Aeroporto Falcone-Borsellino| Cammarata: tenere alta l’attenzione

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Da FitCisl Sicilia:

Palermo, 5 Novembre 2008 – Cammarata: – “L’aeroporto Falcone-Borsellino e’ un asset per la crescita economica dell’intero territorio dell’area metropolitana di Palermo e per questa ragione ritengo legittima la preoccupazione per un depotenziamento dello scalo”.

Lo ha detto il sindaco Diego Cammarata dopo aver incontrato i sindacati, cui ha assicurato il suo impegno nella difesa delle ragioni di sviluppo dell’aeroporto. “E’ di tutta evidenza, infatti – ha aggiunto – che, se verranno spostate sullo scalo di Catania attivita’ che oggi sono svolte nell’area aeroportuale di Palermo, tutto cio’ determinera’ necessariamente conseguenze negative sul piano occupazionale e sull’indotto che, attualmente, e’ generato da queste attivita’. Confido nella capacita’ di mediazione del governo nazionale, come ho gia’ dichiarato, e allo stesso modo ribadisco il mio convincimento che il nuovo assetto della compagnia sara’ in grado di fare un buon lavoro nell’interesse dell’intero territorio del Paese. Ritengo corretto, pero’ – ha detto ancora il sindaco – che chi ha responsabilita’ istituzionali e di governo, a tutti i livelli, ed ha a cuore la nostra citta’, condivida il mio interesse a tenere alto il livello di attenzione sulla vicenda, per evitare che Palermo possa subire un declassamento del suo aeroporto, tale da generare pregiudizi alla sua economia”. Alla riunione, oltre all’amministratore della Gesap, Giacomo Terranova, sono intervenuti i rappresentanti delle sigle sindacali Uil, Cgil, Filt-Cgil Sicilia, Slc, Fit-Cisl Palermo, Cisl, Uilt e Ugl.

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8 Thoughts to “Aeroporto Falcone-Borsellino| Cammarata: tenere alta l’attenzione”

  1. fatamorgana

    ehhhh….
    questa volta ha detto santissime parole il sindaco di Palermo. Mi ha sorpreso.
    Bravo Cammarata! Pero’ ti dovresti incazzare oltre che nutrire preoccupazioni e “confidare nella capacita’ di mediazione del governo nazionale”… perchè mi sa che non basta preoccuparsi e “confidare…” !

    Declassare l’aeroporto di Palermo significa:

    – tagliare le gambe allo sviluppo dell’economia dell’area metropolitana di Palermo

    – impedire i processi di internazionalizzzione delle PMI del palermitano (possibili con i finanziamenti dell’Asse V del nuovo Programma Operativo 2007-2013), ma senza efficienti servizi aeroportuali, o meglio con un aeroporto descalssato, internazionalizzazione imprese = quasi impossibile!!! Come viaggiano le merci/persone (per teletrasporto?)

    – azzoppare i flussi turistici via aerea sull’area di Palermo e dintorni ed evitare che vi siano implementazione di nuovi flussi turistici da far decollare con la programmazione di nuovi servizi turistici da offrire nei prossimi anni (vedi apertura dei mercati di libero scambio dell’Euromediterraneo nel 2010, dove Palermo si candida a capitale col Piano Strategico).

    – soffocare (e mi sembra un termine abbastanza esplicativo) gli scenari di un Piano Strategico (attualmente in progress) della città di Palermo che stanno per essere concepiti tra la fine del 2008 e il 2009. Se si programmano scenari di nuovi servizi turistici, culturali, ecc nel nuovo Piano Strategico, un aeroporto locale declassato può comportare la vanificazione di potenziali nuove vocazioni della città: cioè anzicchè ricevere un maggior numero di persone e merci nel territorio locale, si registra una diminuzione. E questo in un periodo in cui il turismo (di tutti i generi) rappresenta una delle principali industrie del mondo per fatturato (anche in periodi di crisi economica globale) è una bella fottutta, per dirla in maniera semplice !!!

    Quindi… questa volta al sindaco gli dico che ha detto delle cose giuste, preoccupazioni che condivido.
    Ma forse di questi tempi Catania è maggiormente nelle grazie del governo nazionale rispetto a Palermo…questo lo temo si! sarà ? 🙁

  2. freddie80

    …ma se altre compagnie riuscissero ad acquisire gli slot lasciati liberi da alitalia, le cose non dovrebbero rimanere così come sono oggi, senza alcun depotenziamento dello scalo?

  3. Ciccio

    Scusate un attimo, ma vorrei porre una questione, pur capendoci veramente poco sull’argomento.
    Vorrei capire perchè, perdendo voli Alitalia, lo scalo viene penalizzato.
    Perchè diventando turistico dovrebbe essere declassato?
    Ribadisco che non ne capisco niente… ma a ben vedere, da dicembre, pare grazie agli slot lasciati da Alitalia, si potrà volare per esempio da Roma a Palermo con 16€ circa viaggiando con Easyjet o Blu-express.
    Le mie tasche si sentiranno declassate?
    Qualcuno ha visto da Trapani dove si può volare e a quali prezzi?
    10€ per Roma (Ciampino) sono un declassamento?
    Ripeto che ci capisco poco… ma qualcuno provi a spiegarmi che cosa si vuole tutelare.
    Mi auguro che nessuno mi dica che per tutelare qualche posto di lavoro è giusto che io (e tutti gli emigrati) per tornare a casa (a/r) paghi 250€ a botta!
    Con Alitalia ci viaggiano regolermente solo i politici… che però il biglietto non lo pagano… o almeno così mi pare d’aver sentito.
    Un caro saluto a tutti.

