L’alta moda del lusso sbarca in città – GUCCI e PRADA a Palermo

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E’ di questi ultimi giorni la notizia che si sta diffondendo tra i più grandi commercianti di Palermo. Due tra le più importanti "Maison Del Lusso" italiane hanno scelto di aprire il loro prossimo monomarca proprio nel capoluogo siciliano. 

Le informazioni, non ancora rese ufficiali, provengono proprio dagli ex dipendenti di quello che è stato il tempio del lusso palermitano, lo storico negozio HUGONY di via Ruggero Settimo. Dopo tantissimi anni di attività infatti, il negozio chiude i battenti per lasciar posto al nuovo store di GUCCI. Le precedenti volumetrie verranno riproposte con due interi piani di esposizione interamente ristrutturati. Ad aprile, auspicando che i lavori partano rapidamente, dovremmo assistere l’inaugurazione che rappresenterà una straordinaria svolta nell’immagine del "Salotto di Città".

La seconda notizia, riguarda l’apertura di un altro prestigiosissimo store a pochi metri dal primo. La location scelta, in questo caso, è l’edificio che si trova ad angolo tra la via Libertà e Piazza Castelnuovo. Con tutta probabilità si tratta proprio dell’ex Napoleon (trasformatosi poi in Benetton dopo la bancarotta della proprietaria famiglia Spatafora). Anche in questo caso verrà realizzato uno store su due piani, questa volta aperto dalla maison PRADA. Vien da se che la presigiosità della piazza e della città tutta ne riceveranno enormi benefici. Non abbiamo ancora informazioni sulla tempistica, continueremo ad informarci costantemente per riuscire ad anticipare qualcosa anche su questa inaugurazione. 

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19 Thoughts to “L’alta moda del lusso sbarca in città – GUCCI e PRADA a Palermo”

  1. giovannimi76

    Mi permetto di gioire nell’apprendere notizie come quelle relative all’apertur di due importanti griffe in citta’..e di ritenerlo un fatto piu’ che positivo e incoraggiante in tempi critici come quelli attuali..Pero’ mi permetto altresi’ di dissentire dalla tua affermazione che cioe’ l’apertura degli store di Gucci e Prada possano costituire “una straordinaria svolta nell’immagine del Salotto di Citta'”…Beh io non vedo come per due negozi seppur importanti come questi si possa avere una svolta..svolta che si avra’ solo quando si terra’ uno standard di pulizia apprezzabile, quando si ripuliranno le statue e i monumenti vandalizzati di piazza Castelnuovo, quando si proibira’ alle auto di salire sopra i nuovi marciapiedi, magari quando si allargheranno gli stessi marciapiedi e si ripavimentera’ e chiudera’ al traffico via Ruggero Settimo..Allora si potremmo tutti d’accordo parlare di svolta..ma cosi’…l’apertura di questi stores prestigioso, ancor prima di un fatto indubbiamente positivo rimarra’ solo l’ennesimo specchietto per le allodole..in cui le allodole sono coloro che credono che basti un negozio figo per rendere Palermo una citta’ figa..anzi cool….:(

  2. beh io penso che gli imprenditori stiano facendo la loro parte…è il comune che non vuole fare la sua. E’ ovvio che se i commercianti capissero i vantaggi della pedonalizzazione tutto il discorso cambierebbe, ma figurati se il nostro sindaco ha l’interesse e soprattutto il coraggio di mettersi contro di loro. Da questa amministrazione io non mi aspetto e non mi sono mai aspettato nulla…in questa città bisognerebbe fare un comitato per ogni cosa che non va e andare a rompere le scatole dalla mattina alla sera. Ma sto punto che pagassero i cittadini anzichè venire pagati loro per non fare nulla! Se non altro è stato richiesto un tavolo da parte di due consiglieri per discutere il tema della pedonalizzazione delle piazze palermitane come si può leggere qui http://spaziopubblicopalermo.splinder.com/

  3. Lele

    sono d’accordo con argo. io penso che sia l’immagine della città o per meglio dire del salotto di Palermo e l’impulso economico dei brand, da la possibilità di far arrivare progetti o capital venture di altri importanti gruppi internazionali che seguiranno l’esempio. non ci sono solo affari. Dall’altra parte c’è il lato burrascoso, di come il comune non tiene pulita la piazza e tutta la città e come nn ci siano controlli per i vandali. Dobbiamo insistere su quest’ultimi punti base.

  4. forse è finita l’egemonia Giglio-Torregrossa? o forse i grandi marchi hanno capito che a Palermo, e in Sicilia, c’è un mercato pazzesco?

