Piste ciclabili: il dissuasore che intralcia i ciclisti

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Il tgs ha dedicato un servizio alle piste ciclabili, evidenziando come i nuovi dissuasori piazzati all’inizio dei vari "tronchi" di pista
rendano il percorso tortuoso e rallentino di molto il ciclista. Interpellato in merito, l’assessore comunale ai lavori pubblici Patrizio Lodato
ha detto di aver già ricevuto qeusta segnalazione e che incontrerà in settimana l’ingegnere e l’impresa per trovare una soluzione alternativa.
A proposito dell’invasione da parte delle auto sulla pista, lo stesso assessore ha promesso di sollecitare il comandante della polizia
municipale ad un maggior controllo
"affinchè i miei concittadini imparino che sulla pista ciclabile non si parcheggia e che si può trovare
posteggio anche in altre zone, non per forza sotto casa".

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39 Thoughts to “Piste ciclabili: il dissuasore che intralcia i ciclisti”

  1. panormus79

    Per una volta voglio essere fiducioso e credere alle parole del comandante dei vigili. Comunque non vedo cosa ci sia di così fastidioso a rallentare per entrare /uscire da una pista ciclabile,anzi mi sembra una buona cosa per impedire i motociclisti ad utilizzare le piste ciclabili

  2. freddie80

    Utilizzando la pista ogni giorno credo di poterti dare una risposta precisa; senza quei dissuasori puoi passare a tutta velocità da “un tronco
    ” all’altro della pista senza toccare minimamente i freni. Questo ti consente di essere 10 volte più veloce delle auto, soprattutto nella trafficatissima via Francesco Crispi.
    Per colpa di quei dissuasori invece, ogni volta sei costretto a ridurre la velocità fino zero, mettere il piede a terra, fare la gincana tra i dissuasori e ripartire; così facendo si perde tutto il vantaggio del percorso riservato e veloce. Per di più farmandoti e ripartendo ogni 100 mt fai molta più fatica.

  3. Beh, bisogna pur dire che la pista ciclabile non è fatta per correre ma per passeggiare, quindi, nonostante siano di intralcio alla marcia, preferisco che i dissuasori rimangano lì dove sono pur di impedire via libera agli incivili.
    E’ poi ovvio che in Danimarca non li avrebbero nemmeno progettati perchè la gente rispetta le regole…qui invece siamo in piena fase di educazione civica.

  4. huge

    Ma credete davvero che la presenza dei dissuasori a inizio pista possa impedire il passaggio dei motori? Guardate la foto. Solo due metri più in là c’è uno scivolo, secondo voi quanto ci mette un motore a salire sulla pista da lì? E in realtà, per un motore, sarebbe semplice anche salire direttamente dal gradino.
    Quindi se lo scopo era quello di bloccare i motori, sono del tutto inutili, ottenendo l’unico risultato di creare disagio a chi invece sulla pista ha diritto a starci.

  5. huge

    Poi, se proprio dobbiamo dirla tutta, quei dissusori fanno davvero cac…!
    Roba del genere non si usa più da vent’anni! Sono esteticamente orribili, oltre a non assicurare una barriera continua lungo la pista, quindi dal punto di vista funzionale, meno che mediocri.

  6. IoGomesio

    a chi dice che sulle piste ciclabili non si dovrebbe correre ma passeggiare consiglierei un giretto per alcune capitali d’europa (ad esempio Amsterdam). frasi del genere scaturiscono da un’imperfetta comprensione di un assunto basilare, ossia che quelle strisce sono ESCLUSIVAMENTE territorio dei “folli su due ruote”, ossia dei ciclisti. in quelle brevi aree essi devono muoversi come diavolo pare loro, alla velocità che scelgono, visto che comunque non è previsto (tranne in pochissimi tratti) l’incontro con altri mezzi o pedoni

  7. piero82

    bhe se dobbiamo fare polemica anche sull’estetica dei dissuasori,allora inutile discutere ancora di pista ciclabile! prima ci lamentiamo che non esistevano le piste ciclabili(adesso ci sono)e che facciamo? guardiamo i dissuasori se sono belli o meno?
    le piste adesso ci sono(benissimo) ed il problema dei motori non si pone,cioè si potrebbe tranquillamente risolvere..basta che la polizia municipale o con agenti o anche con telecamere piazzate in direzione delle piste ciclabili,multino tutti colore che ci passano sopra.
    e non diciamo che è la mentalità del palermitano,perche se cammino sopra la pista con il motore(e mi becco il primo grosso verbale)posso anche ritentarci..ma al secondo verbale,la prossima volta non ci prendo piu.