  4. ma chissene frega di CAI? certamente il problema degli esuberi è fastidioso, ma a quanto sembra imprescindibile. piuttosto si preoccupinocammarata e i suoi amici ad accaparrarsi qualche compagnia low cost, visto ryanair è andata a farsi benedire. con alitalia non volerebbe più nessuno. io primo

  5. pietrov

    Punta raisi è da tempo in coma irreversibile, qualcuno vede lo stato in cui si trova? Controsoffitti inesistenti, gommato rappezzato, bagni impraticabili, negozi chiusi, se piove piove anche all’interno, viabilità da disturbati mentali, grande malcontento tra gli impiegati gesap, ristorazione penosa, che sia il momento di mettere qualche tecnico e togliere qualche magnaccione politico?
    Che i catanesi (oltre ad avere il presidente dalla loro parte) siano più bravi di noi? A CASA GLI INCAPACI.

  6. Ciccio

    Riscusatemi.
    Girona – Barcellona sono poco più di 90km e la gente s’accalca da tutta Europa…
    Trapani Birgi – Palermo circa 120Km…
    Ma non è che sarebbe il caso di istituire una linea di collegamento da Birgi e che magari, di passaggio, faccia uno scalo a Punta Raisi (per eventuali coincidenze (!)), fino a giungere a Notarbartolo e Centrale?
    Certo, se quel politico che ha un fratello che casualmente gestisce autolinee in prov di Ag (finanziate dalla Regione) avesse anche un parente in prov di Tp il problemma non si porrebbe!
    E che noi siciliani siamo sfortunati per certe cose… che so, magari anche un cugino di 2° grado, o magari di quelli che la madre di questi la chiami zia ma parente tua non c’è mai stata!
    E vabbe, abbiamo aspettato, ormai quasi con successo, che l’energia si riconvertisse al solare… vorrà dire che aspetteremo il teletrasporto!
    Tanto… che fretta c’è?
    Ossequi.

  7. giorgiosky10

    Hai ragione tu freddie80. Se in un prossimo futuro altre compagnie aeree comprassero le autorizzazioni che ha oggi Alitalia, il nostro aeroporto si troverebbe nella stessa situazione in cui si trova oggi(anzi addirittura si potrebbe anche introdurre qualche volo internazionale in più). L’unico problema che tuttavia sorge è quello di rinunciare ad una compagnia di bandiera.
    Compagnia di bandiera che, è bene sottolineare, è fallita. La nuova compagnia che la CAI ha fondato non è l’Alitalia…è soltanto una del tutto nuova compagnia che acquisterà dalla vera Alitalia gli slot, gli aerei e persino il nome(per questo si chiama anch’essa Alitalia)…essa lascerà alla vera Alitalia, invece, i debiti ed il personale in esubero.
    Ho dato queste notizie solo per scacciare la scarsa informzione che divulgano i media. Informazioni che posso considerare attendibili dal momento che le ho ottenute dialogando con un mio collega ingegnere civile, specializzzato in trasporti.

  8. Ciccio

    Rubavano il carburante degli aerei allo scalo di Punta Raisi
    Denunciate otto persone, sequestrate 4 autocisterne
    ieri, 06 novembre 2008

    La Guardia di finanza ha scoperto all’aeroporto palermitano di Punta Raisi una frode alle compagnie aeree, attraverso il furto di carburante (Avio Jet A1) nel rifornimento degli aerei, ad opera di una organizzazione di autotrasportatori e aviorifornitori. Otto i denunciati e 4 le autocisterne sequestrate. Da settimane i militari della Gdf monitoravano la situazione, individuando una rete di connivenze.

    Ognuno aveva un compito ben definito: gli operatori nel rifornire di carburante gli aeromobili facevano la cresta, scaricandone meno del pattuito. Gli Airbus 320 e 321 di Alitalia, Wind Jet e Air One effettuano rifornimenti fin oltre gli ottomila litri; gli autotrasportatori, in accordo con gli aviorifornitori, scaricavano lungo il tragitto parte del carico proveniente dal deposito Eni di Palermo, nella stessa misura di quella accumulata in aeroporto. Il complice, addetto alla ricezione del carburante nel deposito aeroportuale, pompava nell’impianto il prodotto giunto da Palermo e in aggiunta ripompava quello accumulato dagli aviorifornitori, sino a che il contalitri del deposito andava in linea con quanto riportato nella documentazione rilasciata dal deposito di Palermo. Anche se il rifornimento era di poco inferiore rispetto a quello documentato, non è venuta meno la sicurezza degli aerei.

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