  5. danilo71

    semplicemente arriviamo con una trentina d’anni di ritardo, dove l’Europa è già. Così anche per i centri commerciali

  6. Daniele

    Una bella notizia, sia per l’immagine di Palermo, quinta città d’Italia, che per la positiva ricaduta sui posti di lavoro .. A questo punto, è ovvio che il comune dovrà attrezzarsi per dei controlli capillari nella zona .. soprattutto in Piazza Castelnuovo, lasciata in balia di orde di giovani e ragazzi che il sabato vanno li a bivaccare .. un’indecenza!
    A proposito, dei nuovi centri commerciali all’interno della nuova Feltrinelli non si sa ancora niente? anche in quel caso, mi pare si parlasse di grandi firme ..

  7. Argo

    In realtà non sono ancora riuscito a scoprire granchè.
    So solo che Informatica Commerciale era interessata ad aprire un nuovo punto vendita nel SuperCinema, ma la APPLE ha espressamente detto che preferisce il marciapiede ad i centri commerciali…
    Per quanto riguarda FORUM PALERMO, sono solo riuscito a scoprire che H&M sarebbe seriamente interessato ad aprire li il suo secondo punto vendita a Palermo (dopo quello di via Ruggero Settimo, al posto dell’edificio di sinistra momentaneamente occupato dalla rinascente.).

  8. giovannimi76

    Sono d’accordo con te, Blackmorpheus…il comune latita..pero’ vedi io mi aspetto il nulla non solo da questa ma anche dalle future amministrazioni palermitane, in cui cambieranno i nomi ma non i criteri di formazione….solo ed escluivamente logiche politiche…clientelari e quanto di piu’ basso e squallido possa esserci…Purtroppo non so’ se il Signore ci fara’ mai la grazia di avere mai un sindaco di fuori, con assessori di fuori…sul modello che sta’ seguendo Salemi con Sgarbi…Purtroppo con le nostre amministrazioni non cambiera’ nulla..Oggi giornata di consiglio provinciale via MAQUEDA era un tappeto di auto…in sosta , la dove la sosta non era consentita..perche’ i consiglieri provinciali non sono normali cittadini e non possono mica farsi cento metri a piedi…Stessa scena a Palazzo delle Aquile..dove ormai la fontana Pretoria manco si vede piu’ coperta da auto…Insomma con questa gente al governo..che non vuole rinunciare neppure a mezzo privilegio che possibilita’ abbiamo di assistere ad un reale cambiamento???

  9. IoGomesio

    VERGOGNA! a Palermo si pensa solo a chi può spendere (e vuole spendere per rassomigliare alle miriadi di pecore ingioiellate) o a chi, pur non potendolo fare, risparmia e travagghia com’un cuinnùtu pur di avere la borsetta o il casco griffati! Certo, come no, apriamo pure ERMENEGILDO ZEGNA o edifichiamo un centro commerciale tutto VERSACE, che sicuramente il salotto buono di Palermo ne ha bisogno.. Vergogna.. finchè ci saranno simili disuguaglianze potenziali, i ricchi saranno sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri ed entrambi non guarderanno in faccia a nessuno pur di superare CON TUTTI I MEZZI i propri pari.. ma come vi salta in mente che in un periodo di crisi come questo la cosa migliore da fare sia aprire un negozio GUCCI? veramente, mi ricorda il paggio di Maria Antonietta che dice “Regina, il popolo insorge perchè non ha il pane” e lei che gli risponde “beh, che mangino le brioches”

  10. IoGomesio non credi di stare un pò esagerando? In tutte le città d’Europa e d’Italia il centro storico è sempre stato dedicato a negozi di marca, non vedo come questo possa discriminare i palermitani “risparmiatori”. A parte il fatto che mica sei obbligato ad andare da Gucci per comprarti un vestito, io per primo non lo farei mai…è ovvio che quei negozi sono fatti per chi se li può permettere. Ma se domani aprisse un concessionario Ferrari in piazza Castelnuovo che fa ci sputeresti? Come tutte le cose, c’è chi se le può permettere e chi no, chi al centro storico non volesse andare da Gucci può sempre andare da Zara, Oviesse o che so io…io penso che le grandi marche siano un’ottima occasione per rilanciare seriamente il prestigio nel centro storico, e per spingere le amministrazioni ad averne più cura. Non me ne frega niente di risparmiare le putìe e vedere poi quel mondezzaio. Quindi non capisco il senso del tuo discorso, ci sono i negozi di lusso come ci sono anche i negozi alla portata di tutti, ognuno va dove gli va di andare alla fine…non è che le alternative non ci siano

  11. alex72

    L’apertura di negozi d’alta moda in città è sicuramente un segnale di grande attenzione da parte degli imprenditori verso una città che a poco a poco cerca di allinearsi alle grandi città italiane ed europee. Ma è vero anche che non saranno certo le aperture di questi centri commerciali a fare di Palermo una città “europea”. Spero che non siano semplicemente delle manovre commerciali per far arricchire un numero ristretto di persone, ma strategie a più largo raggio, importanti per lo sviluppo sociale ed economico della nostra città…

