai funzionari ai tecnici) del comune di palermo.
    Perchè potrebbe diventare, e lo sta diventando mentre noi scriviamo e leggiamo, un efficacissimo ed utile strumento di confronto civile e di costruzione di interventi operativi per migliorare la mobilità urbana della città e contemporaneamente per aumentare di livello la civiltà del cittadino/a palermitano/a alla guida di una 4 o 2 ruote.

  13. davix

    @ fatamorgana

    Hai perfettamente ragione, uno degli aspetti piu’ rilevanti di una corretta pianificazione strategica che non miri solo al miglioramento della viabilità cittadina, ma che riguardi soprattutto la rigenerazione urbana, è la partecipazione e l’informazione dei cittadini…..questo sito potrebbe essere molto utile da questo punto di vista……ma forse è difficile farlo comprendere alle nostre istituzioni

  14. urbancoltello

    ogni testa è tribunale

  15. The.Byfolk

    1° cosa da attuare: reale e concreta gestione del sito web e soprattutto della posta elettronica.
    2° cosa da attuare: tolleranza zero, ma stabilendo una priorità. Intendo dire che se una pattuglia, in un dato luogo in 2 ore di tempo riesce ad elevare 50 multe, quando rimangono impunite altre 200 infrazioni, dovrebbe limitarsi a rilevare quelle piu gravi. Io invece sono stato multato mentre attraversavo con il rosso sulle strisce da una pattuglia che fino ad un momento prima aveva fatto “la scanna” di 50ini senza casco, ma poi se n’è fatti sfuggire altri 50.

  16. ciuffo

    Quella di elargire un compenso in percentuale sul numero di contravvenzioni elevate da parte deigli ausiliari del traffico mi sembra una medaglia dalla doppia faccia: saremmo sicuri che siano multe vere?

    Per le ganasce fisiche sono conocorde ma anche li sono sicuro che durerebbero da natale a s. stefano perchè il giudice di pace di turno trovera non solo quale cavillo per l’annulabilità del processo.

  17. urbancoltello

    cachiii”’!

  18. tixxi

    Aggiungo: c’è chi lavora seriamente e chi non ha voglila di lavorare, chi vorrebbe lavorare seriamente ma non glielo permetteno per non farsi notare, insomma come tutti gli ambienti, come ad esempio gli Lsu che si occupano della pulizia della strada, “se capita” di vederli (perchè a quanto ho sentito puliscono le ville degli assessori e via dicendo) ti accorgi che uno lavora e 7 parlano, fumano, e si prendono il sole….purtroppo è una città allo sbando, ci si deve rassegnare? io dico di no, mai rassegnarsi, però bisogna che ci impegniamo tutti, è sempre stato così? nel mio vocabolario la parola sempre non esiste, spero anche nel vostro.

    Non esistono razze superiori tra gli esseri umani, se in altre città non hanno questi problemi, significa che anche noi possiamo risolverli.

  19. Jimmy Reptile

    @ ciuffo:
    Per quanto riguarda la percentuale sulle multe ho aggiunto su quelleeffettivamente incassate, se sono state incassate evidentemente sono vere nessuno pagherebbe una multa manifestamente falsa e per farle annullare dal giudice di pace basta poco, pochissimo; di conseguenza così facendo il rischio di ausiliari che scrivono false multe per aumentare la loro provvigione mi sembra quasi nullo

  20. danilo71

    gli Lsu lavorano?

  21. giorgiosky10

    io sapevo che si chiamassero lsi…lavoratori socialmente inutili

  22. panormus79

    Gli LSU sono il vero cancro di Palermo e intanto il nostro amato sindaco sta lottando per stabilizzarne atri 3.000.
    Viva Palermo e Santa Rosalia!!!

  23. huge

    Più che altro io mi chiedo se più che di una razza inferiore, gli individui che osserviamo quotidianamente non siano invece rappresentanti di un ramo del tutto a se stante della catena evolutiva. Prima c’era l’Homo Neanderthalensis, da cui discese l’Homo Sapiens e parallelamente (anche se all’università non l’insegnano) l’Homo Panormitanus. Sappiamo bene che la teoria evoluzionistica di Darwin prevede la selezione naturale, e quale posto migliore di qui, dove la selezione avviene per strada ogni giorno?! Solo i più forti sopravviveranno (ma non è detto che siano i più intelligenti)! 😀

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