EX CHIMICA ARENELLA, sì al progetto per un padiglione e le aree esterne

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Scatta la fase due per la riqualificazione dell’ex Chimica Arenella. La Giunta comunale, ieri, ha approvato il progetto definitivo da 8,7 milioni di euro che prevede il recupero di un padiglione, destinato ad attività espositive, l’allestimento degli spazi esterni e le varie opere di urbanizzazione.
La superficie interessata è di circa 7.200 metri quadrati, di cui 600 occupati dall’edificio da ristrutturare. Gli elaborati, recentemente aggiornati secondo il nuovo prezziario regionale, costituiscono il secondo stralcio del piano complessivo per il riuso dell’ex opificio, che parte dalle opere previste sulle aree di cui l’Amministrazione ha già la piena disponibilità.

La prima tappa del percorso attuativo si è compiuta nel marzo scorso, con l’inaugurazione dei lavori per la tutela della fascia costiera antistante le fabbriche. Adesso gli uffici comunali predisporranno gli atti per mandare in gara anche il progetto varato ieri dalla Giunta, trasmettendo l’apposito bando alla stazione unica appaltante regionale (Urega).
La realizzazione dell’opera sarà affidata mediante appalto integrato: il progetto definitivo predisposto dall’Amministrazione sarà consegnato alla ditta aggiudicataria, che dovrà farà gli approfondimenti necessari per renderlo esecutivo e poi eseguire i lavori, il tutto in un tempo massimo di 420 giorni.
L’intervento, curato dal settore Urbanistica ed edilizia, è finanziato per complessivi 8 milioni e 712 mila euro, finanziati con fondi del Por Sicilia erogati dalla Regione. Escludendo le somme per le spese accessorie, la sola base d’asta sarà di 6,8 milioni di euro.

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One Thought to “EX CHIMICA ARENELLA, sì al progetto per un padiglione e le aree esterne”

  1. vicchio65

    Dopo decenni non solo di abbandono, ma di “poche idee ma confuse” sul destino della ex Chimica Arenella, si apre un nuovo percorso.
    L’intervento è stato infatti inserito nel progetto internazionale ‘Reinventing Cities’, un progetto di rigenerazione urbana, a basso impatto ambientale, di valenza anche sociale e culturale, da attuarsi attraverso un intervento di parziale recupero e parziale sostituzione dell’esistente tessuto urbanistico edilizio.
    Non è niente al momento, abbiamo già partecipato a bandi del genere (si pensi ad esempio al Parco dell’Oreto o i Pondi Perrault) senza vedere frutti, ma è una cosa utile in quanto consentirà di avere un progetto “gratuito” e sicuramente di alto livello. Speriamo che non rimanga solo l’ennesimo rendering…
    C’è anche un’altra notizia ghiotta per la Favorita, ma ne parlo nel post apposito per coerenza.

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