  8. huge

    Ma non è polemica, quella sull’estetica è solo una battuta!
    Non mi dirai mica che ti piacciono? 😀

  9. freddie80

    Vi ricordate del dissuasore rimosso da via Francesco Crispi n 119? ho letto su Palermo ciclabile che è stato rimesso al suo posto da un paio di giorni, e che è stato probabilmente rimosso dai residenti contrari ad avere la pista sotto casa.

  10. Federico II

    Loro non vogliono la pista cilabile sotto casa? E io non voglio gente come loro nella mia città. Ma che volete? Dobbiamo saperci adattare a tutto.

  11. panormus79

    Non è un problema di estetica ma di praticità. le piste ciclabili le ho utilizzate fino ai primi di ottobre(prima che mettessero i dissuasori) ed erano perfette, ora che hanno fatto questi lavori non saprei che dire, mi fido di chi li usa quotidianamente.Una cosa posso assicurarla, con tutti i dissuasori le piste ciclabili di Palermo sono molto più belli di quelle di tante altre città italiane ed Europee.Questo fine settimana sono stato a Colonia e li tranne che lungo il Reno per resto le piste sono disegnate sull’asfalto.

  12. piero82

    ma no figurati,quale polemica:D
    no,a dire la verità non mi piacciono,fossi stato io a deidere..avrei optato per altri generi di dissuasori..però alla fine va bene lo stesso(andavano messi perche purtroppo la gente non vuol capire che servono per le bici)!
    meglio di niente dai,sicuramente come dice PANORMUS79,complessivamente le nostre piste(con tutti i dissuasori)sono piu belli di quelle di altre città

  13. MAQVEDA

    Comunque non è vero che si è obbligati a fermarsi, poggiare i piedi a terra e fare la gimcana tra i paletti. Questo denota poca agilità da parte vostra;) Io ho sperimentato già le piste ciclabili in entrambe le condizioni, vi assicuro che sono riuscito perfettamente a passare senza fermarmi, sono stato costretto a rallentare di parecchio, ma si riesce tranquillamente a passare. Poi una volta saliti nuovamente sulla pista, riprendere velocità non è poi così complicato. A proposito. Non so se avete notato che nei tratti di strada che congiungono le parti della pista, è stata creata una striscia d’asfalto colorata ( al posto delle semplici strice bianche a ‘mo di striscia pedonale, che dopo poco erano già sbiadite), in modo che la pista non venga di fatto tagliata dalle carreggiate.

  14. Paco

    cmq in ogni caso bisogna rallentare per l’incrocio, non penso che i ciclisti taglino l’incrocio senza rallentare e controllare

  15. Daniele

    Si, hanno utilizzato il classico asfalto rosso, che di solito si utilizza quando le piste ciclabili sono disegnate direttamente sull’asfalto .. ora, secondo me, sono decisamente più belle …

  16. fabdel

    l’asfalto di quel colore è bello e rende le piste iprovisamnete + gradevoli. ha lo stesso colore di Ayers Rock, la montagna di arenaria rossa australiana, al tramonto http://www.princeton.edu/~astoler/album/aussy%202003%20-%20ayers%20rock%202.JPG

    perchè non ripristinano l’asfalto color rosa antico in v.ruggero settimo come fecero 3 o 4 anni fa?

  17. huge

    A parte i dissuasori 🙂 considero le piste molto belle. Tra l’altro sta effettivamente venendo fuori una rete piuttosto estesa e ben distribuita. È chiaro che adesso sta ai cittadini dargli l’importanza che meritano e mantenere alta l’attenzione affinché ogni abuso venga combattuto. Va da sé che se a utilizzarle saranno solo quattro gatti, cadranno presto in stato di abbandono. Se, al contrario, ne venisse fatto un uso via via crescente e sempre più massiccio, allora l’amministrazione sarebbe per forza di cosa costretta a vigilare.
    Sapete cosa proporrei, d’installare lungo le piste dei bei cartelli con il numero di telefono dei vigili urbani in cui si invitano i ciclisti a chiamare per segnalare ogni possibile abuso, dalle auto e i motorini indebitamente posteggiati ai commercianti che vi espongono la loro merce (vedi via Lincoln). Probabilmente nel 99% dei casi i vigili se ne fregheranno, ma se a chiamare sono in tanti, un intervento ogni tanto saranno pur costretti a farlo. Uno oggi, uno domani, magari alla fine si riesce a far entrare nella zucca della gente che le piste sono dette ciclabili non per un vezzo di qualcuno, ma perché dedicate a quello strano mezzo a due ruote che ogni tanto si vede in giro. 😀

  18. Paco

    secondo me adesso servirebbe istituire il sistema bikesharing in città

  19. Federico II

    Già, il bikesharing è usato in diverse città d’Italia, e non per niente male. Mi sembra che tra le grandi città lo stanno facendo a Bari e a Milano.

