ZTL: tra dubbi e consensi

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Sono entrate da poco in vigore le ZTL. Come si sa, l’idea di suddividere la città in due zone a traffico limitato nasce dall’esigenza di ridurre drasticamente l’inquinamento e agevolare l’uso dei mezzi pubblici. Tuttavia, il consenso non sembra essere diffuso tra i cittadini, i quali si dividono tra due linee di pensiero del tutto contrapposte. L’idea delle ZTL non è sbagliata…le ZTL sono necessarie, ormai in tutte le città europee viene utilizzato questo sistema di riduzione dell’impatto ambientale che hanno i veicoli all’interno dell’area urbana. Il punto è: Palermo possiede le caratteristiche per poter attuare questo sistema? Ed è qui che si dividono le strade. In una città come Londra ad esempio, le ZTL sono presenti e la tariffa da pagare è nettamente più alta di quella che dovremo pagare noi. Il fatto è che a Londra le ZTL funzionano perchè i mezzi pubblici ne consentono l’attuazione su larga scala. Londra possiede un sistema di metropolitana tra i più sviluppati al mondo, senza contare i mezzi pubblici alternativi. Chiunque voglia muoversi all’interno della città può farlo tranquillamente, in modo veloce, semplice ed economico. Da questa cooperazione si ottengono i risultati sperati: scoraggiare l’uso del mezzo privato, sconveniente, scomodo, decisamente più costoso e soprattutto inquinante. Ma a Palermo…cosa c’è di tutto questo? Poco o nulla direi. I mezzi pubblici sono praticamente inesistenti, a parte un servizio di autobus indecente, senza indicazione dei tempi, con frequenze pressocchè random: o ne passa uno ogni tre quarti d’ora carico come un carro bestiame, o ne passano quattro tutti di fila. Il passante ferroviario è ancora in costruzione e le fermate attuali sono insufficienti per le esigenze dei cittadini, sebbene già iper-utilizzate. La metropolitana leggera automatica è ancora fantascienza e chissà se la vedremo mai alla luce. L’anello ferroviario è in stand by, lo stesso dicasi dei tram, che procedono decisamente a rilento. Il lavoratore palermitano non può attualmente permettersi di lasciare l’auto a casa. Non vi è alternativa. Prendere l’autobus significa rischiare di arrivare in ritardo o non arrivare affatto perchè il servizio non è garantito. C’è chi dirà che con le ZTL e la conseguente riduzione dei veicoli gli autobus circoleranno meglio, ma l’inciviltà a Palermo non è questione di quantità di veicoli…bastano anche solo 10 auto incolonnate nella corsia dei bus per causare ritardi. Vogliamo parlare delle tariffe? Semplicemente irrisorie. Chiunque può permettersi di pagare il pass visto che la spesa è ammortizzata in un anno, anche se per certuni questa tassa risulterà comunque pesante. Di conseguenza, i veicoli circoleranno comunque. Senza contare che il pass cartaceo si presta più facilmente alle falsificazioni. Altro dubbio da sollevare riguarda l’efficacia dei controlli, che a Palermo non hanno mai funzionato, tanto è vero che dal punto di vista del codice della strada siamo nell’anarchia più totale. Inutile elencare gli enormi disagi che avranno turisti e pendolari, costretti a pagare tariffe salatissime e senza alternative, se non quella di camminare a piedi dal limite della ZTL in poi. Veniamo al punto principale: l’inquinamento. In linea sommaria le cose non cambieranno granchè, le auto continueranno a circolare, ad eccezione degli Euro 0,1,2 esterni alle ZTL. Difficile credere che i cittadini lasceranno a casa l’auto perchè non possiede i requisiti necessari per accedere alle zone A o B. Da non trascurare tra l’altro il contributo dei motocicli, esonerati dal pagamento del pass: secondo uno studio svizzero le motociclette emettono collettivamente 16 volte più idrocarburi, 3 volte più monossido di carbonio e una quantità molto alta di altri inquinanti dell’aria per chilometro rispetto alle auto passeggeri. La ricerca è stata condotta da Ana-Marija Vasic e Martin Weilenmann dei laboratori di scienza e tecnologia dei materiali EMPA. Inutile ricordare che il numero complessivo di motocicli presenti in città è quasi pari a quella delle auto stesse. Altri dubbi di carattere più generale riguardano l’effettiva utilità delle ZTL. Infatti, concentrare il traffico in periferia risulta pressocchè inutile se poi con un colpo di vento tutta l’aria inquinata raggiungerà comunque il centro. Insomma, in conclusione, le ZTL così organizzate rischiano di essere paragonabili al pagamento di un "pizzo" che ti autorizza ad inquinare, utile solo a far fare cassa al comune tramite le multe e alla ditta tramite il pagamento dei pass. Niente di più. Per attuare in modo efficace le zone a traffico limitato bisognerebbe prima portare a termine il piano integrato dei trasporti pubblici previsto dal comune, rendere fruibili i mezzi a tariffe agevolate, in modo da scoraggiare veramente l’utilizzo di quelli privati. Infine, FATTO CIO’, porre un divieto categorico alle auto di classe inferiore, con tariffe più salate per l’acquisizione dei pass e soprattutto con l’effettuazione di controlli rigidi e costanti.