  12. @alex72

    Ma assolutamente no…possono essere solo la scusa per estendere il recupero del centro storico. Perchè a distanza di un passo…appena finisce via Libertà e inizia via Ruggero Settimo bisogna vedere lo schifo? Io penso che se vengono assegnate marche di prestigio in determinate zone della città, gli imprenditori stessi hanno per primi interesse a curare l’immagine di quelle zone e fare pressioni sul comune perchè vengano curate a dovere. Ad esempio…creando una viabilità alternativa, magari devidando il traffico in via Roma (sto sparando la prima che mi è venuta in testa) per tutta la lunghezza di via Ruggero Settimo, si potrebbe benissimo pedonalizzare quest’ultimo sino all’incrocio con via Mariano Stabile ad esempio. Insomma, si possono cominciare a trovare soluzioni per valorizzare quantomeno quel tratto di centro storico che ormai è diventato un vero schifo, tra traffico e immondizia.

  13. Roberto1

    IoGomesio, l’arrivo di grandi marchi internazionali in città o l’apertura dei centri commerciali non serve solo a chi può spendere! Oltre a dare l’impulso per riqualificare e risistemare varie zone, chi credi che andrà a lavorare in questi punti vendita? I vari commessi, guardiani, macellai, panettieri, ecc… saranno ragazzi che oggi non hanno un lavoro e che magari in futuro potranno anch’essi spendere.

  14. Argo

    Quoto a pieno Blackmorpheus e come lui mi permetto di dissentire da IoGomesio che tanto fa finta di vedere come i negozi di una certa tipologia contribuiscano pienamente nel rilancio di una determinata zona.
    (Basti guardare il palesissimo esempio di via Roma che in questi ultimissimi anni ha cambiato radicalmente il suo volto commerciale.)

  15. IoGomesio

    quello che voglio dire io è che secondo il mio personalissimo punto di vista in momenti come questi di dovrebbero spendere energie ed ingegni per l’altra faccia del discorso, ossia per riempire le tasche dei palermitani (E degli italiani in generale) i quali -se materialmente impossibilitati a comprare (e non comprare, come dicevo io, una volta all’anno il bene di lusso che costa 900 euro, ma essere sicuri di poter acquistare di tutto e di più, pur sempre nei limiti, in modo tale da far girare veramente TUTTA l’economia)- faticheranno comunque ad arricchire la città; perchè se io vado da Gucci oggi, io palermitano medio con uno stipendio dagli zeri limitati, domani non ci posso andare di nuovo, e nella maggior parte dei casi non posso andare forse nemmeno da Auchan, mentre al massimo andrò a Ballarò ma girandomi tutte le bancarelle per scovare i prezzi più bassi. Ovviamente le imprese non c’entrano niente in tutto questo, la loro è la logica del profitto, non spetta a loro (nella mentalità che ancora vige in Sicilia e forse in Italia, ma non ci giurerei) creare posti di lavoro, anche se questi potrebbero far crescere le aziende in maniera impressionante per ovvi motivi.
    E parlando del discorso della grande firma che porta decoro nella zona del negozio (e dei negozi ipotetici) comunque, cari ragazzi, non siate ingenui: le lucine e i fiorellini nel periodo natalizio li ho visti in via Libertà, ma 50 metri dopo, in via Gaetano Daita, ho visto pure i CUMULI di munnizza.

  16. Argo

    Sempre in tema di ristrutturazioni e grandi rifacimenti, vi segnalo che i gioiellieri Matranga stanno riqualificando la loro storica sede di via Ruggero Settimo.
    Un altro passo da parte degli imprenditori verso il miglioramento dell’immagine della nostra città…

  17. Argo

    Ragazzi, vi comunico che (come forse avete già avuto modo di notare), Gucci ha rinunciato all’apertura del suo nuovo store in via R. Settimo. La notizia è stata successivamente confermata dal montaggio dell’impalcatura Max&Co. proprio davanti al futuro negozio. Scelta davvero bizzarra, data la presenza dello stesso negozio proprio un paio di vetrine più avanti…

  18. marcone83

    si infatti!!! oggi passando e spassando ho notato questa cosa… ma perchè?!?!?!?!??!

  19. rainon69

    siamo contenti che finalmente le Grandi Firme monomarche sbarcano a Palermo, ma siamo sicuri che la ns. città sia a così alto tenore commerciale???? maah…… e cmq finalmente lo storico angolo Libertà/Politeama, sede della storica casa calzaturiera Spatafora (negozio di lusso Napoleon) tornerà a vivere dopo la chiusura della stessa prima e di Benetton dopo. Sono cominciati da pochi giorni i lavori di ristrutturazione della maison PRADA per il proprio store monomarca. per quanto riguarda GUCCI ancora non se ne sa nulla, al posto della storica profumeria HUGONY in via Ruggero Settimo, c’è MAX &Co. già da qualche anno..

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