  20. MAQVEDA

    Carina l’idea del numero telefonico. Per il bikesharing in città sono daccordissimo. Cavolo ragazzi, viviamo in una città dove fa bel tempo praticamente 8 mesi l’anno, l’inverno non è particolarmente rigido ne tanto piovoso, la città è per la maggior parte pianeggiante, non presenta quindi percorsi particolarmente impegnativi, le distanze non sono eccessive, nel senso che anche se la città non è certo piccola, non è sicuramente Parigi o Roma, eppure nonostante in certi paesi europeri la bici sia una realtà consolidata, qui a Palermo, che si presta perfettamente alla cosa, stiamo ancora ancorati alle auto. Speriamo, speriamo in questo cambio di rotta. Alla fine, quelli che teniamo alla città non siamo certo pochi, forse più di quanti immaginiamo, ma non stando uniti, siamo tante voci isolate nel coro.

  21. MAQVEDA

    Immaginate poi che sarebbe carino poter mostrare ai turisti le bellezze della città in sella ad una bicicletta. Tutto sarebbe più fruibile, vicino, e non si sarebbe per forza costretti a far prendere loro i nostri (inefficienti) mezzi pubblici. Non potete voi del comitato avanzare a qualcuno questa proposta?

  22. freddie80

    Avrei un’ideuzza, non so se è facile o meno da attuare. Tutti questi dissuasori hanno un cartello con su scritto “Pista ciclabile percorso via messina marine – mondello”; dato che si trovano in una delle arterie più trafficate di Palermo, è fuori dubbio che siano ogni giorno sotto glo occhi di migliaia e migliaia di persone. Si potrebbe mettere della pubblicità varia al posto di quella scritta, e destinare i proventi alla manutenzione delle piste esistenti ed alla costruzione di nuove piste ciclabili…

  23. samir

    RAGAZZI MA CI AVETE PENSATO, che le piste ciclabili realizzate e in vista di ultimazione sono tutte in periferia??? non esiste un percorso che entri nel cuore della città!!! quindi è ovvio che saranno poco usate…
    come mai non ne sono state previste in centro residenziale e centro storico?
    é un peccato….
    cmq le piste cominciano ad essere gradevoli anche alla vista….ma ho trovate 2 grosse pecche…
    -in molti tratti i dissuasori laterali (quelli con la scritta)…..sono messi uno a 50 mt dall’altro!!!…..quindi non servono! devono essere messi a protezione della pista di seguito!
    – e poi avete fatto caso che non ci sono posteggi per biciclette!!!!…lungo la pista non c’è manco un posteggio coi ferri a terra per lasciare le bici….quindi se uno deve andare a comprare qualcosa dovrebbe entrare al negozio con tutta la bici , essendo la pista sprovvista di blocchi di ferro dove incatenarla!!!
    – il panellaro non smonta manco a cannonate!!! dalla pista non si muove..e già il tratto dove lavora questo è tutto scolorito…dal lapino…e dall’olio!!!

    DOBBIAMO PROMUOVERE E DIFENDERE LE PISTE!!!

  24. Paco

    per quanto riguarda percorsi in centro c’è quello via lincoln/foro italico/via crispi poi la pista montagne passa per una zona altamente residenziale

    nel centro storico non si potranno mai creare piste ciclabili a meno di una completa pedonalizzazione proprio perchè le strade sono troppo strette per convivere auto, pedoni e in alcuni casi corsie preferenziali

  25. giovannimi76

    Si creano inutili e sterili polemiche per la realizzazione delle piste ciclabili alla Favorita, figurarsi nell’eventualita’ di una loro realizzazione in centro storico…Certo diverso sarebbe se si desse attuazione al piu’ volte annunciato progetto di chiudere ai mezzi privati l’asse Statua- Liberta’- Stazione…A quel punto si potrebbero schiudere diverse opportunita’ per il transito delle bici anche in centro…Secondo me le piste ciclabili sono state comunque ben realizzate….Non ho colpe da fare al comune…se non quella di dimenticarsi come al solito delle piste e della loro vigilanza una volta finiti i lavori di realizzazione…Il comune dovrebbe intensificare i controlli, se non altro per difendere un investimento di denaro pubblico, di tutto rilievo, che rischia di fare come al solito male fine…

  26. Federico II

    Si, però non è che il comune può mettere un vigile ogni 50 metri per le piste ciclabili. Devono essere i palermitani a capire che le piste ciclabili sono un patrimonio e vanno rispettate. I primi a capirlo devono essere quelle teste di c…zzo che hannno tolto illegalmente i dissuasori. Se fossi nel comune chiderei i danni. Quelli, per quanto facciano cagare, sono pagati con i soldi del comune, cioè delle tasche dei palermitani.