L’altra linea di pensiero è invece schierata a favore delle attuali ZTL, in relazione al fatto che queste ultime potranno comunque portare una diminuizione dell’inquinamento. Si sostiene inoltre che in tal modo verranno sfruttate maggiormente le nuove piste ciclabili come mezzo alternativo di trasporto, vi sarà la possibilità concreta di una condivisione del mezzi di trasporto privati, una sensibilizzazione (e vincolo allo stesso tempo) all’utilizzo dei trasporti pubblici i quali potranno finalmente funzionare meglio, una sensibile riduzione del traffico e un maggior sfruttamento dei parcheggi di interscambio.

 

A decidere sarà solo il tempo, dopodichè a voi l’ardua sentenza!

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5 Thoughts to “ZTL: tra dubbi e consensi”

  1. Per i motivi citati nell’articolo, mi sembrerebbe più che altro un tentativo di rimpinguare le casse comunali e/o di voler livellare Palermo con le altre città europee, senza però avere i mezzi sufficienti, quantomeno adesso.

    Se il vero problema è l’inquinamento, si potevano distribuire i pass, attuare comunque i divieti delle ztl attuali senza per forza dover pagare questa tassa, seppur irrisoria.

  2. Andrea Marc

    Una scusa che gira ultimamente è questa: Io che ho una auto Euro 0 che faccio la butto? Me ne compro una nuova e spendo 15.00 Euro che non ho perchè manco li guadagno in un anno?

    La soluzione è l’impianto a Gas: non ha una cifra proibitiva, è incentivato economincamente dallo stato, ogni pieno spendi la metà, si comporta come una Euro 5 nelle ZTL.

  3. Oddio, l’impianto a GAS non è proprio regalato. Io ho speso 1400 euro ad esempio, e ne passerà di tempo prima che ammortizzi la spesa. E’ più probabile che la macchina si scassi prima e dovrò cambiarla. Inoltre, figurati se chi già gli viene difficile pagare i pass può permettersi di mettere l’impianto a GAS nella propria macchina. Mi sembra un pò improbabile…

  4. […] I’m not alone in thinking so! Most Palermitanis belong to one of two camps, caught between doubt and resignation, those that haven’t paid yet in the hope that it’ll all go away, and those that have […]

  5. danyaj87

    Be l’impianto a Gas è facilmente ammortizzabile, costa quanto 1400 nelle ipotesi più grossolane però?! Se uno fa un conto si prende un discreto usato e lo mette a norma tramite impianto a gas, certo la cifra può essere un po dispendiosa, ma se uno trova l’affare può spendereal massimo 4000-5000 euro che per uno che lavora, anche se guadagna poco, è una cifra ammortizzabile, certo che se uno non lavora viene una cifra abbastanza proibitiva. Ma non impossibile però.

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