Inaugurata la scuola di cinematografia ai Cantieri Culturali

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E’ stato inaugurato questa mattina dal sindaco Diego Cammarata il nuovo Centro sperimentale di cinematografia, realizzato in tre capannoni restaurati all’interno delle ex Officine Ducrot.
L’inaugurazione della Scuola ha avuto come testimonial d’eccezione l’attore Giancarlo Giannini. Presenti Antonello Antinoro, assessore regionale ai Beni culturali, Mario Milone, assessore comunale all’Urbanistica, Romeo Palma, dirigente generale del Dipartimento regionale Beni culturali, Alessandro Rais, presidente della Sicilia film commission, Francesco Alberoni, presidente della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia, Marcello Foti, Bartolomeo Corsini e Antonino Buttitta, che del Centro sperimentale sono, rispettivamente, direttore generale, direttore regionale e direttore didattico per la Sicilia.
L’Amministrazione comunale ha restaurato e ristrutturato, nel periodo ottobre 2005-luglio 2008, tre padiglioni (quasi 5 mila metri quadrati) all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa, l’ex complesso industriale che fu sede delle Officine Ducrot fra i primi del Novecento e la fine degli anni Sessanta. Si tratta di un intervento finanziato con fondi del Por Sicilia (8 milioni e 850 mila euro complessivi) messi a disposizione dalla Regione Siciliana.
I padiglioni, che ospiteranno un dipartimento documentario, un laboratorio sperimentale e un archivio regionale, sono stati rimessi a nuovo dal Comune di Palermo (assessorato all’Urbanistica) in base a un protocollo d’intesa stipulato circa sette anni fa con Regione Siciliana e Fondazione Nazionale del Cinema. Questo accordo, infatti, ha attribuito al comune di Palermo il compito di realizzare le strutture e alla Regione, insieme con la Scuola Nazionale del Cinema, il compito di avviare le attività didattiche.
 
Il capannone 6 comprende due aule per l’attività didattica, un teatro di posa per riprese cinematografiche, una sala visione, una sala cinematografica per la proiezione di pellicole 16 e 35 millimetri, un laboratorio fotografico, un’aula di informatica, un’aula magna e una caffetteria, oltre a servizi e spazi per uffici. Peculiarità principale è la corte interna: una sorta di piazza con una copertura di tipo vetro-metallico a forma piramidale, completamente trasparente. Lo spazio interno è una rivisitazione in chiave moderna del giardino arabo.
Nel padiglione 16 sono state realizzate una sala cinematografica con 480 posti e una sala multimediale. I materiali sottolineano, dal punto di vista architettonico, i profili tecnologici dell’intervento: l’allestimento della sala proiezioni è scandito da travi in acciaio a vista; le pareti interne sono rivestite, fino a una certa altezza, da pannelli fonoassorbenti; anche le apparecchiature per la diffusione acustica sono a vista, in tipico stile high tech. Infine, il capannone 15 contiene otto ambienti destinati a botteghe artigiane impegnate in attività connesse a quelle della scuola. I locali sono idonei anche alla realizzazione di laboratori di varia natura: sartoriali, di pittura, disegno, ceramica o scultura. Tutti i padiglioni sono dotati di impianti idrico, fognario e di sicurezza.
Nel corso del 2008, inoltre, l’Amministrazione ha curato i lavori per il rifacimento della pavimentazione nei viali (superfici carrabili e marciapiedi) che collegano i padiglioni e la manutenzione straordinaria delle sottoreti. Mancano soltanto pochi dettagli e qualche giorno alla definizione delle opere. Anche questo intervento è stato curato dal settore Urbanistica e finanziato con fondi del Por Sicilia.
L’Amg ha curato, per conto dell’Amministrazione comunale, la progettazione e la realizzazione delle cabine e degli impianti elettrici della Scuola di cinema per un importo complessivo di centomila euro.

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3 Thoughts to “Inaugurata la scuola di cinematografia ai Cantieri Culturali”

  1. Al momento no. Vedremo se il posto sarà accessibile a breve.

  2. danilo71

    Chi sarà a capo il socialista Buttitta che potrà piazzarvi tutta la famiglia? Non capisco che meriti abbia costui tranne aver scritto noiosi testi di antropologia culturale

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