  27. freddie80

    Noinel nostro piccolo non possiamo fare altro che chiamare l’autogru (0916954328) quando vediamo un’auto posteggiata sulla pista. Oggi ho fatto 2 chiamate per 2 auto in via Crispi.

  28. Federico II

    @Freddie80
    Certamente, questo possiamo fare. Il comune non ha tutti questi vigili da impiegare.

  29. giovannimi76

    So benissimo che non si possono piazzare vigili ogni 50 metri…Sinceramente poi coi vigili che ci ritroviamo anche se ci fossero non concluderebbero nulla…Ci vuole invece la video sorveglianza…Insisto sempre su sto punto ma e’ cosi’ ci vuole l’occhio elettronico contro cui nessuno puo’ farla franca..Ad esempio se ci fossero state le telecamere sulla pista…a quest’ora sapremmo chi e’ stato a togliere il dissuasore..e il comune avrebbe potuto inchiodarlo, facendogli pagare una bella multa e facendogli rimettere a posto il dissuasore…Bisogna videosorvegliare tutto, monumenti, strade piazze, corsie preferenziali..Solo cosi’ palermo potra’ essere difesa dai vandali e dagli incivili…

  30. IoGomesio

    per investire seriamente nel bikesharing ci vorrebbero ampi “parcheggi” per bici in tutto il centro storico (quelle cose tipo rastrelliere, non so se mi spiego), e purtroppo spesso gli spazi sono esigui.. e questo vale anche per le piste ciclabili, a meno che non si scelga di farle direttamente sulla carreggiata

  31. alex72

    Le piste ciclabili realizzate a Palermo e in via di completamento, sono il risultato, secondo la mia opinione, di una iniziativa da parte dell’amministrazione che vuole dare una risposta a tanti palermitani in tema di mobilità urbana. Purtroppo mi rendo conto anche che nella nostra città non esiste una vera esigenza, o per meglio dire una reale volontà, nel muoversi in bici. Palermo non ha una cultura in tal senso. Ma è vero anche che se non si promuovono iniziative di questo tipo, non si potrà mai diffondere tra i cittadini quel senso civico che invece esiste da moltissimi anni in altre realtà urbane. Quindi sarebbe ipotizzabile potenziare ulteriormente queste corsie preferenziali, non solo nelle periferie ma anche nel centro cittadino nei posti in cui ovviamente è possibile realizzarle tecnicamente, magari chiudendo alcune aree completamente al traffico automobilistico. La strada da percorrere comunque è ancora lunga…

  32. huge

    Alex, il tuo post mi ha fatto ripensare a una discussione avuta qualche giorno fa con un’amica. Lei non si diceva contraria alle piste ciclabili, ma era più che perplessa sulla loro reale utilità, sostenendo che a Palermo risulteranno del tutto inutili visto che quasi nessuno le utilizzarà e che, quindi, sarebbe stato molto meglio utilizzare i fondi per altro. Non le ho potuto che rispondere che se le piste non le fai, non ti puoi aspettare che la gente inizi ad andare in giro in bici. Che le abbiano fatte è assolutamente positivo. Sta a noi cittadini adesso dimostrarne l’utilità. A mio parere bisognerebbe iniziare una sorta di percorso educativo per il cittadino palermitano, mostrandogli che esistono le piste ciclabili (sono convinto che molti neanche lo sanno), e magari coinvolgendolo settimanalmente con una passegiata in bici come quelle organizzate da Palermo Ciclabile (sarebbe anche un modo per mantenere costante l’attenzione sulle piste). Insomma, per non farla troppo lunga, bisognerebbe pensare a tutta una serie di iniziative a cadenza regolare che portino costantemente all’attenzione della gente l’esistenza e l’utilità delle piste.

  33. samir

    ragazzi….sono daccordo….sulla videosorveglianza delle piste….perchè caspita sono soldi nostri e non può un pinco pallino smontare il dissuasore o posteggiare sopra la pista!!! almeno la videocamera lo inchioda!!

    poi vi racconto una chicca:…..ero in via marchese di roccaforte (direzione piazza don bosco)….e la corsia preferenziale era invasa da TUTTE, ripeto TUTTE le auto nessuna esclusa, sul marciapiedi c’erano 2 vigili in servizio che parlavano degli affari loro ( del tipo “che hai fatto ieri sera”…ecc..) e le macchine che sfrecciavano in corsia preferenziale e non muovevano un dito!!!!
    seconda chicca: 2 vigili entrano al bar New Paradise (io ero li)…..forse per l’arancina di santa lucia….dopo un pò..la vigilessa esce correndo col ricetrasmittente in mano dicendo…”COMANDI COMANDI….”…tutta affannata (con la faccia di una che ha il carbone bagnato)…ehehehehhe……il capo forse doveva dare delle direttive di lavoro e loro erano al bar a farsi gli affari loro in servizio…..eravamo morti dalle risate e la guardavamo che rispondeva al comando facendo finta che stava lavorando…….e lei in viso era “tramutata”.
    per concludere al bar davanti l’ entrata decine e decine di moto e auto erano incivilmente posteggiate sul marciapiedi!!!…e i vigili….niente!!!!!!….a mangiare arancine…e tutti i mezzi scorazzavano davanti a loro…

    mi chiedo…se Palermo cambierà mai…..

    siamo messi davvero male…..moooolto male….

  34. huge

    Quanto hai detto riprende esattamente quanto si diceva in altri post.
    I vigili prima di essere vigili sono anche loro cittadini di questa città e come per la stragrande maggioranza dei palermitani anche per loro è perfettamente normale posteggiare in seconda fila, usare le corsie preferenziali, invadere le piste ciclabili, ecc… sono certo che nella vita d’ogni giorno sono i primi a comportarsi così. Quindi non c’è da stupirsi se quando sono in servizio non fanno nulla per combattere questi comportamenti, probabilmente neanche li vedono, non se ne accorgono, per loro è normale! È questo il vero dramma! E purtroppo c’è veramente poco da fare al riguardo.
    Solo un comandante con le contro palle, che avesse veramente a cuore il suo lavoro (pura utopia!), che avesse il coraggio di fregarsene delle critiche (prime fra tutte quelle dei suoi uomini), potrebbe metterli in riga e imporre ai suoi uomini di fare seriamente il lavoro per cui li paghiamo.

  35. Oblomov

    Come al solito basterebbe copiare gli altri. Premetto subito che i “dissuasori” sono indispensabili, altrimenti le ciclabili verrebbero sistematicamente invase da automobili in sosta selvaggia e motorini indisciplinati. Specie in contesti urbani dove c’è penuria di parcheggi. Sia quindi ben chiaro che sarebbe totalmente inutile fare appello al senso civico. Nelle altre città il dissuasore consiste però, semplicemente, in un ostacolo (tipicamente un paletto da 100 cm.) che crea una strettoia sufficiente a lasciar passare comodamente una bicicletta ma non una motocicletta. Tutto qui. Quello della foto è invece manifestamente progettato da un progettista, diciamo così, con la testa fra le nuvole: il ciclista, secondo lui, dovrebbe ogni cento metri scendere dalla bici e fare un bel giro! Tanto varrebbe a quel punto camminare in strada.

  36. Paco

    @ Oblomov, se lasci lo spazio per una bici sicuramente anche un motore ci passerà senza provblemi perchè la bici è larga quanto l’occupante, l’unico modo per fare passare solo le bici sarebbe quello di creare dissuasori tanto stretti da dover scendere dalla bici per fargliela attraversare. Per prendere un esempio simile a Bologna i dissuasori sono fatti in modo che si scende dalla bici e sa si fa passare arraverso un piccolo canale, alla fine questi risultano migliori anche perchè rallentando si riesce comodamente a psssare senza fermarsi e senza scendere dalla bici.

  37. robix

    Ma secondo voi xkè sono stati messi questi dissuasori??? Ve lo spiego subito, xkè sono fatti con un metallo da 2 lire ke costa praticamente nulla, tradotto fanno cag….!!! Chi ha avuto l’appalto di metterli ha fatto come al solito il furbo ha speso 2 lire per ste transenne del cavolo e si è fregato tutto il resto! Mi chiedo chissà ma chissà si sarà aggiudicato quest’appalto. Siam o sempre alle solite e il risultato è sempre lo stesso un disastro. Che tristezza!

  38. sono classiche transenne in metallo non sono fatte per sopportare urti di auto o incivili, non possiamo accusare di furto l’azienda che ha vinto l’appalto non facciamo sepre i soliti discorsi alla palermitana

  39. […] ad azzardare un salto da cross-biker per evitare di schiantarsi conto le sbarre di metallo (foto). Le critiche di chi scrive alle “piste ciclabili” non sono comunque nuove, tutt’altro: […]

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